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Ustica


Maverick1990

Messaggi raccomandati

............

Noi siamo oggetti dell’incoerenza generale…

Noi siamo oggetti di una grande costruzione, ma per vederne l’insieme ci

vuole più tempo, più silenzio ed un distacco maggiore.

 

Antoine De Saint –Exupéry

(Pilota e Scrittore)

Ho seguito in parte questo topic, intervenendo, forse, una sola volta!

 

Appunto, silenzio, quello che NON c'è stato in tutti questi anni in Italia e che NON c'è qui, sul forum!!!

 

Finché andrà avanti così, come ben dice Antoine de Saint-Exupéry, non si capirà nulla di questa vicenda!!!

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Qui non è più neanche la Bomba il punto centrale, perchè al di la delle perizie, sono proprio questi atteggiamenti ad escluderla.

 

Se era una bomba, basta, ....si tratta di trovare un terrorista bianco nero giallo.... poi si vedranno le motivazioni, anche politiche strategiche etc etc.

 

Ma il tutto sarebbe rimasto circoscritto all'aeroplano.

(Per intendersi quando è esploso l'Italicus non è che sono sparite le carte nelle stazioni e nei Centri di smistamento etc.).

 

Perchè quindi coinvolgere i Centri Radar negli "smarmellamenti", le basi con i registri spariti, i diari con le pagine strappate, i libri di bordo riscritti.

 

Se fai queste azioni non è un "bombarolo" che vuoi coprire (un bombarolo si copre in altri modi).

 

Se si coinvolgono i Centri Radar, che sono gli occhi della Difesa Aerea, vuol dire che vuoi "accecare", cioè non vuoi far sapere cosa hanno visto gli occhi.

 

E l'unica cosa che questi occhi elettronici vedono, alla fine, non sono i Bombaroli, sono gli Aeromobili.

 

 

Questa è l'equazione che va risolta per conoscere "il più grande Mistero della Storia dell'Aviazione".

 

Provo io a dare una soluzione alla tua equazione ?

 

Vediamo , io so chi sono i mandanti della bomba e li voglio coprire (perchè magari ne sono coinvolto fino al collo) , qual è il metodo migliore per fare ciò ?

 

Forse far sparire certi registri in modo che gli inquirenti pensino che sia quella la direzione giusta in cui indagare portandoli cioè totalmente fuori strada ...

 

E' solo una ipotesi la mia , ti sembra troppo fantascientifica ?

 

Ci avevi mai pensato ?

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Il problema è che su Ustica si è parlato così tanto e a sproposito che chiunque si sente autorizzato a dire qualunque cosa, anche le minchiate...

Mettendo tutto (ma proprio tutto) nel calderone è indubbio che la vicenda diventa qualcosa che definire complesso e misterioso è un eufemismo, ma cercare di mettere tutto assieme, porta indubbiamente a rendere impossibile qualunque scenario finora ipotizzato...

 

Qualcosa però è successo e fin qua siamo tutti d'accordo...

 

La cosa incontestabile a questo punto è che "qualche" minchiata sicuramente la si sia detta in questi anni ed è quindi forse il caso di avere il coraggio di eliminarla una volta per tutte, altrimenti non si va da nessuna parte.

Altrimenti qualcuno si alza la mattina è si sente in diritto di dire che le bombe non esistono perchè esiste il casino...

Per questo mi arrabbio di fronte agli...ostinati che tirano fuori Ramstain, fino al punto di parlare di piloti distratti dall'imminente interrogatorio, pur di infilare a forza Ustica nella mente di un solista che ha pagato con la vita un errore...

 

Altri esempi?

Forse pochi se lo ricordano (fortunatamente...), ma io qualche anno fa ricordo di aver visto (e qui siamo al ridicolo) un serissimo Ezio Greggio annunciare un servizio a Striscia La Notizia.

Un intervista a un sedicente ex agente dei servizi segreti italiani...

Cosa aveva da dire?

Questo povero disperato, in altro modo non mi viene da descriverlo, si presentò davanti alle telecamere col figlio piccolo come fosse stato letteralmente buttato su una strada dai cattivissimi servizi segreti italiani perchè voleva dire la sua scomoda e inconfessabile verità su Ustica (sigh!!).

