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Venezuela - TOPIC UFFICIALE


Gianni065

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Anche l’Oms dichiara che il servizio sanitario cubano è fra i migliori del mondo

 

Accusato di non rispettare i diritti umani, oppresso da un embargo che dura ormai da quarant'anni, il paese di Fidel Castro può almeno andare fiero del suo sistemma sanitario. Un fiore all'occhiello sul quale adesso c'è anche il riconoscimento dell'Organizzazione mondiale della sanità.

L’Oms infatti per voce del suo direttore generale aggiunto con delega per l’Hiv/Aids e la tubercolosi Jack Chi-con Chow, ha lodato il sistema sanitario cubano. Il direttore si è espresso con parole molto positive e ha anche fatto sapere che molte nazioni del mondo dovrebbero prendere esempio dal sistema assistenziale dell'isola di Fidel Castro: “Il livello raggiunto deve essere preso ad esempio anche da altri Paesi del mondo”. L’altissimo valore raggiunto dai medici cubani è una grande cosa considerando che l’isola subisce da oltre quarant’anni un embargo economico grandissimo da parte degli Usa.

La visita all’Havana. Tappa obbligata del suo viaggio in America Latina, Cuba per Jack Chi-con Chow rappresenta un punto di partenza importante, soprattutto per la preparazione dei suoi dottori. Un numero altissimo di medici ha fatto esperienze all’estero, e nella ricerca scientifica l’Havana è fra i primi posti al mondo.

 

Perché a Cuba. L’Oms ha visitato Cuba soprattutto per cercare di trovare una Simbolo lotta Aidsvia di collaborazione, un metodo, una strategia comune fra le nazioni del mondo per combattere la malattia del ventesimo secolo, l’Aids, in situazioni diverse fra loro, sia dal punto di vista socioculturale che dal punto di vista dello sviluppo nazionale. Fra l’altro va ricordato che dal 1959 (anno della rivoluzione) i servizi legati alla sanità sono completamente gratuiti per tutta la popolazione. Dopo la vittoria di Castro e dei suoi uomini vi fu anche l’instaurazione del servizio sanitario rurale che ha finalità di prevenzione delle malattie, soprattutto nelle zone più impervie del Paese.

 

Medici e peacekeeping. Sono una cinquantina le nazioni del mondo che possono contare sull’aiuto dei medici e del personale sanitario cubano, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. E sono molti i paesi che “sfruttano” le strutture di Fidel e la preparazione dei suoi dottori per il proprio servizio sanitario nazionale. Due esempi su tutti sono Haiti e Venezuela. Nel primo caso sono stati formati nelle scuole cubane più di centoventi medici haitiani che potranno tornare sull’isola dei bucanieri per portare soccorso ad una popolazione martoriata e fra le più povere del mondo. Nel caso del Venezuela, i medici cubani sono al lavoro da tempo per sostenere la Missione Barrio Adentro con la quale il governo di Caracas ha creato centri sanitari che coprono le necessità delle zone (i barrios) più povere della capitale. Il simbolo dell'organizzazione mondiale della salute

 

Prima della Rivoluzione. Prima dell’avvento di Fidel Castro la sanità cubana versava in gravissime condizioni. Ad esempio mancava totalmente un sistema sanitario efficace ed efficiente. Mancava totalmente il coordinamento tra i pochi servizi sanitari disponibili. Più di centomila persone erano affette da tubercolosi (la popolazione totale era di circa sei milioni di abitanti). Una percentuale stratosferica di bambini, il 95 per cento, era affetta da parassitismo intestinale. La poliomielite, il tetano, la gastroenterite, la febbre tifoidea, erano casi ad elevato tasso di mortalità. Vi era un altissimo tasso di mortalità infantile: oltre 70 per mille nati vivi, e materna 120 per centomila nati vivi. L’aspettativa di vita era di 59 anni. In totale i medici sull’isola erano circa seimiladuecento.

La cosa più sconvolgente era l'investimento da parte dello stato: solo tre pesos a testa.

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Sanità per i bambini poveri Veto di Bush sulla legge

Lo stop al Congresso. I democratici: sconnesso dal Paese

 

WASHINGTON — L'appello del piccolo Graeme Frost, che venerdì corso lo aveva pregato di non farlo, è stato inutile. George Bush ha negato ieri l'assistenza medica gratuita a quasi quattro milioni di bambini americani, le cui famiglie non sono in grado di pagare le costose polizze assicurative private. Il presidente ha posto il veto sullo

State Children's Health Insurance Program o Schip, il piano che dà la copertura sanitaria pubblica ai figli di coppie a basso reddito, approvato al Congresso con ampia maggioranza bipartisan.

 

È una scelta politica molto azzardata, che rischia di isolare ulteriormente il capo della Casa Bianca. Lo Schip è infatti un programma molto popolare, appoggiato da uno schieramento trasversale, che vede insieme democratici, repubblicani moderati, industria farmaceutica e perfino le Chiese cristiane. In vigore da 5 anni, finanziato con 25 miliardi di dollari, esso ha garantito cure gratuite a 6,6 milioni di bambini, figli di famiglie non abbastanza povere da poter accedere al Medicaid, il programma federale di assistenza medica per i poverissimi, ma comunque non in grado di pag arsi una mutua privata.

