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Voli di spionaggio sui cieli italiani


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che io sappia gli aerei civili non hanno un "radar" per scandagliare lo spazio attorno, o comunque non ne avevano negli anni '60, e se non vado errato nessun modello prodotto ha visione sul retro, nemmeno da parte degli eventuali passeggeri, per cui se un velivolo riusciva ad accodarsi senza mai entrare nel campo visivo dei piloti (e dei passeggeri) con ogni probabilità non era scoperto da chi gli stava davanti, che spesso aveva le sue incombenze e proprio non si aspettava di essere "tallonato" da un intruso.

Biisogn riconoscere che già per un'automobile tenere la scia di un altra auto è difficile, figuriamoci per un aereo a 600 km/h in mezzo alle turbolenze ed ai vuoti d'aria, i piloti dovevano essere abilissimi ai limiti dell'incoscienza

Modificato da Simone
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Mi chiedo, ma potrebbe essere una stupidaggine, gli aerei spia del patto di Varsavia non potevano esere segnalati dai piloti dell'aereo sotto al quale si nascondevano?Non erano in grado di rilevarli?

 

 

E chi ti dice che "si nascondessero"?

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La storia dei voli trisonici e dei 104 è ormai diventata una specie di legenda metropolitana italiana. Per dovere di cronaca si è sempre parlato di MiG-25, che, almeno questo è assodato, hanno sorvolato diverse volte la nostra penisola. Con la caduta del muro di Berlino siamo venuti a sapere che non erano esemplari russi, ma la manciata in dotazione fino alla fine degli anni '80 in Bulgaria (a memoria tre/quattro monoposto ed un biposto).

A quanto pare facevano un giro parecchio tortuoso ma redditizio. Partivano dall'Europa dell'Est, passando su Yugoslavia, Grecia, Turchia ed arrivando in genere in Egitto. Da quì ripartivano facendo Italia, Francia, Germania e rientro. Provarono ad intimorirli F-4, Mirage, ma nessuno ci riuscì veramente. A quanto è dato di sapere soltanto un 104, alcuni dicono del 9° Stormo, altri del 36°, riuscì con uno zoom a tirargli contro il radar nella frequenza di tiro, quindi dentro il range dello Sparrow (vista l'epoca non c'erano più F-104G intercettori).

Ora sembra corrispondere a verità il fatto che vennero scramblati diversi 104 nel tempo, quello che non è sicura è l'ultima parte del racconto, ovvero l'essere arrivati a tiro. Certo è che dopo un verto momento i voli si esaurirono, ma forse questo era dovuto al fatto che a Bitburg erano arrivati gli F-15.

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Visti i molti simpatizzanti, alcuni anche molto addentro alle iniziative sulla difesa, che l'URSS aveva sul territorio, il fatto che molte notizie di carattere militre erano "segreti di Pulcinella" che si leggevano su certi giornali o su libri antagonisti (a dire il vero poco diffusi...), e contando la copertura satellitare, viene da chiedersi cosa rendesse così necessario ed urgente effettuare molti voli di ricognizione dopo le grandi crisi degli anni '60.

Per me erano oltre che voli fotografici delle prove per vedere da vicino quale fosse l'efficienza delle procedure di intercettazione, che frequenze erano al momento impiegate, se c'era molta differenza fra un giorno e l'altro e se l'attenzione restava sempre alta.

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