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argonauta

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Il calibro .45 è un calibro tipicamente americano.

 

E' nato ai tempi del Far West ed è divenuto famoso con la pistola automatica Colt 1911, poi sostituita con rimpianto dalla Beretta 92 in calibro 9.

 

Gli americani esprimono il calibro in centesimi di pollice, e un pollice è pari a circa 25,4 mm.

 

Per questo abbiamo dei calibri con cifra tonda (tipicamente europei) come il calibro 9 che corrisponde al .38 americano e viceversa ci sono calibri con cifra tonda (tipicamente americani) come il .50 che corrispondono al 12,7 europeo.

 

(se no uno non capisce perchè esiste una munizione calibro 12,7: cavolo ci voleva a farla in calibro 13?).

 

Tenete presente, però, che proprio perchè parliamo di centesimi di pollice a volte le differenze tra calibri apparentemente diversissimi non esistono:

 

Il calibro 38 e il calibro 357 sono entrambi un 9 millimetri, solo che il 357 è più lungo.

 

Il calibro .40 è un arrotondamento del calibro .38, ed in pratica corrisponde a un 10 mm europeo

 

Insomma, anche se la conversione da' una certa idea, in realtà non è precisa.

 

Un calibro 38 non è effettivamente un 9 mm , mentre il 38/Auto lo è... è un mezzo casino, tutto americano e inglese (perchè in Europa i millimetri sono quelli e basta!)

 

Per questo, basatevi su questa tabella pratica (ossia l'equivalenza tra una munizione americana e una europea)

 

.22 = 5.56 mm

.25 = 6.35

.280 = 7

.30 = 7.62

.308 = 7.62

.32 = 7.65

.35 = 8

.38 = 9

.357 = 9

.40 = 10

.41 = 10,5

.45 = 11,5

.50 = 12,7

 

Per i calibri superiori anche gli americani usano il sistema metrico decimale.

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grazie mille John per la tavola...

x dread= li avevo visti nel sito della HK che hai messo in un'altra discussione per la sigla mi sono fatto un giro e vedevo tutte ste robe e per avere più chiarezza ho chiesto

 

la Desert Eagle è si una besti carica pesa circa 3 kg(notare che l'M4a1 carico pesa 3 kg ca.)

Modificato da argonauta
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infatti 3 kg sono proprio una pistolona

sapete che non ci si può sparare con il braccio teso all'indietro?

In che senso scusa?

 

In ogni caso, vorrei dire due paroline sulla Desert Eagle.

 

Innanzitutto è stata realizzata in una marea di calibri: dall'iniziale 347 magnum si è passati al 44 Magnum e infine al 50 Action Express, anche se non sono mancate versione in calibro 41 Magnum e se non ricordo male anche in .440 Cor Bon (che era una via di mezzo tra il 44 Magnum e il .50).

 

Ovviamente il .50 è il calibro più potente.

 

L'arma è prodotta con canna lunga sei pollici ma esistono versioni con canne allungate, persino una con canna da 14 pollici! (è praticamente un fucile...).

 

Il peso dell'arma si aggira dagli 1,7 ai 2 kg, scarica, con le munizioni si arriva a 2 chili e mezzo (parliamo sempre delle versioni da 6 pollici).

 

 

Comunque, la Desert Eagle è una bella pistola, molto bella, esteticamente.

 

Ho molti dubbi sulla sua reale utilità pratica.

 

Io ho provato solo la versione in 357 Magnum, e devo dire che l'ho trovata relativamente docile. Mi risulta comunque che anche le versioni più potenti siano abbastanza gestibili (in tutti i casi, come in tutti i calibri potenti, a partire dal 357 in su, il polso è messo a dura prova, specialmente se non si è abituati).

 

Il problema è un altro.

 

La Desert Eagle è molto grossa, e pesante.

Il caricatore è estremamente limitato (9 colpi nel .357, appena 7 nel .50).

