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Afghanistan, rapiti due Italiani


typhoon

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L'Italia, il paese delle contraddizioni.

 

Se una banda criminale sequetra il figlio di un industriale e minaccia di ucciderlo, ogni movimento/telefonata/sospiro dell'industriale e della sua famiglia va sotto la lente di ingrandimento; immediatamente gli vengo bloccati i beni.

Magari gli inquirenti brancolano nel buio, magari l'industriale pagherebbe volentieri (i soldi sono i suoi), ma non si può, e tutti riconoscono che è giusto così.

Anzi siamo presi ad esempio.

 

Se una banda criminale rapisce un militare italiano, che compie il suo dovere in teatro di guerra, non si aspetta nemmeno di far partire le trattative: si seguono i loro movimenti, ed alla prima occasione, un Governo appeso ad un filo troca comunque la forza di far intervenire le forze speciali, mettendo a rischio numerose vite.

Nulla da eccepire, i due rapiti potrebbero venir consegnati ai talebani, e oltretutto sono del SISMI: non si tratta, punto.

 

Se invece, come accaduto più volte in Iraq ed in Afghanistan, personale civile (giornalisti, operatori umanitari) viene sequestrato, partono lunghe trattative, poi si paga; in un caso, oltre a pagare, vengono anche rilasciati prigionieri nemici.

In quest'ultimo caso, addirittura, trapelano i dettagli del pagamento e delle liberazioni. Anche altri paesi pagano, ma nessuno si sogna di ammetterlo.

 

--------

 

Riflessione numero due.

 

Al Tg1 hanno detto che la liberazione era compito del 9° Col Moschin, con personale del SAS delle retrovie a coprirci le spalle.

Per fatalità, arrivati alla casa dove erano tenuti i due del SISMI, i criminali se ne vanno a bordo di quattro veicoli, con i rapiti (sembra) nei bagagliai.

 

A questo punto si invertono i ruoli: quelli del nono metteno in sicurezza la casa e coprono le spalle (forse perchè sono a piedi, visto che dovrebbero essere arrivati lì grazie ad elicotteri spagnoli), mentre quelli del SAS si mettono all'inseguimento.

 

Sospiro di sollievo: va bene la cooperazione ISAF (eventuali elicotteri spagnoli), ma almeno secondo questa ricostruzione, i nostri li andiamo NOI a prendere.

Poi succede quello che succede, e gli Inglesi intervengono.

 

Se con due del SISMI rapiti e con forze speciali diponibili all'operazione di liberazione, avessimo chiesto ad altri di toglierci le castagne dal fuoco....tantovaleva torsarsene a casa.

 

--------

 

Riflessione politica (è pertinente: non è la solita "Oggi piove perchè Prodi è brutto").

 

Diliberto, ormai solo lui (anche Rifondazione prende le distanze) ieri ha detto:"Attentati, rapimenti: questa è guerra vera, e quindi noi dobbiamo tornarcene a casa."

 

A parte che non capisco l'equazione "Guerra vera=Italia non partecipa" (qualche volta dovremo prendercele pure anche noi le nostre responsabilità...), nessuno gli ha mai detto che in tutto il mondo, all'indomani di un attentato o di un rapimento, tutte le forze politiche si compattano e si mostrano forti ai ricatti dei terroristi.

Oltretutto, per la tempestività dell'intervento, non c'era stata alcuna richiesta, ma con questi comportamenti ci si espone ai ricatti.

 

-------

 

Riflessione tecnica.

 

Le notizie riportano che la casa dove erano tenuti i due rapiti è stata individuata da un Predator: essendo un grande sostenitore dell'impiego di UAV nella protezione dei nostri contingenti all'estero, ne sono felice.

 

Vorrei chiedervi, tecnicamente: come si fa, dalle immagini di un Predator, a trovare un veicolo che ha nel bagagliaio degli ostaggi, oppure la casa cove dei criminali? Cioè, si sà, più o meno, dove e quando è avvenuto il rapimento, e poi??

 

Vorrei sentire cosa ne pensate voi, poi darò la mia...

Modificato da Captor
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Secondo voi se i rapiti non fossero stati 007 l'operazione sarebbe scattata lo stesso?

 

 

secondo me se non appartenevano a qualche organo militare non sarebbero intervenuti. se per esempio fossero stati civili di sicuro si sarebbe tentata prima la via della mediazione impedendo così l'effetto sorpresa.

