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Una bomba in giardino


Python5

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26 Dicembre 1943.

Trentasei bombardieri B-26 Marauder del 319°Gruppo dell'USAAF, si staccano dalla pista della base di Decimomannu, ciascuno con sei bombe da 500 pounds e un solo obiettivo: la stazione ferroviaria di Empoli...

 

empoligx2.jpg

 

Risultato:

Stazione KO e 125 morti (tutti civili).

 

Questa, a grandi linee, la storia dell'unico tragico bombardamento subito dalla mia città (Empoli, appunto).

Niente in confronto ad altri e ben più devastanti attacchi di quella guerra (era pur sempre Empoli, mica Dresda), ma per un paese di neanche 20.000 abitanti (oggi 45.000) 125 morti hanno un certo peso.

 

Ma vengo al dunque.

Se qualcuno di voi ha materiale simile sulla propria città (o altre, non importa) e ne ha voglia, propongo la costituzione di un piccolo album storico in questo topic (volevo dire "memoriale", ma mi sembrava troppo ampolloso e pretenzioso).

Vanno bene anche brevi racconti degli eventi.

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è davvero una bella idea...complimenti per l'iniziativa!

 

 

PRIMO BOMBARDAMENTO A ROMA - 19 LUGLIO 1943

 

A Roma è il "lunedì delle bombe", il primo bombardamento che colpisce la capitale in 1134 giorni di guerra.

Il bombardamento ha inizio alle 11,03 e termina alle 13,35 bombardando gli scali ferroviari del Littorio e di San Lorenzo come obiettivi primarie poi gli aeroporti del Littorio sulla Salaria e di Ciampino sull'Appia. All'attacco ai nodi ferroviari sulla Salaria e a S. Lorenzo sono destinati 4 Gruppi di Fortezze Volanti della Dodicesima Usaaf e 5 Gruppi di Liberator della Nona, più di 300 bombardieri pesanti; una squadriglia del 99° Gruppo mira anche sullo scalo Tiburtino, a Portonaccio. Poco prima di mezzogiorno giungono 3 Gruppi di Marauder e 2 di Mitchell, circa 300 bombardieri medi, che attaccano gli aeroporti del Littorio e di Ciampino. Una flotta aerea di più di 900 velivoli: bombardieri e caccia Lightning, che in poco più di due ore sganciano su Roma 1060 tonnellate di esplosivo, più di 4000 fra bombe e spezzoni incendiari.

Il quartiere Tiburtino, le zone Prenestina e Latina sono colpite duramente. Le bombe cadono anche sul Centro Studi della Città Universitaria, su alcuni padiglioni ospedalieri del Policlinico, sul cimitero del Verano, su alcune piccole industrie e su una succursale della Fiat.

vedutazenitaledelquartidh7.jpg

Colpita duramente anche la basilica di San Lorenzo fuori le Mura, unica costruzione storica, religiosa ed artistica di Roma, ad essere semidistrutta.

Tali danni, se da una parte confermano l'impossibilità di colpire un obiettivo militare e solo quello all'interno di un centro abitato durante un bombardamento aereo, dall'altra testimoniano il particolare riguardo riservato dagli Alleati a Roma, all'operazione "Crosspoint". Scelta di puntatori esperti, di piloti e di navigatori ben riposati, ripetuti briefing per ripassare rotte e bersagli: queste alcune delle misure "privilegiate" adottate per Roma.

Anche per questo, l'operazione si risolve in un successo completo: gli obiettivi principali, le stazioni ferroviarie e i due aeroporti militari subiscono danni enormi ed irreparabili nel breve tempo.

Le vittime sono numerose, così i feriti.

bombardamentiasanlorenzdf9.jpg

Nelle relazioni ufficiali degli Alleati la missione "Crosspoint" sarà giudicata "poco interessante perché troppo facile", "too easy". Ed i piloti definiranno il raid su Roma col nome usato per le missioni tranquille, "milk run", la corsa del latte, l'itinerario fatto dal lattaio la mattina per consegnare le bottiglie di porta in porta. Quando infatti alle 11,01 il primo "stick" di bombe si stacca dalla prima formazione nemica, alla quota di "Venti angeli", 20000 piedi d'altezza, la resistenza incontrata dalla difesa contraerea e dai caccia italiani, pur se coraggiosa, dato il numero esiguo di questi ultimi in particolare, è scarsa e comunque inefficace a fermare un simile attacco.

