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Royal Navy - discussione ufficiale


Graziani

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Vorrei capire il motivo della scelta inglese di optare per la propulsione convenzionale per le future PORTAEREI anzichè quella nucleare che per navi di una certa categoria e stazza 65.000 t. è più idonea.

Secondo ME poi la marina reale dovrebbe dotarsi di almeno due grandi LHD oltre alla classe Bay e Albion in modo tale da essere più incisiva nella proiezione della forza dal mare con i suoi oltre 7.000 ROYAL MARINES!

DETTO ciò mi piacerebbe vedere una ROYAL NAVY più indipendente dagli STATI UNITI e più collaborativa con le marine del COMMONWEALTH

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I Royal Marines non dovrebbero essere 7000, forse arrivano a 2-3000 uomini. Sono 3 brigate basate ognuna su 3 reggimenti... in pratica... 9 battaglioni! Comunque per trasportarli non ci sono solo Albion, Bulwark ed Ocean, ma

anche le navi della RFA. Le capacità anfibie inglesi sono le migliori d'Europa.

 

Le portaerei nucleari costano troppo, e gia le CVF non sono economiche.

 

La Royal Navy è indipendente punto e basta. Con chi vuoi collaborare poi? Se si tratta dell'Atlantico, è oceano Anglo-americano, quindi collabori con gli USA (e con Canada e Norvegia in seconda linea). Se si parla della proiezione di potenza allora... collabori ancora con gli USA perchè, assieme alla RN, sono le due marine che svolgono abitualmente missioni planetarie (la Francia è su livelli più bassi).

 

Collaborare con le nazioni del Commonwealth? Perchè, non collabora con Canada ed Australia quando capita? Faccio notare che i paesi del Commonwealth non sono proprio dietro l'angolo e non sono nemmeno (Aussie, Kiwis e Canada a parte) tanto grandi da avere marine dotate di navi di prima linea, che possano così collaborare con quella inglese. Che marine possono avere Fiji, Tuvalu e tutta quella massa di isolette e piccole nazioni che costituiscono il Commonwealth?

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Quando ho detto una ROYAL NAVY più indipendente intendevo la generale politica estera britannica sempre e solo con gli USA, mentre dovrebbe avere rapporti più stretti con le forze armate di AUSTRALIA, CANADA E NUOVA ZELANDA per le operazioni all'estero, in fondo sono pur sempre le forze armate della CORONA

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Quando ho detto una ROYAL NAVY più indipendente intendevo la generale politica estera britannica sempre e solo con gli USA, mentre dovrebbe avere rapporti più stretti con le forze armate di AUSTRALIA, CANADA E NUOVA ZELANDA per le operazioni all'estero, in fondo sono pur sempre le forze armate della CORONA

Perchè non ce le ha? Guarda che le collaborazioni con Aussies, Kiwis e Canadesi ci sono e sono anche strette... quando ovviamente si passa nel "bacino d'utenza" di quesi paesi (che non è il mondo intero, come per USA e UK!).

 

Inoltre gli inglesi fanno bene ad avere rapporti stretti con gli USA, dal momento che le loro politiche estere sono praticamente identiche e che sono due paesi molto legati.

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Si è vero hanno una politica estera comune ma sbilanciata a favore americano mentre se interverrebbe in comune con il commonwealth un pò come la seconda guerra mondiale non dico che avrebbe lo stesso peso degli USA ma sicuramente conterebbe di più

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Si è vero hanno una politica estera comune ma sbilanciata a favore americano mentre se interverrebbe in comune con il commonwealth un pò come la seconda guerra mondiale non dico che avrebbe lo stesso peso degli USA ma sicuramente conterebbe di più

Non è che la politica estera UK è sbilanciata a favore degli USA. Solo che sembra così, dato che gli USA sono la super-potenza e quindi gli tocca il ruolo di primi della classe, ma a Londra fanno bene i loro conti, non sono i cagnolini di Bush (il mondo reale non è il fott*to disco di un rapper o di una pop-star!).