Ho letto su corrsera che gli agenti avevano attivato un segnalatore di posizione gps e così le forze speciali hanno potuto rintracciarli quasi subito per poter così compiere il blitz approffittando dell'effetto sorpresa!

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L'Italia, il paese delle contraddizioni.

 

Se una banda criminale sequetra il figlio di un industriale e minaccia di ucciderlo, ogni movimento/telefonata/sospiro dell'industriale e della sua famiglia va sotto la lente di ingrandimento; immediatamente gli vengo bloccati i beni.

Magari gli inquirenti brancolano nel buio, magari l'industriale pagherebbe volentieri (i soldi sono i suoi), ma non si può, e tutti riconoscono che è giusto così.

Anzi siamo presi ad esempio.

 

Se una banda criminale rapisce un militare italiano, che compie il suo dovere in teatro di guerra, non si aspetta nemmeno di far partire le trattative: si seguono i loro movimenti, ed alla prima occasione, un Governo appeso ad un filo troca comunque la forza di far intervenire le forze speciali, mettendo a rischio numerose vite.

Nulla da eccepire, i due rapiti potrebbero venir consegnati ai talebani, e oltretutto sono del SISMI: non si tratta, punto.

 

Se invece, come accaduto più volte in Iraq ed in Afghanistan, personale civile (giornalisti, operatori umanitari) viene sequestrato, partono lunghe trattative, poi si paga; in un caso, oltre a pagare, vengono anche rilasciati prigionieri nemici.

In quest'ultimo caso, addirittura, trapelano i dettagli del pagamento e delle liberazioni. Anche altri paesi pagano, ma nessuno si sogna di ammetterlo.

 

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Riflessione numero due.

 

Al Tg1 hanno detto che la liberazione era compito del 9° Col Moschin, con personale del SAS delle retrovie a coprirci le spalle.

Per fatalità, arrivati alla casa dove erano tenuti i due del SISMI, i criminali se ne vanno a bordo di quattro veicoli, con i rapiti (sembra) nei bagagliai.

 

A questo punto si invertono i ruoli: quelli del nono metteno in sicurezza la casa e coprono le spalle (forse perchè sono a piedi, visto che dovrebbero essere arrivati lì grazie ad elicotteri spagnoli), mentre quelli del SAS si mettono all'inseguimento.

 

Sospiro di sollievo: va bene la cooperazione ISAF (eventuali elicotteri spagnoli), ma almeno secondo questa ricostruzione, i nostri li andiamo NOI a prendere.

Poi succede quello che succede, e gli Inglesi intervengono.

 

Se con due del SISMI rapiti e con forze speciali diponibili all'operazione di liberazione, avessimo chiesto ad altri di toglierci le castagne dal fuoco....tantovaleva torsarsene a casa.

 

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Riflessione politica (è pertinente: non è la solita "Oggi piove perchè Prodi è brutto").

 

Diliberto, ormai solo lui (anche Rifondazione prende le distanze) ieri ha detto:"Attentati, rapimenti: questa è guerra vera, e quindi noi dobbiamo tornarcene a casa."

 

A parte che non capisco l'equazione "Guerra vera=Italia non partecipa" (qualche volta dovremo prendercele pure anche noi le nostre responsabilità...), nessuno gli ha mai detto che in tutto il mondo, all'indomani di un attentato o di un rapimento, tutte le forze politiche si compattano e si mostrano forti ai ricatti dei terroristi.

Oltretutto, per la tempestività dell'intervento, non c'era stata alcuna richiesta, ma con questi comportamenti ci si espone ai ricatti.

 

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Riflessione tecnica.

 

Le notizie riportano che la casa dove erano tenuti i due rapiti è stata individuata da un Predator: essendo un grande sostenitore dell'impiego di UAV nella protezione dei nostri contingenti all'estero, ne sono felice.

 

Vorrei chiedervi, tecnicamente: come si fa, dalle immagini di un Predator, a trovare un veicolo che ha nel bagagliaio degli ostaggi, oppure la casa cove dei criminali? Cioè, si sà, più o meno, dove e quando è avvenuto il rapimento, e poi??

 

Vorrei sentire cosa ne pensate voi, poi darò la mia...

 

 

Essenzialmente concordo su tutto.

 

UAV

 

Forse avevano gia un'idea di dove fossero tenuti gli ostaggi, ma gli servivano immagini di buona qualità e "recenti" per mappare l'area e farsi un quadro più preciso di dove si dovesse intervenire.