 

Cade così il "mito dell'incolumità di Roma", tra la sorpresa e lo sconvolgimento di tutti.

 

032571ty0.jpg

Modificato da sayomi
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Python ma come mai ci sono voluti 36 bopmbardieri per distruggere la sola stazione?

 

frattanto che trovo l'episodio più bello da scrivere che mi raccontò il nonno dico che secondo me il bombardamento più idiota e inutile degli alleati fu quello di monte cassino...

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Python ma come mai ci sono voluti 36 bopmbardieri per distruggere la sola stazione?

Perché era più grande di Roma Termini... :o:o:o

No, scherzo... :P

Beh, c'era anche tutto il parco ferroviario che, su quella linea, era il più grande dopo Pisa e Firenze; da Empoli parte anche la linea per Siena, la qual cosa ne fa un piccolo "nodo" ferroviario.

Nelle vicinanze della stazione, c'erano anche una vetreria e uno stabilimento di fertilizzanti. Quindi, sia le damigiane che lo sterco, devono aver fatto gola a quelli del 319°. :rotfl::rotfl::rotfl:

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Python ma come mai ci sono voluti 36 bopmbardieri per distruggere la sola stazione?

Perché era più grande di Roma Termini... :o:o:o

No, scherzo... :P

Beh, c'era anche tutto il parco ferroviario che, su quella linea, era il più grande dopo Pisa e Firenze; da Empoli parte anche la linea per Siena, la qual cosa ne fa un piccolo "nodo" ferroviario.

Nelle vicinanze della stazione, c'erano anche una vetreria e uno stabilimento di fertilizzanti. Quindi, sia le damigiane che lo sterco, devono aver fatto gola a quelli del 319°. :rotfl::rotfl::rotfl:

ah ho capito...be allora è giustificabile...non pensavo che la stazione fosse così intrecciata con le altre della toscana...grazie python

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Anche se non è propio la mia città, metto lo stesso la storia di Cremona(capoluogo della mia provincia)

Durante la 2° guerra mondiale Cremona è stata bombardata 23 volte, tutte concentrate negli ultimi 10 mesi del conflitto. Il totale non tiene conto delle azioni dirette sul ponte del Po' ,ai quei tempi abbastanza lontano dal centro abitato.

Il primo di quei bombardamenti fu anche il più tragico, costò alla città 119 morti, più 13 militari tedeschi e oltre 80 feriri.

I rifugi antiaerei pubblici erano pochi, ma ne esistevano molti altri privati, soprattutto scantinati di abitazioni del centro storico che, come si diceva ai temp,i erano a prova di bomba.

L'obbiettivo più importante della città era la stazione ferroviaria.

Alle 10:44 di lunedì 10 luglio 1944 Cremona viene colpita da uno spaventoso bombardamento. Una trentina di bombardieri pesanti in direzione Ovest-Est a un altezza di circa 1500 metri fanno cadere, in 6 ondate in successione ravvicinata, sull'obbiettivo stabilito(la stazione ferroviaria appunto) una cinquantina di bombe dirompenti di medio grosso calibro. L'azione durò non più di una decina di minuti, ad opera di bombardieri americani B17 fortezze volanti. L'obbiettivo stabilito venne clamorosamente mancato. Le bombe caddero entro 2 strisce di territorio larghe circa 150 metri aperte a forbice a ovest e convergenti verso est. Le bombe caddero in gran parte sul centro abitato e sugli appezzamenti agricoli vicini.

