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Frecce Tricolori


Tollejr86

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Ciao a tutti!sono un appassionato della P.A.N. (Pattuglia Acrobatica Nazionale) e spero tanto di poter diventare un pilota dei 9 che pilotano l'aereo durante le manifestazioni!

qnd sono andato a vedere l'airshow per l'ultimo volo dell'F-104 a Pratica di Mare (manifestazione spettacolare!!!!!!) ho sentito che dicevano che un pilota della PAN con 40 min di esibizione fatica come un qualsiasi operaio in 8 ore!è una cosa tremenda!!!!!!!!

sapete un sito dove posso scaricarmi dei video della PAN o cmq sia di aerei qualsiasi?basta che siano militari!

in Italia abbiamo solo un problema...ci mancano le strutture per addestrare i nostri piloti ma cmq sia quelli italiani sono i migliori in tutto il mondo!

W la PAN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Guardate, sulla PAN potremmo dire tantissimo, ma cosa c'è di meglio della parola di chi la rappresenta?

 

Notizie sulle Frecce Tricolori

 

Ritenute il "fiore all'occhiello" dell'Aeronautica Militare le Frecce Tricolori rappresentano la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti dell'intera Forza Armata. Eredi delle gloriose Pattuglie Acrobatiche del passato, sono l'espressione più spettacolare dell'Aeronautica Militare ed hanno avuto il privilegio di poter dimostrare al pubblico ed agli esperti di tutto il mondo la tecnica di volo della insuperata scuola acrobatica italiana, nata a Campoformido (UD) nel 1930. Negli "anni Cinquanta" l'Italia veniva rappresentata nelle varie manifestazioni nazionali ed internazionali da Pattuglie che si formavano annualmente presso i vari Reparti da caccia. Nel 1961 lo Stato Maggiore deIl'A.M. decise di costituire una Pattuglia Acrobatica Nazionale con sede stabile nell'aeroporto di Rivolto del Friuli. Si chiudeva in questo modo l'anello storico che aveva visto i più prestigiosi Reparti misurarsi in competizioni cavalleresche nel nome del Col. Rino Fouger, pioniere ed inventore del volo acrobatico. Nacque cosi il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico "Frecce Tricolori". Questa e' la sua denominazione organica e di impiego ed e' formato da una compagine molto affiatata e capace che, nella sua globalità operativa, sente l'onore, la responsabilità ed il peso della fiducia che le viene accordata dalla Forza Armata e dalla Nazione. Il velivolo inizialmente adottato fu il prestigioso F-86, sostituito nella stagione del 1964 dal glorioso G.91. Alla fine del 1981 il 313° Gruppo effettuò la transizione sull''Aermacchi MB-339A P.A.N.. Attualmente il Reparto si compone dì circa 90 uomini, tra ufficiali e sottufficiali, e con i suoi 10 velivoli costituisce la più numerosa ed una delle più prestigiose compagini acrobatiche al mondo.

 

I suoi compiti principali sono:

 

1. Rappresentare l'Aeronautica Militare e l'Italia nelle manifestazioni aeree in Patria ed all'estero con programmi di volo acrobatico collettivo che mettano in luce ed esaltino le qualità dei piloti e delle macchine;

 

2. Concorrere alle operazioni belliche con azioni di supporto aereo offensivo (O.A.S.) in appoggio alle forze terrestri per cui, il personale viene addestrato al conseguimento della prontezza al combattimento e tutti i velivoli in carico al Gruppo possono essere convertiti in configurazione armata nel giro di poche ore.Annualmente questo reparto totalizza circa 2800 ore di volo, meta' delle quali vengono utilizzate per l'addestramento acrobatico e per i voli di manifestazioni; l'altra metà, serve a garantire a tutti i pilori l'addestramento operativo necessario per il mantenimento della qualifica di" pronto al combattimento" nel ruolo di caccia bombardiere. I piloti assegnati alla Pattuglia Acrobatica Nazionale vengono selezionati tra gli Ufficiali dei reparti caccia dell'Aeronautica Militare e devono possedere, i seguenti requisiti:

 

- esperienza di volo su aviogetti con un minimo di 1000 ore di volo;

 

- particolare attitudine al volo acrobatico collettivo;

 

-qualifica di "pronto al combattimento" conseguita e mantenuta da un minimo di due anni presso i vari Reparti dell'Aeronautica Militare;

 

- eccellenti doti morali e di carattere.

