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Arma anti-satelliti


Venon84

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I cinesi hanno testato un'arma antisatellite con cui hanno distrutto un loro satellite metereologico(fonte PdD). A parte il fatto che già gli americani l'avevano fatto con la costruzione dei missili ASAT lanciabili dagli F15, la cosa è abbastanza grave dal mio punto di vista. Si entrerebbe in una nuova guerra fredda in cui non sono + le armi nucleari(o meglio non solo quelle) a costituire un pericolo. Uno Stato ricorrerebbe alla minaccia di distruggere i satelliti e paralizzare telecomunicazioni e quant'altro, in caso di aggressione diretta o in caso di sanzioni. Si tornerebbe all'età della pietra.

 

Secondo mè è una cosa di cui vale la pena di discutere. Voi cosa ne pensate?

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Ho sentito anch'io... in effetti ci pensavo quando stavo leggendo il giornale e pensavo: "lo hanno testato su di un satellite meteo, chissà se ce la fanno a prendere un satellite spia che lavora n un orbita più bassa e quindi va più veloce" però poi ho pensato che possono combinare un bel pò di guai anche "abbattendo" anche satelliti per le telecominicazioni... sarebbe, come dici, un gran problema...

 

Secondo me, e qui potrei dire anche una cavolata, l'unica cosa positiva è la poca flessibilità dell'arma, visto che bisogna allestire un missile nuovo per ogni lavoro...

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Gli americani sospesero il programma ASAT sia per i missili aviolanciati, sia con i Thor modificati e i Nike Zeus visto il bando della sperimentazione delle armi antisatellite concordato con l'URSS (e lo stesso fecero i sovietici), sarebbe pericoloso ricominciare una gara alle armi antisatellite.

Comunque ai cinesi interessano poco i satelliti spia, nessun giornalista l'ha colto ma questo è un chiaro messaggio al programma SDI: se abbattono i saltelliti che sono il primo stadio dello scudo spaziale gli americani possono rottamarli i loro bei intercettori cinetici.

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Infatti, non furono mai in produzione proprio in funzione del bando alle sperimentazioni delle armi antisatellite.

La tecnologia possono anche avercela ma non possono sapere se funziona, poi gli americani non hanno grosse esigenze in tempo di pace di un arma ASAT in quanto ormai si può vedere ogni angolo del globo con i satelliti commerciali quindi minacciare i statelliti spia nemici, o quelli da comunicazione, non avrebbe molto senso, e nessuno ha

in programma un idea ambiziosa come l'SDI.

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La cosa non è affatto bella, la volontà americana di militarizzare lo spazio c'è, non nascondiamola, potrebbero usare questa "scusa" come pretesto per iniziare a studiare programmi più arditi. E poi tanto scusa, questa cosa della Cina non è.

 

Io non ci vedo nulla di male, scusa finchè li avevano gli Americani i missili anti satellite nulla, ora che li hanno anche i Cinesi ci facciamo problemi?

Per il semplice motivo che gli USA sono nostri alleati :) la Cina, direi proprio di no.

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Noi non importuniamo loro, ma se loro importunano noi? noi non potremmo reagire per paura che i cinesi ci rispediscano all'età della pietra??? :thumbdown:

In questo caso non c'è l'equilibrio che si ha con le armi atomiche.

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Noi non importuniamo loro, ma se loro importunano noi? noi non potremmo reagire per paura che i cinesi ci rispediscano all'età della pietra???

 

Quindi si fa di tutto perchè all'età della pietra ci rimangano loro??

Il fatto di non poter sviluppare una tecnologia anti-satellite mica significa lasciarli fermi al palo come tecnologia.

E' solo che finchè di queste cose se ne parlava e sviluppava 20 anni fa era un conto, (c'era la guerra fredda, c'erano due nazioni contrapposte...) ma adesso a che servirebbe se non ad innalzare i toni?

E' un pò come i test nucleari nordcoreani...

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Fred hai interpretato perfettamente il mio pensiero.

