Vai al contenuto

FAL BM59.


Gatlin

Messaggi raccomandati

Ok, esistono fucili più moderni, più leggeri, più "performanti", ma vi assicuro che tenere in mano una bestia del genere da una soddisfazione immensa, altro che AR 70/90!!!

 

Qualcun altro sa darmi informazioni su questo fucile o darmi qualche link?

 

Ps. si vede che ho fatto il militare? :D

Link al commento
Condividi su altri siti

Io per adesso mi accontenterei anche solo dell'AR70-90 :D

 

caratteristiche

TIPO : Fucile automatico leggero

CALIBRO : 7,62x51 mm

PESO : 4,4 Kg (a vuoto)

LUNGHEZZA : 1095 mm

Con calciolo ripiegato :840 mm

LUNGHEZZA CANNA : 491 mm

CARICATORE : Da 20 colpi

CELERITA' DI TIRO TEORICA : 750 colpi/min

Velocità pallottola 820 m/s

 

FOTO:

http://www.supercharger.net//private/NFA/bm-59fa-1.jpg

http://www.supercharger.net//private/NFA/bm-59fa-6.jpg

http://www.supercharger.net//private/NFA/bm-59fa-3.jpg

http://www.supercharger.net//private/NFA/bm-59fa-2.jpg

http://www.supercharger.net//private/NFA/bm-59fa-5.jpg

http://www.supercharger.net//private/NFA/bm-59fa-3.jpg

 

La Beretta fornì sul BM-59 un libretto dettagliato e bene illustrato, lungo 23 pagine e pubblicato il 15 ottobre 1959. In quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), il documento era classificato "Riservato", con l'annotazione "Contenente informazioni su materiale riguardante la Difesa nazionale e progettato dalla Beretta". Le prime cinque pagine contenevano una trattazione storico-politica e si aprivano con una frase del generale Douglas MacArthur: "Nuove condizioni richiedono nuovi metodi e immaginazione. Le guerre non si vincono mai con il passato". Il documento riflette le tese condizioni politiche dell'epoca della Guerra Fredda.

Dopo che fu fondata l'Alleanza Atlantica e garantita inizialmente la sicurezza della Europa Occidentale, i passi seguenti furono l'incremento quantitativo e qualitativo degli armamenti e l'organizzazione della produzione e dei centri di ricerca per mantenere in piedi un efficiente sistema difensivo.

 

Benchè si mirasse a sfruttare le capacità di produzione e il talento inventivo degli europei, all'inizio si rese necessario che fossero gli USA a fornire i primi armamenti alle forze Nato. Poi si cominciarono a fondare le basi produttive dell'Europa. Il ruolo più importante toccò alla Beretta, che fabbricò l'arma principale delle forze terrestri, il fucile di fanteria. La fabbrica d'armi da fuoco italiana fu scelta per produrre la massa dei fucili (ricambi compresi), occorrenti alle divisioni di fanteria della Nato: oltre 100.000 semiautomatici Garand M1 calibro 30-06 vennero sfornati in due anni. La qualità delle armi prodotte e dei ricambi destinati a riparare i Garand originali americani fu testimoniata da diverse nazioni Nato che impiegarono quei fucili nella guerra di Corea.

 

In seguito si manifestarono tre nuovi e importanti requisiti operativo-militari: primo, l'adozione di una nuova cartuccia d'ordinanza comune a tutta l'Alleanza, la munizione calibro 7,62 mm Nato, il cui proiettile, nonostante fosse spinto dalla minor carica di un bossolo più corto, compiva una traiettoria più tesa di quella percorsa dall'ingombrante 30-06 con i conseguenti vantaggi logistici, pur conservandone le altre caratteristiche balistiche; secondo, l'aumento della potenza di fuoco, fornendo a tutta la fanteria la possibilità di sparare a raffica e quindi di disporre di caricatori a maggior capacità; terzo, la diminuzione del peso totale dell'arma.

