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ogni pilota ha il suo nome su di un certo aereo e vola spesso su quell'aereo. tuttavia ciò non è una regola e può non accadere: tanto per fare un esempio quando il suo aereo è in revisione, il pilota naturalmente continua a volare su un altro aereo.

 

invece, per quanto riguarda il navigatore, la coppia pilota-navigatore vola di regola insieme.

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risposta negativa ad entrambe le domande.

Abitualmente non è così.

 

L'aeromobile viene assegnato in bse alla disponibilità della linea, ovvero secondo quanti e quali macchine sono efficienti al momento della pianificazione. Il fermo macchina per manutenzione programmata è di solito piuttosto lungo, quindi si elabora un programma degli interventi sui mezzi (scalamento) per avere una previsione di massima di quali e quante macchine saranno dispobili su un certo periodo.

 

Resta da determinare se le macchine disponibili siano tutte nella medesima configurazione o se la missione richieda allestimenti e dotazioni peculiari: in tal caso, tra le macchine disponibili, si potranno impiegare solo quelle che rispondono a tali requisiti. Questo fattore determina la ricorrenza dell'impiego di una certa matricola in una determinata eventuale tipologia di missione.

 

Gli equipaggi (per aeromobili multi-crew), sia per ragioni palesi di disponibilità giornaliera che addestrative, ruotano, formando coppie diverse (nei casi in cui ci siano primo e secondo pilota o pilota e navigatore; velivoli come il 130H e il B707 impiegavano, in passato, 2piloti e 1 navigatore, ad esempio).

La coppia viene mantenuta, se ritenuto oportuno, nei contesti in cui si desidera produrre un certo risultato per cui QUEL personale si è specificamente addestrato (e dunque non è sostituibile o lo è in maniera molto limitata all'interno di un gruppo ristretto).

 

Quella descritta è una prassi comune a tutti gli Stormi, Gruppi e Squadriglie. Le eccezioni sono sempre motivate, naturalmente.

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tipicamente grado e nominativo riportato sui velivoli (abitudine dell'ala fissa, mai stato così nell'ala rotante) è quello del capovelivolo (o crew-chief, da non tradurre letteralmente capo-equipaggio, che invece è il primo pilota), un sottufficiale specialista con le necessarie qualifiche per la supervisione delle operazione di manutenzione di primo livello e le attività di linea (ispezioni pre e post volo, predisposizione del mezzo alle attività, compilazione dei libretti). Con lui possono essere riportati anche gli eventuali altri specialisti della linea assegnati a quel mezzo (al contrario dei piloti, le squadre tecniche si dividono permanentemente gli aeromobili del gruppo finché questi restano in linea volo).

 

Il nome dell'equipaggio lo potrai vedere:

1. velivoli del R.S.V. dove, sebbene i pilloti del 311° siano abilitati su più macchine, usualmente ogni linea è volata dallo stesso sperimentatore;

2. sui velivoli impiegati in esercitazioni tipo Red Flag, dove i mezzi rischierati sono associati ad equipaggi, e non ci sono ricambi né di velivoli né di naviganti (chi si ferma una volta ha finito del tutto).

3. sui 339 PAN dove ogni pilota è associato a un numero di formazione, che è indipendente dalla matricola militare (ovvero al singolo esemplare) del velivolo, e quindi ad ogni cambio di macchina viene ripristinato numero e nome del pilota sulla livrea del nuovo aereo.

 

chi ha in mente casi ulteriori lo segnali... ;)

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ogni pilota ha il suo nome su di un certo aereo e vola spesso su quell'aereo. tuttavia ciò non è una regola e può non accadere: tanto per fare un esempio quando il suo aereo è in revisione, il pilota naturalmente continua a volare su un altro aereo.

 

invece, per quanto riguarda il navigatore, la coppia pilota-navigatore vola di regola insieme.

Scusami old_admiral:

 

1) siamo entrambi d'accordo sul fatto che un pilota non vola sempre sullo stesso aereo: l'avevo detto io, poi hai confermato anche tu;

 

Tuttavia su altre due cose non ci troviamo d'accordo:

 

1) la coppia pilota e navigatore usualmente è fissa (e invece secondo te no);

 

2) per il fatto del nome del pilota sul velivolo: non posso segnalarti casi ulteriori a quelli che hai detto, in quanto su praticamente tutti i velivoli occidentali c'è il nome del pilota (ed eventualmente del navigatore se l'aereo è biposto). Negli aerei americani, AMI, MMI, Inglesi e via dicendo.

 

Piuttosto è quello del crew-chief che talvolta può anche mancare...

 

Anzi piuttosto sarebbe interessante scoprire in quali forze aeree tale consuetidine non vale!

 

Eccoti due esempi di scritta del nome del pilota, ma ce ne sarebbero tantissimi, basta andare su aviopress e scegliere un aeromobile militare a caso... ;)

 

20050420praticaav8b003qm8.th.jpg

 

galvel49072rf7.th.jpg

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Fatto.

 

Allora... questo è quanto ottenuto da una rapida consultazione telefonica con personale navigante di 6° e 36° Stormo (tornadisti, quindi, abbastanza ferrati in merito). Di mio possiedevo la conosceza del contesto di linea di 14°, 15° e 31°.

 

Mi confermano che:

 

1. nav e pil (o 1P e 2P sui trasporti) non sono quasi mai fissi, a beneficio dell'addestramento e della standardizzazione, eccetto ove sia necessario un certo affiatamento e reciproca conoscenza, o dove il crew rest sia gestito in maniera tale che sia impossibile, de facto, la rotazione degli equipaggi (vedi Red Flag).