 

Un programma di volo, qual' è quello delle Frecce Tricolori, è il frutto di tanti anni di attività specifica nell'acrobazia collettiva svolta dai Reparti dell'Aeronautica Militare. E' quindi un patrimonio di esperienza grandissimo, che è stato costruito e tramandato nel tempo attraverso il contributo di idee ed esperienze dei componenti delle Pattuglie Acrobatiche Italiane. A tutt'oggi la P.A.N. ha volato in più di 2000 manifestazioni, visitando tutti i Paesi Europei, le Nazioni del Nord Africa, Medio Oriente, Canada e Stati Uniti d'America. Notevole impegno è stato profuso dall'Aeronautica Militare per instaurare un rapporto di amicizia e collaborazione con i paesi dell'Est Europeo, Tanto che da alcuni anni a questa parte le Frecce Tricolori vengono invitate ad esibirsi per la prima volta in questi paesi. Esperienza di particolare importanza e rilievo e' stata la trasferta del 1986 in Canada e Nord America, ripetuta nel 1992 in occasione del cinquecentenario della scoperta del Nuovo Mondo con il nome di "Columbus '92". Nel 1995 le Frecce Tricolori hanno effettuato il 1° Tour nei Paese dell'Est, nel 2002 in Siria ed in Oman. Inoltre nel 2003 la P A.N. si è esibita per la prima volta a Mosca. Nel 1993, nel 1995 e nel 2001 le Frecce Tricolori sono state invitate ad esibirsi in un mini tour nei paesi Arabi, nel Kuwait, negli E.A.U. e nel Qatar.

 

Il Capo Sezione Relazioni Esterne Cap.

 

Andrea SAIA

 

A questa bella scheda, io aggiungerei solo l'episodio più triste di questi ultimi anni: l'incidente di Ramstein.

 

Riporto la descrizione tratta da un articolo di Franco Aramini:

 

Incidente di Ramstein.

Il 28 agosto del 1988 sulla pista di questa che era la più grande base aerea USA in Germania, in occasione di una grandiosa manifestazione aeronautica per assistere alla quale era accorsa una folla di migliaia e migliaia di appassionati, la Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori stava dando spettacolo con le suo perfette evoluzioni.

Ad un tratto, proprio alla conclusione di quella definita "cardioide" perché i velivoli con i fumi bianchi tracciavano una figura simile ad un cuore salendo in due formazioni distinte e poi, tornando verso terra, sfilando di fianco a distanza ravvicinata mentre il solista li incrociava con rotta ortogonale rispetto alle loro. Una figura di grande effetto e spettacolarità ma anche di un certo rischio.

Questa volta però gli MB-339 del tenente colonnello Ivo Nutarelli (denominato "Solo" o Pony 10 nella formazione), del tenente colonnello Fabio Naldini (("Leader" o Pony 1) e del capitano Giorgio Alessio ("Left Wingman" o Pony 2) collidevano scontrandosi in volo di fronte al pubblico inerme che, seguendo emozionato lo spettacolo, non aveva né la possibilità né la capacità di rendersi conto in quei secondi fatali di quanto stava accadendo.

Il velivolo di Nutarelli, oramai incontrollabile e con il suo pilota cadavere, andava a schiantarsi in mezzo al pubblico, mentre quelli di Naldini e Alessio precipitavano in punti deserti ai lati della pista senza fare altre vittime oltre ai due piloti.

Il bilancio della tragedia doveva fare di Ramstein il più grave incidente aereo del dopoguerra: rimanevano uccisi 67 spettatori in maggioranza tedeschi (51 nello stesso giorno, 16 in quelli seguenti), 3 piloti italiani, 3 militari americani del personale tecnico della base, mentre rimanevano ferite circa 1.000 persone, ricoverate in 46 diversi ospedali. La tragedia avrebbe potuto avere dimensioni maggiori se le autovetture parcheggiate in una grande area adiacente al punto di impatto non avessero fatto da protezione agli spettatori.

La commissione di inchiesta dopo lunghe indagini stabilì che la colpa dell'incidente era da ascrivere con tutta probabilità ad un malore che aveva colto uno dei piloti. In realtà esistono buoni motivi di ritenere che il "malore" venne provocato dall'immediata depressurizzazione della tuta anti-G indossata dal solista causata dal cedimento di un manicotto di alimentazione situato all'altezza della fascia ventrale al quale era connesso il tubo adduttore dell'aria compressa.

L'incidente di Ramstein può essere considerato una pietra miliare nella sicurezza del volo acrobatico, perché subito dopo la tragedia tutte le pattuglie cambiavano le modalità di esibizione, molte manovre giudicate troppo pericolose (fra le quali la cardioide) venivano eliminate dai programmi e la Germania vietava in maniera permanente lo svolgimento di spettacoli aerei.

