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Crolla il mito del bimbo martire dell'Intifada


picpus

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Eccovi il link all'articolo relativo:

 

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=210586

 

ed il link ad un articolo in cui si parla nei dettagli del processo per diffamazione in corso a Parigi:

 

http://www.lefigaro.fr/france/20060916.FIG..._en_proces.html

 

 

Ciao a tutti

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Scusa, ma non ho capito...

La fine dell'articolo che hai linkato:

 

Forse solo la pellicola che Enderlin dovrà mostrare dirà la verità. Sapremo innanzitutto se Mohammed è morto o se, come dice Nahum Shahaf (uno scrittore che ha ricostruito il caso, così come tanti altri giornalisti, storici, politici), lavora al mercato di Gaza, o semplicemente chi l’ha ucciso in quello scontro a fuoco.Quello che sappiamo di certo e che distrugge l’onore stesso del giornalismo, è la consueta corsa alla condanna di Israele che abbiamo già visto. Come a Jenin, quando molti si affrettarono a scrivere che Israele aveva ucciso migliaia di persone, mentre si trattava di circa cinquanta palestinesi contro trenta soldati israeliani, uccisi in coraggiosi corpo a corpo casa per casa, oppure in Libano a Kfar Khan-a, dove i blogger hanno scoperto che la messa in scena di una strage mai compiuta era stata immediatamente presa per buona. Basta che il colpevole sia Israele.

 

In realtà, hai copiato il titolo dell'articolo, ma di crollato non c'è ancora niente...

Inoltre, senza voler essere antisemita assolutamente, dare sempre la scusa a Israele che i palestinesi sono terroristi mi sembra molto squallida come giustificativa ai vari atti di guerra!

Ancora non riesco ad avere chiari i motivi di questo conflitto... Sarà anche una questione prettamente territoriale, ma la mia impressione è che in realtà ci siano dei veri preconcetti razziali che venuti dagl'israeliani sono veramente un paradosso, visto quello che hanno subito in passato...

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Il processo in corso a Parigi (vedi il secondo link, da me inserito nel precedente post) si concluderà con una sentenza il prossimo 19 ottobre; prescindendo da come andrà a finire la vicenda giudiziaria, la verità storica la si può considerare già accertata, valutando (con il cervello di cui ciascuno di noi è opportunamente dotato) il comportamento delle parti nel detto processo.

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Non ci si deve stupire che la propaganda sia una delle armi più comuni in guerra. Se vogliamo è anche la più incruenta nel breve periodo. Trovo poco etico però che si creino artatamente notizie per influire sull'opinone pubblica.

 

Non credo sia stato postato il link del falso funerale di un palestinese, esempio di propaganda israeliana mirata a sbugiardare il nemico partendo da un fatto vero. Provvedo.

 

 

Anche in questo i palestinesi non ci fanno bella figura.

 

 

Da palestinese però direi che il primo video è falso, che nel secondo il rude guerrigliero porta il ragazzino in un posto più sicuro, etc ... ;)

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Partiamo dal concetto che tutto quello che viene proposto dai media va "valutato (con il cervello di cui ciascuno di noi è opportunamente dotato)"...

Forse non sono stato chiaro, anzi, sicuramente! No ho detto che il filmato è vero o meno, ho detto che comunque atti di guerra e terrorismo non sono giustificabili ne con filmati veri o falsi di bambini che muoiono, ne con supposte crociate moderne!

Modificato da Unholy
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