Il DC-9 era stato abbattuto da un missile Standard lanciato....da un sottomarino...

Avete letto bene...

Nessuno smentì nei giorni successivi, ma intanto milioni di spettatori avevano avuto il loro piccolo mistero...

Il tutto perchè qualche imbecille in redazione era così convinto che i servizi segreti l'avessero fatta sporca, che persino quella storia, ancor più imbecille, poteva avere il suo fondamento e quel disgraziato poteva dire la verità...

 

Questo è il risultato che il clima di sospetto, di odio, di risentimento e di "voglia di prima pagina" di quegli anni aveva creato...

Lo stesso clima che oggi consente a qualcuno di fare un "bel" romanzo...romanzo (sigh!!)...su delle persone che sono morte veramente, ci mette in copertina un F-14 con motori General Electric e un bel Mig 23 che precipita....e vende il tutto come FATTI...

Fatti? Ah, scusate... ma allora che le facciamo a fare le inchieste se i fatti si leggono sui romanzi...e comunque quelli sono più convincenti delle sentenze passate in giudicato e basate su anni di perizie e su tonnellate di materiale...

 

Per questo ritengo che Libero, pur in buona fede e scartando alcune di quelle cazzate, non sta certo contribuendo a far luce sui fatti, ma sta solo facendo un quadro generale di quel casino che in quasi 30 anni non ha portato da nessuna parte...e che, suo malgrado, continuerà a non portare da nessuna parte...

Qua già c'è qualcuno che gioca al piccolo investigatore...bel risultato...

 

Libero, il mio è un invito che non ha nulla a che fare con intenzioni "insabbiatorie" ma dettato da ben altri sentimenti che spero tu capisca:

 

Smettila...

Modificato da Flaggy
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Ospite Libero
Provo io a dare una soluzione alla tua equazione ?

 

Vediamo , io so chi sono i mandanti della bomba e li voglio coprire (perchè magari ne sono coinvolto fino al collo) , qual è il metodo migliore per fare ciò ?

 

Forse far sparire certi registri in modo che gli inquirenti pensino che sia quella la direzione giusta in cui indagare portandoli cioè totalmente fuori strada ...

 

E' solo una ipotesi la mia , ti sembra troppo fantascientifica ?

 

Ci avevi mai pensato ?

 

 

Ciao VV,

 

i depistaggi sono possibili in tutte le direzioni, tieni conto che però:

 

Tagliare la pagina del registro di Marsala di quella sera,

Eliminare le registrazioni radar rilevanti sulle basi interessate dal volo del DC-9

Riscrivere i registri della Saratoga relativi a quei giorni,

e così via,

 

non è una cosa alla portata di tutti. (Cioè non è che io e te decidiamo di fare i terroristi, dopodichè riusciamo ad entrare in una base radar o su una portaerei..)

 

Ci vuole una enorme potenza

un' enorme determinazione

un'enorme capacità

 

e soprattutto un' enorme Motivazione.

 

Cioè per rovesciare come un calzino un sistema di difesa aereo di un paese (anche se non brillantissimo come il nostro) con il rischio (sempre possibile) che le smarmellate vengano fuori, la Posta in Gioco deve essere alta.

 

Tanto per intedersi, soprattutto nell' 80, le considerazioni più importanti, che valevano questa posta, erano solo Politico Strategico Militari.

 

A dopo

 

Libero

Modificato da Libero
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vorrei far notare una cosa che tempo addietro in questo discussione è stata gia detta e ritengo importante:a quel tempo nel meditterraneo si fontaggiavano la 6 flotta con la marina sovietica econ i relativi alleati,la prima controllava l'altra e viceversa sia coi radar che coi sistemi radio,ora ditemi:se il DC9 fosse stato abbattuto dagli USA i sovietici non avrebbero colto al volo l'occasione per sputtananare l'avversario all'istante?e la stessa cosa avrebbero fatto gli USA,e l'hanno fatto,ricordate il volo KAL007?l'abbattimento è stato seguito in diretta dai radar e dalle radio americane...