Il sistema di presa di gas utilizzato è molto sensibile allo sporco: se la pistola non è pulita a dovere o se viene usata in certi ambienti (terra, fango, sabbia) si inceppa.

Non è quindi un'arma adatta al porto prolungato, non è molto affidabile per gli usi militari.

Se si vuole un calibro grosso, probabilmente è meglio un buon revolver in calibro .357 Magnum o .44 Magnum: si hanno a disposizione 6-7 colpi, l'arma ha un impatto visivo altrettanto minaccioso, ed è molto più affidabile.

Se si vuole una buona capacità di arma militare (caricatore ad alta capacità, facilità di manutenzione) è molto meglio un'automatica in calibro 9 Parabellum (e in particolare la Beretta 92).

 

Non a caso la Desert Eagle non è stata adottata da nessuna forza armata nel mondo.

 

Però è una bella arma con cui divertirsi per il gusto di farlo.

 

C'è da dire in ogni caso che il calibro .50 sviluppa un'energia pari a quasi 2000 Joules (come un AK 47 Kalashnikov): per confronto, un calibro 9 viaggia sui 600, un .357 sugli 800, un .44 sui 1300.

Però il rinculo del .50 è così elevato che diventa quasi impossibile doppiare il colpo, e la tecnica di doppiare il colpo è considerata ormai uno standard da tutti i corpi speciali e le forze di polizia.

 

Inoltre un colpo di 357 Magnum o di 9/Para è già sufficiente a mettere fuori combattimento un individuo protetto da un normale giubbetto antiproiettile (non lo ammazzi ma lo stordisci per qualche minuto) per cui calibri più potenti sono di fatto inutili.

 

 

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1 nodo equivale a un miglio marino all'ora.

Un miglio marino sono 1852 metri.

Quindi un nodo equivale a 1,8 km/h

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Lunga storia, poco conosciuta ma interessante.

 

Il calibro 5.56x45 (noto anche come .223 Remington) è stato introdotto dagli americani con l' M-16, e usava una palla, denominata M-193.

 

L'energia sviluppata è pari a circa 1800 J. ed il vantaggio rispetto al vecchio 7.62 NATO (7.62x51 o .308 Winchester) è che la palla pesa meno, quindi un soldato può portare più munizioni.

Inoltre il 5.56 è più "morbido" del 7.62 (che sviluppa 3300 J. e passa...) per cui l'arma - imbracciata - risulta più controllabile nel tiro a raffica (praticamente inutile con il 7.62).

 

Quindi l'M-16 e il calibro 5.56 sono concepiti per il combattimento a brevi distanze (tipiche delle guerre moderne) mentre M-14 e 7.62 sono più idonei al combattimento su distanze medio-lunghe.

 

La palla M-193 era una palla destabilizzata: era concepita in maniera che al primo impatto si "capovolgesse".

 

Il motivo è semplice, vorrei che lo capiste bene.

 

Se ho una munizione da 1000 J. (faccio un esempio) e quella mi passa da parte a parte un corpo, significa che la palla esce e cammina ancora: quindi ha conservato una parte della sua energia.

Se la stessa munizione si ferma nel corpo, significa che ha scaricato TUTTA l'energia in quel corpo. Quindi quest'ultima è più efficiente e letale.

 

Capottandosi all'impatto con la carne, la M193 perdeva capacità di penetrazione e pertanto si fermava nel corpo umano, scaricando tutta l'energia.

 

L'effetto secondario (non voluto ma presente) era che la pallottola devastava i tessuti provocando ferite terribili.

 

Un altro effetto secondario era quello che bastava che la palla colpisse una foglia o un ramoscello (e nella giungla era frequente) e capottava iniziando a roteare su sè stessa: anche in questo caso un impatto era devastante.

 

Nel momento in cui la NATO adottò il calibro 5.56, ritenne che la palla M-193 aveva due grossi difetti: aveva una scarsa capacità di penetrazione nei confronti di giubbetti antiproiettile e ripari leggeri; era troppo disumana.