 

Guarda che poi i mebri del Commonwealth saranno anche sudditi di Elisabetta Regina, ma fanno parte di Stati indipendenti, con loro auto-governi, con loro leggi, con loro interessi specifici (che sono essenzialmente regionali e non globali). Poi anche a loro conviene di più collaborare con gli USA (vedi Viet Nam, Iraq, Afghanistan), come in effetti succede quotidianamente.

 

Ma ribadisco: la collaborazione UK-Commonwealth c'è, eccome se c'è. C'è sempre stata. Tuttavia non sbilancia nulla (almeno visibilmente) in favore della Gran Bretagna.

 

Ti faccio notare che durante la 2^ GM la Corona Britannica annoverava tra i suoi territori il sub-continente indiano e mezza Africa, che non erano indipendenti, ma parte integrante dell'impero (ed anche Australia a Nuova Zelanda non avevano tutte queste autonomie).

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per me la marina inglese e in generale dovrebbero smetterla di fare delle economie all'inglese che poi si rivelano anti economiche come appunto le portarei convenzionali anzichè nucleari o i fucili senza il fuoco automatico

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Dipende.

Una portaerei nucleare è -enormemente- più costosa di una convenzionale.

Può divenire economica in ottica di lungo periodo, in finzione dell'uso che se ne fa.

Ma la Royal Navy non è la USN, e le sue portaerei non passano il tempo a gironzolare per il modno come quelle statuinitensi.

E' probabile insomma, anche se non ho fatto i conti (che suppongo abbiamo fatto loro...), che nell'ottica di impiego britannica risulti più economica una portaerei convenzionale.

 

Btw, una nota per Graziani: quando parli di navi militari, si parla di dislocamento, non di stazza. E' -parecchio- diverso...

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La stazza è una unità di misura di volume, si usa in ambito civile per indicare la capacità di -carico- della nave.

Il dislocamento è una unità di misura di peso e si usa in ambito militare per identificare, appunto, il peso di una nave.

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Stai scherzando? Per i Verdi ed i Comunisti sarebbe essenziale: USIAMO QUESTE FVEGATE PEV POVTAVE AIUTI UMANITAVI E NON PEV FAVE LE GUEVVE DEL PETVOLIO DEL CAPITALISMO IMPVESENTABILE (e si... era tanto che non LO citavo! Mi ci voleva... SENZA SE E SENZA MA! :rotfl: )

 

 

 

 

Ad ogni modo conviene avere portaerei a propulsione nucleare solo se ne fai un uso stile US Navy, con 3 unità sempre in mare (per ALMENO 6 mesi) ed altre 4 pronte a salpare entro 5 giorni dall'ordine di rischieramento.

 

A Francia ed UK delle portaerei con propulsione ibrida TAG/Elettrica vanno più che bene, apparato motore affidabilissimo, silenzioso, più economico di un reattore nucleare e che garantisce comunque notevoli prestazioni.

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Semmai quanti metri cubi ...

 

 

No, no, la stazza si misura in tonnellate: pur essendo volume, interessa sapere quanto può trasportare la nave in peso...

 

OT:

ma come diavolo si fa a quotare con i riferimenti utene/data/ora????

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Stai scherzando? Per i Verdi ed i Comunisti sarebbe essenziale: USIAMO QUESTE FVEGATE PEV POVTAVE AIUTI UMANITAVI E NON PEV FAVE LE GUEVVE DEL PETVOLIO DEL CAPITALISMO IMPVESENTABILE (e si... era tanto che non LO citavo! Mi ci voleva... SENZA SE E SENZA MA!  )

 

Era un po che Faustino non tornava fra noi.. :lol:

 

Comunque, la propulsione ibrida TAG/Elettrica risulta sempre + conveniente, a meno che un qualsiasi stato non abbia il bilancio USA e si possa permettere di spendere centinaia di milioni di dollari per far uscire in missione una P.A. a propulsione nucleare.

