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L'Amm. Di Paola nuovo Chairman del Comitato Militare della Nato


picpus

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Eccovi, dal sito "Dedalonews", http://www.dedalonews.it/it/ , il link all'articolo relativo:

 

http://www.dedalonews.it/it/index.php/08/2...r-vertice-nato/

 

e dal sito ufficiale del Ministero della Difesa, il link alla biografia dell'Ammiraglio Giampaolo Di Paola, attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa:

 

http://www.difesa.it/SMD/CaSMD/Capi-SMD/Gi...lo+DI+PAOLA.htm

 

 

Dall'articolo, tratto dalla rassegna stampa del sito ufficiale del Ministero della Difesa, al link seguente:

 

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...amp;pdfIndex=20

 

sembrerebbe confermata l'intenzione del governo di sostenere la candidatura dell'Ammiraglio Giampaolo Di Paola a Chairman del Comitato Militare della Nato, in alternativa all'indicazione dello stesso come Capo del DIS (Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza), l'organismo destinato a prendere il posto del CESIS, con decisamente più accentuati compiti di controllo e coordinamento dei servizi di sicurezza, AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna al posto del SISMI) e AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna al posto del SISDE); come futuro Capo del DIS, il favorito sarebbe l'ex Capo della Polizia, Prefetto Gianni De Gennaro.

 

Considerando quello che è lo spessore professionale e culturale dell'Amm. Di Paola, penso che potrebbe, adeguatamente, ricoprire sia l'uno, sia l'altro ruolo, anche se, a mio parere, lo vedrei meglio come CMC della Nato, incarico di grande prestigio internazionale; certo, l'altro incarico, ha ben maggior potere (intendo, politico) in campo nazionale.

 

 

Sullo stesso argomento, sempre dalla rassegna stampa del sito ufficiale del Ministero della Difesa, eccovi il link ad un altro articolo:

 

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...&pdfIndex=9

 

 

Ciao a tutti

Modificato da picpus
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  • 2 mesi dopo...
L'Italia candida l'ammiraglio Di Paola al Comitato militare della Nato

 

di VINCENZO NIGRO

 

ROMA - L'Italia ha candidato ufficialmente il capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, alla guida del Comitato militare della Nato. La candidatura è stata fatta al massimo livello politico, dal ministro della Difesa Arturo Parisi al suo collega americano Robert Gates. Fonti del ministero della Difesa confermano l'impegno in prima persona di Parisi e del governo a sostegno dell'ammiraglio Di Paola: "Crediamo sia un ufficiale di sicuro valore, capace di rappresentare con forza le varie anime dell'Alleanza, ma naturalmente ci sono altri candidati a cui va tutto il nostro rispetto". Non è chiaro quale sia stata la reazione del ministro di Gates, ma tradizionalmente Washington non ha mai espresso pubblicamente il suo sostegno a candidature che possono dar vita a polemiche tra i paesi alleati.

 

Il presidente del Comitato militare verrà eletto in novembre dai 27 capi di Stato maggiore dell'Alleanza, il voto è segreto e le possibili alleanze su questo o quel nome terranno conto della qualità della candidatura, ma anche dei giochi di solidarietà fra diversi paesi.

 

Il nome di Di Paola girava da mesi, ma se Parisi ha avuto la forza per proporlo ufficialmente a Gates è perché la candidatura italiana sembra ormai molto ben considerata. I nomi alternativi sono quelli del capo di Stato maggiore spagnolo e del polacco. Di Paola ha dalla sua non solo una riconosciuta leadership tra i 26 capi militari dell'alleanza (per preparazione intellettuale e dottrinaria), ma anche una grossa capacità operativa, che i capi militari americani hanno sperimentato durante tutte le fasi della guerra in Iraq e di quella in Afghanistan.

 

Dopo i due giorni trascorsi a Washington, Parisi ha proseguito la sua missione con una giornata nella base aerea di Shepards. C'è voluto più di un anno al ministro italiano per organizzare la sua prima visita negli Usa: un anno in cui si è dovuto consumare il ritiro italiano dall'Iraq, assieme al duro scontro che su questa decisione ha visto Parisi nel mirino di Donald Rumsfeld. Poi ancora le dure ritorsioni politiche che, con sprezzo del pericolo, Parisi ha messo a segno contro il Pentagono (criticando di continuo e pubblicamente le operazioni americane in Afghanistan). Da quando però Rumsfeld ha lasciato la Difesa, sostituito da Robert Gates, e da quanto Italia e Usa hanno trovato un'intesa sulla partecipazione italiana alla missione in Afghanistan, le cose tra i due ministeri della Difesa hanno ripreso a marciare.

 

Al termine degli incontri di Washington, Gates e Parisi hanno lanciato segnali di serenità. "Gli Usa hanno mostrato grande apprezzamento per il contributo dell'Italia alle missioni di pace dell'Onu, innanzitutto in Kosovo e Afghanistan", ha detto Parisi dopo esser stato ricevuto al Pentagono.

 

Dopo il rapporto ruvido con Rumsfeld, dopo i dissapori pubblici sull'Afghanistan, Parisi quindi è entrato in buona sintonia con Gates: all'ambasciatore americano a Roma Ronald Spogli il ministro della Difesa aveva anticipato due questioni che sono state riferite positivamente a Washington. Primo: l'Italia non può offrire un soldato in più in Afghanistan, "ma sappiamo che quell'impegno è cruciale - dice Parisi - e possiamo continuare a mantenere fede alla nostra parola per molto tempo".. Di questo gli americani sono più che soddisfatti. Per cui Parisi da tempo ormai ripete pubblicamente che "quando parlano di altre truppe per l'Afghanistan, gli americani non si riferiscono all'Italia".

 

http://www.repubblica.it/

;) ;) ;)

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  • 3 mesi dopo...

Eccovi dal sito "Pagine di Difesa", http://www.paginedidifesa.it/ , il link ad un articolo di Andrea Tani, sulla figura dell'Ammiraglio Giampaolo Di Paola, già Capo di Stato Maggiore della Difesa e, dal prossimo giugno, per la durata di 3 anni, Chairman del Comitato Militare della Nato:

 

http://www.paginedidifesa.it/2008/tani_080213.html

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Mi sembra strano che ci ridiano la carica dopo che l'amm Venturoni è stato CMC fino a sei anni fa...

L'elezione ha già avuto luogo:

 

http://www.nato.int/ims/news/2007/n071114e.html

 

In ambedue i casi sono state scelte 2 personalità di altissimo livello professionale e di riconosciuto prestigio internazionale; inoltre l'Italia in passato non aveva mai ricoperto tale incarico.

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  • 1 mese dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 3 anni dopo...

A quanto pare è impegnato all'estero e non potrà presiedere al giuramento del nuovo esecutivo:

 

14.08 – Di Paola impegnato a Kabul, non sarà al giuramento. L’ammiraglio Giampaolo Di Paola,che si trova a Kabul, non sarà presente al giuramento dei ministri del governo Monti, previsto per oggi pomeriggio. “L’ammiraglio è in missione con il Comitato militare in Afghanistan”, ha riferito il portavoce del Comitato militare dell’Alleanza atlantica, il generale di brigata Massimo Panizzi. La missione in Afghanistan, in agenda da tempo, impedirà dunque all’ammiraglio di essere presente oggi a Roma per il giuramento del nuovo governo.

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