Modificato da Starfighter
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Abito a Busseto,in provincia di Parma (a proposito Starfighter,ho Cremona a due passi.. di dove sei esattamente? :P),ma diciamo che ci dormo e basta..perchè principalmente passo il 90% delle mie giornate a Fidenza :D

E proprio un po' di tempo fa chiesi su questo forum informazioni a proposito dei bombardamenti a Fidenza tra il '44 e il '45 perchè mi servivano per una mostra.

Ho ripescato il topic e riporto le santissime parole di Gianni .. :D

 

**** Bombardamento aereo di Fidenza ****

 

Tra il 1944 ed il 1945 il Nord Italia fu sottoposto a numerosi attacchi aerei da parte delle forze aeree alleate, ed in particolare dall'USAAF.

Per via della particolare situazione italiana conseguente all'armistizio del 1943, i

bombardamenti furono localizzati ad obiettivi di elevato valore tattico e strategico (nodi ferroviari, aree di smistamento di truppe ed equipaggiamenti, ecc...), e generalmente preceduti da preavvertimenti alla popolazione civile.

Ciò nonostante, le vittime civili furono tante, così come le distruzioni ed i danneggiamenti di edifici civili e di costruzioni storiche ed artistiche.

La città di Fidenza pagò il suo prezzo, subendo ben 24 attacchi aerei e bombardamenti, nel corso dei quali perirono 162 persone, la maggior parte delle quali (113) fu vittima del bombardamento del 13 maggio del 1944.

Quel giorno, tra le 10 e le 11 di mattina, due formazioni di bombardieri della 15th Air Force si levarono in volo da aeroporti pugliesi, e si diressero rispettivamente contro Parma e Fidenza.

La formazione diretta a Fidenza era composta da 73 bombardieri B-24 Liberator appartenenti al 376th Bomb Group e al 98th Bomb Group, scortati da caccia P-51 Mustang. La città fu raggiunta alle ore 14.50 e le prime bombe iniziarono a cadere alle ore 14.51.

Furono sganciate in tutto 570 bombe da 500 libbre.

 

***Bombardamento aereo di Parma***

 

QUI ho trovato qualcosina sui bombardamenti a Parma.

Modificato da Taigete
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Bombardamento di Treviso

 

Il 7 aprile 1944, venerdì di passione, verso le ore 13 il centro storico di Treviso fu sottoposto ad un bombrdamento devastante:

 

In 5 minuti, 159 bombardieri B-17 , supportati da 32 caccia P-38 Lightning , sganciarono su Treviso :

 

Nº 1572 bombe da 250 kg

Nº 1064 bombe incendiarie da 50 kg

Per un totale di : 446,20 tonnellate di bombe .

Nonostante i cittadini di Treviso avessero preferito in gran parte rifugiarsi in periferia durante il corso della guerra, si ebbe un gran numero di morti all'interno del centro storico proprio nei ricoveri antiaerei costruiti in modo inadatto.

 

In totale i ricoveri antiarei costruiti a Treviso , furono nº 217. Essi erano in grado di ospitare circa nº17.000 persone .

 

Tali ricoveri erano stati costruiti in varie tipologie :

Nº 103 Ricoveri casalinghi nei sotterrranei di fabbricati privati

Nº 26 Ricoveri collettivi nei sotterranei di istituti pubblici

Nº 25 Ricoveri in Stabilimenti Industriali

Nº 21 Ricoveri anticrollo nei sotterranei di edifici pubblici

Nº 15 Ricoveri tubolari in centro città

Nº 14 Ricoveri tubolari in periferia

Nº 8 Ricoveri antischeggia sotto porticici e cavalcavia pubblici

Nº 5 Ricoveri a tetto piano lungo le mura cittadine

 

 

Dal 7 aprile 1944 al 29 aprile 1945 , vi furono Nº 28 tra bombardamenti e spezzonamenti e Nº 37 mitragliamenti

In tutto vi furono circa 2000 morti , 7000 feriti .

Le abitazioni colpite dai bombardamenti furono :

Nº 2197 completamente distrutte

Nº 3153 gravemente danneggiate

Nº 2861 lievemente danneggiate

Nº 8211 in totale le abitazioni colpite per circa l'82 % del totale .