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“I Royal Marines non dovrebbero essere 7000, forse arrivano a 2-3000 uomini. Sono 3 brigate basate ognuna su 3 reggimenti... in pratica... 9 battaglioni! Comunque per trasportarli non ci sono solo Albion, Bulwark ed Ocean, ma

anche le navi della RFA. Le capacità anfibie inglesi sono le migliori d'Europa.”

 

@ Marvin

La forza operativa dei Royal Marines è la 3° Brigata Commando, formata da tre reggimenti commando (ovvero le unità di manovra), più tutti i supporti (ovvero tre reggimenti CS e CSS, unità da sbarco e quadriglie elicotteri).

 

------

 

Tonnellaggio e dislocamento si usano sia in ambito militare che civile, solo che hanno valenze differenti, ma entrambi sono comunque parametri importanti nel determinare le caratteristiche di una nave.

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@ Marvin

La forza operativa dei Royal Marines è la 3° Brigata Commando, formata da tre reggimenti commando (ovvero le unità di manovra), più tutti i supporti (ovvero tre reggimenti CS e CSS, unità da sbarco e quadriglie elicotteri).

 

Allora siamo abbondantemente sotto i 7000 uomini no! :P

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Vado a memoria, tutte le unità dei Royal Marines (sia quelle operative che quelle di supporto in patria) contano 7.200 unità.

 

A questi 7.200 gli vanno aggiunti quelli del Rgt. di Artiglieria e del Genio che sono unità del British Army.

Modificato da Little_Bird
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Accidenti! Beh, si può dire che i Royal Marines non utilizzino lo stesso metro di misura del British Army per quel che concerne il numero di effettivi a livello di reggimento.

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Perchè fino ad oggi i Reggimenti del British Army avevano la consistenza di un battaglione. Infatti con la nuova riforma dovrebbero essere così rinominati.

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  • 5 mesi dopo...

MBDA: progressi nel programma PAAMS(S) per la difesa aerea dei caccia Type 45 della Royal Navy

 

 

La piattaforma Longbow progettata per le prove in mare del sistema missilistico PAAMS(S) è arrivata alla base navale di Tolone per la preparazione della campagna di prove di tiro destinate a verificare le prestazioni del sistema PAAMS(S) integrato che equipaggerà i nuovi caccia inglesi, francesi ed italiani che svolgeranno il ruolo di Air Defence Ship nei gruppi navali.

I tiri di prova saranno effettuati dal poligono di tiro del CELM (Centre d’Essais de Lancement des Missiles), vicino all’Ile du Levant, al largo delle coste mediterranee francesi. Il primo tiro completo sarà effettuato nel corso del primo semestre 2008 e la campagna globale dovrebbe concludersi entro il 2009.

PAAMS è il sistema di difesa antiaerea di nuova generazione progettato per l’autodifesa, la difesa di zona e la difesa locale di una forza navale che equipaggerà i nuovi caccia Type 45 della classe Daring della Royal Navy, oltre ai caccia Horizon e Orizzonte rispettivamente della marina francese e italiana.

Il sistema PAAMS (S) della Royal Navy si differenzia dal PAAMS (E) scelto dalla Francia e dall’Italia per l’impiego del recentissimo radar multifunzione (MFR) SAMPSON messo a punto da BAE Systems INSYTE.

La Francia e l’Italia hanno invece selezionato l’MFR EMPAR (Foto in basso) per la configurazione PAAMS (E).

I lavori effettuati sulla piattaforma Longbow per il PAAMS erano iniziati nel 2003, quando il sistema è stato rimorchiato fino al cantiere navale di Portsmouth. La piattaforma Longbow è stata utilizzata nell’ambito di un vasto programma d’integrazione del sistema che si è concluso con il successo di un programma di prove in mare, nelle acque territoriali britanniche, durante l’estate e fino all’inizio dell’autunno.

In seguito seguiranno alcune attività d’integrazione "lungo il bordo" prima di procedere all’ormeggio del sistema al largo del poligono di prove del CELM, vicino all’Isola del Levante, il cui inizio è previsto nelle prossime settimane.

Nick Neale, direttore del progetto PAAMS(S), ha spiegato che "il programma PAAMS (S) sta avanzando perfettamente, ed ora attendiamo con impazienza e con fiducia le prove che si svolgeranno l’anno prossimo".

