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Partito democratico / della libertà


VittorioVeneto

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Partecipanti più attivi

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Le schede cambiano da regione a regione.

L'IDV da noi era il primo in alto giusto reggiane?

in alto a sinistra...

 

ma a me ha fatto votare solo per la Camera.....bisogna avere 21 anni per il Senato?

Modificato da Reggiane
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Ma va, sei sicuro che bisogna avere 25 anni???????? Io so che bisogna averne 21!!!!! Bho

 

No vado a votare oggi pomeriggio il POPOLO DELLA LIBERTA'!!!!!

 

COMUNQUE VORREI RICORDARE A TUTTI UNA COSA:

 

 

Italia al voto, non fatevi imbrogliare

 

 

Vogliono farvi credere che il Pd non abbia nulla a che vedere con il governo Prodi e che Veltroni sia il nuovo. Non fatevi imbrogliare, sono sempre gli stessi: quelli dell’indulto, delle tasse, della munnezza, dello stop alle grandi opere. L’eredità del governo Prodi è stata raccolta dal leader del Pd Walter Veltroni. Che negli ultimi giorni ha insistito per ringraziare il premier per il lavoro svolto da Palazzo Chigi negli ultimi 20 mesi. E la continuità tra Prodi e Veltroni è confermata dalla presenza di oltre il 90% dei membri del governo nelle liste del Pd. Ma qual è il vero bilancio di questi venti mesi? Il Giornale ha deciso di sintetizzarlo in dieci punti: una crescita economica che sfiora lo zero, famiglie in crisi, criminalità in crescita e giustizia in pieno caos. Mentre la scuola mostra le sue crepe, e le pensioni sono sempre più basse. La sanità ha i conti in rosso, soprattutto nelle regioni del Sud amministrate dal centrosinistra. Le riforme promesse dal governo, dalla devolution ai servizi pubblici, sono rimaste lettera morta. Le grandi opere sono un’utopia, mentre l’unica certezza è che il fisco è sempre più vorace grazie alle nuove aliquote Irpef decise dal viceministro dell’Economia Vincenzo Visco.

Ecco, punto per puntom i danni di Prodi. Leggi

 

Crescita economica vicino allo zero. Flop del cuneo fiscale

Famiglie in crisi nera, perso il 15% del potere d'acquisto

Boom di furti e delitti. Stop alla Bossi-Fini, allarme clandestini

Carceri piene nonostante l'indulto. Toghe, riforma al palo

Studenti sempre meno preparati. Atenei a rischio lobby

Abolire lo "scalone" della Maroni costa 10 miliardi

Sanità, lunghe attese. Regione rosse, conti fuori posto

Riforme, bluff su federalismo e costi della politica

Le grandi opere sono rimaste ferme

Aliquote Irpef più alte, inflazione petrolio mangiano gli stipendi

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Il governo Prodi ha:

-Diminuito il debito pubblico dal 105 al 103.5% del PIL

-ridotto il deficit al 2.2%

-arrestata la crescità della spesa primaria

-riduzione ICI prima casa

- le liberalizzazioni hanno portato a un risparmio di quasi 3 miliardi di euro

-abolizione costi ricarica

-non serve il notaio per auto e moto

-300 euro aumento alle pensioni più basse

aumento del 15% degli assegni familiari

-tolti 890 milioni di euro alla casta

-ha liberato il P2P

-ha salvato l'italia dai disastri precedenti

- grazie AL'ABILISSIMO VINCENZO VISCO LEGGENDARIO CACCIATORE di evasori ha recuperato enormi quantità di tasse evase

 

Il governo berlusconi ha:

- distrutto con leggi a personal la giustizia portando insicurezza, persone scarcerate che ricommettono gli stessi delitti

-dimezzati i tempi di prescrizioni portando impunità ai reati più gravi contro la collettività

-aumentato le spese, il deficit e il debito pubblico a dismisura distruggendo il disavanzo primario