 

Così la NATO sviluppò' una cartuccia particolare, la SS-109, che non era "destabilizzata". La SS-109 è diventata la cartuccia standard della NATO e anche gli USA la sostituiscono progressivamente.

 

Purtroppo le due cartucce sono poco compatibili: la M-193 richiede una determinata rigatura, mentre la SS-109 ne richiede un'altra.

Se si spara una M-193 in un'arma camerata per la SS-109 le prestazioni balistiche decadono parecchio, e viceversa.

 

In ogni caso, tutti gli M-16 di recente produzione presentano la canna con rigatura ottimizzata per la SS-109.

 

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Il 7.62 sovietico, invece (quello del Kalashnikov) è molto diverso dal 7.62 NATO.

 

Mentre il 7.62 NATO ha un bossolo lungo 51 mm (7.62x51) l' AK-47 ha un bossolo lungo solo 39 mm (7.62 x 39).

 

In altre parole, la munizione sovietica è molto meno potente di quella NATO.

Anche il 5.56 russo (5.56 x 39) è meno potente di quello NATO (5.56 x 45).

 

Infatti i temuti Kalashnikov sono temuti non perchè più potenti, ma proprio perchè MOLTO MENO POTENTI.

Infatti la scarsa potenza della munizione consente di sparare a raffica senza che l'arma soffra di rinculo (quante volte avete visto i palestinesi sparare con il Kalashnikov con una sola mano?) e pertanto l'arma è molto insidiosa nel combattimento a brevissimo raggio.

 

Con un Kalashnikov potete vuotare l'intero caricatore sul bersaglio in pochi secondi, mentre con un M-16 difficilmente potrete sparare più di tre-quattro colpi senza che l'arma impenni in maniera eccessiva.

 

Per questo le armi occidentali hanno spesso il selettore di raffica a colpo singolo, continuato e raffica di 3 colpi.

 

Nella raffica di tre colpi, essi vengono sparati così rapidamente che l'arma non ha ancora iniziato a rinculare, per cui sul bersaglio si piazza una rosata di tre colpi.

 

 

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Scusate se mi sono dilungato parecchio, ma era impossibile parlare di potenze di fuoco senza inquadrare questi aspetti essenziali.

 

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E come al solito mi accorgo di aver dimenticato qualcosa...

Il 5.56 ha un potere di penetrazione maggiore rispetto al calibro 9, anche nei confronti di un giubbotto antiproiettile (ma è normale: il 5.56 è un calibro da fucile, mentre il 9 è un calibro di pistola, una palla da 5.56 è molto più grossa di una calibro 9, la cartuccia è più potente ecc... anche se il calibro è inferiore) mentre ha un potere di penetrazione molto inferiore rispetto a un 7.62x51 (che è anch'esso un calibro da fucile, più grosso e potente del 5.56).

 

Ma ricordate che non è fondamentale "penetrare" un giubbotto antiproiettile: il "blood trauma" ti ammazza senza bisogno di pentrazione...

Modificato da Gianni065
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Scusate se mi sono dilungato parecchio, ma era impossibile parlare di potenze di fuoco senza inquadrare questi aspetti essenziali.

non ti deve mai scusare, a noi fa piacere leggere i tuoi scritti sono sempre precisi semplici e esaurienti

 

cosè il blood trauma?

su "three king" si parlava di SEPSI, l'infezione dovuta alla cavità nei tessuti morti di un proiettile, si tratta di una cavolata?

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Le serie H&K MP sono nate camerate per il ) Parabellum, poi sono state introdotte le altre varianti camerate per altri calibri, mentre il Colt 635 è una specie di M-16 calibrato per il 9 Parabellum.

 

Si tratta in tutti i casi di "pistole migliatrici", ossia di mitragliette che usano le stesse munizioni delle pistole.

 

Il vantaggio sta in un canna leggermente più lunga e nel tiro a raffica.