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Inviato (modificato)

Vedo con soddisfazione che l'Album Storico sta crescendo... :lol::lol::lol:

 

Dunque...

Questa volta voglio parlare di Livorno.

Anche se non è la mia città, le sono ugualmente molto affezionato; quindi ne voglio ricordare i bombardamenti che la sconvolsero a partire dal 28 Maggio 1943 (295 morti), ma già nel Febbraio del '41 vi era stato un attacco da parte di velivoli partiti dalla portaerei britannica Ark Royal.

Dal 28 Maggio '43, si contano più di 100 incursioni aeree (particolarmente pesante quella del 28 Giugno '43, con 252 vittime).

Obiettivi principali erano il porto, i depositi di carburante, le industrie petrolchimiche ANIC, i cantieri navali, le acciaierie Motofides, l'intero sistema di trasporti su rotaia, il vicino stabilimento della Solvay di Rosignano, le istallazioni della Regia Marina e l'Accademia Navale.

 

bombardamentoxo4.jpg

 

guerra8dm3.jpgguerra10zu7.jpg

 

 

Alla data della liberazione della città (19 Luglio 1944, se non erro), il bilancio dei bombardamenti era il seguente:

 

3000+ morti

 

90% di tutti gli edifici della città distrutto o danneggiato più o meno gravemente

 

40.000 sfollati (su 130.000 abitanti di allora)

 

L'antica città medicea, prospicente il porto, completamente rasa al suolo (le macerie e i ruderi saranno visibili fino a metà anni '50) e con essa la più bella sinagoga d'Europa dopo quella di Amsterdam.

 

 

Sui bombardamenti di Livorno c'è un video interessante su YouTube (tratto dai Combat Films). Lo linko qui sotto.

http://www.youtube.com/watch?v=tQPORCIYNPo

Modificato da Python5
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  • 2 mesi dopo...

salve ho trovato per caso questo forum e mi ha interssato l'argomento, vi parlo della mia città Massa che ha subito pesanti bonbardamenti, per la vicinanza della zona industriale e dei porti di Carrara e La Spezia. Sto organizzando un congresso sui rifugi antaerei italiani per il mese di ottobre e sto cercando di documentarmi.

In Questi rifugi i massesi passeranno gran parte delle notti,negli anni a venire. Il fronte si ferma lungo una linea chiamata Gotica che va dal Cinquale di Montignoso a Rimini sull’Adriatico. E’ un periodo di enormi tragedie e difficolta quello che va dall’autunno 1944 al 10 aprile 1945. Massa è anche ripetutamente bombardata, si contano 84 raid.

Ho trovato un sito 15th USAAF.htm intressante e su quello dell'air force ci sono tutti i gruppi di bombardamento con le missioni in italia.

è la prima volta che scrivo ad un forum e quando avrò imparato vi manderò le immagini

ciao

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Il mio paese è Venegono Superiore (sede della Alenia-Aermacchi), e so che hanno trovato diverse bombe inesplose nei pressi dell'aeroporto durante la costruzione dei capannoni. Non so altro, mi spiace. So invece che nella notte fra il 16 ed il 17 luglio 1943 in un paese vicino, chiamato Cislago, i Lancaster bombardarono la stazione di trasformazione delle Ferrovie Nord, e quella notte avvenne l'unico abbattimento di un pilota italiano a bordo di un aereo dotato di radar (Capitano Aramis Ammannato, della 235a squadriglia, a bordo di un Dornier Do.217J-1 o J-2 con radar Lichtenstein, abbattè un Lancaster Mk.III del 207° Squadron)

 

Quest'informazione proviene da "German night fighter Aces of WWII", della serie Osprey. il sito http://www.raf.mod.uk/bombercommand/jul43.html conferma il tutto con:

 

16/17 July 1943

18 Lancasters of No 5 Group attempted raids on two more transformer stations in Northern Italy. 7 aircraft bombed the Cislago station accurately but the second target was not located and an alternative target was bombed instead. 1 Lancaster lost. 6 Mosquitos bombed Munich and 7 OTU Wellingtons dropped leaflets over French towns without loss.