Apparve subito necessario progettare e produrre un fucile automatico completamente nuovo, cosa che portò all'obsolescenza del Garand M1, nonostante questo fosse relativamente recente ed efficace. Come risultato due diversi nuovi progetti in calibro 7,62 Nato sono entrati in produzione per alcune nazioni dell'Alleanza. Uno è il FAL (Fusil Automatique Leger), progettato per la FN di Herstal (Belgio) tra il 1948 e il '54 da Dieudonne Saive e adottato da Belgio, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Israele, Argentina e altre 69 nazioni (nella terminologia militare italiana la sigla "FAL" si applica anche al BM-59). L'altro è il CETME-Heckler & Koch, che ex dipendenti della Mauser derivarono dal fucile d'assalto modello 1945 e svilupparono in Spagna, Olanda e Germania nel 1950-60; oltre che da queste tre nazioni l'arma e stata adottata da Portogallo, Norvegia, Danimarca, Turchia e Italia (solo per tiratori scelti). Benchè queste due armi risolvano le principali esigenze operative, costituiscono un notevole aggravio economico e impongono nuovi corsi d'addestramento sia per i fucilieri, sia per i tecnici. La Beretta tuttavia, grazie alla sua profonda conoscenza del disegno del Garand e della sua fabbricazione, nonchè delle sue potenziali capacità ancora sfruttabili, ha scelto una strada diversa. Oltre a condurre un programma di ricerca e sviluppo per progettare un nuovo fucile con tiro a raffica, la Beretta ha deciso di accertare per prima cosa l'esistenza o meno di vantaggi nascosti nel meccanismo di base del Garand.

 

Dopo due anni di ricerche su varie modifiche del meccanismo del Garand, in parallelo alla sperimentazione e allo sviluppo di due nuovi progetti ben riusciti, la Beretta concluse che, aggiungendo pochi cambiamenti di macchinari a quelli impiegati per produrre il Garand, si poteva far fronte a tutte le specifiche della Nato a una frazione dei costi comportati da un modello di progettazione interamente nuova.

Una volta completato in modo soddisfacente nel marzo di quest'anno il programma di progettazione e collaudo del BM-59, una prima serie delle trasformazioni e stata sottoposta a lunghi collaudi dalle Forze Armate italiane nel poligono sperimentale di Santa Severa, in provincia di Roma. Quando i rapporti sui risultati sono stati consegnati ai funzionari della Nato, lo SHAPE (Il Comando Supremo delle Potenze Alleate in Europa, allora di stanza a Parigi) ha chiesto un'altra serie di collaudi operativi. Tutte le autorità militari della Nato sono state invitate ad assistere al programma finale di prove di tiro condotto il 23-24 giugno nello Stabilimento Sviluppo Armamenti di Satory, presso Versailles. Dopo il successo di questi collaudi, lo SHAPE ha raccomandato che tutti gli eserciti della Nato dotati di Garand prendessero in considerazione la trasformazione di questi fucili nei più efficaci BM-59.

 

In aggiunta a questa raccomandazione lo SHAPE ha insistito perchè venga portato a termine il programma di ricerca e sviluppo del più avanzato BM-59. Il BM-60 è stato oggetto di una semplice modifica mirante a fornire il fuoco automatico pur mantenendo la precisione finora conseguita col tiro a colpo singolo.

Caratterizzato dal caricatore estraibile da 20 colpi e dal lungo compensatore trivalente, il BM-59 (Beretta Modello 1959) e un'abile rivitalizzazione del Garand ideata da una squadra di tecnici diretta prima da Domenico Salza e poi da Vittorio Valle. Il BM-59, venduto alle Forze Armate italiane, nonchè ad Algeria, Argentina, Etiopia, Indonesia, Libia, Nigeria e Somalia, e stato largamente impiegato nelle guerricciole del Terzo Mondo e nelle operazioni di pace. Nigeria e Indonesia ne hanno acquistato la licenza di produzione.

 

bm-59fa-4.jpg width=

Modificato da Taigete
Link al commento
Condividi su altri siti

Ok, esistono fucili più moderni, più leggeri, più "performanti", ma vi assicuro che tenere in mano una bestia del genere da una soddisfazione immensa, altro che AR 70/90!!!

 

Qualcun altro sa darmi informazioni su questo fucile o darmi qualche link?

 

Ps. si vede che ho fatto il militare? :D

Bell'arma il Fal, , il sottscitto l'ha usata nella versione alpina (con il calcio ripiegabile), il caricatore a me consta che fosse di 15 colpi, lo stesso veniva svuotato in un amen, magari sembrava che fosse inceppato ed invece era semplicemente finito il caricatore. La raffica tendeva a sollevare la canna e per questo motivo era meglio sparare con il bipiede poggiato a terra. Aveva un solo difetto, pesava troppo.

Quanto al Garant ci furono forniti degli esemplari nuovissimi (di fabbrica) alla fine

del 1976. Avevano la scritta Beretta vicino alla tacca di mira, in luogo di quella americana Winchester o Sprinfield. Forse perché erano nuovi e non residuati bellici, funzionavano molto meglio di quelli americani.

Link al commento
Condividi su altri siti

Esattamente GM79!

 

Non so se capitava anche a te, ci rimanevo mezzo sordo sparando con quel ferro, pesava come un cribbio. Manco ci fosse piombo al posto del calciolo.