"Questa campagna di prove - ha continuato Neale - godrà di tutta l’esperienza che abbiamo acquisito nel corso delle attività di eliminazione dei rischi effettuate fino ad oggi nella sede d’integrazione PAAMS di MBDA di Bristol e nella sede di sviluppo di Eskmeals, nella regione di Cumbria, nel nord del Regno Unito, nel corso dell’integrazione e delle prove effettuate sulla piattaforma Longbow e dell’integrazione al sistema di combattimento imbarcato, effettuato al MISC (Maritime Integration & Support Centre di BAE Systems) di Portsmouth".

Secondo Antoine Bouvier, il CEO di MBDA, "il PAAMS(S) potrà beneficiare di tutti i tiri di prova effettuati con successo sui missili Aster 15 e 30 di MBDA nell’ambito del programma di sistema di difesa antiaerea navale SAAM italo-francese, del programma di sistema di difesa antiaerea a terra SAMP/T e del sistema PAAMS (E), i cui ultimi tiri di qualifica sono stati realizzati nel maggio del 2007".

"Ci stiamo avvicinando al momento in cui le due versioni del PAAMS entreranno in servizio - ha concluso Bouvier - e costituiranno quel che sarà indubitabilmente il miglior sistema di difesa antiaerea navale al mondo, nella sua categoria".

Tutti i componenti del sistema PAAMS (S) sono stati sperimentati sul Daring (a destra e in alto), il primo caccia Type 45 della Royal Navy che nell’estate ha già effettuato le prime uscite in mare, mentre sono state già eseguite tutte le consegne di apparecchiature PAAMS per il secondo caccia della classe Daring, il Dauntless.

Ricordiamo che MBDA è il prime contractor del programma PAAMS, un sistema omnidirezionale a 360° che garantisce l’autodifesa antiaerea multistrato di forze navali.

Il sistema integra tre capacità di missione separate in un unico e stesso sistema di difesa antiaerea: l’autodifesa della nave per la protezione della nave da guerra PAAMS, la difesa di zona per proteggere le navi vicine e la difesa antiaerea a media e lunga distanza. Il PAAMS è stato progettato per garantire una protezione ottimale contro gli attacchi omnidirezionali e coordinati di missili subsonici o supersonici, di aerei e di droni ultrasofisticati.

Il sistema PAAMS è dotato di un radar multifunzionale (MFR), di un sottosistema di comando e di controllo (C2) e di un sottosistema di doppio lancio verticale (VLS) che contiene una combinazione di 48 missili Aster 15 e Aster 30 pronti al lancio.

Il PAAMS è supportato da un radar a lunga portata (LRR) per la sorveglianza su lunghe distanze. A seconda della minaccia, la combinazione dei missili Aster 15 e Aster 30 consente al PAAMS di tirare in qualsiasi tipo di configurazione, dal lanciatore PAAMS Sylver A50 fornendo una copertura di difesa aerea anche in presenza di contromisure elettroniche estreme e con qualsiasi condizione meteorologica.

L’MFR SAMPSON del sistema PAAMS (S) che sarà imbarcato sui nuovi caccia Type 45 della Royal Navy, e l’MFR EMPAR per la configurazione PAAMS (E) che invece equipaggerà i caccia francesi e italiani classe Orizzonte, sono in grado di seguire centinaia di bersagli simultaneamente e contribuiranno alla difesa dell’area maritime in cui opera il gruppo navale in cui il caccia è inserito, rilevando tutti i tipi di bersaglio fino a una distanza di diverse centinaia di chilometri e trasmettendo messaggi in collegamento ascendente verso i missili Aster per neutralizzare qualsiasi minaccia.

Ricordiamo che il primo caccia classe Orizzonte (a destra) della Marina Militare, l’Andrea Doria, sta effettuando le prove in mare da un anno, mentre la seconda unità della classe, il Caio Duilio, è stato varato da Fincantieri il 23 ottobre scorso.

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