 

Citato anche il sito del 201° Sqn:http://www.207squadron.rafinfo.org.uk/lanc...ancs_losses.htm

 

Date - Serial No - Mark- Sqn Code - Pilot - Loss summary - Target - Crew fate

 

17.7.43 - DV183 - III - EM-W - Stubbs - attacked after leaving target, crashlanded - Cislago - 6d 1p -

 

tuttavia sul famoso forum di 12'o clock high, dove stazionano molti esperti del settore a livello mondiale hanno una diversa vittima:

 

"15/16-7-1943, Cisliago:

467 Sq sent 5 Lancasters to join a small force attacking the electrical transformer station at Cisliago, and then to fly on to North Africa. F/L Carmichael, “A” Flight Commander, was attacked by a night-fighter which closed to 40 yards.

 

Ecco la testimonianza più importante, una pagina dedicata ai fratelli Ammannato: http://digilander.libero.it/trombealvento/...schermidori.htm

 

Il 60° Gruppo del 41° Stormo, comandato dal maggiore Mario Curvo, passò il 21 ottobre 1942 dall’aeroporto di Treviso, dove era presente il primi Nucleo Addestramento Intercettori, a Lonate Pozzolo, con la 235ª Squadriglia, al comando del capitano Aramis Ammannato. I Me.110 furono utilizzati esclusivamente per l’addestramento presso la 235ª. Alla data del 15 maggio1943, presso lo Stormo, i bimotori Do.217 GJ-1 (senza radiolocalizzatore), erano sette, mentre quelli della versione J-2 (con radar Lichtenstein a bordo) erano otto………….La tenue luce di una lampada a fondo pista guidava la corsa del velivolo. Il Do.217, nominativo radio Saetta 1, pilotato dal capitano Ammannato e con l’equipaggio formato dal sergente marconista Gino Russo e dal 1° aviere motorista Giovanni Tempo diresse il velivolo verso la zona di Cislago, a sud di Tradate, in attesa degli incursori. Dopo il decollo, il bimotore della 235ª Squadriglia, guidato da terra, avvistò un quadrimotore Stirling alla quota di 500 metri. Ammannato si posizionò in coda al bombardiere, ma non appena accennò ad aprire il fuoco con le sole mitragliatrici per una raffica di centraggio, il velivolo inglese con una repentina picchiata, sparì nel buio, nonostante il velivolo italiano tentasse di seguirlo. Volando ad una quota più bassa, dopo circa due minuti il pilota scorse un altro bombardiere , in volo sopra di lui, che si stagliava nel cielo scuro al chiarore della luna piena, anch’esso in volo a 500 metri di quota. Era un quadrimotore Lancaster. La prima raffica di centraggio fece perdere al capitano Ammannato il vantaggio della sorpresa, come nell’attacco precedente. L’equipaggio dei quadrimotore inglese, allarmato dalle traccianti, risponde al fuoco. Saetta 1 si disimpegnò con una scivolata d’ala per riposizionarsi immediatamente dal punto dal quale aveva aperto il fuoco e non farsi individuare. Il capitano Ammannato guadagnò quota e si riposizionò in coda al Lancaster. Sparò una seconda raffica e poi una terza con i quattro cannoncini da 20 millimetri e le quattro mitragliatrici da 7,9. Il bombardiere fu colpito. Uno dei motori di destra fu messo fuori uso, l’altro era in fiamme. Il quadrimotore iniziò a perdere quota , poi lentamente, puntò verso terra, precipitando lungo il greto del fiume Ticino, nei pressi di Vigevano. Le urla di gioia dell’equipaggio si confusero con il rombo dei motori del Do.217, lanciato all’inseguimento di altri incursori. La missione si concluse felicemente con l’atterraggio di Saetta 1 a Lonate Pozzolo, nel buio più assoluto. L’avvicinamento era strumentale, guidato prima dai dati forniti dai radiofari di Turbino e di Casorate Sempione e poi dal famoso camion “dovunque”, dotato di stazione radiotrasmittente. In finale, piccole lampadine da 24 volt, poste a bordo pista indirizzavano il velivolo a terra. L’ordine via radio era “venite a dormire”, ma il capitano Ammannato non contento si fece condurre in macchina verso il luogo dove l’avversario era precipitato
Modificato da Kometone
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  • 2 settimane dopo...