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ma infatti, il fantomatico missile (perlomeno uno dei due) è russo.. un AA-2 Advanced Atoll. di conseguenza, non si capisce perchè l'ereonautica dovrebbe coprire un aggressione libica... ma la risposta è ovvia: si è fatto tutto questo per coprire le Brigate Nere, che rivendicarono l'attentato pochi giorni dopo, bissando poi a Bologna... stessa città di origine, stesso esplosivo, stessa "inutilità".

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Ospite Libero
vorrei far notare una cosa che tempo addietro in questo discussione è stata gia detta e ritengo importante:a quel tempo nel meditterraneo si fontaggiavano la 6 flotta con la marina sovietica econ i relativi alleati,la prima controllava l'altra e viceversa sia coi radar che coi sistemi radio,ora ditemi:se il DC9 fosse stato abbattuto dagli USA i sovietici non avrebbero colto al volo l'occasione per sputtananare l'avversario all'istante?e la stessa cosa avrebbero fatto gli USA,e l'hanno fatto,ricordate il volo KAL007?l'abbattimento è stato seguito in diretta dai radar e dalle radio americane...

 

Ciao Dog, giusta supposizione.

 

Per Ustica i russi così affermarono, ma molti anni dopo, per non bruciare, al tempo, il punto di vista privilegiato rappresentato dalla base di Metega-Libia.

 

Vediamo cosa diceva il Generale Iuri Sulinov:

 

Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I. Titolo 2, pag. 1697

 

…il generale Iuri Sulinov. Questi nel corso dell’intervista si presentava come

responsabile degli istruttori sovietici che assistevano l’aviazione libica e

supervisionavano l’intero sistema radaristico e satellitare che l’Unione Sovietica

aveva allestito in Libia e la cui base si trovava a Maitigre (fonetico, ma si tratta di

Metega; nde), un sobborgo di Tripoli. Base che, secondo l’ufficiale, era in grado

di monitorare l’intera fascia di mare sino alle coste della Sardegna, grazie ad un

sistema combinato di radar e segnali satellitari….

"Io personalmente non ho potuto seguire materialmente l’abbattimento.

Ma quando giunsi raccolsi le testimonianze

dirette dei miei colleghi che erano in servizio quella notte, che mi dissero che

l’aereo italiano era stato abbattuto da un missile sparato da altri aerei identificati

come americani…"

 

 

(Personalmente non penso che abbiano visto materialmente il missile sul radar, ma i passaggi ravvicinati, dopodichè hanno fatto le loro deduzioni....

Anche l'identificazione della nazionalità non penso sia così certa, ma piuttosto supposta...

Libero)

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si però, dovete decidervi o perdete di "professionalità": Di Stefano dice che il missile è russo e le sue tesi per dimostrarlo sono giuste (benchè non ci sia nessun missile), voi dite che è americano... un pò di coerenza!!!

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Ospite Libero
si però, dovete decidervi o perdete di "professionalità": Di Stefano dice che il missile è russo e le sue tesi per dimostrarlo sono giuste (benchè non ci sia nessun missile), voi dite che è americano... un pò di coerenza!!!

 

 

Cosa vuol dire Voi, io non sono mica Sulinov? ( e neanche Di Stefano) (e nemmeno Tomcat)

 

Ho anche detto che per mia opinione la nazionalità l'avranno supposta... poi non posso mica saperlo io se Sulinov stava continuando la Guerra Fredda contro gli sporchi yankee....

 

Tra l'altro, personalmente, non sono convinto nemmeno del missile sul DC-9, per cui....

 

Almeno prima di scaldarsi cerchiamo di essere precisi...

 

Ciao

 

Libero

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Ospite Libero

Bene allora vediamo un dettaglio di una di queste storie fantastiche (o fantastiche storie?)

 

 

Vediamo cosa raccontava il Corriere della Sera nel 1992:

 

 

L'ufficiale che non firmò

(le note di bordo del 27 giugno 80 ndr)

Corriere della Sera - 15 novembre 1992

 

 

ROMA - Censurata in parti essenziali, la "Command history" della Saratoga è stata acquisita ed esaminata da un perito di parte civile, Paolo Miggiano.

