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Ustica


Maverick1990

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intanto, al trentennio della strage, l'avvocatura di stato, muove qualche più che lecito dubbio sul risarcire i parenti delle vittime.

http://www.corriere.it/politica/13_giugno_27/ustica-napolitano-accertare-responsabilita_95353586-def7-11e2-b08d-5f4c42716abd.shtml

 

la cosa solleverà un enorme vespaio, considerando che vengono ancora pubblicati articoli e scoop sui testimoni che videro cadere il Mig-23 il giorno della strage e ciarpame simile.

Modificato da vorthex
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Una pagina d'italia complessa e di difficile analisi..ma si sa', il mistero,per quanto macabro possa essere, attira la curiosita'... ci sono 81 vittime che aspettano ancora una giustizia vera ed equa.. la storia del combattimento aereo e' romantica lo ammetto.. pero' c'e' qualcosa che non va' in questa teoria... non ci sono infatti elementi che dimostrino in modo chiaro che l'impatto sia stato provocato da un missile, ne esistono chiari riferimenti radar su attivita' militari nell'ora e nel luogo della tragedia... cioe', con tutto che la nostra rete radar era qualcosa di simile ad un colabrodo, ma da qualche parte quel mig sarebbe dovuto arrivare... dalla jugoslavia? Ok... ma deve pur esserci un radar che lo abbia almeno visto (non dico dare lo scramble ma almeno visto) ... poi i tempi di decomposizione del cadavere del pilota non coincidono nonostante da queste parti faccia un discreto caldo in quei mesi dell'anno... ma sono le testimonianze dei residenti a incuriosirmi.. se prendiamo in analisi il punto condor e le testimonianze dell'inseguimento capiamo che un ipotetico mig, in scia o vicino al DC9, dopo aver visto cadere il DC9 sarebbe dovuto arrivare fino ad Amantea, virare di colpo e risalire da direzione sud ovest a nord est. Anche se fosse allora il mig non volava basso per evitare i radr ma volava a quote compatibili con quelle del DC9. Una volta caduto il DC9 a quella quota il mig sarebbe stato visibile. Ma lui no.. arriva fino ad Amantea e poi vira in direzione da sud ovest a nord est, il che implica che gli inseguitori (f-15/f-14) venissero da quella direzione e il mig per evitarli ha compiuto quella manovra... Il tutto senza che nessun radar vedesse nulla... e ok il corridoio ma cosi' si esagera... poi il tizio sul monte che vede i caccia, il fatto del biposto e addittura il colore del casco.. cavolo questo ha il telescopio hubble al posto degli occhi... e pensare che io da appassionato, non sono riuscito a capire che aereo fosse quello che ha ingaggiato i nostri tornado esibendosi in un dogfight da brividi a poche centinaia di metri dal tetto di casa mia..e io gli aerei li riconosco.. questo ha visto addirittura il colore del casco..complimentoni...

Modificato da fabio-22raptor
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cavolo questo ha il telescopio hubble al posto degli occhi... e pensare che io da appassionato, non sono riuscito a capire che aereo fosse quello che ha ingaggiato i nostri tornado esibendosi in un dogfight da brividi a poche centinaia di metri dal tetto di casa mia..e io gli aerei li riconosco.. questo ha visto addirittura il colore del casco..complimentoni...

posso chiederti a che episodio ti riferisci?

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Sembra che provvenissero da Sud-Ovest quando sono stati visti arrivare bassi sul mare. Ma non significa più di tanto, magari erano in Cap in quella zona e avevano già manovrato comunque vediamo casa dice un testimone:

 

"...Il Medaglia, perito elettrotecnico, era nel giugno 80 amministratore della S.r.l. SOGED (Società Gestioni Editoriali) proprietaria della emittente radiofonica Radio Brutia - Cosenza. La sera del 27 giugno, a seguito del blocco del ripetitore installato su Monte Cocuzzo alla quota di 1550 metri, si era recato, da solo, in quella località per riparare l’avaria. Era giunto alle 20.30 sul luogo ove si trovavano due vecchi rustici all’interno dei quali erano state montate le apparecchiature ed un generatore di riserva. Intorno alle 21 (potrebbero essere le 21 e 15? ndr)aveva percepito il rumore di due aerei; fattosi sulla porta aveva notato due aerei militari che provenienti da Sud-Ovest uno dietro l’altro procedevano con direzione Mar Tirreno - Monti della Sila. ...