 

E' vero, nella versione alpina c'erano 15 colpi, non ricordavo la differenza.

Link al commento
Condividi su altri siti

Esattamente GM79!

 

Non so se capitava anche a te, ci rimanevo mezzo sordo sparando con quel ferro, pesava come un cribbio. Manco ci fosse piombo al posto del calciolo.

 

E' vero, nella versione alpina c'erano 15 colpi, non ricordavo la differenza.

Si risolveva l'inconveniente con del cotone nelle orecchie!

Link al commento
Condividi su altri siti

Io usavo la versione di fanteria, con il calcio in legno non ripiegabile, da 20 colpi.

 

La prima volta che l'ho sparato mi è sembrato di scendere all'inferno.

Ha molte parti metalliche che durante il tiro raggiungono anche gli 800 gradi centigradi, ed ha una potenza impressionante con una gittata massima di 3800 metri.

 

Il nostro poligono era fronte mare, e i proiettili arrivavano fino al largo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Salve!

Io l'ho usato sia nella versione a calcio fisso che ripiegalbile. Ero fuciliere assaltatore...

Bisogna considerare perchè è stato sostituito... In effetti, usare una bestia così pesante e prestante in una guerra urbana stile Iraq è da pazzi! Avete mai provato a farvi una marcia di 20Km con il FAL carico e un paio di caricatori di scorta, oltre al bellissimo elemetto in acciaio, zainetto tattico, maschera antigas e tutta antiNBC? No? Allora non potete immaginare che sollievo e che salto tecnologico sia l'AR-70.... Inoltre, per il tiro di precisione non era poi il massimo!

 

Salutoni!

Link al commento
Condividi su altri siti

L'ho usato anch'io un paio di volte, la versione col calciolo ripiegabile, con risultati alquanto scarsi presumo. Dico presumo perché tra la fretta, il frastuono e la paura di combinare qualche pasticcio non credo quasi nemmeno di aver mirato alle sagome. Mi ricordo benissimo però che un bossolo mi si è infilato nella manica della mimetica e tra il rischio di venire ca**iato per aver lasciato l'arma e l'ustione ho scelto la seconda. E non ero il primo che sparava quindi il FAL era bello caldo! :pianto:

Il primo AR70-90 è arrivato in caserma nel 1993 e, quando l'ho visto in armeria, confronto, sembrava fosse arrivato il fucile laser di "guerre stellari".

Da noi (CC) serviva soprattutto per i lacrimogeni e nessuno invidiava lo sventurato che doveva portarsi questo tronco dappertutto perché per il lancio di artifizi si usava la versione col calcio in legno.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'ho premessa che come fucile è ormai superato. E' un fucile per uomini duri, per chi privilegia la potenza di fuoco a utto il resto.

 

Per non parlare dei proiettili, che solo a vederli ti facevano impressione. Quelli dell'AR sono di calibro più piccolo (5,65 mi pare) e con meno carica esplosiva.

 

Il tenente mi spiegò che questa scelta fu dovuta al fatto che in guerra un ferito è meglio di un morto. Il calibro più piccolo resta dentro e quindi sono risorse (in termini di cure e uomini) che il paese deve spendere per curarlo. Il calibro più grosso ti spappola, muori e finisce lì, oppure entra ed esce facendo adirittura meno danni.

 

Ovviamente il FAL ti spappola.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dipende, un colpo di 7,62x51 ti spappola solo se viene a contatto con una parte dura del corpo, quindi ossa, sennò passa da parte a parte lasciando sul corpo solo una minima parte della sua energia, a differenza di un proiettile con un calibro minore, il 5,56x45, che ha più possibilità di fermarsi all'interno del corpo scaricando quasi tutti i suoi 1300 J sul malcapitato.

Comunque i calibri nato di norma non privilegiano questa "capacità", a differenza dei calibri Sovietici, su tutti il 7,62x39 dell'AK-47, che, pur pagando con una minore precisione, sono devastanti nel tiro antiuomo alla breve distanza.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...
Questo è un ottimo topic perché considero il BM59 un arma da combattimento o come verrebbe definito in termini moderni Urban Killer.

Risolviamo primo un quesito. Il caricatore è da 20 colpi, ma per praticità in poligono se ne usavano 15. Questo piccolo accorgimento era dovuto al fatto che si voleva salvaguardare la molla del caricatore. Col tempo si allenta e non spinge a sufficienza il colpo, causandone l’inceppamento. Da considerare anche che i fucili nei reparti erano sempre gli stessi quelli che sparavano.

 

La versione da paracadutisti aveva non solo il calcio ripiegabile a trapezio, ma anche il tromboncino spegnifiamma smontabile.

