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UAV Italiani


cama81

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in primis era il 1.9 jtd 2v Fiat con riduttore funzionante!

il secondo riduttore ricalcolato da terzi doveva essere montato anche sul 2.4 jtd..e non funziona..

 

ricordate thielert??è fallita;è quasi impossibile fare volare motori automobilistici senza certi accorgimenti,se si vuol volare ci vogliono prodotti seri fatti ad'oc..altrimenti meglio stare coi piedi a terra...

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conosco anche quella storia perchè conosco il comandante Jack Zanazzo (ex frecce tricolori) che ha seguito il progetto e le prove..

il punto è se il motore deve essere certificato o se viene utilizzato su velivoli da diporto,molti ultraleggeri usano motori non certificati ricavati da propulsori nati x altro...

sarebbe una spiegazione lunga e 'difficile' tecnicamente...meglio discuterne a cena per esempio o nella calma di un raduno aereo...

 

la thielert è fallita perchè tentava di salvare l'albero motore dallo sforzo dell'elica con una semplice frizione automobilistica(come la seconda versione del riduttore di cui si parlava)...e rompeva,naturalmente;

in più negli stati uniti,diceva andrè ducroix della SMA che non vedono bene il common rail nei cieli perchè a dato loro non pochi problemi...

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Interessante, l'ho sentito dire anche io che il commonrail non era poi tutto stò gran chè.

 

Certo che nel mondo aeronautico non è tutto Boeing, Lockeed Martin e Finmeccanica come si ragina il più delle volte, queste realtà come la Thielert che falliscono esistono ancora.

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il problema purtroppo è che dietro queste realtà che potrebbero avere delle potenzialità ci sono dei manager incapaci...

il common rail comunque non è una disgrazia anzi!!

è validissimo anche nel mondo avvio con opportune modifiche x la sua lubrificazione offre vari vantaggi..

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  • 1 mese dopo...
Ospite intruder

Con cinque missioni lo Sky-Y, il dimostratore tecnologico di velivolo senza pilota di Alenia Aeronautica, ha completato la sua prima serie di sperimentazioni in Italia. Con questa campagna di prove lo Sky-Y ad oggi ha accumulato tre fasi di test, due in Svezia e una in Italia. Grazie al Permit To Fly concesso dall’ENAC - Ente Nazionale per l’Aviazione Civile - lo Sky-Y ha effettuato questo ciclo di sperimentazioni in volo in un’area appositamente delimitata in Puglia. La campagna di prove in Italia dello Sky-Y, l’unico velivolo senza pilota di produzione europea a condurre test in volo e l’unico equipaggiato con sensori e sistemi di produzione europea, si è svolta nel mese di marzo, ed ha consentito la sperimentazione di alcune funzionalità automatiche del sistema di missione e di sorveglianza del territorio, elementi chiave per valutare appieno le capacità operative di questo tipo di macchine che nel futuro saranno chiamate a svolgere questo ruolo.

 

In particolare, la campagna di test ha consentito di continuare le prove sul sensore elettro-ottico EOST-45 della SELEX Galileo - iniziate in Svezia nell’autunno 2008 - e sulla distribuzione dei dati in tempo reale via satellite. Nello specifico, il collegamento satellitare realizzato da Telespazio è stato utilizzato per provare la trasmissione di dati e immagini in tempo reale con centrali operative della Protezione Civile, nel corso di missioni che simulavano la sorveglianza del territorio, la sorveglianza antincendi, il rilevamento e monitoraggio del traffico di natanti e imbarcazioni e la segnalazione di eventuali naufraghi.

I test recentemente completati in Italia hanno riguardato anche le funzionalità di gestione avanzata del sensore EOST-45 tramite On Board Mission Computer (OBMC) dotato di software sviluppato da Alenia Aeronautica, tra le quali l’inseguimento automatico di un bersaglio, la scansione automatica di settori predefiniti, la determinazione delle coordinate geografiche del bersaglio di superficie sotto osservazione, sia in ambiente terrestre, sia, per la prima volta, marittimo.

 

Con queste prove Alenia Aeronautica consolida la propria leadership continentale nella sperimentazione tecnologica e operativa di velivoli non pilotati. Sono infatti 48 i voli sperimentali effettuati dai dimostratori di tecnologia UAV di Alenia, di cui 29 effettuati dallo Sky-X e 19 voli dallo Sky-Y. Tali successi sono stati possibili anche grazie al supporto e alla collaborazione di altre società controllate da Finmeccanica come SELEX Galileo e Telespazio, dimostrando ancora una volta le sinergie e la capacità di integrazione operativa tra le aziende del Gruppo.