 

...a descrivere il sito del suo ripetitore, redigendone anche schizzo planimetrico, il teste ha confermato di trovarsi, quando ha percepito il rombo degli aerei, all’interno della sala apparati. È immediatamente uscito sullo spiazzo antistante la porta di quel vano. Questa porta dava di fronte a Cosenza. Gli aerei li ha visti sulla sua destra; provenivano dalla direzione di Amantea; procedevano cioè da Sud-Ovest verso Nord-Est; sono scomparsi dietro i monti della Sila. Erano sicuramente degli aerei militari, ovvero dei caccia. Il secondo aveva doppio impennaggio; ha stimato che avesse due motori, “perchè sembrava che avesse due “getti” di uscita”, quando lo ha osservato dopo che aveva superato il Monte Cocuzzo. Proprio sulla verticale di questo monte il primo ha spento il motore. Il secondo è riapparso “da dietro la Sila” dopo brevissimo tempo, cioè nel giro di pochi minuti, tra i due e i quattro minuti, non di più perché egli è stato fuori della casamatta sui cinque minuti. È sicuro che si trattasse del secondo, perché era quello con i due impennaggi. Ritiene che il primo fosse di colore più scuro del secondo. Questo era di colore quasi chiaro. ...

 

...è appassionato di aeronautica e legge libri e riviste specializzate - che il secondo velivolo era un F14 o Tomcat. Non notò se avesse o meno i serbatoi supplementari. Ricorda sul colore, che era più chiaro di quello del primo. Il primo, conferma, non era dell’AM, non era cioè un F104. Entrambi erano scomparsi dietro Monte Scuro passando alla sua destra. Quello che è riapparso è ritornato passando alla sinistra del monte, per lui che vedeva da Monte Cocuzzo. Il primo dei due ha avuto il “getto illuminato” per circa metà del tragitto osservato; poi il getto s’è “spento” tra Monte Cocuzzo e il Crati, cioè a metà della valle di Cosenza. Il secondo ha tenuto sempre i getti illuminati (v. esame Medaglia Francesco, GI 22.02.94).

Costui nel corso delle sue deposizioni ha riferito circostanze su Radio Brutia e sul funzionamento del suo ripetitore su Monte Cocuzzo, citando a sostegno altri soci e dipendenti. Costoro hanno sostanzialmente confermato quelle vicende, per cui il Medaglia su tali punti appare pienamente credibile.

 

...Costui ha poi riferito di aver parlato di quello che vide la sera del 27 giugno con altre persone cioè, come s’è detto, alcuni suoi familiari, il suo legale, il capo scorta dei Carabinieri, in occasione di un’udienza al Tribunale di Cosenza ..."

 

Capitolo XI

Le testimonianze su attività volativa in Calabria la sera del 27 giugno 80.

Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I.

 

 

Il Medaglia dovrà poi regolare dei conti personali con la giustizia nel '93 (per questioni non legate all'affare Ustica) e potrebbe non apparire come il testimone ideale. Però le cose che dice sono così distanti dagli "affari" che lo porteranno sotto la tutela giudiziaria e così corrispondenti a quelle dei testimoni "limitrofi" nonchè con lo scenario che si profila quella sera, che sono difficilmente ignorabili....

 

Ciao

 

Libero

posso chiederti a che episodio ti riferisci?