 

Nella versione votata la scorsa settimana, il Congresso prevede di portare la spesa dello Schip a da 35 a 60 miliardi di dollari nel prossimo quinquennio, consentendo ad altri 3,8 milioni di bambini americani di beneficiarne. Ben 18 senatori repubblicani, preoccupati delle loro prospettive elettorali nel 2008, hanno votato con la maggioranza democratica, un risultato che rende il decreto immune al veto presidenziale. Non così alla Camera dei Rappresentanti, dove ci sono stati meno dei due terzi necessari. Anticipato da settimane, il no di Bush ha motivazioni politiche e ideologiche: il presidente insiste sulla disciplina finanziaria per riportare sotto controllo il bilancio, anche se poi chiede contemporaneamente altri 42 miliardi di dollari per la guerra in Iraq. L'argomento di Bush è che l'ampliamento spingerebbe migliaia di famiglie, oggi coperte dall'assicurazione privata, a chiedere l'aiuto pubblico, facendo esplodere i costi ben oltre lo stanziamento previsto. Più in generale, Bush pensa che così si apra la strada «a un sistema sanitario controllato dal governo».

 

«Non cambierà idea», ha detto ieri la portavoce della Casa Bianca, Dana Perino, secondo la quale è tempo di «cercare un compromesso, concentrandosi sull'obiettivo originario, quello di coprire prima di tutto i bambini più bisognosi».

 

Ma la reazione democratica è stata durissima. «Oggi — ha detto il senatore Ted Kennedy, che guida la Commissione per la Sanità — abbiamo appreso che un presidente pronto a gettar via 700 miliardi di dollari in Iraq, non è disposto a spendere una piccola frazione di quella somma per dare l'assistenza medica ai bambini americani». Secondo Harry Reid, capo della maggioranza al Senato, «il veto dimostra quanto Bush sia ormai disconnesso dalle vere priorità del Paese». Ma voci critiche si sono levate anche dalle file repubblicane: «Spero che l'Amministrazione non intenda affrontare il popolo americano, aprendo il portafogli sulla guerra e dicendo ai bambini senza assistenza medica di andare a farsi benedire », ha ammonito il deputato della Louisiana, Jim McCrery.

 

Negativo anche il giudizio del senatore del Mississippi, Trent Lott, che però si è detto fiducioso «si possa trovare un punto d'incontro». Il veto infatti non blocca l'operatività dello Schip, che intanto è stato prolungato fino al 15 novembre nella sua forma attuale, mentre esecutivo e Congresso cercano di formulare un compromesso. La Casa Bianca, nel suo progetto di bilancio, aveva previsto di aggiungere appena 5 miliardi di dollari al programma, 1 miliardo ogni anno, portandone il finanziamento totale a 30 miliardi.

 

http://www.corriere.it

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Anche l’Oms dichiara che il servizio sanitario cubano è fra i migliori del mondo

 

Accusato di non rispettare i diritti umani, oppresso da un embargo che dura ormai da quarant'anni, il paese di Fidel Castro può almeno andare fiero del suo sistemma sanitario. Un fiore all'occhiello sul quale adesso c'è anche il riconoscimento dell'Organizzazione mondiale della sanità.

L’Oms infatti per voce del suo direttore generale aggiunto con delega per l’Hiv/Aids e la tubercolosi Jack Chi-con Chow, ha lodato il sistema sanitario cubano. Il direttore si è espresso con parole molto positive e ha anche fatto sapere che molte nazioni del mondo dovrebbero prendere esempio dal sistema assistenziale dell'isola di Fidel Castro: “Il livello raggiunto deve essere preso ad esempio anche da altri Paesi del mondo”. L’altissimo valore raggiunto dai medici cubani è una grande cosa considerando che l’isola subisce da oltre quarant’anni un embargo economico grandissimo da parte degli Usa.

La visita all’Havana. Tappa obbligata del suo viaggio in America Latina, Cuba per Jack Chi-con Chow rappresenta un punto di partenza importante, soprattutto per la preparazione dei suoi dottori. Un numero altissimo di medici ha fatto esperienze all’estero, e nella ricerca scientifica l’Havana è fra i primi posti al mondo.

 

Perché a Cuba. L’Oms ha visitato Cuba soprattutto per cercare di trovare una Simbolo lotta Aidsvia di collaborazione, un metodo, una strategia comune fra le nazioni del mondo per combattere la malattia del ventesimo secolo, l’Aids, in situazioni diverse fra loro, sia dal punto di vista socioculturale che dal punto di vista dello sviluppo nazionale. Fra l’altro va ricordato che dal 1959 (anno della rivoluzione) i servizi legati alla sanità sono completamente gratuiti per tutta la popolazione. Dopo la vittoria di Castro e dei suoi uomini vi fu anche l’instaurazione del servizio sanitario rurale che ha finalità di prevenzione delle malattie, soprattutto nelle zone più impervie del Paese.