Se vi lamentante del rumore, provate a sparare senza... Un esempio? Andate al poligono e sparate con la pistola senza cuffie... Ecco il risultato.

 

Come già indicato su altri topic, andate a controllare su CALIBRI per le proprietà balistiche del proiettile. Vi basti sapere che ho visto le ferite che provoca e sono raccapriccianti. Il foro di entrata è grosso come un mignolo, mentre l’uscita è tanto larga che ci puoi infilare un pugno.

 

Chi ha detto che il ‘fal’ è un’arma da cecchini? Falso! È preciso sufficientemente contro sagoma fino a 200 max 300 metri e oltre, significa solo sprecare colpi.

Il calcio metallico non è ergonomico e tende a scivolare dopo alcuni colpi. La raffica breve è controllabile, ma una più lunga, può essere fatta solo con il bipiede appoggiato correttamente e impugnando saldamente l’arma. I caricatori sono troppo esigui per far si che il 'fal' prenda il posto dell'arma di squadra. È anche vero che dopo aver sparato 5 caricatori consecutivi, la canna era rovente con il rischio di ustionarsi e peggio, creare l’autoaccensione dei proiettili.

Personalmente non ho mai sentito una volta che sia avvenuto.

 

Ritengo che in un contesto urbano, l’arma può giocarsi molte carte ancora. Questo è dovuto al proiettile. Dove i muri dei palazzi moderni sono costruiti con semplici mattoni traforati, il 7,62x51 del ‘fal’ può essere utile nei tiri di contro interdizione.

Per non parlare poi dell’ENERGA.

 

Un accorgimento sempre valido per sparare, era quello ed è tutt’ora di infilare la mano sotto la cinghia e impugnare saldamente l’arma. Questo fa si che hai un punto d’appoggio sufficientemente stabile. Raffiche brevi, 2-3 colpi distanziate di uno due secondi e in teoria potevi sparare all’infinito.

Vi siete lamentati del peso? Provate a fare la corsa di pattuglia in seno alla brigata.

In uniforme da combattimento completa. Elmetto, fal, giberne e zainetto tattico da 15 kili e via per un’ora di corsa o peggio per 15 giorni sotto l’acqua e al freddo.

 

Oggi giorno c’è gente che si lamenta che ‘la erre’ è pesante! Ma ci pensate se potessimo dargli il fal in mano e vedere poi la loro reazione?

 

In ogni caso, io preferisco avere un caricatore del BM59 con 20 colpi che dell’AR70/90 con 30

 

 

Ti quoto in tutto!!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

si, oddio... diciamo che sarebbe utile averne uno per squadra, al limite ad un 'marksman', proprio per i vantaggi legati al calibro. Rifare la squadra con il BM,che, oltre che vecchissimo, ha il limite ben evidenziato del peso (come da post). Specie in combattimento urbano, avere 100 colpi o 300 fa una bella differenza.

 

Buona giornata

Link al commento
Condividi su altri siti

Anch'io propenderei per un BM59 con l'ottica per appoggiare la squadra sia contro persagli duri che come tiro di precisione a distanze intemedie (200-400 mt). Inoltre con l'abbondanza di questi fucili che abbiamo penso che l'adozione di un'ottica adeguata ce la caveremmo con un'esborso contenuto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Si, Maxtaxi, sono d'accordo, ma qui si sta parlando di BM59-VS-AR70... e comunque di utilizzare al limite quello che c'e' gia.

Certo che e' antidiluviano, essendo in pratica un Garand col caricatore a scatola e ricalibrato, ma funziona e ha una cartuccia sufficentemente potente. Piu che in Afghanistan, comunque, (dove 20\30 m-14 o similari possiamo pure comprarli) lo vedrei bene proprio nella squadra di fanteria, come arma 'in piu'' da utilizzarsi in ambiente urbano.

 

Piuttosto che sotto una pressa....

 

buona giornata

Link al commento
Condividi su altri siti

Guardate che il sunnominato M14 non è altro che il malriuscito tentativo di fare un BM59, l'Ing. Salza ha fatto la trasformazione da Garand a FAL in poco tempo, invece i suoi colleghi americani ce ne hanno messo così tanto che è nato vecchio e lo hanno subito sostituito con l'M16 :rolleyes: E' vero anche che poi ci hanno tirato fuori un fior di fucile da cecchinaggio che è l'M21 :adorazione:

 

Beh piuttosto che sotto una pressa che li vendano ai privati ....li piazzerebbero tutti in men che non si dica e farebbero un po' di soldini :P

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 11 anni dopo...

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...