 

Le prestazioni balistiche, però, sono di poco superiori rispetto a quelle delle pistole camerate per lo stesso calibro.

 

Molto difficile è parlare di penetrazione: un proiettile lento e pesante ha un'energia paragonabile a quello di un proiettile veloce e leggero, ma quest'ultimo è più idoneo alla penetrazione.

 

Però poi occorre vedere il metallo di cui è fatto il proiettile, la conformazione dell'ogiva, ecc... nonchè il tipo di bersaglio.

 

Secondo che penetriamo legno di abete, ferro, acciaio, gelatina balistica, kevlar, le cose possono cambiare di molto.

 

Ecco perchè solo le prove pratiche consentono di verificare i risultati.

 

In ogni caso tutte le armi che hai indicato sparano proiettili 9/Parabellum o assimilabili quanto a capacità di penetrazione.

Parliamo quindi di una velocità di 400 metri al secondo circa, con penetrazione di 200 - 400 mm nella gelatina balistica, o di circa 3 millimetri di piastra in metallo.

Il che significa poco.

 

In realtà sono munizioni adatte all'uso contro il corpo umano ma con scarse capacità di penetrazione nei confronti di blindature e giubbotti anti-proiettile.

 

Discorso a parte merita l'UMP (correggo: volevo dire MP-7 PDW), che è camerata per un calibro specificatamente progettato (il 4,7 mm) per assicurare buone capacità di penetrazione (penetra un giubbotto antiproiettile normale anche a cento metri di distanza).

 

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Il Blood Trauma è un effetto shock.

La palla colpisce il giubbotto ma non riesce a perforarlo.

La mazzata però colpisce il petto della vittima come una martellata potentissima.

Il sangue trasmette l'onda d'urto al cuore che si blocca.

E' un po' l'effetto per cui la gente muore per lo scoppio di una bomba anche se non è stata colpita da frammenti o schegge.

 

Quella roba lì... SEPSI... dovrebbe essere proprio Shock Effect PSI, ossia effetto shock da sovrapressione. E in effetti è come se diamo un pugno a un palloncino di acqua: non lo rompiamo ma lo deformiamo creando una cavità.

Modificato da Gianni065
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Discorso a parte merita l'UMP, che è camerata per un calibro specificatamente progettato (il 4,7 mm) per assicurare buone capacità di penetrazione (penetra un giubbotto antiproiettile normale anche a cento metri di distanza).

non è l'MP-7 quello con 4,7 mm

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l'M4 è paragonabile al Kalashnikov come potenza e quindi possibilità di tiro a raffica?

Aspè... che con le armi leggere è davvero un casino, ce ne sono migliaia di modelli e confondersi è facile (vedi sopra...).

 

Ci sono due M-4.

 

Una è la Spectre.

 

Se parli della Spectre, parliamo comunque di una SMG, ossia una mitraglietta (o pistola mitragliatrice), ed è chiaro che questo genere di armi è per definizione più gestibile nel tiro a raffica rispetto a un fucile d'assalto (come l' AK-47).

 

 

Se invece parli della versione carabina dell' M-16 (ossia con canna accorciata) allora è esattamente il contrario.

L'M-16 è molto meno controllabile di un Kalashnikov nel tiro a raffica, e la M-4 lo è ancora meno perchè essendo più leggera è ancora meno stabile.

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No, perchè la potenza inferiore deriva dalla canna più corta che imprime una velocità minore.

 

Ma la cartuccia è la stessa, e il termine "rinculo" che ho usato finora è un po' impreciso, in realtà parliamo di "rilevamento", ossia dell'impennamento dell'arma, che solo in minima parte è dovuto al rinculo ma per la maggior parte è dovuto alla spinta dei gas ed ai movimenti delle parti meccaniche (estrazione e caricamento).

 

 

Comunque le variabili della balistica sono tantissime... veramente è una scienza a sè stante!

Modificato da Gianni065
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