 

Medici e peacekeeping. Sono una cinquantina le nazioni del mondo che possono contare sull’aiuto dei medici e del personale sanitario cubano, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. E sono molti i paesi che “sfruttano” le strutture di Fidel e la preparazione dei suoi dottori per il proprio servizio sanitario nazionale. Due esempi su tutti sono Haiti e Venezuela. Nel primo caso sono stati formati nelle scuole cubane più di centoventi medici haitiani che potranno tornare sull’isola dei bucanieri per portare soccorso ad una popolazione martoriata e fra le più povere del mondo. Nel caso del Venezuela, i medici cubani sono al lavoro da tempo per sostenere la Missione Barrio Adentro con la quale il governo di Caracas ha creato centri sanitari che coprono le necessità delle zone (i barrios) più povere della capitale. Il simbolo dell'organizzazione mondiale della salute

 

Prima della Rivoluzione. Prima dell’avvento di Fidel Castro la sanità cubana versava in gravissime condizioni. Ad esempio mancava totalmente un sistema sanitario efficace ed efficiente. Mancava totalmente il coordinamento tra i pochi servizi sanitari disponibili. Più di centomila persone erano affette da tubercolosi (la popolazione totale era di circa sei milioni di abitanti). Una percentuale stratosferica di bambini, il 95 per cento, era affetta da parassitismo intestinale. La poliomielite, il tetano, la gastroenterite, la febbre tifoidea, erano casi ad elevato tasso di mortalità. Vi era un altissimo tasso di mortalità infantile: oltre 70 per mille nati vivi, e materna 120 per centomila nati vivi. L’aspettativa di vita era di 59 anni. In totale i medici sull’isola erano circa seimiladuecento.

La cosa più sconvolgente era l'investimento da parte dello stato: solo tre pesos a testa.

si gli hanno fatto visitare l'unico ospedale funzionante :rotfl: ...ma non farmi ridere..

ma xchè non volete arrendervi all'evidente inutilità del marxismo e di elementi come fidel?

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guerre causate dal comunismo ci vedo a mala pena l'afghanistan (korea e vietnam mi apre una questione territoriale)...

Mica come il nazi-fascismo che vedono causare ben una guerra mondiale e un'inutile attacco all'etiopia...

 

si gli hanno fatto visitare l'unico ospedale funzionante rotfl2.gif ...ma non farmi ridere..

ma xchè non volete arrendervi all'evidente inutilità del marxismo e di elementi come fidel?

si sono cosi scemi all'OMS...

 

AMBIENTE, CON STANDARD USA NECESSARI 5 PIANETI

 

LONDRA - Lo "sviluppo sostenibile" può essere stato al centro dei discorsi di molti politici in questi ultimi tempi ma, secondo un recente studio, il paese dove lo si può vedere realizzato è uno solo: Cuba. Una ricerca del Global Footprint Network, ripresa dal settimanale britannico New Scientist, ha infatti messo a confronto le condizioni di vita (in termini di Pil individuale, istruzione, sanità, aspettativa di vita, ecc.) di 93 paesi con la loro "impronta ecologica", un indice che misura l'impatto ambientale dello stile di vita di una determinata nazione.

 

[continua]

http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notizi...5134454118.html

Ansa nota azienda comunista

 

 

X dominus: capisco ma però non si può fare TV in totale libertà

Modificato da Leviathan
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Levi, questa che sostieni è la campagna più cieca e inutile che ti abbia mai visto fare.

 

Ma cosa vuoi cercare di dimostrare scusa?

 

Il fatto che la discussione si sia spostata su dei paragoni a titolo esemplificativo, non ci deve distogliere dal FATTO che il Venezuela è di fatto una dittatura.

 

Ci andresti a vivere tu?

 

Non sto parlando di una gita, sto parlando di viverci...

 

Ma rifletti per cortesia...cioè non dico che non lo fai, dico solo: conta fino a 10 prima di rispondere.

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sto cercando di dimostrare che non è una dittatura... è solo una democrazia marcia come tante altre...

Ricordavate i referendum di saddam?

Quelli dove il 92% degli iracheni lo volevano al governo?

 

Confrontali con Chavez dove il 55% dei venezuelani gli ha detto no.

No gli ha detto (quindi non sarà più rieletto)...

 

NO

 

Non ci andrei a vivere perchè è pur sempre un paese povero...

Non eprchè ho paura di finire in un ipotetico campo di cocnentramento per oppositori

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anche in venezuela visto che i partiti di opposizione operano alla luce del giorno...

quindi oscurare le televisioni dell'opposizione e sparare sugli studenti che leggittimamente proitestano tu lo chiami poter operare alla luce del giorno?