 

 

 

www.difesanews.it

 

 

alenia-sky-y-uav.jpgSky-Y.gif

Modificato da intruder
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Immagine proveniente dall'EOST-45 dello Sky-Y:

 

DDN%20-%20Sky-Y%20EOST-45.jpg

 

Sono 19 i voli compiuti sinora dall’aereo a pilotaggio remoto Sky-Y. Lo ha annunciato Alenia Aeronautica, integrando i dati rivelati in anteprima al salone SAT Expo 2009. Insieme ai dati è stata diffusa una foto ripresa con il sensore elettro-ottico Selex Galileo EOST-45. I test - spiega Alenia - hanno riguardato le «funzionalità di gestione avanzata dell’EOST-45 tramite On Board Mission Computer (OBMC) dotato di software sviluppato da Alenia Aeronautica, tra le quali l’inseguimento automatico di un bersaglio, la scansione automatica di settori predefiniti, la determinazione delle coordinate geografiche del bersaglio di superficie sotto osservazione, sia in ambiente terrestre, sia, per la prima volta, marittimo.» Il costruttore segnala come lo Sky-Y sia «l’unico velivolo senza pilota di produzione europea a condurre test in volo e l’unico equipaggiato con sensori e sistemi di produzione europea.» I cinque voli fatti in marzo, i primi effettuati in Italia, hanno visto l’uso di un collegamento satellitare realizzato da Telespazio per provare la trasmissione di dati e immagini in tempo reale con centrali operative della Protezione Civile, nel corso di missioni che simulavano la sorveglianza del territorio, la sorveglianza antincendi, il rilevamento e monitoraggio del traffico di natanti e imbarcazioni e la segnalazione di eventuali naufraghi. L’altro programma UAV di Alenia, lo Sky-X ha totalizzato 29 voli sperimentali.

 

http://www.dedalonews.it

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Il sistema Raven dimostra persistenza in volo per 30 ore consecutive

 

uas_raven.jpg

 

Al fine di saggiare le potenzialità dell’ UAS (Unmanned Aircraft System) Raven, l’esercito statunitense e il costruttore AeroVironment hanno effettuato un test presso Camp Roberts, in California, durante il quale l’RQ-11B ha compiuto una missione di sorveglianza in volo di un bersaglio simulato per 30 ore consecutive, mettendo in risalto la capacità dell’intero sistema di fornire una durevole presenza in volo a fini tattici a basso costo.

 

La durata di tale test, compiuto in difficili condizioni meteo per mezzo di 27 sortite dei 3 uav facenti parte del sistema (assieme alle due stazioni di controllo a terra, un computer portatile, carica batterie e parti di ricambio), si avvicina a quella normalmente richiesta per missioni di sorveglianza a livello battaglione o inferiore. Il Raven, oltre a collezionare immagini e riportare l’attività in corso presso l’edificio sorvegliato, ha anche trasmesso video in streaming nel corso dell’operazione.

 

Secondo Dean Barten, direttore dei programmi per i piccoli velivoli teleguidati presso l’US Army, questa dimostrazione indica la possibilità di portare a termine missioni di sorveglianza normalmente assegnate ad assetti da ricognizione limitati e costosi.

 

Il Raven è una piattaforma per sensori del peso di 2 kg lanciata a mano, facilmente trasportabile nello zaino del soldati, utilizzata per fornire capacità di ricognizione ravvicinata ognitempo “dietro l’angolo”, sorveglianza e acquisizione obiettivi in supporto alle unità tattiche sul campo. Il suo impiego è tipicamente finalizzato alla sicurezza delle basi, ricognizione dei percorsi che verranno intrapresi dai mezzi terrestri, pianificazione di missione e protezione.

 

Il Raven è attualmente in servizio nelle forze armate di USA, Italia, Spagna, Olanda e Danimarca.

 

Nella famiglia degli UAS di AeroVironment, oltre al Raven, compaiono il Puma e il Wasp, entrambi lanciabili a mano e manovrabili attraverso lo strumento di controllo portatile.