 

Quanto alle immagini del Predator... non so... I nostri UAV hanno solo il Sensore IR, niente radar SAR o cose varie in dotazione agli aeromobili USA. Non penso comunque che tale sensore (così come gli altri) sia così potente da (o comunque in grado di) individuare la traccia IR di un uomo dentro un edificio o dentro il bagagliaio di un'auto.

 

Anche secondo me l'impiego degli UAV dovrebbe essere generalizzato per la FORCE PROTECTION (ma non solo), magari acquistando i nuovi UAV Made In Italy (molto interessanti) ed andando a colmare il gap esistente tra gli UAV classe Predator (troppo grandi per certe missioni) e quelli come i Raven (troppo piccoli per certe missioni).

 

FORZE SPECIALI

 

Fortunatamente la professionalità e gli scambi di esperienze che esistono in queste comunità fanno dell'integrazione di questi reparti sul campo una cosa praticamente naturale, un grande punto di forza a nostro vantaggio.

 

Davidecosenza, guarda che le capacità marittime del SAS sono eccellenti, poichè hanno ben 4 Troops (reparti di 16 uomini) specializzati in tale contesto operativo. Per cose più impegnative si ricorre al meno noto ma non meno capace SBS. Anche quì il Teseo Tesei ha poco o niente da insegnargli (e viceversa).

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

 

BATTUTA

 

Captor, non mi starai diventando IMPEVIALISTA? :rotfl:

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Io andando controcorrente dico che Diliberto è un rompicoglioni ma è un tipo coerente perchè ha sempre detto che l'Italia in Afg non ci doveva andare e ora dice che non ci deve restare.

 

I voltafaccia casomai sono i suoi colleghi di partito e di rifondazione che adesso lo disconoscono ( ma non sono loro che sono sempre stati per il ririro ad oltranza ??!! :blink: )

 

secondo me se non appartenevano a qualche organo militare non sarebbero intervenuti. se per esempio fossero stati civili di sicuro si sarebbe tentata prima la via della mediazione impedendo così l'effetto sorpresa.

Ho letto su corrsera che gli agenti avevano attivato un segnalatore di posizione gps e così le forze speciali hanno potuto rintracciarli quasi subito per poter così compiere il blitz approffittando dell'effetto sorpresa!

 

Bellissimo ! :adorazione: Come Sean Connery in missione Goldfinger ? :ph34r::ph34r::adorazione::rotfl:

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ciao a tutti. vorrei fare alcune precisazioni riguardo la liberazione degli ostaggi. Gia da domenica pomeriggio era stata individuata la prigione dove venivano tenuti gli agenti del sismi. Decisive le immagini del predator in volo costante e le intercettazioni telefoniche effettuate dei satelliti spia americani. Individuato il rifugio, una squadra inglese di acquisizione obiettivi , si porta sulla zona per tenere sotto controllo la prigione. Si decide di iniziare l'operazione, per timore che i due agenti vengano venduti ai talebani. Si alzano in volo due CH47 Chinook dell'isaf con a bordo 24 incursori del col moschin e 24 uomini dello Special Boat Service (SBS) britannici, non quindi SAS, ma i fratelli meno conosciuti, che hanno la specialità di operare in ambienti acquatic, ma che sono talmente qualificatianche per interventi a terra. Sono intervenuti più volte sia in afganistan che in iraq. Il piano iniziale prevedeva che gli uomini dello SBS accerchiassero il villaggio, mentre i nostri uomini si sarebbero dovuti occupare dell'obiettivo. Mentre gli elicotteri sono in prossimità del villaggio, i ranger comunicano che che i banditi stanno fuggendo, caricando gli ostaggi nei portabagagli delle auto.Gli elicotteri intercettano il convoglio, e il comandante italiano dell'operazione ordina ai nostri uomini di rimanere di appoggio, mentre l'attacco viene effettuato dagli inglesi. il resto lo sapete

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Queste le notizie dall'UK:

 

"...The Italian newspaper La Repubblica, confusing the two services, praised the “legendary British SAS”. It said that the kidnappers had struck a deal with Maulvi Abdul Hamid Ishaqzai, a Taleban commander, for the handover of the two soldiers, “thus transforming a criminal kidnapping into a political one”. It also reported that the two Italians had been wounded when fired on by the kidnappers, who had tried to kill them as the commandos moved in.

 

In the past the Italians have been accused of giving in to the Taleban by agreeing to pay ransoms for kidnapped citizens. Yesterday’s robust approach was welcomed in London. “It was a lot better than paying out money for the hostages’ release,” a Whitehall official said.