È una sorta di storia della nave, risultato di un assemblaggio dei dati dei libri di bordo, consegnata dopo un ricorso al Free of Information Act e mancante di molte note sull'attività operativa con francesi e italiani e sulle missioni effettuate con aerei radar Awacs.

La censura è stata operata per esigenze di tutela della sicurezza nazionale.

Questa "Command history" (che fino a qualche giorno fa non era in possesso dei magistrati) contiene, a giudizio di Miggiano, informazioni chiave sui molti misteri della Saratoga e sulle possibili connessioni con la strage.

 

Vediamo.

 

27 giugno - Sul giornale di bordo, per ben cinque turni di guardia (dalle 8 del 27 mattina, alle 4 del 28 mattina), le note vengono scritte da una stessa mano e con la stessa penna.

Le dovrebbe firmare l'ufficiale Norris (di turno), che invece non le firma.

 

Spiega il Pentagono che è prassi della Navy trascrivere annotazioni da una brutta copia per renderle più leggibili.

Ma il fatto è, dice Miggiano, che "dall'esame di tutte le note di giugno e luglio, la ricopiatura di cinque turni di guardia avviene solo il 27 giugno e, al contrario di altre, senza sbavature".

 

1 luglio - C'è una riunione a bordo.

Dai documenti risulta che vi partecipano il comandante della portaerei Flatley, il contrammiraglio Sanderson (comandante della forza di battaglia della VI Flotta), un capitano della US Navy e il comandante della aviazione della US Navy nel Mediterraneo.

C'è anche un italiano, "prefetto" di o della "campagna" o "compagnia".

Che potrebbe essere l'allora prefetto di Napoli, Tito Biondi (poi deceduto).

La prima risposta ai quesiti dell'ambasciata Usa sulla strage viene trasmessa dalla Navy il 3 luglio, due giorni dopo la riunione sulla Saratoga.

La risposta nega ogni coinvolgimento.

 

2 luglio - Viene annotata una "fast cruise", una crociera veloce.

E questo nonostante il Pentagono affermi che dal 23 giugno al 6 luglio la portaerei era ancorata in rada.

 

17 luglio - Durante un'esercitazione arrivano a bordo l'ambasciatore americano a Mosca, Watson, assieme a un certo signor Montgomery.

Che potrebbe essere quell'Hugh Montgomery già capostazione Cia a Roma fino al '79, poi sostituito da Duane Clarridge, che per una settimana fece parte del gruppo di lavoro su Ustica dell'ambasciatore Gardner.

 

23 luglio - L'ufficiale Norris, lo stesso che non firma il rapporto del 27 giugno, alla vigilia della partenza da Napoli viene sbarcato su ordine del comando della Saratoga.

 

Andrea Purgatori - Corriere della Sera

 

 

(Ovviamente la Command History è agli atti del Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I. ndr)

Modificato da Libero
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...

2 luglio - Viene annotata una "fast cruise", una crociera veloce.

E questo nonostante il Pentagono affermi che dal 23 giugno al 6 luglio la portaerei era ancorata in rada.

...

 

Non so per il resto, ma questo punto mi sembra che avrebbe dovuto essere verificabile facilmente; la presenza / assenza di una portaerei in rada non è proprio una di quelle cose che non si notano! :blink:

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(Ovviamente la Command History è agli atti del Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I. ndr)

Ovviamente non sei capace di provare che la portaerei quel 27 giugno non fosse inchiodata in rada e con i radar spenti...

Ma tu questo non lo dici...

Tantomeno sei in grado di provare che abbia a che fare con quell'F-14 da copertina di romanzo di fantapolitica...Sempre che sia questo che vuoi insinuare visto che non lo dici...

 

Poni delle domande...hai dei "dubbi"...Ti muovi con mestiere gettando fango qua e là con discrezione...Ti nascondi dietro atti giudiziari che sono stati analizzati decine di volte e che hanno portato alle conclusioni ben note (nessun missile, nessun aereo, nessuna battaglia aerea). Glissi bellamente quando ti prendi delle sonore tranvate...

E poi non dovremo chiamarti complottista?