Mica come il nazi-fascismo che vedono causare ben una guerra mondiale e un'inutile attacco all'etiopia...

sul nazi-fascismo sono pienamente daccordo. Tuttavia il governo cubano di Fidel ha provocato in africa sommosse e rivoluzioni sanguinose con il loro appoggio e l'utilizzo di campi di addestramento cubani. Visto la totale inutilità dell'idea marxista al governo civile di un qualsiasi popolo, ha in seguito favorito inserimento del fondamentalismo islamico e quindi di gruppi eversivi. In un certo senzo possiamo ringraziare fidel se in africa bin laden ha fatto proseliti

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Mica come il nazi-fascismo che vedono causare ben una guerra mondiale e un'inutile attacco all'etiopia...
quindi oscurare le televisioni dell'opposizione e sparare sugli studenti che leggittimamente proitestano tu lo chiami poter operare alla luce del giorno?

 

Vedi Levi che sei cieco, oppure non vuoi vedere...

 

Hai letto questa cosa, fai finta di niente e te la devono pure ripetere... ma a che gioco stai giocando?

 

Stai tirando la corda? Occhio che ti tiri il cappio al collo da solo... :rolleyes:

Modificato da -{-Legolas-}-
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Tuttavia il governo cubano di Fidel ha provocato in africa sommosse e rivoluzioni sanguinose con il loro appoggio e l'utilizzo di campi di addestramento cubani.

Ne sono a conoscenza ma era davvero per l'ideologia o altri interessi?

In ogni caso chiarisco una cosa...

Rispondendo a skyfighter intendevo che le guerre peggiori (per morti ecc) non sono venute per colpa del comunismo, poichè dall'intervento suo pareva che a causa del comunismo scoppiano conflitto ogni ora con milioni di morti, per lo meno cosi sembrava a me).

 

quindi oscurare le televisioni dell'opposizione e sparare sugli studenti che leggittimamente proitestano tu lo chiami poter operare alla luce del giorno?

Ho già detto la mia sulle televisioni...

 

Su sparare nella folla, non dico niente perchè non trovo effettivamente materiale (andrebbe anche visto come era la folla, violenta o pacifica ecc...)

se ne passate leggero volentieri...

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Levi, sembra che stai discutendo del fatto se sia meglio una pallottola in testa, o una cannonata... che centra com'era la folla? Si tratta sempre di civili contro militari... ma ci vedi o ti metti o prosciutti sugli occhi?

 

Cioè stai giustificando il fatto che siccome in Venezuela è un paese "povero" allora li vanno bene le maniere forti di un ex-colonnello contro la sua popolazione?

 

Ma siamo al delirio?

 

Poi ci stiamo a lamentare se al G8 volano coltelli pallottole e randellate... ma a che serve, tanto a Levi va bene che la polizia spari sulla folla in Venezuela!!!!

 

Ma oh!!!

 

Poi non mi stare a confrontari gli articoli che trovi su internet, tanto la verità viene in parte ammaestrata e rigirata dai giornalisti a seconda della bandiera.. succede qui da noi, vuoi che non succeda li, ne ricaveresti solo informazioni parziali... come dicono qui... 500.000 per la CGIL ma 50.000 per la questura...

 

thò... beccati questa dove 300.000 mila manifestanti si danno battaglia fuori dalle mura del palazzo di Miraflores... sembra Waterloo con tanto di cecchini...

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=20410

 

e beccati quest'altra dove sembra che gli scolaretti sono stati fermati giusto in tempo per la conta:

http://www.peacereporter.net/default_news.php?idn=44257

 

a cosa credi tu?

 

Io credo che uno che va al governo di un paese per modificare una Costituzione in modo da stare in carica a vita, sia un marcione che non merita nemmeno di essere nominato all'ONU, ma che dico all'ONU, non deve essere manco contato per scegliere la squadretta scapoli contro ammogliati del Mercoledì...

 

MARCIO!!

 

Vediamo se lo vedi il marcio...

Modificato da -{-Legolas-}-
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Ma mi stravolgi il senso delle parole o non ci capiamo...

Intendo... metti che la folla era armata (anche pesantemente con armi da fuoco) pensa in quel caso la polizia possa sparare...

 

e non ho maid etto che i metodi forti siano autorizzati dalla povertà---

 

Suglia rticoli in itnternet non ne trovo manco di parte per quello chiedo a voi, cosi ben informati, informazioni

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Infatti ti sto dicendo... senza troppo guardare a quello che hai detto tu, o che ho detto io... fai tabula rasa...

 

1. Ci dicono che folla (300.000) armata di bastoni e pietre si è ammazzata fra oposizioni, con la polizia in mezzo che sparava coi cecchini per proteggere Chavez

2. L'altro dice che c'era uan folla, fermata coi lacrimogeni e i proiettili di gomma all'ultimo metro

 

In mezzo su Internet c'è di tutto... a cosa vuoi credere? Smettila di cercare articoli su internet, e fai sto ragionamento.

 

Allora... io credo che ci siano delle tensioni enormi in quel paese, che sono 2 anni che cercano di fare un colpo di stato a Chavez, e che nel bene o nel male qui arrivano le briciole...

 

foto: http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/200...-venezuela.html

 

di sicuro c'è che uno che si vuol fare eleggere a vita, ha un pò di crisi di megalomania, e non ce lo vedo in una DEMOCRAZIA, di qualsiasi genere... percui la puzza di dittatura aleggia in Venezuela, altro che elezioni democratiche, di fatto è una dittatura perchè uno che ti chiude le TV pubbliche, ce ne piazza una sua e controlla l'esercito, da queste parti non è un santarello di sicuro...

