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GSh 6-23/30


Wolfman

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E' un pò che sono attratto da questi due cannoni in uso su velivoli russi. Ho fatto una piccola ricerca su Wikipedia...

 

Il GSh 6-23 è descritto come una vera e propria bestia. A differenza del Vulcan è alimentato a gas, quindi non c'è bisogno di un generatore, la massima rotazione è raggiunta in tempo minore e ha un ritmo di fuoco impressionante, 9000rpm :ph34r:

 

Spara proiettili da 23x115mm, più grosso quindi del Vulcan, a una velocità iniziale di 715m/s.

 

L'unica pecca è che i colpi finiscono troppo in fretta...

 

Il GSh 6-30 diciamo che è il fratello maggiore del 6-23, in quanto spara supposte da 30x165mm che pesano 390g a una velocità di 845m/s :ph34r:

 

Le caratteristiche generali sono le stesse del 6-23, alimentazione a gas, alto rateo di fuoco(5000rpm)...

 

EDIT:

Il GSh 6-30 era l’arma del prototipo dello Su25. Solo che non ho capito come mai hanno istallato la versione bicanna dell’arma, invece che quella a 6 canne rotanti. In questo modo sarebbe stato più paragonabile al Warthog e avrebbe sviluppato una potenza di fuoco maggiore.

 

Come mai questa scelta?

 

GSh 6-23

gsh623.jpg

 

GSh 6-30

Modificato da Wolfman
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Sinceramente non lo so, ma credo che avessero una dispersione dei colpi non proprio indifferente con quel rateo di fuoco.

 

Bisogna però dire che se il GSh 6-23 in un secondo spara 130-140 colpi mentre il 6-30 quasi 80, c'è una probabilità sensibilmente alta di colpire il bersaglio, anche con una dispersione notevole.

 

A me sembrano due armi molto valide, ora a voi la parola.

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  • 2 settimane dopo...

Mah... se devo dire la mia, è abbastanza semplice.

 

Uno perchè sceglie una Gatling al posto di un normale cannone a canna singola o al massimo a tamburo revolver?

 

Il Gatling offre un rateo di fuoco elevatissimo al prezzo di un peso maggiore.

La fonte di alimentazione esterna la si sceglie perchè consente di far funzionare l'arma indipendentemente dalla sequenza di sparo, in maniera da evitare inceppamenti che sarebbero fin troppo probabili con quelle cadenze di tiro (parliamo anche di 10.000 colpi al minuto).

 

Viceversa il cannone tradizionale a presa di gas, spara a un ritmo molto più modesto (diciamo nell'ordine dei 1000-2000 colpi/min) che però non è da buttar via, in compenso è più leggero e meno costoso.

 

Ora, costruire un Gatling e poi rinunciare ai vantaggi offerti dall'alimentazione elettrica esterna, mi pare un po' da chiodi, detto francamente. A quel punto meglio optare su una coppia di cannoni tradizionali!

 

Tanto più se si considera che il GSh-6-23 ha comunque bisogno di un collegamento elettrico per il controllo del fuoco.

 

Inoltre, con la presa di gas si perde anche un altro vantaggio del Gatling, quello della sicurezza: i cannoni tradizionali vanno armati per fare fuoco, di solito si usa una cartuccia pirotecnica, e poi restano armati in una situazione abbastanza rischiosa dal punto di vista degli spari accidentali.

E' una cavolata, se vogliamo, ma è comunque un vantaggio del Gatling elettrico (dove basta togliere corrente per renderlo inerte e innocuo) che si perde.

 

Quindi, tanto di cappello ai progettisti russi per aver costruito un Gatling a presa di gas, specialmente se garantisce davvero la stessa affidabilità e precisione di un Gatling elettrico ma il punto è: ne valeva la pena?

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Ma scusa Gianni se con i cannoni a presa di gas si corre questo rischio di fuoco accidentale, come mai sono così tanto diffusi?

 

Voglio dire, quasi tutti gli aerei europei utilizzano cannoni a presa di gas...

 

Magari non ho capito bene ma per i Gatling c'è un rischio maggiore?

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No, scusa mi sono spiegato male, io intendevo se per i Gatling a presa di gas ci fosse rischio maggiore rispetto ad esempio a un cannone revolver a presa di gas, non intendevo Gatling elettrici.

Modificato da Wolfman
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Bhè, no, il rischio è identico.

 

Ma che il sistema non sia proprio il massimo dell'affidabilità, secondo me è confermato dal particolare che - se memoria non mi inganna - sul GSh-6-23 c'è una riserva di almeno una decina di cariche per la riaccensione del cannone in caso di inceppamenti.

 

Sui moderni cannoni occidentali, di solito, ce n'è una sola o due, in qualche caso tre, ma non di più.

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