La tua condotta è subdola e sgradevole...

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Ospite Libero
Ovviamente non sei capace di provare che la portaerei quel 27 giugno non fosse inchiodata in rada e con i radar spenti...

Ma tu questo non lo dici...

Tantomeno sei in grado di provare che abbia a che fare con quell'F-14 da copertina di romanzo di fantapolitica...Sempre che sia questo che vuoi insinuare visto che non lo dici...

 

 

Flaggy,

 

sicuramente sono io che mi spiego male e non tu che non capisci. provo a sintetizzare quello che ho detto:

 

1) il Pentagono afferma che dal 23 giugno al 6 luglio la portaerei era ancorata in rada. Quindi si può assumere che lo fosse.

 

Poteva anche avere i radar spenti come affermò l'Ammiraglio della Saratoga, ma

 

(riporto un passo già citato)

"Tralasciando le risate degli esperti di guerra navale, relativamente alle

dichiarazioni dell’Ammiraglio, si deve anche dedurre che, a meno di

un’esplosione nucleare nella bassa stratosfera, che avrebbe accecato tutti i

sistemi elettronici non debitamente protetti, gli operatori radar delle navi

vicine, poste a protezione della portaerei (almeno 7), tra i quali anche l’incrociatore lanciamissili

Dale, il cui compito era proteggere la portaerei, in quel momento dormissero o fossero tutti ubriachi..."

 

Pertanto se sulla Saratoga erano tutti a ballare (qualcuno lo pensa?), non lo erano certo a bordo di tutta la Task Force disseminata per tutto il Golfo di Napoli a protezione assoluta della Nave Ammiraglia.

 

Quindi per essere chiari il più possibile:

 

Sono passati aerei a meno di 150 km dalla 6° Flotta ancorata nel Golfo di Napoli e qualcuno sostiene che nessun Radar di tutta la flotta li teneva d'Occhio? (tra l'altro col casi... che era appena successo attorno a Firenze). Vorrei conoscere questo esperto di Guerra Navale che può affermare una cosa del genere.

 

 

2) La Saratoga nel Giugno dell'80 non montava ancora gli F-14, rientrerà in America verso la fine dell'anno proprio per effettuare la conversione ai nuovi aerei.

 

 

Ora anticipo la domanda, che verrà sicuramente fatta, che centrano allora gli F-14 in questa vicenda? Perchè qualcuno ne parla (tipo il libro in questione)?.

 

Perchè quella sera tra le coste della Calabria e Cosenza viene segnalato un inseguimento tra caccia che potrebbe essere assolutamente compatibile con gli eventi in questione e la descrizione di questi aerei fatta dai testimoni lascia poco spazio a dubbi.

I testimoni non erano certo degli esperti ma le particolarità degli aerei avvistati li rende facilmente descrivibili.

 

Riporto alcuni passi dei rapporti relativi alle testimonianze:

 

"...Questa tesi è inoltre suffragata da numerosi testimoni che si trovavano sulla traiettoria del MiG passato a bassa quota sulle coste calabre all’altezza di Paola: le testimonianze, che si riportano a fine del Giugno 1980, raccontano di “un aereo militare monoposto di colore marrone a chiazze, che volava basso, inseguito da altri due caccia più grandi, biposto e bireattori di colore più chiaro del primo (La descrizione li rende compatibili con i caccia imbarcati F-14A Tomcat dell’US Navy o al limite con F-15B dell’USAF, di configurazione simile)”.

 

I lampi e globi luminosi visti tra gli aerei che si inseguono e che spariscono in direzione dei monti della Sila, sorvolando lo stadio di Cosenza e Monte Scuro, confermano un inseguimento tra caccia ostili che sarebbe quindi perfettamente compatibile con i ritrovamenti dei rottami del MiG proprio nella direzione indicata dai testimoni."

 

Se poi volete annoiarvi ancora di più vi posto gli estratti del Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I. con le testimonianze depositate.