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Ma mi stravolgi il senso delle parole o non ci capiamo...

Intendo... metti che la folla era armata (anche pesantemente con armi da fuoco) pensa in quel caso la polizia possa sparare...

 

e non ho maid etto che i metodi forti siano autorizzati dalla povertà---

 

Suglia rticoli in itnternet non ne trovo manco di parte per quello chiedo a voi, cosi ben informati, informazioni

 

Leviathan, la polizia venezuelana che sparava ad altezza uomo a dei pericolosissimi studenti universitari in rivolta (pesantemente armati di Kalashnikov, mitragliatrici ed rpg ovviamente... e magari anche di qualche semovente contraereo che poteva rovinare i preziosissimi Su30 nuovi di zecca dello zio Ugo... ma fammi il piacere, che razza di armi hanno mai degli studenti universitari che manifestano?) andò in onda su tutti i telegiornali del pianeta circa due o tre settimane fa. L'hanno trasmessa anche qui in Italia e, a meno che uno non guardi sistematicamente ne i telegiornali di Mediaset, ne quelli RAI, ne quelli La7 (al che gli consiglio di dargli un'occhiata ogni tanto perchè significherebbe che non tenta nemmeno di cercare di restare un minimo informato su cio che accade nel mondo) dovrebbe averli visti sicuramente.

 

 

 

Come mai certa gente fa tanto puzzo per una pallottola sparata in aria che uccide di rimbalzo un simpaticone che stava prendendo a colpi di estintore in testa un Carabiniere o per gli altri fatti del G8, mentre cerca sempre di trovare scusa e giustificazioni a quanto fatto dagli sbirri di Chavez nelle università venezuelane una ventina di giorni fa? Quello che ha fatto la polizia venezuelana non è tanto diverso dal massacro al Politecnico di Atene durante la giunta dei Colonnelli.

 

 

 

Se mi dite che è una democrazia allora non c'è modo in cielo o in terra di giustificare una tale repressione nei confronti degli studenti, roba peggiore di quanto accaduto a Genova, con sistematico uso di armi da fuoco. Quindi una roba del genere non me la potete giustificare, così come noi in Italia non giustifichiamo Genova (per la quale sono in corso inchieste della magistratura anche a carico delle Forze dell'Ordina... toh... come in QUELLO STATO di cui si parlava sopra...). Ricordo che qui in Italia un polizio viene messo sotto inchiesta anche se spara a Bin Laden che sta facendo saltare in aria mezzo mondo... figuriamoci se spara addosso a degli studenti durante un'occupazione scolastica!

 

Se me la giustificate allora dovrete ammettere che siamo molto lontani da un regime democratico vero e proprio come quello dei paesi occidentali. Quindi, anche ammesso che non si tratti di una dittatura, non stiamo comunque parlando di un modello di stato liberale come quello in cui viviamo (con tutti i problemi del caso) checchè ne dica qualcuno.

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Anche l’Oms dichiara che il servizio sanitario cubano è fra i migliori del mondo

 

Accusato di non rispettare i diritti umani, oppresso da un embargo che dura ormai da quarant'anni, il paese di Fidel Castro può almeno andare fiero del suo sistemma sanitario. Un fiore all'occhiello sul quale adesso c'è anche il riconoscimento dell'Organizzazione mondiale della sanità.

L’Oms infatti per voce del suo direttore generale aggiunto con delega per l’Hiv/Aids e la tubercolosi Jack Chi-con Chow, ha lodato il sistema sanitario cubano. Il direttore si è espresso con parole molto positive e ha anche fatto sapere che molte nazioni del mondo dovrebbero prendere esempio dal sistema assistenziale dell'isola di Fidel Castro: “Il livello raggiunto deve essere preso ad esempio anche da altri Paesi del mondo”. L’altissimo valore raggiunto dai medici cubani è una grande cosa considerando che l’isola subisce da oltre quarant’anni un embargo economico grandissimo da parte degli Usa.

La visita all’Havana. Tappa obbligata del suo viaggio in America Latina, Cuba per Jack Chi-con Chow rappresenta un punto di partenza importante, soprattutto per la preparazione dei suoi dottori. Un numero altissimo di medici ha fatto esperienze all’estero, e nella ricerca scientifica l’Havana è fra i primi posti al mondo.

 

Perché a Cuba. L’Oms ha visitato Cuba soprattutto per cercare di trovare una Simbolo lotta Aidsvia di collaborazione, un metodo, una strategia comune fra le nazioni del mondo per combattere la malattia del ventesimo secolo, l’Aids, in situazioni diverse fra loro, sia dal punto di vista socioculturale che dal punto di vista dello sviluppo nazionale. Fra l’altro va ricordato che dal 1959 (anno della rivoluzione) i servizi legati alla sanità sono completamente gratuiti per tutta la popolazione. Dopo la vittoria di Castro e dei suoi uomini vi fu anche l’instaurazione del servizio sanitario rurale che ha finalità di prevenzione delle malattie, soprattutto nelle zone più impervie del Paese.