Mio padre racconta sempre che quando era piccolo scappò da Pescara a causa dei bombardamenti per andarsi a rifugiare nei paesi vicini. Sinceramente però non avevo mai approfondito la cosa, però ora che ho letto questa discussione ho deciso di andare un po a fondo.

Dice sempre di essere scampato ad una raffica di mitra di caccia a bassa quota che l'ha praticamente sfiorato mentre era sul terrazzo ( mentre la zia che si trovava in casa nel piano inferiore è stata colpita ad una spalla) e racconta anche che mio nonno si era salvato dal bombardamento della stazione.

Non sono riuscito a reperire foto dopo una ricerca lampo, però intanto vi riporto cio che è scritto su Wiki...

 

Il 31 agosto ed il 14, 17 e 20 settembre del 1943 nel pieno della seconda guerra mondiale, Pescara è stata oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle forze alleate che hanno causato la morte di almeno 3000 persone (varie fonti indicano anche un numero di 6000 caduti) e la distruzione di 1265 edifici, il grave danneggiamento di 1335 oltre quello lieve di 2150 costruzioni del centro abitato (un totale pari a circa l'80% degli ediffici della città)che circondava la stazione e la linea ferroviarie - unici veri obiettivi dei bombardamenti.

 

Nella sostanza, la parte a nord del fiume, che al tempo circondava la stazione ferroviaria e che fiancheggiava la linea ferroviaria ed il porto, fu rasa al suolo determinando la fuga di massa dei cittadini di Pescara verso i paesi dell’entroterra. Infatti, i bombardamenti del 17 e, soprattutto, del 20 settembre, causarono poche vittime civili poiché la città era stata abbandonata e molti sfollarono nella città di Chieti - dichiarata città aperta- e presso i dintorni di Pianella.

 

Gli Alleati, sul versante adriatico, erano già nei pressi di Termoli e contavano di arrivare entro Natale a Pescara, per poi raggiungere agevolmente Roma percorrendo la via Tiburtina Valeria. Ma tra gli Alleati e Pescara c'era la Linea Gustav, una imponente linea difensiva voluta da Hitler e coordinata direttamente dal generale Albert Kesselring.

 

Il bombardamento fu ordinato dal generale Montgomery che aveva l’obiettivo di colpire in maniera decisiva le linee di rifornimento dell’esercito tedesco, che faceva uso della linea ferroviaria. Nonostante la violenza dei bombardamenti, l’impeto dell’attacco alla Linea Gustav ed il contributo della Brigata Majella, la difesa dell’esercito tedesco fu strenue e gli scontri si dilungarono per molti mesi in più del previsto, fino all’inizio di giugno del 1944.

L’attacco del 31 agosto, è ancora vivido nel ricordo di molti dei sopravvissuti.

 

Alle ore 13:20 di un caldo pomeriggio d’agosto, la spiaggia era affollata di persone. I bombardieri B-24 del 376th Bombardment Group dell’aeronautica americana provennero dalla direzione del mare e sganciarono le bombe contro il centro cittadino: l’attacco fu devastante. In modo particolare furono rase al suolo le aree comprese tra le attuali via Nicola Fabrizi e via Firenze nonché il palazzo del governo, che allora ospitava il presidio militare, nonché altre aree limitrofe alla stazione. Ma la stazione non fu colpita. Si calcola che questo bombardamento abbia causato 1600-1900 vittime, tra morti e feriti (fonte: Raffaele Colapietra, Pescara, 1860-1960, Pescara, Costantini, 1980, p.493).

