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Iraq, 200 morti in un colpo solo ...


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Una volta era il paese più laico del medio oriente ... :rolleyes:

 

IRAQ, ATTENTATO A MOSUL, OLTRE 200 MORTI

di Stefano de Paolis

 

BAGHDAD - Con una serie di attentati a catena, almeno 175 persone sono state uccise e circa 200 altre sono state ferite questa sera nel Nord dell'Iraq, nella provincia di Sinjar, abitata in prevalenza dalla comunità yazide, una setta preislamica di etnia curda. L'attacco è stato condotto con quattro camion bomba e a colpi di mortaio, fatti esplodere in serata, alle 20:00 locali circa, nelle cittadine di Tal Uzair e Khataniya, ad un centinaio di km a Nord-Ovest di Mossul. In particolare, secondo quanto hanno riferito fonti militari irachene, a Tal Uzair la strage è stata compiuta in una stazione di autobus, dove sono stati fatti esplodere due dei camion bomba, che anno provocato oltre ad un gran numero di vittime, anche la distruzione di numerose abitazioni. Una fonte militare curda citata dall'agenzia Aswat al Iraq ha riferito che molti dei feriti sono stati trasferiti in elicottero dalle forze Usa negli ospedali della città di Dohuk, nella regione curda.

 

Già da alcune ore, le emittenti radio e Tv locali stanno diffondendo appelli alla popolazione a donare il sangue per i feriti, mentre fonti militari irachene hanno per il momento fissato il bilancio della strage a 175 morti e oltre 200 feriti, precisando però che si tratta di cifre "del tutto provvisorie", e sottolineando che le informazioni dalla zona dell'attaccano arrivano ancra mlto lentamente. Fino ad ora l'attacco non è stato rivendicato, ma appare comunque certo che l'obiettivo fosse la comunita Yazide, già presa di mira più volte nei mesi scorsi. Gli yazidi, accusati per secoli dai musulmani di "adorare il diavolo" e per questo perseguitati, appartengono ad una comunità curda formata da circa 500 mila persone, e vivono soprattutto nella regione di Mossul. Praticano una religione nota come yazidismo, che ha origini molto antiche e che si basa sul culto del dio Malak Taus, un angelo dalle sembianze di un pavone caduto in disgrazia. Le sacre scritture dello yazidismo sono il Libro della Rivelazione e il Libro Nero, in cui sono contenuti alcuni precetti come il divieto di mangiare lattuga

o fagioli bianchi e il divieto di vestirsi di blu scuro. Quello contro gli yazidi è stato solo l'ultimo e il più grave di una lunga serie di fatti di sangue che anche oggi hanno seminato la morte in Iraq. Un altro attentato, sempre con la tecnica dell'autocisterna trasformata in bomba, è stato compiuto su un ponte a nord di Baghdad. Qui i morti sono stati una decina.

 

A poco quindi, almeno per il momento, sembra servire la nuova offensiva lanciata dagli americani in sintonia con le truppe irachene per sradicare il terrorismo qaidisti dal paese. Secondo fonti del comando americano, 16mila soldati Usa affiancati da militari iracheni sono impegnati nell'operazione chiamata 'martello fulmineo' nella regione di Diyala, dove agiscono cellule sunnite. L'operazione è stata avviata la notte scorsa "con assalti aerei contro obiettivi mirati per catturare o uccidere elementi di al Qaida responsabili della violenza contro cittadini iracheni", ha detto una fonte Usa precisando che ad essa a cui partecipano elicotteri d'assalto e carri armati. Retate sono state inoltre compiute a Sadr City, la roccaforte sciita della capitale irachena, dove pure secondo gli americani - che tra ieri e oggi hanno perso altri dieci uomini in scontri e nella caduta di un elicottero - si annidano molti terroristi.

 

IRAQ:OLTRE 200 I MORTI NELLA STRAGE DI IERI NEL NORD,SINDACO

Sono oltre 200 le persone rimaste uccise e oltre 200 quelle rimaste ferite nella catena di quattro attentati compiuti ieri sera con camion-bomba nel nord dell'Iraq, secondo un nuovo bilancio provvisorio reso noto da un amministratore locale. ''Piu' di 200 sono le persone uccise e altrettante quelle ferite'', ha indicato Dakhil Qassim Hassun, sindaco di Sinjar, citta' nel nord della provincia di Ninive, dove sono stati compiuti gli attentati, che non ha escluso che il bilancio possa salire ancora. ''Il numero dei feriti dovra' essere rivisto al rialzo in quanto numerose vittime si trovano ancora sotto le macerie'', ha aggiunto il sindaco. Le stragi sono state compiute con quattro camion bomba e a colpi di mortaio, alle 20:00 locali circa (le 18:00 italiane), nelle cittadine di Tal Uzair e di Khataniya, ad un centinaio di chilometri a Nord-Ovest di Mossul, nel nord iracheno.

Iraq, 200 morti in attentati contro la minoranza yazidi

 

iraq, attacchi suicidi

Sarebbero 200 le persone uccise in quattro (ma alcune fonti parlano di cinque) attentati suicidi coordinati che hanno avuto come bersaglio la minoranza curda Yazidi a Kahtaniya, a ovest di Mosul. Secondo un alto ufficiale dell'esercito iracheno, Mohammad al-Jaad, sono rimaste ferite altre duecento persone negli attacchi portati quasi simultaneamente da quattro kamikaze a bordo di autocisterne.

 

Oltre a Kahtaniya, le aree colpite dagli attentati sono state quelle di al-Jazira e Tal Uzair, prossime a Sinjar, vicine al confine con la Siria. Il sindaco di Sinjar, Dakhil Qassim Hasoun, ha sostanzialmente confermato il bilancio e aggiunto che aerei statunitensi sono sul posto per trasferire i feriti negli ospedali.

 

La minoranza Yazidi è stata spesso oggetto di discriminazione. Curdi, gli yazidi adorano il dio Malak, angelo dalle sembianze di un pavone spesso identificato, da chi li teme, come Satana. Si tratta di un culto pre-islamico che ha provocato, talvolta, il risentimento di chi li descrive come adoratori del diavolo. Fino a qualche tempo fa il gruppo era rimasto fuori dalla violenza settaria che ha devastato l'Iraq in quattro anni di guerra ma di recente le relazioni con i sunniti hanno subito un deterioramento. Un punto di non ritorno fu il 7 aprile scorso, quando la diciassettenne yazidi Doha Khalil fu lapidata per aver voluto sposare un musulmano e infrangere, così, un tabù sociale. La lapidazione fu filmata dai telefonini e le immagini dell'omicidio cominciarono a passare da un cellulare all'altro e alimentare la rabbia sunnita. Il 23 aprile un commando di miliziani fermò un bus stracolmo di yazidi, li trascinò per strada e ne uccise ventitrè.

Modificato da typhoon
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  • 2 settimane dopo...
gli americani hanno destabilizzato un paese non possono andarsene e fargliela piangere agli irakeni...

 

Premetto che secondo me avrebbero dovuto starsene a casa già dall'inizio, comunque ora come ora dovrebbero ritirare le truppe e aiutare gli Iracheni a ricostruire un paese martoriato. Il ritiro è essenziale affinchè l'Iraq non si senta come un paese occupato e quindi reagisca come sappiamo.

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Anche io ero contrario all'intervento nel 2003, ma attualmente la situazione non è gestibile da parte delle forze Irachene.

Secondo me gli americani dovbbero investire di più nella cooperazione militari con gli Iracheni anche se il governo attuale continua a non garantire molto, anche per la sua vicinanza (non palesata) con il vicino Iraniano.

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