 

The two Italian soldiers and their interpreter had been seized by the Taleban near the Shindand district in Herat, the main city in western Afghanistan.

 

Electronic surveillance of the area, which included eavesdropping on Taleban communications, revealed that the hostages and their captors had moved to a compound in the neighbouring province of Farah.

 

Arturo Parisi, the Italian Defence Minister, said that the decision to launch the rescue mission was made after intelligence suggested that the kidnappers were preparing to head south from Farah in two cars.

 

With the Italian special forces taking up positions on the ground, the SBS hovered overhead in Lynx helicopters.

 

As soon as the two vehicles emerged, with the hostages in the back, the SBS fired at the tyres and forced them to a halt. With one Lynx remaining overhead, the other helicopter landed its SBS passengers, who joined the Italian special forces units in confronting the Taleban.

 

The Nato International Security Assistance Force confirmed that all “eight or nine” kidnappers were killed..."

 

The Times (Sept. 24, 2007)

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Ieri il corriere diceva che per ragioni di opportunità politica si è preferito dire che l'azione è stata fatta dagli inglesi, questo per non dover affrontare le inevitabili polemiche che sarebbero seguite in patria, nel caso si fosse saputo che i soldati italiani hanno compiuto una missione di "guerra".

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questo quello che dice il sito del reparto SBS britannico sulla vicenda:

 

"A force of SBS commandos from C Squadron were loaded onto 4 Lynx Mk7 helicopters. SBS snipers armed with .50 caliber rifles covered the assault teams as they swooped down on the militia, who were moving the hostages in a convoy of 4x4 vehicles. As the snipers disabled the vehicles with shots through their engine blocks, other SBS men were inserted onto the ground to engage any kidnappers not already taken out by the airborne snipers and to secure the hostages.

 

The 2 Italian hostages were recovered, albeit with injuries, some serious.

 

Some sources have reported that Italian special forces were involved in the operation. Speculation has it that the Italians may have tracked the hostage-takers, keeping them under surveillance until the rescue operation was launched. Other reports say the Italian special forces stormed a nearby building, where the hostages were being held before the kidnappers attempted to make off with them.

 

Expect more details to emerge soon. "

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Ieri il corriere diceva che per ragioni di opportunità politica si è preferito dire che l'azione è stata fatta dagli inglesi, questo per non dover affrontare le inevitabili polemiche che sarebbero seguite in patria, nel caso si fosse saputo che i soldati italiani hanno compiuto una missione di "guerra".

se quello che dici fosse vero sarebbe molto grave, xche vorrebbe dire che il governo, schiavo di una minoranza interna, non avrebbe fatto effettuare l'azione ai nostri ragazzi per non mettere in pericolo la coalizione . Questo sarebbe un grave atto, e badate bene non ne faccio un discorso di destra o sinistra. Pensandoci bene però è plausibile. Per quale motivo, dato che inizialmente l'azione doveva essere condotta dai ragazzi del col moschin, a pochi minuti viene cambiato tutto, al volo? Con moltissimi rischi dato che quando si compiono azioni del genere c'è una pianificazione a monte, una organizzazione dei ruoli.

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No skyfighter, non hai capito.

Secondo il Corriere l'azione sarebbe stata fatta dagli Italiani, ma si sarebbe mentito, attribuendo l'azione agli Inglesi.

 

Non che sia esaltante, che un governo debba nascondere le sue azioni all'interno della stessa maggioranza, ma non sarebbe stata nè la prima nè l'ultima volta in cui si è "addolcita" un'operazione di guerra compiuta da militari Italiani.

 

Quello che hai descritto tu, sarebbe tutt'altra "sciagura", cioè NON un governo che nasconde il proprio intervento, ma un governo che non interviene proprio, lasciando fare ad altri (Inglesi) quello che avremmo potuto e dovuto fare noi, cioè salvare i nostri militari.

 

Come ho già scritto nel mio precedente post, per fortuna sembra non sia successo nè l'uno nè l'altro: cioè il governo ha dato il via libera all'intervento dei nostri, e poi non lo si è nascosto.

 

Come ho già detto, una volta deciso di intervenire, IMHO il lavoro era giusto lo facessimo noi (e non che io sia IMPEVIALISTA, Marvin! ;):rotfl: )

 

---------

 

Le ricostruzioni degli eventi.... Per adesso c'è ancora un po' di confusione, aspettiamo.