 

Ciao

 

Libero

Modificato da Libero
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"...Questa tesi è inoltre suffragata da numerosi testimoni che si trovavano sulla traiettoria del MiG passato a bassa quota sulle coste calabre all’altezza di Paola: le testimonianze, che si ripotano a fine del Giugno 1980, raccontano di “un aereo militare monoposto di colore marrone a chiazze, che volava basso, inseguito da altri due caccia più grandi, biposto e bireattori di colore più chiaro del primo (La descrizione li rende compatibili con i caccia imbarcati F-14A Tomcat dell’US Navy o al limite con F-15B dell’USAF, di configurazione simile)”.

 

<_< Per esperienza personale, quando uno che non conosce bene gli aerei ti fa il resoconto di un avvistamento, difficilmente è in grado di fornirti particolari quali il fatto che fossero mono o biposto, o addirittura mono o bireattori, mentre chi li conosce bene, se vede questi dettagli è anche in grado di classificarli.

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Flaggy,

 

sicuramente sono io che mi spiego male e non tu che non capisci. provo a sintetizzare quello che ho detto:

 

Forse sono io che mi spiego male e tu non capisci quando dico che citi atti giudiziari che sono stati vagliati decine di volte e che hanno portato alle conclusioni note...Comprese certi testimoni...che per varie ragioni non sono attendibili...

Hai per es "dimenticato" di dire che qualcuno ha visto degli aerei svolazzare a orari (il tramonto) incompatibili con il presunto abbattimento del DC-9...

 

Libero: i tuoi interventi sono sempre più subdoli e sgradevoli...Non hai niente di meglio da fare in questi giorni che prendere continue tranvate?

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Ho letto tutti i post e ho visto che la tesi del missile è quasi impossibile.

Le motivaioni principali sono l'assenza delle sferette metalliche della testata, l'assenza dei fori dei frammenti del missile e la mancanza di tracciti radar di qualche aereo non identificato in prossimità del DC-9.

 

 

 

 

Volevo segnalare che in realtà dei fori sono stati trovti sull'aereo: http://www.seeninside.net/

 

 

Inoltre il fatto che non siano state trovate le sferette metalliche del missile non credo che sia una cosa così strana.. nel senso non credo che sia facile trovare delle sfere metalliche così piccole.

 

 

In ogni caso l'ipotesi della bomba mi sembra la più plausibile.

 

 

 

 

 

------------------------------------

 

Un'ultima cosa: ho guardato i tracciati radar (ma sono corretti??) da questo sito http://www.nove.firenze.it/ustica/us1.htm, ma non ci capisco nula... allora: i puntini dall'alto verso il basso descrivono la traiettoria del DC-9, mentre i 3 puntini a sinistra in basso descriverebbero la traiettoria di un caccia, ok? Ma come mai sono così distanti tra loro i punti dell'ipotetico caccia? Come mai l'ipotetica traccia del caccia compare all'improvviso e dopo non si vede più?

 

Spero di non aver sparato troppe cavolate..

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Ospite Libero

Ciao Lender, a volte sono come dici tu, dipende dal testimone....

 

Vediamo questa:

 

"La seconda testimonianza è quella di De Marco Alfonso, medico ginecologo di Cosenza.(v. esame De Marco Alfonso, GI 13.02.91).

 

...Sentito di nuovo De Marco dà indicazioni più precise. Il primo velivolo era ad un’altezza di circa 150 metri dal suolo; proveniva da Sud-Sud-Ovest, attraversando i paesi di Domanico e Mendicino, che sono effettivamente in questa direzione rispetto a Castrolibero.

All’altezza della sua abitazione aveva effettuato una virata verso destra mostrando all’osservatore il fianco sinistro della fusoliera ad una distanza tale da poter notare il pilota con casco giallo-verde.

Il velivolo, ribadisce, non aveva le luci di navigazione accese, era di colore grigio scuro militare.

Non ne aveva notato le insegne.

Volava a velocità molto bassa; non aveva il carrello estroflesso.

Non aveva visto sporgenze rispetto alla struttura, riferibili ad armamento o a serbatoi supplementari.

Una volta compiuta la virata il velivolo, mantenendo la medesima quota e velocità, s’è diretto verso il comune di Rovito, sorvolando lo stadio di Cosenza e collimando a distanza con l’antenna di Monte Scuro.