 

Medici e peacekeeping. Sono una cinquantina le nazioni del mondo che possono contare sull’aiuto dei medici e del personale sanitario cubano, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. E sono molti i paesi che “sfruttano” le strutture di Fidel e la preparazione dei suoi dottori per il proprio servizio sanitario nazionale. Due esempi su tutti sono Haiti e Venezuela. Nel primo caso sono stati formati nelle scuole cubane più di centoventi medici haitiani che potranno tornare sull’isola dei bucanieri per portare soccorso ad una popolazione martoriata e fra le più povere del mondo. Nel caso del Venezuela, i medici cubani sono al lavoro da tempo per sostenere la Missione Barrio Adentro con la quale il governo di Caracas ha creato centri sanitari che coprono le necessità delle zone (i barrios) più povere della capitale. Il simbolo dell'organizzazione mondiale della salute

 

Prima della Rivoluzione. Prima dell’avvento di Fidel Castro la sanità cubana versava in gravissime condizioni. Ad esempio mancava totalmente un sistema sanitario efficace ed efficiente. Mancava totalmente il coordinamento tra i pochi servizi sanitari disponibili. Più di centomila persone erano affette da tubercolosi (la popolazione totale era di circa sei milioni di abitanti). Una percentuale stratosferica di bambini, il 95 per cento, era affetta da parassitismo intestinale. La poliomielite, il tetano, la gastroenterite, la febbre tifoidea, erano casi ad elevato tasso di mortalità. Vi era un altissimo tasso di mortalità infantile: oltre 70 per mille nati vivi, e materna 120 per centomila nati vivi. L’aspettativa di vita era di 59 anni. In totale i medici sull’isola erano circa seimiladuecento.

La cosa più sconvolgente era l'investimento da parte dello stato: solo tre pesos a testa.

 

Ti rispondo così: fonte: http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/200...-negli-usa.html

 

Prima di leggere il mio articolo dedicato alla (mala) sanità a Cuba, converrà leggere quanto riportato in questo articolo dedicato alla sanità americana . Alcuni dati sono riportati anche qui sotto.

 

Michael Moore è ritornato a Cannes, riproponendo il falso mito della Sanità statunitense che massacra poveri e bambini. Il documentario di Moore si intitola Sicko ed ha già prodotto un risultato: il regista potrebbe essere incriminato per essere entrato illegalmente a Cuba, il Paradiso terrestre che i cantastorie marxisti contrappongono al sistema degli Stati Uniti. A questo proposito abbiamo intervistato un esponente della diaspora cubana in Italia, lo scrittore Carlos Carralero, presidente dell'Unione per la libertà a Cuba. Prima di riferire le sue precisazioni, conviene precisare qualcosa sulla sanità statunitense. A Washington non ci sono morituri abbandonati nelle strade fuori dalle cliniche, come predicano i padroni del welfare italiano. Gli ospedali pubblici forniscono le cure gratuitamente anche a chi non ha la security card. Inoltre già dal 1986 il Congresso dispose l'Emergency medical treatment and active labor act, che imponeva anche alle cliniche private di fornire cure di emergenza a tutti, prima del trasferimento nelle strutture pubbliche. Questo vale per gli stessi immigrati clandestini, che hanno fatto saltare il tappo della spesa pubblica. Inoltre la lungodegenza, che in Italia è abolita, in America è prassi normale.

 

Circa 40 milioni di cittadini americani restano fuori dall'assicurazione privata, ma essi sono in larga parte persone giovani che non vogliono spendere per libera scelta. Negli Usa infatti, a differenza dell'Italia, non vige l'obbligo di versare ogni mese dalla busta paga, sani o malati che si sia.

 

Come va invece a Cuba? Secondo Carlos Carralero "la vocazione cubana per la Sanità non è frutto della dittatura castrista, ma proviene da una tradizione secolare. Nel 1878 il medico anglo-cubano Carlos Finley ipotizzo' l'origine della febbre gialla. L'urologia è nata a Cuba. Negli anni '50 Cuba aveva più medici di altri paesi occidentali. Più dell'Italia, più del Regno Unito. Del resto Cuba era all'avanguardia anche per la tecnologia: prima della rivoluzione c'erano 6 canali televisivi, e Cuba è stato il secondo paese al mondo ad adottare il tv color. Uno degli obiettivi di Castro fu colpire l'opinione pubblica mondiale coi miti dello sport, dell'Istruzione pubblica, della Sanità. Il numero chiuso nelle facoltà di Medicina venne tolto e iniziò il mito della salute".

Ma la realtà è ben diversa: "Se vai in ospedale devi portarti lenzuola, lampadina e persino il filo di sutura. Ma la tragedia è che non ci sono farmaci. Le farmacie non hanno più nemmeno l'Aspirina: si trovano soltanto erbe officinali. Mentre negli USA l'esule Gloria Estefan ha potuto aprire una clinica gratuita per i poveri, a Cuba non ci sono medici specialisti, perché ben 30.000 sono stati inviati in Venezuela e Bolivia. Il Venezuela così si costruisce un nuovo mito della Sanità pubblica, e in cambio invia petrolio a Cuba, che purtroppo viene esportato e venduto all'Estero".