-ha impedito la libera concorrenza

-ha censurato artisti/giornalisti scomodi

-ha istupidito e rincretinito milioni di italiani

-progettato opere inutili e dispendiose

- ha investito sul DDT in modo che il fratello producesse decoder e guadagnasse a spese della colletività

-ha distrutto sanità e istruzione

-ha fatto la Bossi-Fini che avvantaggia i clandestini e non i regolari che li penalizza

-ha fatto condoni e scudi fiscali per aiutare gli amici evasori

-ha appoggiato l'evasione

-ridicolizzato l'italia al mondo

- ha imposto un regime mediatico ancora in funzione

 

 

Ha voluto l'indulto per salvare Cesare previti e assieme ad AN lo ha votato

Ha CORROTTO SENATORI PER FAR CADERE PRODI

 

 

Voglio vivere in un Paese dove non si definiscono eroi i condannati per mafia e dove i politici non comprano i voti dalla ‘ndrangheta.

 

In un Paese dove non si stracciano i programmi degli avversari e dove chi la pensa diversamente non è definito un grullo o un fuori di testa o un antropologicamente diverso. In un Paese dove se un magistrato indaga sui reati dei potenti non viene sottoposto a visita psichiatrica.

 

Voglio vivere in un Paese dove i giornalisti non baciano la mano del leader proprietario e non sghignazzano alla sue battute da caserma. In un Paese dove per ottenere un lavoro non occorre piegarsi al padrino di turno. Dove chi rispetta la legge, e ne chiede il rispetto, non viene considerato un fallito o un invidioso. Dove non si giustifica chi evade il fisco dicendo che avrà le sue buone ragioni. In un Paese dove per un baratto elettorale non si permette ai vari capataz nordisti e sudisti di sputare sul tricolore auspicando fucili e cannoni. Dove comizianti in camicia nera non invocano la cacciata degli immigrati a calci nel sedere. Dove i ragazzi sono educati al rispetto della Costituzione e della legalità.

 

Voglio vivere in un Paese che non deve più vergognarsi dei propri governanti davanti al mondo che ci guarda e non sa se ridere o piangere. Un Paese che deve interrogarsi sulle ragioni profonde che periodicamente rischiano di trasformarlo in una repubblica delle banane.

 

Voglio vivere in un grande Paese che deve aprire le finestre e cambiare l’aria avvelenata dell’odio e della paura. Un Paese che ha bisogno di respirare fiducia, ottimismo, intelligenza, creatività. Per tornare subito a correre e a prosperare.

 

Spero, speriamo, che sia questa l’Italia nella quale da lunedì potremo continuare a vivere.

 

 

antonio padellaro

direttore dell'Unità

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Dicembre 2007, Prodi assicura: l'Italia ha ripreso a camminare, è finita l'emergenza

 

 

Nella conferenza stampa di fine anno, appena tre mesi fa, il premier Romano Prodi, presidente del Partito Democratico, ha descritto un’Italia che conoscono solo lui e Veltroni. Eccola sintetizzata in otto "pillole".

 

1. Il Paese tornato a camminare. "L’Italia è un Paese che si è rimesso a camminare ed è uscito dalle emergenze, ce lo dicono tutti i dati macro-economici. Chiuderemo l’anno con un deficit intorno al 2%. A fine legislatura l’Italia potrà scendere sotto il rapporto del 100% tra deficit e Pil".

 

La previsione di una crescita 2008 dell’1,15% è stata ridotta a un terzo, cioè 0,5%, dalla Commissione Ue e dal Fmi. L’inflazione è balzata al 3,3%. La pressione fiscale al 43,3%.

 

Il rapporto deficit/Pil torna ad avvicinarsi al 3% o più.

 

2. L’Italia da malato d’Europa a convalescente. "Se prima eravamo il malato d’Europa ora stiamo superando un periodo di convalescenza".

 

Nel biennio 2006-2007 l’Europa si è sviluppata il doppio dell’Italia e alcuni Paesi come la Germania hanno messo in ordine i loro conti pubblici e riavviato il ciclo economico. In Italia due Finanziarie fatte all’insegna del "tassa e spendi", hanno stroncato la ripresa.