 

Diciamo che "mi piace" di più la nostra ricostruzione, cioè che eravamo coordinati con gli Inglesi e pronti ad intervenire, quando la fuga dei rapitori ha fatto invertire i ruoli.

 

Quella del SBS con gli Inglesi che fanno tutto da soli e gli Italiani che FORSE partecipano, mi piace di meno... E' spero non sia quella giusta.

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(...)

Ve lo immaginate noi Italiani che chiediamo ai Britannici di rischiare il culo per salvare i NOSTRI ostaggi per non far cascare il governo ?

(...)

 

Lo spero anch'io che in una situazione del genere il Presidente del Consiglio non abbia pensato alle eventuali/probabili ripercussioni politiche, ma mi tranquillizzerò del tutto solo quando ci sarà una ricostruzione definitiva.

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Comunque oggi è venuto fuori nome, cognome, luogo di nascita, famiglia e residenza dell'agente ferito, questo è veramente inaccettabile!

C'è una legge che proibisce la divulgazione di dati degli appartenenti ai servizi, peccato che come sempre i giornalisti colpevoli non verranno puniti, e continuerà così finchè qualcuno non ci lascerà la pelle oltre che la copertura.

 

Comunque i sinistrodi hanno già cominciato con vaghe allusioni al caso calipari....non vorrei mettessero in croce qualche povero incursore.

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Comunque oggi è venuto fuori nome, cognome, luogo di nascita, famiglia e residenza dell'agente ferito, questo è veramente inaccettabile!

C'è una legge che proibisce la divulgazione di dati degli appartenenti ai servizi, peccato che come sempre i giornalisti colpevoli non verranno puniti, e continuerà così finchè qualcuno non ci lascerà la pelle oltre che la copertura.

 

Comunque i sinistrodi hanno già cominciato con vaghe allusioni al caso calipari....non vorrei mettessero in croce qualche povero incursore.

Un padre che ha un figlio morente ha tutto il diritto di far sapere al mondo il nome e cognome di suo figlio, prossimo caduto per la Patria e questo, nessuna legge può impedirglielo.

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Un padre che ha un figlio morente ha tutto il diritto di far sapere al mondo il nome e cognome di suo figlio, prossimo caduto per la Patria e questo, nessuna legge può impedirglielo.

 

Non sono per niente d'accordo, se ha paura per la salute del figlio poteva fargli scegliere un altro mestiere, poi perche gia lo diamo sotto terra? Non è che al prosismo corte no global ci toccare sentire qualche slogan anche su questo caso?

Modificato da CHAFFEE79
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Già lo diamo per caduto ?

 

"Lorenzo, ricoverato al Celio, è tenuto in vita da un respiratore artificiale. E a meno di un miracolo morirà. Mario D'Auria, il padre, lo sa, e parla del figlio come se già fosse morto, travolgendo nei suoi duri giudizi Prodi, Berlusconi, Bush e insomma tutti coloro che, da leader, «mandano i ragazzi a morire»."

 

Lo sfogo del padre

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Non sono per niente d'accordo, se ha paura per la salute del figlio poteva fargli scegliere un altro mestiere, poi perche gia lo diamo sotto terra? Non è che al prosismo corte no global ci toccare sentire qualche slogan anche su questo caso?

Non è che avesse paura per la salute del figlio, anche se è stato sempre contrario al suo arruolamento, ma il figlio lo aveva sempre desiderato, ma di fare il militare....non la spia ed aveva accettato questo incarico controvoglia (specie negli ultimi tempi) per mero senso del dovere.

Modificato da SM79
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infatti... avrebbero potuto rendere pubblico il nome solo in caso di decesso... così è stata solo una trovata pubblicitaria che trovo di gattivo gusto!

 

 

Nulla di pubblicitario, solo una fuga di notizie.

 

Quanto al padre capisco lo sfogo, ma era lì nel compimento del suo dovere.

Il figlio lavorava nel SISMI per scelta, non ci si entra per forza, ed era impegnato in una missione piuttosto comune, è inutile che protesti che non c'era la scorta....le cover operation con Puma e Mangusta in copertura ancora non sono contemplate nel dipartimento operazioni internazionali.

Mi sembra solo che si sporchi la sua memoria in questo modo.

 

Comunque di norma i morti del servizio segreto in operazioni non vengono rivelati, si tira sempre fuori il solito "incidente d'esercitazione" e finisce lì, anche per questo il lavoro di queste persone che combattono e, a volte, muoiono in segreto è veramente un atto di amore per il paese.

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