Il teste aveva notato l’aereo quando era già all’altezza del comune di Domanico, e cioè a circa 8 km di distanza in linea d’aria, e lo aveva seguito sino a Rovito, ovvero a circa 7 km di distanza sempre in linea d’aria.

Il velivolo non sembrava in difficoltà di manovra; non provocava rumore, tanto meno di propulsione; non presentava posteriormente bagliori di combustione. Aveva una struttura di caccia militare con ali triangolari, la parte posteriore della fusoliera arrotondata, un unico ugello di scarico.

Dopo circa due minuti aveva notato l’avvicinarsi degli altri due velivoli anch’essi apparentemente militari.

Questi due aerei avevano la stessa rotta e la stessa quota del primo e compivano la stessa manovra già da quello effettuata.

A differenza di esso però tenevano una velocità superiore, vicina al triplo, producevano rumore di propulsione, mantenevano accese le luci di posizione lampeggianti. Volavano appaiati ad una distanza tra i 50 e i 70 metri.

La loro struttura era diversa da quella del primo; erano più grandi e dotati di prese d’aria rettangolari posizionate su entrambi i lati della fusoliera, erano biposto, giacchè il teste aveva visto due persone per aereo “posizionate l’una davanti all’altra”.

Non aveva invece notato le insegne; il colore era sul grigio scuro, ma diverso da quello del primo.

Anche questi due velivoli non presentavano i carrelli in posizione estroflessa né sporgenze riferibili ad armamenti o a serbatoi supplementari (v. esame De Marco Alfonso, GI 11.11.92).

Anche con questo teste si sono compiute ricerche in loco e con il suo ausilio si sono redatte planimetrie in cui sono state ricostruite le rotte."

 

Capitolo XI

Le testimonianze su attività volativa in Calabria la sera del 27 giugno 80.

Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I.

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@Libero: insomma in conclusione, non riesci ad arrivare ad un punto finale. Se non te ne fossi reso conto fin qui stai solo dicendo che secondo te tutto è possibile.

 

Bel lavoro!

 

Quoto: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=165359

Il bello che è stato proprio lui a postare le parole di Saint-Exupéry!!!

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=165220 (messaggio n° 555)

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Ciao Dog, giusta supposizione.

 

Per Ustica i russi così affermarono, ma molti anni dopo, per non bruciare, al tempo, il punto di vista privilegiato rappresentato dalla base di Metega-Libia.

 

Vediamo cosa diceva il Generale Iuri Sulinov:

 

Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I. Titolo 2, pag. 1697

 

…il generale Iuri Sulinov. Questi nel corso dell’intervista si presentava come

responsabile degli istruttori sovietici che assistevano l’aviazione libica e

supervisionavano l’intero sistema radaristico e satellitare che l’Unione Sovietica

aveva allestito in Libia e la cui base si trovava a Maitigre (fonetico, ma si tratta di

Metega; nde), un sobborgo di Tripoli. Base che, secondo l’ufficiale, era in grado

di monitorare l’intera fascia di mare sino alle coste della Sardegna, grazie ad un

sistema combinato di radar e segnali satellitari….

"Io personalmente non ho potuto seguire materialmente l’abbattimento.

Ma quando giunsi raccolsi le testimonianze

dirette dei miei colleghi che erano in servizio quella notte, che mi dissero che

l’aereo italiano era stato abbattuto da un missile sparato da altri aerei identificati

come americani…"

(Personalmente non penso che abbiano visto materialmente il missile sul radar, ma i passaggi ravvicinati, dopodichè hanno fatto le loro deduzioni....

Anche l'identificazione della nazionalità non penso sia così certa, ma piuttosto supposta...