Come ho detto non ci sarebbe equilibrio, in quanto solo i Cinesi potrebbero distruggere i satelli altrui, e nessuno potrebbe impedirglielo. e per quel che mi riguarda, non ritengo il governo cinese molto affidabile...

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Questa è una domanda retorica ma... come mai se gli americani notificano al mondo le loro intenzioni riguardo alla loro politica spaziale, si indignano tutti quanti, mentre se i cinesi sparano missili nello spazio, e gli USA li scoprono, i Cinesi non negano e non dicono niente per giorni, poi se ne vengono fuori solo ieri con una dichiarazione... nessuno dice niente?

 

Eh?

 

:)

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I cinesi da tempo sperimentano armi anti-satellite, lo hanno fatto anche con sistemi laser, e la cosa è stata attentamente studiata dall'USAF nel corso del 2006, anno in cui diversi satelliti americani sono stati oggetto di attenzione da parte dei laser cinesi.

 

Il punto non è che una nazione si doti di armi anti-satellite: ognuno è libero di decidere come spendere i propri soldi, ed in fin dei conti, se uno possiede la tecnologia per lanciare un satellite nello spazio, la stessa tecnologia può servire per distruggere un satellite.

 

Il punto invece, è che la progettazione e lo schieramento di armi antisatellite non è una cosa che normalmente interessa a un paese: a meno che quel paese non ritenga molto probabile di trovarsi nella necessità di utilizzare simili armi.

 

In altre parole: è un progetto da tempi di guerra fredda, in cui USA e URSS erano ragionevolmente convinte che prima o poi sarebbe scoppiato un conflitto.

 

Ma oggi, nel 2007, è difficile immaginare una situazione come quella... e il fatto che lo faccia la Cina, è onestamente molto preoccupante.

 

Non è preoccupante l'aspetto tecnico o operativo (armi del genere servono a poco, perchè per intercettare un satellite devi avere una rete radar di controllo estremamente complessa, che verrebbe distrutta da un attacco di Cruise nelle prime ore di un conflitto) ma è preoccupante l'aspetto politico: che genere di idee ha la Cina in ordine al futuro geostrategico del mondo, al punto da permettersi di bruciare una marea di risorse per dotarsi di un'arma che è chiaramente deputata a colpire satelliti americani o russi?

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Io non sono esattamente d'accordo con quello che dici Berkut.

 

Davvero, gli USA non è che bombardino indiscriminatamente tutto quello che gli capita a tiro.

 

Sarebbe bello cercare di convincere i cinesi di non essere così aggressivi "prima" che sfacciatamente lo diventino.

 

Solo che a livello internazionale non sentono nulla, sono un drago che fa orecchie da mercante.

 

E qui che mi cala il paragone con gli USA.

 

Dove sta scritto che mezzo mondo deve rompergli i cosidetti per la loro politica, mentre se in Cina fanno a freccette con i satelliti, varano una nuova flotta, spendono a destra e manca per lo spionaggio e la forze armate, nessuno fa "bhè".

 

Da qui il mio riferimento al prosciutto sugli occhi.

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Dove sta scritto che mezzo mondo deve rompergli i cosidetti per la loro politica, mentre se in Cina fanno a freccette con i satelliti, varano una nuova flotta, spendono a destra e manca per lo spionaggio e la forze armate, nessuno fa "bhè".

 

Forse perchè gli USA negli ultimi tempi hanno creato ben due teatri di scontri multinazionali e i Cinesi no?

 

E' più grave bombardare l'Iraq o buttar giù dallo spazio un bidone con quattro antenne?

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Io conosco solo due tipi di persone a cui non piace la politica di un'altra nazione: anti-americani e anti-cinesi. Io non sono nè l'uno nè l'altro, anzi.

Sento spesso parlare male di tutte e due queste nazioni, purtroppo. Detto questo vi domando: ma voi avete paura della Cina? Credo che solo uno sciocco attaccherebbe uno stato Europeo o la Russia o gli U.S.A.

 

Certo quello che ha detto Gianni mi spiazza un po', non pensavo avessero testato armi laser su satelliti americani...