Il 14 settembre ci fu un secondo attacco, stavolta ben circoscritto all’area della stazione. Fu un’autentica carneficina perché le bombe furono sganciate quando la stazione era gremita di persone: il bilancio di quella strage è a tutt’oggi incerto, ma Carlo Colacito, nel suo manoscritto “Pescara durante la guerra (1943-1944)”, testimonia la morte di un numero oscillante tra le 600 e le 2000 persone. Il bombardamento colpì la stazione, la linea ferroviaria e le aree limitrofe nel lato nord della città in particolare nella zone circostanti le attuali Corso Vittorio Emanuele e via Firenze.

I successivi attacchi produssero danni materiali, sempre nella sponda nord del fiume, ma poche vittime civili poiché la popolazione aveva già abbandonato la città, la cui parte settentrionale era quasi completamente rasa al suolo. Pescara, era diventata una città fantasma.

Anche a motivo del pesante costo in vite umane di questi bombardamenti, l'8 febbraio del 2001, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha conferito alla città la Medaglia d'oro al merito civile.

 

Appena riesco a reperire foto le allego...spero di aver contribuito attivamente...

ciaociao

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@sfidanza2006:

Sono contento che la discussione ti abbia spinto ad approfondire l'argomento e a farti raccontare...

In fin dei conti è questo l'obiettivo di partenza.

 

I miei nonni mi raccontavano spesso delle loro esperienze durante la WWII, e ora che non ci sono più mi rammarico di non aver chiesto loro abbastanza (mio nonno materno, qualche mese prima di morire, ha scritto anche qualche paginetta, che un giorno dovrò decidermi a riscrivere al computer...).

 

Sapete... sono un po' sentimentale...

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  • 4 settimane dopo...
  • 7 mesi dopo...
Anche se non è propio la mia città, metto lo stesso la storia di Cremona(capoluogo della mia provincia)

Durante la 2° guerra mondiale Cremona è stata bombardata 23 volte, tutte concentrate negli ultimi 10 mesi del conflitto. Il totale non tiene conto delle azioni dirette sul ponte del Po' ,ai quei tempi abbastanza lontano dal centro abitato.

Il primo di quei bombardamenti fu anche il più tragico, costò alla città 119 morti, più 13 militari tedeschi e oltre 80 feriri.

I rifugi antiaerei pubblici erano pochi, ma ne esistevano molti altri privati, soprattutto scantinati di abitazioni del centro storico che, come si diceva ai temp,i erano a prova di bomba.

L'obbiettivo più importante della città era la stazione ferroviaria.

Alle 10:44 di lunedì 10 luglio 1944 Cremona viene colpita da uno spaventoso bombardamento. Una trentina di bombardieri pesanti in direzione Ovest-Est a un altezza di circa 1500 metri fanno cadere, in 6 ondate in successione ravvicinata, sull'obbiettivo stabilito(la stazione ferroviaria appunto) una cinquantina di bombe dirompenti di medio grosso calibro. L'azione durò non più di una decina di minuti, ad opera di bombardieri americani B17 fortezze volanti. L'obbiettivo stabilito venne clamorosamente mancato. Le bombe caddero entro 2 strisce di territorio larghe circa 150 metri aperte a forbice a ovest e convergenti verso est. Le bombe caddero in gran parte sul centro abitato e sugli appezzamenti agricoli vicini.

 

In reatà non fu bombardata solo Cremona (che subì appunto un pesantissimo attacco il 10 luglio 1944), ma anche Crema (dove abito) subì ripetuti bombardamenti: l'obiettivo era solitamente il ponte ferroviario, che veniva colpito dai bombardieri oppure dai cacciabombardieri e, di conseguenza, distrutto.

A volte l'azione era accompagnata dal mitragliamento di qualsiasi cosa si muovesse (il 30 dicembre del 1944, ad esempio, venne ucciso un vigile urbano nei pressi della stazione ferroviaria), altre si assisteva a tragici errori che comportarono numerose vittime civili (il 1 dicembre del 1944 i bombardieri alleati sganciarono corti, colpendo l'istituto San Luigi che ospitava numerosi sfollati e facendo cinque vittime; lo stesso accadde quando un altro lancio corto colpì un rifugio antiaereo collocato nelle mure cittadine a circa 400/500 metri dalla stazione, facendo due vittime).