Mi riferisco a questo episodio... se scorri indietro troverai anche i riferimenti al colore del casco... cioe' in pratica sto tizio non solo ha avuto il tempo di uscire fuori a vedere il fantomatico inseguimento, ma si trovava a distanza tale da vedere il colore del casco dei piloti che passavano vicino a lui con tanto di afterburner inserito (infatti si parla di getti e "spegnimenti del motore" mentre invece avevano solo disinserito gli afterburner) ... vista: 168/10... non so' quindi quanto questa testimonianza sia credibile... mi dispiace che anche lui sia calabrese come me -.-

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Si che poi il libico, tirato giù dopo il fantomatico inseguimento, si eietta sopravvivendo allo schianto del mig, allorchè rincoglionito dall'espulsione gli viene in testa di scrivere il bigliettino in perfetto (ahimè per la piccola Sara S. :bye: ) stile Michele Misseri: "Ho stato io che col mio Mig stealth sono comparso dal nulla, anzi, fui partorito direttamente dalla stiva del DC9, ho ingaggiato milioni di aerei stealth che quindi non risultano sui tracciati radar, per poi dirigermi sulla Sila dove un "omo" dal casco giallo mi ha tirato giù poichè segretamente fiancheggiato dallo Spirito Santo. PS: in questa storia gli UFO non c'entrano perchè ripeto: ho stato io" ... fin quando si crederà alle fanfaronate non ci sarà mai giustizia, quella giustizia che ancora aspetta di essere portata a chi riposa in fondo al mare ...

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E anche io avevo capito male allora ;) mi riferivo all'estate scorsa.. apro un breve OT per raccontare.. ad agosto c'erano sti aerei che passavano sopra la costa ionica..qualcuno diceva amx ma erano tornado (gli ho fatto tanto di video con il cellulare pubblicato su fb). Mi hanno poi spiegato che partivano da Trapani, facevano delle runs sul tirreno e rientravano dallo ionio anche a forte velocita'. Un bel giorno il mio vicino di casa mi chiama e mi dice: sono in un paese vicino, ho appena visto degli aerei fare esercitazioni di combattimento ravvicinato. Risposta mia: mi prendi per il c. , gli aerei che hai visto erano tornado ids o ecr, non fanno dogfight di solito.. in serata ci siamo visti e gli ho mostrato delle foto del tornado e lo ha riconosciuto.. l'aereo che li ha ingaggiati pero' non l'ha riconosciuto... quando ha visto una foto del mig 21 ha detto: somiglia a questo.. apposto, mistero risolto, si esercitava con gli amx. 2 giorni dopo ero sulla veranda a fumare.. abito a 200m dal mare.. sento il rumore di aerei in arrivo e mi giro verso nord-est.. due tornado in arrivo.. ma mentre vedevo i tornado avvicinarsi, da sud est (dal mare verso casa mia) e' apparso un altro aereo che ha incrociato la rotta dei tornado. Quest ultimo ha fatto una rapida verticale, ha virato verso sinistra di quasi 180º ed ha iniziato a picchiare. Il 1º tornado ha virato abbastanza stretto, ritrovandosi poi in coda all'aereo che stava terminando la sua picchiata. Il 2º tornado ha virato molto piu' largo ritrovandosi alle spalle dei primi 2 che intanto piroettavano sul mare difronte ai miei occhi.. al che: l'aereo sconosciuto ha accellerato tornando verso il mare.. il 2º tornado ha virato di circa 90º seguito dopo pochi istanti dal primo tornado (l'inseguitore).. il tutto e' durato non piu' di 90 secondi... io sono rimasto con la sigaretta che mi era caduta,bocca aperta, pelle d'oca, salivazione azzerata e principio di erezione :) comunque lo avevo riportato sul forum :)

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Ragazzi stavo leggendo la storia dello sfortunato twa 800 ... mi ha riportato a questa discussione viste le dinamiche, le prove e le teorie che si sono fatte.. c'e' una discussione apposita sul forum o qualche pagina che ne parli? Ho fatto cerca ma nada

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se ne parlò in questi topic:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/9854-vi-prego-non-ridete/page-2

 

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/2986-volo-kal007/

 

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/6316-questione-alitalia/page-3

 

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/564-ustica/page-16

 

comunque, anche in questo caso, roba da complottismo di bassa lega, visto che la dinamica della tragedia fu risolta a suo tempo.

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Veramente non è stato risolto nulla. Il processo non si è mai fatto, in quanto all'epoca, ' I responsabili materiali della strage non possono, al momento, essere individuati e il procedimento penale n. 527 84 a G. I. dichiara «il non doversi procedere in ordine al delitto di strage perché ignoti gli autori del reato»'.