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Ragazzi,

 

un governo che decide coscientemente di perseguire un'obiettivo strategico, non si limita ad abbattere un bidone, chiaro che la questione non finisce qui, come è chiaro che sono anni che gli ingenieri cinesi mettono a punto un sistema di scoperta ed inseguimento di un obiettivo in orbita, un sistema di puntamento (forse proprio il laser con cui è stato accecato il satellite americano), ed il vettore che esegue l'intercettazione. E magari non è nemmeno tutta farina del loro sacco (leggi: qualcuno gli aiuta tecnicamente).

 

Si fanno in una settimana queste cose?

 

Gli USA è dal 1998 che si aspettano un tiro del genere dalla Cina, ma è di pochi mesi la loro conciliante dichiarazione di perseguire un uso pacifico dello spazio, proprio di rimando alla recente dichiarazione USA sulla loro politica spaziale futura.

 

Ed allora, non vi sentite presi in giro?

 

Questi predicano bene e razzolano male.

 

Ora in orbita ci sono migliaia di pezzettini di un satellite grazie a loro, e sinceramente mi sembra una porcheria visto che se lo potevano risparmiare, la guerra fredda e finita da un pezzo, e loro stanno ancora giocando a chi arriva prima allo spazio.

 

Ora, spero per loro che dal cielo non sparisca mai un satellite della costellazione GPS, o che non ne disturbino in funzionamento, perchè sarebbero anche in grado di farlo.

 

Inoltre solo dopo 11 giorni dal test, ed le ripetute ed insistenti richieste di chiarimento di USA e Giappone, hanno rilasciato tardivamente una dichiarazione, solo dopo che una testata giornalistica ne ha dichiarato l'esistenza.

 

Tra l'altro un'altra fonte riferisce che tre test precedenti siano falliti, e nessuno ne sapeva niente.

 

Chiaro che cercando di prevalere nella zona, i cinesi entreranno in rotta con Giappone e Stati Uniti, è lampante. Perciò tutto quello che fanno ora, lo sanno benissimo a cosa li porterà in futuro.

 

Che interesse hanno a ristabilire un clima da guerra fredda in Asia?

 

E il bello è che i media di mezzo mondo, sono pronti a giurare che siano gli USA a voler ritornare alla GF.

 

Qui non si tratta di politica anti-cinese, si tratta di vedere il marcio che c'è, non date sempre e solo la colpa agli USA di quello che succede a questo mondo, perchè tutti fanno la loro sporca parte, state tranquilli che è sempre stato così.

 

Chi è che mi parlava di guerre multinazionali?

 

Non posso nemmeno farti notare da dove sono cominciate le guerre in Afghanistan e in Iraq, ne abbiamo parlato gia tante volte.

Modificato da -{-Legolas-}-
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Io come ho detto mille volte non faccio questione di anti-quello o anti-quell'altro.

 

Per me sono tutti uguali, nel senso che rispetto qualsiasi popolo senza pregiudizi di sorta, però in un contesto geostrategico devo comunque analizzare chi è che tutela il mio sistema di vita e chi è che lo minaccia.

Si tratta solo di realismo: distinguere tra amici, alleati, neutrali, avversari e potenziali avversari, tenendo a mente due detti: si vis pacem, para bellum; chi si fa agnello, il lupo se lo mangia.

 

Non so che possibilità e volontà abbia la Cina di far guerra ai paesi occidentali e ai loro alleati: la Cina ha creato un tessuto di interdipendenze economiche così vasto che mi sembra inconcepibile che possa mai scatenare una guerra del genere.

Al di là del risultato militare, sarebbe un disastro economico. Per tutti, ma più per loro.

 

Semmai, la "guerra" al momento è proprio economica: l'economia cinese cresce a un ritmo vertiginoso, e invade completamente i mercati occidentali.

La Cina ha acquisito il controllo del canale di Panama, punto nevralgico per l'economica occidentale, e controlla grandi network di telecomunicazione e importanti settori industriali. L'acquisizione di Hong Kong le ha consegnato un know how tecnologico elevatissimo.