Libero)

 

ma secondo te se fosse stao vero non avrebbero colto l'occasione subito per fare questa rivelazione?credi che gli americani non sapessero gia di quella base(come i sovietici sapevano di San Vito dei Normanni)?

ribadisco quello che ho già detto:se la storia del missile fosse vera i sovietci avrebbero sputtanato subito gli USA anche se sono gli USA che avrebbero dovuto farlo visto che si parla di un missile russo...

la storia che il DC9 fosse stato tirato giu dagli amercani era apparsa anche su un articolo di un importante giornale russo(ora non ricordo quale) ma dopo la caduta dell'URRS era stato negato tutto visto che il giornale era sotto controllo del governo...

tuttavia non nego che ci siano stati depistaggi ,inutili ma co sono stati,inutili perchè non c'era nulla da nascondere

 

per mojomojo:quel sito lo postato io tempo addietro prova a leggere le risposte dell'utente Gianni065 e scoprirai che quelle non sono certo tracce di missilelink

 

avevo postato anche le foto

Modificato da dogfighter
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Questa testimonianza, se corretta, va contro la tesi del missile; nessuno degli aerei, a detta del testimone, aveva armamento visibile. Strano poi che sia riuscito a vedere addirittura il colore del casco del pilota, ma non le insegne.

 

Mig-23 libico: l'insegna non è molto ben visibile, ma tanto meno il colore del casco.

 

mig23libya02.jpg

 

Ciao Lender, a volte sono come dici tu, dipende dal testimone....

 

Vediamo questa:

 

"La seconda testimonianza è quella di De Marco Alfonso, medico ginecologo di Cosenza.(v. esame De Marco Alfonso, GI 13.02.91).

 

...Sentito di nuovo De Marco dà indicazioni più precise. Il primo velivolo era ad un’altezza di circa 150 metri dal suolo; proveniva da Sud-Sud-Ovest, attraversando i paesi di Domanico e Mendicino, che sono effettivamente in questa direzione rispetto a Castrolibero.

All’altezza della sua abitazione aveva effettuato una virata verso destra mostrando all’osservatore il fianco sinistro della fusoliera ad una distanza tale da poter notare il pilota con casco giallo-verde.

Il velivolo, ribadisce, non aveva le luci di navigazione accese, era di colore grigio scuro militare.

Non ne aveva notato le insegne.

Volava a velocità molto bassa; non aveva il carrello estroflesso.

Non aveva visto sporgenze rispetto alla struttura, riferibili ad armamento o a serbatoi supplementari.

Una volta compiuta la virata il velivolo, mantenendo la medesima quota e velocità, s’è diretto verso il comune di Rovito, sorvolando lo stadio di Cosenza e collimando a distanza con l’antenna di Monte Scuro.

Il teste aveva notato l’aereo quando era già all’altezza del comune di Domanico, e cioè a circa 8 km di distanza in linea d’aria, e lo aveva seguito sino a Rovito, ovvero a circa 7 km di distanza sempre in linea d’aria.

Il velivolo non sembrava in difficoltà di manovra; non provocava rumore, tanto meno di propulsione; non presentava posteriormente bagliori di combustione. Aveva una struttura di caccia militare con ali triangolari, la parte posteriore della fusoliera arrotondata, un unico ugello di scarico.

Dopo circa due minuti aveva notato l’avvicinarsi degli altri due velivoli anch’essi apparentemente militari.

Questi due aerei avevano la stessa rotta e la stessa quota del primo e compivano la stessa manovra già da quello effettuata.

A differenza di esso però tenevano una velocità superiore, vicina al triplo, producevano rumore di propulsione, mantenevano accese le luci di posizione lampeggianti. Volavano appaiati ad una distanza tra i 50 e i 70 metri.

La loro struttura era diversa da quella del primo; erano più grandi e dotati di prese d’aria rettangolari posizionate su entrambi i lati della fusoliera, erano biposto, giacchè il teste aveva visto due persone per aereo “posizionate l’una davanti all’altra”.

Non aveva invece notato le insegne; il colore era sul grigio scuro, ma diverso da quello del primo.

Anche questi due velivoli non presentavano i carrelli in posizione estroflessa né sporgenze riferibili ad armamenti o a serbatoi supplementari (v. esame De Marco Alfonso, GI 11.11.92).

Anche con questo teste si sono compiute ricerche in loco e con il suo ausilio si sono redatte planimetrie in cui sono state ricostruite le rotte."

 

Capitolo XI

Le testimonianze su attività volativa in Calabria la sera del 27 giugno 80.

Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I.

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