 

3. Meno spesa corrente e più investimenti. "Quest’anno abbiamo realizzato, dopo tanto tempo, una significativa diminuzione della spesa corrente e un aumento della spesa per investimenti".

 

Appena un mese dopo il presidente della Corte dei Conti, Tullio Lazzaro, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2008, ha puntato l’indice "sull’incontrollato aumento della spesa corrente".

 

4. Proiettare l’Italia nel futuro. "Il 2008 è un anno cruciale, che arriva a metà legislatura, nel quale dobbiamo proiettare l’Italia nel futuro. In una inevitabile dinamica di luci e ombre, dovremo riuscire a scrollarci di dosso l’insicurezza e la sfiducia".

 

Mai, a metà legislatura, il bilancio di un governo era stato così clamorosamente smentito dai fatti. Gli indici di fiducia delle imprese e dei cittadini sono crollati. Il tasso di credibilità del Governo, dopo un aumento nei primi mesi in coincidenza delle (pseudo)liberalizzazioni di Bersani, è andato sempre calando, raggiungendo record di impopolarità che toccavano il premier in particolare. L’ottimismo di facciata stato via via eroso dalla conflittualità in seno alla compagine governativa, il credito del mondo imprenditoriale è scomparso, il "declino" è diventato palpabile, con la formazione del Partito democratico è iniziato il conto. L’aumento indiscriminato del costo della vita ha tolto ogni residua credibilità al governo della sinistra.

 

5. Governo contro il cancro-mafia. "Il 2007 è stato l’anno della rimonta contro la mafia. Questa battaglia sta producendo un cambiamento di clima ma non bisogna abbassare la guardia. Non ci fermeremo finché questo cancro non sarà estirpato".

 

I successi delle Forze dell’ordine sono sistematicamente vanificati dal sistema giudiziario. Abbandonato il contrasto alla piccola criminalità, ridotte le Forze dell’ordine, gratificate con un aumento offensivo di 5 euro. Persa l’occasione di radicare il ruolo del "poliziotto di quartiere". Aumentato il livello di percezione di insicurezza dei cittadini.

 

6. Patto per maggiori salari e più produttività. "Il 2008 sarà l’anno in cui il governo avvia un grande patto per maggiori salari, maggiore produttività, sostenendo una diminuzione del peso delle imposte sui lavoratori che percepiscono salari medio-bassi".

 

L’emergenza carovita, con gli aumenti dei generi alimentari di prima necessità oltre il 10%, della benzina, delle tariffe al 4% - hanno dimostrato che, per le fasce dei meno abbienti, la situazione con il governo Prodi è peggiorata. Nessun provvedimento per fare crescere la produttività, come chiesto dalle imprese.

 

7. Stop a precarietà, sì a flessibilità equilibrata. "L’approvazione del pacchetto welfare, che è saggio e equilibrato, ci consente di porre un freno alla precarietà diffusa e di puntare invece verso una flessibilità equilibrata e necessaria".

 

I contratti di lavoro a tempo determinato sono il Italia il 12%, media più bassa di quella europea che supera il 14%. Il passaggio dai co.co.co. del governo Prodi (riforma Treu) ai contratti a progetto, possibili sono per 18 mesi, ha fatto sì che l’80% di essi si trasformassero in contratti a tempo indeterminato.

 

8. Dini non lo capisco. "Anche guardando ai contenuti non riesco a capire l’atteggiamento espresso nell’intervista dal senatore Dini".

 

Lamberto Dini ha guardato i dati, ha considerato i mancati provvedimenti a favore dell’aumento della produttività delle imprese, ha visto che la spesa pubblica non è diminuita e che la pressione fiscale è aumentata. E ne ha tratto le conseguenze.

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Lamberto Dini ha guardato i dati, ha considerato i mancati provvedimenti a favore dell’aumento della produttività delle imprese, ha visto che la spesa pubblica non è diminuita e che la pressione fiscale è aumentata. E ne ha tratto le conseguenze.