 

Se la Cina non fosse appesantita dal suo carico sociale e dall'arretratezza del suo sistema interno, potrebbe tranquillamente diventare la prima superpotenza nel mondo.

Oggi la Cina è il secondo paese al mondo per spese militari: viene subito dopo gli USA.

 

Ma, se da un lato appare improbabile un conflitto del genere, dall'altro bisogna rammentare che oltre 20 anni fa nessuno pensava possibile che un paese arretrato come l'Argentina potesse sfidare una potenza storica (e per certi versi persino amica) come l'Inghilterra. Eppure è successo.

 

La Cina sta acquisendo un grandissimo potenziale militare, sta mettendo in campo una serie di sistemi d'arma concepiti per colpire i gruppi di portaerei americane, in questi mesi sta introducendo in servizio i primi ICBM ed SLBM in grado di colpire l'Europa e il territorio continentale USA (e gli ICBM sono montati su sistemi ferroviari che dovrebbero impedire la loro eliminazione preventiva).

 

Si tratta di passi importanti, per una nazione che non naviga nell'oro.

 

A tutto questo aggiungiamo ora le ripetute sperimentazioni di armi antisatellite.

 

Un analista, da tutto questo, deve poter trarre una conclusione o no?

 

Mettiamo da parte le ideologie politiche e pensiamoci un attimo.

 

La distruzione di un satellite orbita, non è propriamente un atto di guerra.

 

In fin dei conti, una nazione potrebbe dire: il tuo satellite mi spiava, si trovava sopra il mio territorio, e pertanto ho diritto di distruggerlo o inabilitarlo.

In punto di diritto, la questione potrebbe essere discussa: non c'è una chiara e netta posizione su questo punto.

 

Evidentemente la Cina ritiene (e la sua posizione nel Consiglio di Sicurezza dà concretezza alla sua opinione) che colpire un satellite sulla verticale del proprio territorio non sia un atto di guerra: il proprietario può incazzarsi, ma non sarebbe costretto a reagire con un'azione armata.

 

Se poi il proprietario intende reagire, la forza nucleare cinese è un elemento di concreta dissuasione.

 

D'altro canto, eliminare un satellite offre un vantaggio temporaneo, utile solo in caso di conflitto localizzato e temporaneo.

 

E qual'è il punto in cui la Cina potrebbe avere interesse a scatenare un conflitto localizzato e temporaneo?

 

Taiwan.

 

Se la Cina dovesse decidere di invadere Taiwan, saprebbe benissimo che dovrebbe liquidare la faccenda in pochi giorni, prima che la macchina bellica e logistica americana si metta in moto.

 

Un grosso attacco, massiccio e veloce. In quei pochi giorni, la Cina potrebbe eliminare le capacità satellitari americane in modo da evitare che esse siano utilizzate in favore di Taiwan. Nel frattempo, la minaccia dei missili antinave supersonici impedirebbe agli USA di mandare le portaerei allo sbaraglio: bisognerebbe organizzare un'operazione aeronavale con cura, eliminando i vettori cinesi preventivamente ma.... senza satelliti l'impresa diventa molto, molto ardua!

Nè gli USA potrebbero minacciare una ritorsione nucleare: a parte che non lo farebbero comunque, ma la presenza dei missili nucleari cinesi indurrebbe ad atteggiamenti prudenti, sotto ogni profilo.

 

Non è irragionevole presupporre che in un simile contesto, la Cina potrebbe avere un margine di 4-8 settimane in cui completare l'invasione prima che arrivi una seria reazione.

 

E una volta conquistata Taiwan, che da un punto di vista giuridico non è nemmeno uno stato sovrano (non è riconosciuto dall'ONU) è assolutamente escluso che gli USA possano intervenire.

 

Taiwan ha un'importanza strategica enorme per la Cina, ma è soprattutto un fondamentale cavallo di battaglia politico, come lo furono le Falkland per l'Argentina.

 

Non credo che la Cina sia in grado di conseguire questo risultato, ora come ora, ma credo che questa sia la direzione verso cui si sta muovendo.

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