 

2. Tempi moderni... che dire. Nessuno ha più voglia di segnare i nomi degli equipaggi sui velivoli, e l'usanza (ma non regola) resta solo in qualche contesto addestrativo, dove gli istruttori impiegno preferenzialmente alcune macchine per periodi abbastanza prolungati da giustificare modifiche alla livrea (ad esempio con l'inserimento del nome o peculiarità grafiche fuori standard). C'è qualcuno che lo gradisce/desidera/pretende, specialmente qualche Comandante di provenienza dalla caccia, ma non è una procedura standard. restano le eccezioni che ho segnalato e gli air-show dove agli equipaggi piace (giustamente) sfigheggiare ;)

nelle foto si vede un tornado del 36° che evidentemente ha trovato un'anima pia che ha perpetuato la tradizione...

 

ti posto degli esempi contrari, che testimoniano che in effetti non c'è una regola vera e propria...

 

C:\Documents and Settings\Alessio\Deskto

C:\Documents and Settings\Alessio\Deskto

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Carissimo old_admiral, complimenti per la celerità e la diligenza... :)

 

Intanto che tu cerchi le foto con gli arei senza nome (e ne troverai parecchie, ti consiglio di cercare in Russia....) mi permetto di dire due cose:

 

1)

eccetto ove sia necessario un certo affiatamento e reciproca conoscenza, o dove il crew rest sia gestito in maniera tale che sia impossibile, de facto, la rotazione degli equipaggi

 

In pratica in guerra... ;) Scusami la brutale semplificazione!

 

2) Il nome sul velivolo l'ho visto talmente tante volte da pensare che fosse un tradizione ben radicata ovunque... Invece ho notato che in alcuni paesi (Es. Russia) non esiste proprio, mentre in altri si sta un po' affievolendo!

 

Tuttavia per quanto riguarda gli USA, praticamente non sbaglia un aereo, tutti col nome!

 

Ecco un po' di foto prese qua e là...

 

Saluti...

 

199902livornof14cvn71fq7.th.jpg

 

199902livornof14usn2rn0.th.jpg

 

1999lirsmirage2000vk9.th.jpg

 

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1185482ey0.th.jpg

 

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20050904rivoltof16n002ir2.th.jpg

 

20070111pisag222m003lq5.th.jpg

 

Al sesto non avranno più voglia di mettere i nomi, ma la voglia di festeggiare una vittoria dei modiali gli è rimasta!! :D

 

sestout7.th.jpg

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devo aver fatto un casino con le foto... non si vedono vero?

 

erano le foto di un MB339 del 61°, di un tornado del 36° e di un F18 svizzero, prese dal sottoscritto in occasione dell'open day tenutosi nel settembre scorso a pratica di mare.

Esemplificavano quel che dicevo, ovvero che i nomi non sempre e non necessariamente sono riportati (in quanto non è norma)

 

accanto al tornado del 36°, in compenso, ce n'era uno del 50° in livrea speciale che i nomi li aveva eccome...

 

penso che tu dica bene

in alcuni paesi (Es. Russia) non esiste proprio, mentre in altri si sta un po' affievolendo!

 

Tuttavia per quanto riguarda gli USA, praticamente non sbaglia un aereo, tutti col nome!

e che sia una tradizione che, almeno da noi, e date la mia provenienza e le mie fonti mi limito ai reparti AMI, sia in via di scomparsa.

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giusto stasera chiacchieravo con chi, dei miei colleghi,i da poco ha lavorato con gli americani.

 

il pilota in questione mi diceva che i nomi sono quasi sempre riportati, in quanto appena assegnata alla flight la macchina viene marcata col nome del pilota che la vola inizialmente, ma successivamente la solita rotazione per manutenzione fa sì che pilota e nominativo sulla macchina coincidano per poco tempo, e poi magari nuovamente in futuro, senza che nessuno, in verità, si preoccupi troppo di aggiornare quel tipo di informazione.

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Do il mio contributo all'argomento.

Durante il nostro reportage con il Grupaer della MMI abbiamo fatto una domanda di questo tipo, vedendo i nomi sugli aerei dei piloti e degli specialisti.

 

La risposta è stata che il pilota vola sulla macchina disponibile in quel momento e che ognitanto capita di volare sul velivolo con il proprio nome, ma il più delle volte non è così.

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La verità è che non c'è una regola, e in fondo hanno ragione tutti e nessuno.

 

I velivoli ruotano, per cui è difficile pensare che un pilota abbia la stessa macchina. Però i velivoli di solito sono sempre assegnati stabilmente a un gruppo di volo, per cui quando l'aereo in manutenzione ritorna in linea, nulla vieta che il pilota "affezionato" a quella macchina se lo possa riprendere.

 

Voglio dire, spesso in gruppo di volo italiano ci sono non più di una quindicina di equipaggi, per cui alla fine si riescono ad "accomodare" le cose: l'aereo con il nominativo personalizzato, la coppia fissa pilota-navigatore... dipende molto dal clima che c'è nel reparto, dall'affiatamento, dalle decisioni del comandante, dalle tradizioni stesse del reparto...

 

Regola vuole che ciasun pilota debba volare con qualsiasi aereo disponibile e con qualsiasi navigatore disponibile, senza preferenze nè di velivolo nè di compagno, e regola vuole anche che i velivoli si debbano tenere "puliti" da disegni e disegnini e personalizzazioni varie... ma poi nella realtà quotidiana del gruppo le cose possono andare diversamente, se tutti sono d'accordo (e in particolare se lo è il comandante di gruppo e - soprattutto - quello di stormo).

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