Le mitiche cliniche cubane sono una bufala? "...C'è la Cira Garcia, dove nemmeno i cubani ricchi possono entrare, perché è riservata agli stranieri dotati di dollari. C'è la clinica di Stato Cimed, riservata ai burocrati di partito, dove è stato ricoverato Castro. Ma per i poveri ci sono i vetri rotti delle farmacie con le erbe essiccate. Tra un poco finiranno anche quelle: nelle campagne i contadini non coltivano più la terra. I prodotti devono essere venduti allo Stato per obbligo, e la proprietà è collettiva o infinitesimale. Meglio non zappare, e infatti i primi fornitori di prodotti agroalimentari a Cuba sono gli odiati americani. Belle contraddizioni, no?"

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rimango dell'idea che il Venezuela sia una democrazia marcia ma non una dittatura...

di sicuro c'è che uno che si vuol fare eleggere a vita, ha un pò di crisi di megalomania, e non ce lo vedo in una DEMOCRAZIA, di qualsiasi genere... percui la puzza di dittatura aleggia in Venezuela, altro che elezioni democratiche, di fatto è una dittatura perchè uno che ti chiude le TV pubbliche, ce ne piazza una sua e controlla l'esercito, da queste parti non è un santarello di sicuro...

infatti ha perso il referendum...

Se vinceva era un dittatore....

Se perdeva pure (come fa un dittatore a perdere)

 

E i partiti di opposizione? sono ancora legali

E c'è un solo partito? NO

E il referendum voluto da chavez? L'ha perso

 

sulle TV siamo gli ultimi che possono parlare...

 

Ps

Legolas il tuo articolo è di un esule cubano?

ne sa più dell'OMS?

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Lascia stare l'OMS che come l'ONU ci mettono tante di quelle belle parole nei loro rapporti, fatto salvo poi filarsela da dove serve un loro contributo reale, fatto sul campo, ne sa qualcosa Gino Strada che puntualmente li vede sparire appena le cannonate si fanno sentire, mentre lui sta li a sfamare e curare la gente del Burundi, Iraq, Packistan, Afghanistan e chi più ne ha più ne metta...

 

Fine IMO

 

Hitler era un signore finchè è diventato dittatore?

 

E allora...?

 

Se tu fossi li, diresti che è una schifosa dittatura a prescindere dal fatto che non sia una dittatura bella fatta e finita...

 

Giuro.. te lo dico l'ultima volta... se non ci vedi niente di strano li... sei cieco come una talpa! :rotfl:

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Legolas,devi capire che per alcuni L'informazione di oggi purtroppo è figlia di wikipedia, dove tutti possono scrivere le ca22ate che vogliono.E c'è chi ci crede.L'informazione derivata dalla realtà e da constatazioni empiriche non esiste +. (Io infatti farò la tesi sulle aziende composte pubbliche e mi affiderò a internet per scriverla, e non a illustri professori e studiosi della materia, o dirigenti di enti locali....)

 

Quindi:

passare sopra a dei manifestanti coi carriarmati è democrazia. Fondare e gestire un'azienda di televisioni in un libero mercato è dittatura.

 

Chiudere una televisione su cui non si dovrebbe avere nessun potere è democrazia. licenziare/trasferire o peggio magistrati che indagano su politici ladri e corrotti e democrazia.

 

Avere una rete industriale/produttiva che cerca di ridurre l'inquinamento, ma soddisfare i bisogni dei cittadini è reato. Fare vivere il proprio popolo con le pezze al culo significa avere un paese ecocompatibile.

 

Questo solo perchè un tizio l'ha scritto su internet.......

Modificato da Venon84
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Ok a parte il fatto che chi piu' e chi meno, avete ragione, lancio una scomessa: punto su Chavez nel governo ben oltre il 2012! Democraticamente o meno...

Questo lo dico soltanto basato sui miei 18 anni vissuti in Sud America...

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Chavez: «E' stata una vittoria di merda....»

Il presidente venezuelano minimizza a modo suo la sconfitta nel referendum sulla riforma costituzionale

 

 

Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, durante la conferenza stampa

CARACAS (Venezuela) - La notte in cui ha perso il referendum sulla riforma della Costituzione, Hugo Chavez ha tessuto le lodi del «trionfo della democrazia». Il presidente del Venezuela ha resistito tre giorni. Poi ha ripreso toni a lui più consoni, qualificando come «vittoria di merda» quella dell’opposizione, ottenuta con poco più del 50% dei voti .