 

Quindi si dice che c'e' stato un missile, ma non essendoci imputati non si può fare il processo (procedimenti penali nº 527/84 e nº 266/90).

 

I processi per i depistaggi contro Bartolucci, Ferri ecc, finirono per prescrizione (non certo per assoluzione) e per il cambio della norma di abuso di ufficio.

 

Non parliamo poi della recente sentenza, del gennaio di quest'anno, ove la Cassazione in via definitiva condanna lo Stato al pagamento dei danni in sede civile.

 

http://www.stragi80.it/documenti/civile/cassazione13.pdf

 

Quindi: non è corretto dire che si è chiarito: tant'è che l'inchiesta è ancora in corso, visto che il reato di strage, per l'ordinamento italiano, non cade in prescrizione.-

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si ma anche nel messaggio di "fine giugno" non parlo mica di caso risolto o di dinamica chiarita (o meglio, per me lo è da un bel pò - bomba - ma si gradirebbe la sentenza di un processo)... quindi, onestamente, non capisco.

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Visto che ormai ho "beccato" un nostro caro amico ormai assente da tanto tempo è rispondente al nome di Gianni065 vi pubblico un suo articolo riguardante la famosa strage.

 

L'articolo è datato 25/06/2013.

 

Fonte: Giornalettismo

 

 

 

Ci sono vicende destinate a restare un mistero perché non se n’è mai scoperta la verità o anche solo proposta una sua ricostruzione plausibile e verosimile. Ce ne sono altre, anch’esse destinate al limbo dei misteri, ma per la ragione opposta: di verità ne sono state proclamate troppe.

USTICA - E poi c’è Ustica, sulla quale incombe il dramma, più unico che raro, di avere assieme nessuna verità e troppe verità. Nessuna verità, perché tre gradi di giudizio penale sono serviti soltanto a stabilire che non si si sa cosa abbia provocato la distruzione del DC9 dell’Itavia quell’ormai lontanissimo 27 giugno 1980 e che non c’è alcuna prova che sia stato abbattuto da qualcuno, dal che discende la conseguenza – pure questa resa definitiva dalle sentenze penali – che nessuno può essere condannato per depistaggio semplicemente perché non c’era niente da depistare. Troppe verità, perché fra giornalisti, pseudo testimoni dell’ultima ora, scrittori, registi, periti e politici picconatori, sono stati presentati (e tutti sostenuti con dovizia di argomentazioni) una serie di scenari di ogni genere, immancabilmente incompatibili tra loro: il DC9 è stato abbattuto al posto di un aereo che trasportava un carico di uranio segretissimo; il DC9 è stato abbattuto al posto di un aereo sul quale viaggiava Gheddafi; il DC9 è stato abbattuto al posto di un caccia libico che poi è andato a schiantarsi in Calabria; il DC9 è stato abbattuto dagli UFO (sì, c’è anche questa…); il DC9 si è destrutturato per effetto della manovra di un caccia che si nascondeva nella sua scia; il DC9 ha avuto un cedimento strutturale; il DC9 è esploso in volo per una bomba, il DC9 non è stato abbattuto e non è esploso, ha ammarato e lì è stato distrutto e affondato. Sono ben otto verità alternative.