 

dini ha visto il portafoglio e ha tratto le conseguenze

 

Il deficit/pil è al 2.2% non al 3 il tuo dato è falso.

in compenso berlusconi l'aveva al 4.3%

 

I contratti di lavoro a tempo determinato sono il Italia il 12%, media più bassa di quella europea che supera il 14%. Il passaggio dai co.co.co. del governo Prodi (riforma Treu) ai contratti a progetto, possibili sono per 18 mesi, ha fatto sì che l’80% di essi si trasformassero in contratti a tempo indeterminato.

ma che stronzata quindi la biagi è stato un bene per il paese. Prodi ha messo dei limiti a quella legge vergognosa

 

 

 

Mai, a metà legislatura, il bilancio di un governo era stato così clamorosamente smentito dai fatti. Gli indici di fiducia delle imprese e dei cittadini sono crollati. Il tasso di credibilità del Governo, dopo un aumento nei primi mesi in coincidenza delle (pseudo)liberalizzazioni di Bersani, è andato sempre calando, raggiungendo record di impopolarità che toccavano il premier in particolare. L’ottimismo di facciata stato via via eroso dalla conflittualità in seno alla compagine governativa, il credito del mondo imprenditoriale è scomparso, il "declino" è diventato palpabile, con la formazione del Partito democratico è iniziato il conto. L’aumento indiscriminato del costo della vita ha tolto ogni residua credibilità al governo della sinistra.

si spiega solo con il regime mediatico che c'è

 

ah sai eprchè è al 43% le imposte?

perchè sono comprensivie di chi non le ha mai pagate (quindi un dato che conferma, con i dovuti confronti) la lotta all'evasione che appoggiate insistentemente

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Non appena vinceremo le elezioni ricominceremo a lavorare

 

Napoli, 10 Aprile 2008

:helpsmile::helpsmile::helpsmile:

 

AVETE LETTO BENE???? HA DETTO RICOMINCEREMO A LAVORARE, QUESTO SIGNIFICA CHE VOTARE IL PARTITO DEMOCRATICO SIGNIFICA VOTARE IL DEFUNTO GOVERNO PRODI E LA SUA STOLTA POLITICA CHE CI HA PORTATO A NON ARRIVARE ALLA SECONDA SETTIMANA DEL MESE!!!!!

 

sE VOTERETE PD NON FARETE ALTRO CHE FAVORIRE LA CONTINUAZIONE DEL GOVERNO PRODI

 

STATE ATTENTI

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Appello elettorale. E' necessario battere col voto il così detto Polo delle Libertà. Destra e sinistra non c'entrano: è in gioco la democrazia. Berlusconi ha dichiarato di voler riformare la prima parte della Costituzione, che contiene i valori su cui si fonda la nostra società, e di volere altresì una legge che darebbe al Parlamento la facoltà di stabilire ogni anno la priorità dei reati da perseguire. Una tale legge subordinerebbe il potere giudiziario al potere politico, abbattendo così uno dei pilastri dello stato di diritto. Oltre a ciò Berlusconi, che è ancora indagato, in Italia e all'estero, per reati diversi, fra cui uno riguardante la mafia, insulta i giudici e cerca di delegittimarli in tutti i modi, un fatto che non ha riscontri al mondo. Ma siamo veramente un paese civile? Chi pensa ai propri affari economici e ai propri vantaggi fiscali governa malissimo: nei sette mesi del 1994 il governo Berlusconi dette una prova disastrosa. Gli innumerevoli conflitti di interesse creerebbero ostacoli tremendi a un suo governo sia in Italia, e ancora di più, in Europa. Le grandiose opere pubbliche promesse dal Polo dovrebbero essere finanziate almeno in parte col debito pubblico, ciò che ci condurrebbe fuori dall'Europa. A coloro che, delusi dal centrosinistra, pensano di non andare a votare, diciamo: chi si astiene vota Berlusconi. Una vittoria del Polo minerebbe le basi stesse della democrazia".

(Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone, Alessandro Pizzorusso, Paolo Sylos Labini, marzo 2001)

 

"L'Italia berlusconiana è la peggiore delle Italie che io ho mai visto. E dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L'Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L'Italia del 25 luglio, l'Italia dell'8 settembre, e anche l'Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo. (...) Non sono spaventato: piuttosto sono impressionato, come non lo ero mai stato. Va bene, mi dicevo, succede anche questo: uno dei tanti bischeri che vengono a galla, poi andrà a fondo. Ma adesso sono davvero impressionato, anche se la mia preoccupazione è molto mitigata dalla mia anagrafe. Che vuole, alla mia età preoccuparsi per i rischi del futuro fa quasi ridere. (...) È strano: io non avevo mai preso parte alla campagna di demonizzazione: tutt'al più lo avevo definito un pagliaccio, un burattino. Però tutte queste storie su Berlusconi uomo della mafia mi lasciavano molto incerto. Adesso invece qualsiasi cosa è possibile".

(Indro Montanelli, intervista a Repubblica, 26 marzo 2001)

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Una carriera sotto la falce e martello

 

Tratto da Rinascita Di Michele Mendolicchio Il leader del Pd Veltroni ha un lungo curriculum politico, iniziato negli anni ’70 e precisamente nel 1976 allorché divenne consigliere comunale di Roma, nelle liste del Partito comunista italiano. Ovvero in quel partito in cui il giovane Walter si è formato ed ha fatto tutta la gavetta fino ad arrivare poi alla segreteria dell’ex Pci-PdsDs. Il pensionato Veltroni è dal 1987 che calca le scene del Palazzo di Montecitorio guadagnando fior di soldini come deputato, con l’appendice come sindaco di Roma per la quale gode di una buona pensione. Ed è molto simile in questo al suo collega Di Pietro che ha un doppio stipendio, come deputato e come pensionato magistrato. Insomma, Veltroni non è un comunista ma il doppio stipendio ce l’ha grazie ai comunisti. Dunque, una carriera quella del pensionato che si spaccia come il nuovo della politica che si perde nella notte dei tempi. Nell’ultima performance del candidato del Pd a Palazzo Chigi c’è il suo comizio a Napoli, dove ha avuto la sfacciataggine di ringraziare Bassolino, dopo averne chiesto più volte le dimissioni. E il governatore della regione Campania, da sotto il palco, ha ringraziato con un sorrisino. E’ scandaloso che il maggiore responsabile del disastro immondizia non si sia dimesso ed è scandaloso che a difenderlo sia il partito ex comunista che quasi sempre chiede agli altri operazioni di pulizia morale con relative dimissioni. E poi hanno anche l’arroganza di rivendicare la loro superiorità morale. Ma ci facciano il piacere! Ma adesso dopo l’acquisizione di un nuovo fan, l’attore americano George Clooney che si è detto entusiasta di Veltroni, il diplomato di cinema ricambia sostenendo di averlo incontrato lo scorso anno nella sua villa e di aver parlato di politica interna e internazionale, del Darfur e del Tibet. Ai napoletani ci vuol poco per far dimenticare i loro problemi, in primis quello di vivere nell’immondizia. E così Veltroni ha pensato bene di presentarsi con il cantautore romano Antonello Venditti. Una piazza sommersa dai rifiuti e da tanti problemi, come la mancanza di lavoro e la camorra che imperversa, avrebbe dovuto sommergere il palco con Veltroni, D’Alema e comapny con un fitto lancio di pomodori… magari cinesi e invece li ha accolti come fossero delle star musicali e non come i responsabili della loro situazione. Il candidato del Pd ha nuovamente parlato di extragettito, circa 4 miliardi di euro, da ridistribuire nelle tasche di lavoratori e pensionati. Questa è una delle tante bugie… di sor bugia. “Dal 2000 -ha ricordato Veltroni- i salari e gli stipendi sono fermi, l’inflazione cresce e temo continuerà a crescere, perché i fattori strutturali non sono positivi”. Solo che si dimentica di dire che il Fmi ha decretato la crescita 0 della nostra economia proprio durante questi due anni di governo Prodi. Solo che si dimentica di dire che spettava al presidente del Partito democratico Prodi ridistribuire il tesoretto. Ma a Veltroni sta a cuore il problema dei giovani che vivono nella precarietà tant’è che si dimentica di dire che a renderli precari è stato proprio il primo governo Prodi, sostenuto dall’ex Pci-Pds-Ds, con l’introduzione del pacchetto Treu. Speriamo solo che il suo sogno di andare in Africa a fare il missionario si avveri il più presto possibile ma forse anche questa è una delle tante bugie.