 

VITTORIA E SCONFITTA - «La sappiano amministrare la loro vittoria, perché già la stanno riempiendo di merda. E’ una vittoria di merda mentre la nostra, la chiamino pure sconfitta, ma è fatta di coraggio», ha tuonato Chavez in conferenza stampa dal palazzo Miraflores. Il riferimento contingente pare essere agli articoli pubblicati sulla stampa venezuelana, secondo cui il presidente domenica sera avrebbe avuto intenzione di tentare un colpo di mano quando ha visto che i risultati gli andavano contro; ma sarebbero stati i vertici dell’esercito a convincerlo che doveva accettare la sconfitta. Tutte menzogne, secondo Chavez. E anche secondo il ministro della Difesa, generale Rangel Briceno, che ha detto ieri - non si sa se per errore o per un colpo di spirito - «Non si può fare pressione sul presidente, perché lui è im-pressionabile».

 

IL REFERENDUM - Il referendum avrebbe dovuto dare un’impostazione più socialista alla economia venezuelana e soprattutto, garantire al capo dello Stato la possibilità di rielezione perpetua. Chavez però, sia pure sconfitto dall’opposizione, non intende rinunciare. Come scrive lo spagnolo El Mundo, è tornato alla carica promettendo una nuova offensiva entro la fine del suo mandato, nel 2013.

 

«DI NUOVO ALL'ATTACCO» - «Ripartiamo all’attacco» ha promesso. «Lo rifaremo. Abbiamo lanciato la prima offensiva per la grande riforma costituzionale ma non credete che sia finita qui. Preparatevi, perché vedrete una seconda offensiva verso la riforma costituzionale». E il presidente populista, che sembra essere stato abbandonato da parte del suo elettorato, ha aggiunto: «Se si raccoglieranno le firme, questa riforma si può di nuovo sottoporre a referendum. In altre condizioni, in altro momento, ma in questo stesso luogo che si chiama Venezuela».

 

Non vi preoccupate, molto prima del 2012 ci sarànno i militari per le strade, per sedare,come direbbe leviathan, democraticamente le teste calde

Modificato da skyfighter
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Non vi preoccupate, molto prima del 2012 ci sarànno i militari per le strade, per sedare,come direbbe leviathan, democraticamente le teste calde

Se così fosse diventerebbe una dittatura che ora non è...

 

passare sopra a dei manifestanti coi carriarmati è democrazia. Fondare e gestire un'azienda di televisioni in un libero mercato è dittatura.

Chi ha detto che tien an men era democrazia?

Usare le TV per pilotare le opinioni della gente è dittatura mediatica. vero

é reato avere tre televisiionim in italia per un unico editore? vero, lo dice la corte costituzionale

Rete4 abusiva? vero, lo dice l'UE, la corte costituzionale e la corte di giustizia europea.

 

Sono questi i tizi che scrivono su internet?

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tra l'altro il fatto che una ciambella non riesca col buco non vuol dire che non si pensasse di fare una cimbella ; mi spiego il fatto che non sia riuscito a giustificare con un referendum un piano per essere l' unico detentore del potere non vuol dire che non ci abbia tentato.

 

Ricordo quando il mio prof parlava di fascismo come totalitarismo mancato perchè Mussolini divideva il potere con la Chiesa e con il re V.Emanuele non è che per questa sua debolezza fosse una democrazia...

 

perfino i Nazisti hanno per qualche anno risparmiato i figli di famiglie miste ebreo-ariane proprio perchè i membri ariani protestarono (a riprova del fatto che le dittature prendono il potere non tanto per la violenza dei dittatori ma, perchè troppo pochi si ribellano anche semplicemente dicendo di no , in venezuela hanno cominciato a dire di no )

Modificato da cama81
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in una dittatura i referendum vanno sempre e solo come vuole il governo. In venezuela no.

 

Facile odiare un leader straniero di un paese sconosciuto solo perchè non è filo americano.

Quanto a giornali e TV siamo gli ultimi a poter parlare visto che siamo 78° come paese mondiale con libertà di informazione (tra il ruandi e il Butwana). Tra RAISET, le minaccie all'ex direttore del "corriere della sera "affinchè assumesse una posizione filo-governativa in epoca berlusconiana (poi dimesso)...

Allora anche l'italia era una dittatura? cosa di differenzia tra loro?

Se chavez perdesse le prossime elezioni nulla direi.

 

Facile parlare degli altri guardiamoci per noi

 

Apparte che Chavez è socialista per criticare il comunismo skyfighter non perde occasione.

Fidel (che invece è una dittatura per davvero) comunista, ha il miglior sistema sanitario sud americano, oltre a essere il paese più ecocompatibile (effetto embargo) come dicono gli ambientalisti.

Quindi solo fame e disperazione nonc redo poprio.

I cubani sono poverissimo ma i servizi esensiali li hanno (eccetto al democrazia).

 

Ometti con enorme ego?

Tmi ricorda qualcuno

 

 

Non hai idea di ciò che scrivi....e sarebbero talmente tante le cose da replicare che non ci voglio perdere più dei 30 secondi necessari a scrivere 'ste 2 righe. Ogni volta che leggo commenti come il tuo mi auguro (ma credo proprio invano) che siano motivati solo dalla voglia, tipica dei ragazzi(ni), di fare sempre i bastian contrari....

 

 

Discorsi proprio da interista...

Modificato da paperinik
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