CHI? - I responsabili? Americani, israeliani, gli stessi italiani, la NATO in generale, i libici, i russi, gli extraterrestri e i francesi. Ultimamente sono proprio i francesi quelli più gettonati. Nel frattempo la giustizia civile, invadendo le competenze di quella penale (che ha strumenti di indagine e di formazione della prova ben più ampi e rigorosi), ha condannato lo Stato Italiano a risarcire le vittime, di fatto reinterpretando a modo suo l’intera questione. Come si è arrivati a una simile confusione? I media hanno sicuramente la maggior parte della responsabilità, perché hanno avvalorato tesi e illazioni al punto da influenzare significativamente non solo l’opinione pubblica ma anche una parte della classe politica, della magistratura e delle altre istituzioni. E ovviamente c’è chi ha giocato da attaccante libero in tutto questo, al fine di approfittare della confusione per i propri interessi. E qui di interessi ce n’erano tanti. I veri responsabili (di chiunque si tratti) avevano interesse a nascondere la verità in mezzo a tante verità diverse tra loro. Giornalisti, scrittori e registi dovevano vendere giornali, libri e film: più verità ci sono, più se ne possono vendere. I politici avevano interesse ad assecondare la propria linea ideologica, pro o contro il governo, pro o contro gli americani, pro o contro i francesi, pro o contro gli Israeliani, pro o contro Gheddafi e così via. Qualche pseudo testimone aveva voglia di un po’ di notorietà. I familiari delle vittime volevano una giustizia. Gli avvocati puntavano ai risarcimenti. I proprietari della compagnia aerea volevano qualsiasi ipotesi che non parlasse di cedimento strutturale o incidente. I militari non volevano guai e non gradivano che qualcuno ficcasse il naso nelle proprie procedure e nei propri segreti operativi. Insomma, ognuno aveva un motivo per preferire uno scenario o per preferirne tanti. Ma esiste una verità su Ustica? Questo è poco ma sicuro.

LE VERITA’ - Una verità c’è. Ed è una sola, perché i fatti possono essere interpretati in tanti modo ma sempre fatti restano. Capire quale sia questa verità è però tutto un altro discorso, che richiederebbe innanzitutto l’onestà intellettuale di affrontare la questione senza pregiudizi. Al momento, però, mancano i presupposti per fare un ragionamento del genere. Ciò che si può fare, però, è iniziare a depurare la vicenda dei tanti miti e leggende che hanno contribuito a renderla inestricabile. Uno di questi è la questione dei tracciati radar. La leggenda più diffusa vuole che “i nastri radar che hanno documentato gli avvenimenti di quella notte … in qualche modo furono cancellati o fatti sparire”. Ma c’è anche quella per cui i tracciati radar ci sono e mostrano i caccia impegnati in una battaglia aerea di cui avrebbe fatto le spese il povero DC9. Ma allora, le registrazioni dei radar ci sono o non ci sono? Se ci sono, cosa mostrano? E se non ci sono, che fine hanno fatto? Ecco, almeno a queste domande possiamo dare una risposta. I nastri radar furono acquisiti e ci sono. In particolare: il 30 giugno 1980 furono acquisite le registrazioni radio e telefoniche del controllo del traffico aereo e di tutti gli altri enti interessati; il 5 luglio 1980 fu ordinato il sequestro dei nastri radar di tutte le postazioni “operanti sul mar Tirreno”; il 10 luglio furono acquisite le registrazioni del radar di Monte Venda e di Poggio Ballone; il 21 e il 22 luglio 1980 furono acquisiti i nastri radar delle stazioni di Palermo e di Roma Ciampino; nelle stesse date furono acquisite le registrazioni cartacee del radar di Licola che non disponeva di un sistema di registrazione elettronica; il 3 ottobre 1980 furono acquisiti i nastri radar di Marsala.