Di norma gli aerei agivano senza alcun contrasto (la contraerea non c'era; lo stesso dicasi per il ponte di Cremona, a riguarda del quale rammento un articolo su di un giornale locale in cui il giornalista aveva rintracciato negli archivi militari francesi il rapporto dell'ufficiale pilota comandante la prima azione di bombardamento compiuta a Cremona contro il ponte sul Po. Bene, l'ufficiale transalpino segnalava nel suo scritto. "il n'ya pas de flak" (non c'è contraerea)), anche se in un'occasione sembra che i bombardieri alleati vennero contrastati da due Focke Wulf Fw 190 tedeschi di cui uno, però, fu subito abbattuto dai caccia di scorta, precipitando poi al suolo nella zona di Casaletto di Sopra.

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  • 2 settimane dopo...

Alcuni aggiornamenti sui bombardamenti della città di MASSA. Stiamo ricostruendo un data base con i bombardamenti e riscontriamo molta difficolta in quanto la documentazione è molto scarsa e i ricordi diventano sempre più labili.

Dal mese di gugno 1944 al mese di aprile 1945 la città fu sottoposta ad un crescendo di bombardamenti alleati oltre 80 azioni, gli aerei partivano dalle basi in Puglia, contemporaneamente la città veniva cannoneggiata dai tedeschi dalla batteria di Monte Marcello posta a difesa del porto di La Spezia. La zona di Massa era sostanzialmente la "terra di nessuno" sulla linea gotica dove si è fermata l'avanzata alleata dall'agosto '44 all'aprile '45. Inoltre la zona era oggetto delle rappresaglie tedesche per le azioni partigiane nelle apuane. Complessivamente si contano oltre 660 morti. Gli americani bettezzarono la zona di Massa il sentiero dei suicidi.

A chi è interessato comunico che è possibile visitare un rifugio antaereo recuperato dall'amministrazione comunale.

Inoltre vi faccio sapere che è in giro per l'Italia la mostra "Quando piovevano le bombe" sui bombardamenti di Barcellona, sarà ospitata a Massa dal 1 al 15 giugno 2008.

cordiali saluti e auguri di buona pasqua.

Andrea Bontempi

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Per quanto riguarda Como, dai ricordi dei miei genitori ci sono stati il mitragliamento della stazione ferroviaria e di un battello, ed il lancio di una bomba che mi pare non esplose. Ricordo però che si racconta del fatto che la città avrebbe dovuto essere bombardata a tappeto dagli alleati per la presenza di personalità tedesche di alto calibro e che la missione fu sospesa poco prima dell'inizio; non ho mai trovato riferimenti storici su questo, mi piacerebbe se qualcuno potesse darmi informazioni in merito, grazie!

Nella vicina Erba (circa 15 km) invece c'è un monumento che ricorda la morte di alcune decine di civili (mi pare per lo più donne che stavano lavorando) morte in un bombardamento durante la II G.M.

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Per quanto riguarda Como, dai ricordi dei miei genitori ci sono stati il mitragliamento della stazione ferroviaria e di un battello, ed il lancio di una bomba che mi pare non esplose. Ricordo però che si racconta del fatto che la città avrebbe dovuto essere bombardata a tappeto dagli alleati per la presenza di personalità tedesche di alto calibro e che la missione fu sospesa poco prima dell'inizio; non ho mai trovato riferimenti storici su questo, mi piacerebbe se qualcuno potesse darmi informazioni in merito, grazie!

Nella vicina Erba (circa 15 km) invece c'è un monumento che ricorda la morte di alcune decine di civili (mi pare per lo più donne che stavano lavorando) morte in un bombardamento durante la II G.M.

 

Prova a vedere questo link...

 

Bombardamento Erba (Co)

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