 

3 apr, 2009 www.difesanews.it

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  • 4 settimane dopo...
Ospite VENATOR

noi collaboriamo in modo molto diretto x il programma neuron eppure quello è alla fine un dimostratore x la francia ma che ci porta a poter dire agli alleati europei e non ,che abbiamo la tecnologia adatta x svilupparne uno x esigenze speciali in tal caso...come dire che abbiamo le ruote x il calesse ..e non mi sembra poco ..dopo 20anni passati a rincorrere stati uniti con le tecnologie ora gli siamo dietro e non di molto..poi l italia nel programma ha lo studio della stiva bombe e segmenti dell ala e sopratutto cosa non facile il complicato sistema di decollo e atterraggio...e cmq ho sentito dire da chi ci è vicinoa queste cose che non è come fare un aereo telecomandato gigante!(i detrattori usa hanno definito cosi la voce in capitolo:drone e uav uavc ).

il progeto alenia è qualcosa che facciamo di tasca nostra che prima o poi farà gola a qualche paese che xro a quel punto pagherà cio che noi ora stiamo finanziando..

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  • 1 mese dopo...
  • 4 settimane dopo...

quello si, come in molti altri aerei ed elicotteri e anche in ambito spziale è molto presente l'industria italiana

non ricordo quale aziena aeronautica italiana è stata premiata con una gold medal (solo tre industrie nel mondo l'hano ricevuta!) da parte della Boeing

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  • 2 settimane dopo...
non ricordo quale aziena aeronautica italiana è stata premiata con una gold medal (solo tre industrie nel mondo l'hano ricevuta!) da parte della Boeing

E' stata la "Aerea" che produce dispositivi di attacco e sgancio dei carichi esterni: produce punti di attacco per AV-8+"Harier II Plus",

KC-767, C-295 ed altri insieme all' ERU (Ejector Release Unit), il sistema di attacco e sgancio bombe per l'M-346

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  • 1 anno dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 5 mesi dopo...

Salve a tutti!

 

oggi sul quotidiano francese La tribune e' stato pubblicato un articolo dal titolo "Francesi e Britannici si preparano per una politca comune sugli UAVs". A completare l articolo c'e` anche un trafiletto sull'Italia

"L'Italiae e' pronta ad entrare nel progetto Telemos".

 

la traduzione

"Secondo le nostre informazioni, il geverno italiano, appoggiato da Parigi, sarebbe interessato a partecipare al progetto UAV MALE del Telemos in cooperazione con al Francia e l'UK. Secondo le nostre fonti, Roma che partecipa gia' al progetto Neuron sviluppato sotto la responsabilita' di Dassault Aviation, sarebbe pronta a mettere sul tavolo tra i 200 et 350 milioni d euro per partecipare al Telemos, il cui sviluppo sarebbe di alcuni miliardi d euro fino al 2018. Le due compagnie italiane, Alenia, che ha gia' sviluppato un UAV tattico- il FALCO- e Selex, si associano a DAsasult Aviation e al gruppo inglese BAE Systems. Questa sarebbe una rivincita per l'Italia, che non aveva potuto partecipare al progetto franco-tedeco Talarion concorrente con il Telemos...anche se Roma sta negoziando che delle "briciole" nel progetto franco-britannico, come ricorda un osservatore."

 

 

ecco l originale

Selon nos informations, le gouvernement italien, soutenu par Paris, serait désireux de participer au côté de la France et de la Grande-Bretagne au projet de drone MALE (Moyenne altitude longue endurance) Telemos. D'après des sources concordantes, Rome, qui participe déjà au drone de combat Neuron développé sous la maîtrise d'oeuvre de Dassault Aviation, serait prêt à mettre sur la table entre 200 et 350 millions d'euros dans Telemos, dont le développement s'élèverait à plusieurs milliards d'euros d'ici à 2018. Les deux industriels italiens Alenia, qui a déjà développé un drone tactique Falco, et Selex, qui ont une expertise dans l'optronique notamment, s'associeraient à Dassault Aviation et au groupe britannique BAE Systems. Ce serait une revanche pour l'Italie, qui n'avait pas pu avoir de participation dans le projet de drone franco-allemand Talarion concurrent du Telemos...même si Rome ne négocie qu'un « strapontin » dans le projet franco-britannique, comme le rappelle un observateur.

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Basta non ripetere lo stesso errore di Airbus: non ci si accontentò delle briciole ed ora non abbiamo neanche quelle. Che poi i francesi debbano sminuire ad oltranza non è una novità, io non considererei tutti quei soldi ed il know how di Alenia delle briciole.

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  • 3 mesi dopo...

abbiamo qualche Predator a Plus e pochissimi Predator B... così risultava da un intervista al Generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis

 

Alla fine delle consegne dovrebbero risultare 7 A/A plus (1 perso) e 6 B

Attualmente dovremmo avere 6 Predator A-plus e 2 Predator B

Modificato da matteo16
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