LA STORIA – Si chiudeva, così, l’acquisizione delle registrazioni di tutti i radar che battevano l’area interessata dall’incidente. Perché, allora, si dice che i nastri radar sparirono? Si tratta di un’esagerazione giornalistica determinata da una circostanza ben precisa. Come abbiamo visto, il decreto di sequestro era relativo ai nastri radar di tutte le postazioni “operanti sul mar Tirreno”. Tuttavia in esso si precisava anche che la zona interessata era l’ “allineamento Latina – Ponza – Palermo”, che corrisponde alla rotta del DC9. Pertanto, i radar che non coprivano quella zona non furono interessati dai sequestri. Le registrazioni di alcuni di quei radar (che all’epoca non interessavano nessuno) andarono quindi perdute (i nastri furono sovrascritti nel tempo). E’ di qui che nacque la leggenda che i tracciati radar fossero spariti. In realtà i principali tracciati radar, quelli che servivano davvero, c’erano tutti e altri ne furono acquisiti successivamente. Stabilito che i tracciati ci sono, a questo punto è normale chiedersi cosa abbiano visto i radar. Qui nasce il secondo problema. La rilevazione radar dipende da vari fattori, quali la qualità del radar (i radar moderni hanno una risoluzione e precisione molto maggiore di quelli di 30-40 anni fa), le condizioni atmosferiche, la presenza di interferenze, la potenza di emissione e la qualità del segnale riflesso, e così via. Anche la quota e le dimensioni del bersaglio incidono significativamente. Ebbene, le registrazioni radar del momento e dell’area della tragedia, mostrano una sola serie di segnali (in gergo plot) che corrispondono certamente a un aereo, e sono quelli del DC9. Unendo i plot, essi tracciano una linea più o meno regolare che si muove da nord a sud e che corrisponde alla rotta del DC9. Questi plot sono segnali emessi dal trasponder dell’aereo, ossia un radiotrasmettitore che funziona come un radiofaro e che consente di seguire l’aereo e di identificarlo correttamente. A un certo punto i plot del transponder si interrompono: è quello il momento della tragica fine del DC9 e dei suoi passeggeri. Tuttavia i radar continuano a monitorare i rottami dell’aereo che precipitano in mare. In questo caso il segnale non viene dal transponder, ma direttamente dalle parti metalliche dell’aereo che riflettono le onde radio. Oltre a questo, non c’è nessuna traccia di altri aerei. Esistono però dei plot, qua e là, considerati (dai militari e dagli stessi sistemi radar) dei falsi bersagli: interferenze (che in gergo si chiamano clutter), falsi contatti (in effetti essi erano presenti nei nastri registrati dai radar di modello più vecchio e non su quelli dei radar più nuovi), palloni sonda. Su questi falsi contatti si sono sbizzarriti i periti. Ci sono decine di perizie radaristiche su Ustica e ciascuna ha interpretato quei plot (visti solo dai radar più vecchi) a modo suo. Tuttavia è bene ricordare che non esistono, sui tracciati radar di Ustica, tracce che siano chiaramente riconducibili a altri velivoli che si trovassero abbastanza vicini al DC9 da poterlo abbattere. Non esiste, cioè, una serie di plot (di norma uno a ogni giro di antenna radar) che disegni la rotta di un altro aereo, oltre a quella del DC9. Esistono quindi interpretazioni di plot che – da soli – non avrebbero alcun significato. Un resoconto delle perizie radaristiche è presente negli atti della cosiddetta Sentenza Priore. Una cosa è certa: fino al momento in cui ha cessato di esistere, il DC9 di Ustica ha avuto il transponder acceso e funzionante, e questo significa che qualsiasi velivolo militare lo avrebbe identificato senza possibilità di errori: un innocuo DC9 dell’Itavia. Se qualcuno ha davvero sparato contro quel bersaglio, sapeva a cosa stava sparando.

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  • 3 settimane dopo...

ok...letto l'ultimo articolo inserito e le pagini del topic...più altre pagine web...

voi che idea vi siete fatti?

che gianni si aggiusta un po' la verità a seconda di come piace a lui. I tracciati non furono consegnati al completo, e comunque dopo vari (inaccettabili) ritardi. Come dice flaggy ne abbiamo parlato nelle pagine precedenti, l'argomento è stato più che sviscerato.

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che gianni si aggiusta un po' la verità a seconda di come piace a lui. I tracciati non furono consegnati al completo, e comunque dopo vari (inaccettabili) ritardi. Come dice flaggy ne abbiamo parlato nelle pagine precedenti, l'argomento è stato più che sviscerato.

 

Gianni non ha nessuna verità da offrirci... non la conosce chi di dovere e di rimando nemmeno noi.. ci ha esposto il suo pensiero e ci ha offerto la sua prospettiva, anche sulla questione tracciati e tempistiche.

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voi che idea vi siete fatti?

bomba... solo che il DC-9 non era l'obiettivo, visto il ritardo con cui volava.

 

 

che gianni si aggiusta un po' la verità a seconda di come piace a lui. I tracciati non furono consegnati al completo, e comunque dopo vari (inaccettabili) ritardi

giustamente, mancava l'appuntamento di PJ83 e le sue visioni sui fatti di Ustica. siamo passati dall'annualità ai sei mesi :P

Modificato da vorthex
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