 

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marcello fammi un piacere

 

Vai in europa e fatti tutti i paesi che vuoi francia-germania-austria-svizzera

 

Secondo voi c'è stata una fase di dittatura o per lo meno di regime mediatico in italia sotto berlusconi?

riportami le risposte grazie io ho già fatto il giro

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25 anni per votare al senato, io ne ho 24 e ho votato solo per la camera ;)

 

Allora: per l'elettorato attivo bisogna aver compiuto i 18 anni per la camera ed i 25 per il senato; per l'elettorato passivo (cioè per candidarsi) bisogna ver compiuto i 25 anni per la camera, i 40 per il senato.

Modificato da gobbomaledetto
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marcello fammi un piacere

 

Vai in europa e fatti tutti i paesi che vuoi francia-germania-austria-svizzera

 

Secondo voi c'è stata una fase di dittatura o per lo meno di regime mediatico in italia sotto berlusconi?

riportami le risposte grazie io ho già fatto il giro

 

E' vero, sono in molti all'estero a credere che Berlusconi controlli completamente il Paese (Forze armate, magistratura, istituzioni, squadre di calcio, ecc. ) con i mezzi di informazione.

Noi che viviamo in Italia sappiamo che non è vero.

Berlusconi ha perso le penultime elezioni, Mieli (direttore.. del Corriere) ha preso posizione contro di lui in campagna elettorale, gli attacchi a Berlusconi sulle televisioni, anche su Mediase, non mancano.

Abbiamo una stampa libera e molti canali televisivi; naturalmente c'è anche chi desidera guardare il TG di Fede o il TG3: è la democrazia. Ognuno guarda ciò che vuole! ..... e non mi dire che ieri eravamo obbligati a votare Berlusconi!

... la nostra non è dittatura ma solo il risultato di una politica caotica che, in parte, riflette la mentalità degli italiani.

Insomma ci meritiamo ciò che abbiamo!

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Allora: per l'elettorato attivo bisogna aver compiuto i 18 anni per la camera ed i 25 per il senato; per l'elettorato passivo (cioè per candidarsi) bisogna ver compiuto i 25 anni per la camera, i 40 per il senato.

Ah ecco, avevo confuso i limiti d'età della camera con quelli del senato, per quanto riguarda l'elettorato passivo (i ricordi di diritto non sono tanto nitidi :rolleyes: )

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  • 10 mesi dopo...
Dovrebbe rientrare, ma di certo non è solo per le elezioni sarde.

 

 

Beh non ne ha perse poche di battaglie ultimamente,anche se penso,che da quella parte dello schieramento,sia il segretario meno peggio che la sinistra ha avuto.

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Qualcuno me lo spiega perchè in questa caricatura di paese se non sei di destra sei comunista e se sei di destra devi per forza essere un populista stile sudamericano o, peggio, un fascista? E tutto il resto non funziona e viene preso a pesci in faccia?

Perchè non posso scegliere tra conservatori e laburisti come in Inghilterra (non mi risulta che il Labour sia comunista, ne che sia possibile definire populista Cameron)?

Perchè quando finalmente siamo riusciti ad avvicinarci agli altri paesi civili un partito viene visto come venduto al nemico e l'altro ha un leader stile Peron e nessun dibattito interno?

E intanto i Grillo e tutti quelli che amano riempirsi la bocca con l'anti-politica prosperano?

Perchè siamo così ridicoli?

Modificato da Rick86
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