 

Questa è la triste foto dei resti dei tre aerei, composti al museo dell'aviazione di Rimini:

 

museorim2.jpg

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cos'è il cardioide?

vorrei sapere.......perchè qnd gli aerei fanno delle virate strette a volte si vede l'alone bianco sull'attaccatura della fusoliera con le ali e a volte anche sulla punta delle ali?

credo che gianni possa risp in modo più preciso di tutti.......... :adorazione:

 

 

che nessuno se la prenda :P

Modificato da Tollejr86
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Dread, il brano che ho riportato parla di un difetto nella tuta di pressurizzazione.

 

Il cardiode è la figura in cui due sezioni di aerei si incrociano tra loro (dopo aver disegnato nel cielo una specie di cuore) e il solista passa in mezzo proprio durante l'incrocio.

 

Ovviamente è un effetto ottico, come tutte le manovre acrobatiche: in realtà gli aerei non si incrociano veramente e il solista non passa proprio in mezzo, ma gli spazi sono comunque ristretti e quindi è una manovra rischiosa.

 

A quanto pare, la presurizzazione difettosa ha causato un malore al solista il quale è piombato in mezzo alle due sezioni fuori tempo determinando l'incidente.

 

Gli aloni bianchi citate da Tollejr sono scie di condensazione, provocate dai filetti di aria che in determinati punti dell'aereo, specialmente durante le manovre, viene compressa condensandosi.

In determinate condizioni e sotto certe prospettive, quelle scie possono sembrare degli aloni o assumere proprio la forma di un alone.

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Molto semplicemente....

 

Cos'è il suono? E' una vibrazione dell'aria, che si propaga a una certa velocità (intorno ai 300 metri al secondo).

 

Quando un aereo vola, il suo movimento crea una vibrazione che si sposta in avanti alla velocità del suono.

Nello stesso tempo, però, l'aereo comprime l'aria davanti a sè.

 

Finchè l'aereo vola sotto la velocità del suono, la vibrazione sonora è più veloce della compressione.

 

Man mano che l'aereo si avvicina a quella velocità, questi due effetti (vibrazione sonora e compressione) tendono ad accavallarsi, fino a creare un vero e proprio muro invisibile davanti all'aereo.

 

Nel momento in cui l'aereo supera la velocità del suono, sfonda quel muro, e le onde sonore vengono superate dall'aereo e dalla compressione che esso genera, e non potendosi scaricare in avanti (perchè c'è l'aria compresso dal movimento dell'aereo) si scaricano all'indietro, creando un cono che parte dalla punta dell'aereo e si allarga all'indietro.

 

Quel cono è quindi il rumore dell'onda d'urto generata dal muro d'aria sfondato dall'aereo, e si allarga per chilometri raggiungendo anche il suolo, dove è percepito come un bang.

 

Questo proprio in parole semplici. Se mi legge un tecnico storcerà il naso.

 

L'importante è capire che il bang sonico si genera nel momento in cui l'aereo supera la velocità del suono, e continua ad esserci finchè l'aereo vola supersonico.

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Non a caso si dice infrangere il "muro del suono"! :rolleyes:

 

Per rispondere a Tolle, un aereo può andare oltre il muro del suono anche a basse altitudini, solo che, come dici tu, l'aria è più densa e andare a quella velocià richiede una grande energia e un consumo di carburante mostruoso.

Tieni presenti inoltre che la velocità del suono a livello del mare è più alta rispetto che a 10.000 metri di quota, infatti, essendo il sono un'onda elastica ha bisogno di un mezzo per propagarsi, più il mezzo è denso e più l'onda si trasmette bene (sott'acqua infatti i suoni si sentono molto meglio che in superficie, pensa alla guerra sottomarina....).

Quindi, per esempio, un aereo che viaggia a 1500 km/h, a 200 metri dal suolo fila a mach 1.2, ma a 10.000 metri filerebbe a mach 1,5-6. (i numeri sono totalmente inventati, non fateci riferimento).

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in effetti portare un velivolo alla velocità di 1500 km/h a pelo dell'acqua(tenendo conto che 200 m a quella velocità l'occhio umano vede il pelo dell'acqua molto più vicino rispetto a quanto lo fosse in realà) è una vera impresa e richiede molta abilità ed esperianza!

cmq se non sbaglio l'F-22 Raptor può raggiungere la velocità di Mach 1.2 (1.2 volte la velocità del suono) anche con i post bruciatori spenti!che grande aereo!!!!!!!! :adorazione:

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deve avere un minimo si 1200 ore di volo e per entrarci si deve fare la dom.

i piloti possono essere sia uscenti dall'Accademia o piloti che hanno frequentato corsi di AUPC.l'età min è 23 e l'eta massima è 28.si rimane lì, in quel reparto (131°gruppo), per un max di 5 anni.

cmq esistono anche dei piloti "RISERVA" che sostituiscono, qualora dovesse servire, un pilota che non può volare !

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