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KDX3 Sud Coreani


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Perchè le nostre FREMM decantate come le migliori al mondo, hanno solo circa 50 VLS? I nostri progettisti navali adesso valgono meno di quelli coreani?

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Si scusate ORIZZONTE non FREMM. Non capisco come mai nel progetto non sia stata inserita la possibilità di arrivare a 128VLS almeno come opzione. Ci sono 64 lanciatori Sylver a prora. Al posto del super-rapido poppiero non si potevano installare altri 64VLS proprio come sull'unità Coreana? Ripeto almeno l'opzione per l'installazione futura. Si sarebbero potuto mixare meglio ASTER30 e SCALPNAVAL senza diminuire le capacità di attacco della nave.

Aspetto la risposta degli esperti

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Attenzione a non farvi impressionare dai numeri. Queste "nuove" navi coreane nascono già vecchie e con tutti i difetti del progetto Aegis.

Nello specifico se 128 missili vi sembrano tanti (e lo sono) è evidente, anche dalle immagini, che in volo ce ne possono essere solo tre contemporaneamente, guidati dai SPG di poppa e da quello di propra, con le conseguenti limitazioni nell'ingaggio contemporaneo di bersagli multipli :thumbdown:.

A differenza del PAAMS, inoltre, il sistema allarma i RWR dei bersagli sin da prima del lancio.

Un EMPAR con missili Aster è tutta altra cosa.

Modificato da Calderara
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Attenzione a non farvi impressionare dai numeri. Queste "nuove" navi coreane nascono già vecchie e con tutti i difetti del progetto Aegis.

Nello specifico se 128 missili vi sembrano tanti (e lo sono) è evidente, anche dalle immagini, che in volo ce ne possono essere solo tre contemporaneamente, guidati dai SPG di poppa e da quello di propra, con le conseguenti limitazioni nell'ingaggio contemporaneo di bersagli multipli :thumbdown:.

A differenza del PAAMS, inoltre, il sistema allarma i RWR dei bersagli sin da prima del lancio.

Un EMPAR con missili Aster è tutta altra cosa.

Calderara saresti così gentile da erudirmi(data la mia ignoranza) sul funzionamento del PAAMS e EMPAR e sulle differenze con le unità AEGIS Koreane, illustrando magari pregi e difetti delle rispettive navi/sistemi(gradisco anche un tuo giudizio personale)?

 

GRAZIE :adorazione:

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Calderara saresti così gentile da erudirmi(data la mia ignoranza) sul funzionamento del PAAMS e EMPAR e sulle differenze con le unità AEGIS Koreane, illustrando magari pregi e difetti delle rispettive navi/sistemi(gradisco anche un tuo giudizio personale)?

 

GRAZIE :adorazione:

Figuriamoci. Il PAAMS è un sistema che si basa su tre componenti principali (tra parentesi la scelta italiana):

  • un radar Early Warning 3D (S1850M)
    s1850m.jpg
  • un radar multifunzioni (EMPAR)
    Empar%20maq%20zoom.jpg
  • il missile Aster15 o Aster30
    aster30.jpg

A grandi linee un bersaglio dovrebbe essere scoperto dal primo radar per poi essere "passata" al secondo (che comunque può scoprire autonomamente, a nche se a distanze relativamente ridotte).

Questo apre una "cella" sintetica intorno al bersaglio, dimensionandola (e quindi determinando la precisione di tracciamento) a secondo della pericolosità di quest'ultimo. Le variazioni di dimensione sono puramente sintetiche e non fanno variare le caratteristiche elettromagnetiche del beam.

Inoltre, essendo il tilt del beam totalmente comandabile elettronicamente, questo illumina il bersaglio ad intervalli di tempo non costanti e parzialmente indipendenti dall'orientamento fisico dell'antenna, aumentando la frequenza di battitura sempre a seconda della pericolosità assegnata al target.

Questo radar ha anche (e contemporaneamente alla funzione di scoperta/tracciamento) la funzione di guidamissili instaurando un up/down-link con gli ordigni in volo, fornendo loro la posizione ed i dati cinematici del bersaglio, fino a che la testa cercante non è a distanza utile per acquisire autonomamente il target e di muoversi autonomamente.

Il numero di bersagli tracciabili ed il numero di ordigni guidabili contemporaneamente sono dati ovviamente classificati ma su internet si possono facilmente reperire almeno gli ordini di grandezza.

Anche l'Aster merita due parole: sorvolando sui dati di manovrabilità, raggio d'azione, ecc.. che pur essendo notevoli sono soggetti a future implementazioni, un aspetto da sottolineare è che è progettato (e colpisce) per impatto diretto e non per prossimità. Questo la dice lunga sulla bontà del prodotto e sul suo possibile PK.

 

L'Aegis (che non è un acronimo, ma un nome vero e proprio), nato negli anni '60, si basa invece su quattro componenti:

  • il radar EW (tipicamente l'SPS49)
    an-sps49-nrl-s.jpg
  • il radar AN/SPY 1
    pic5031.jpg
  • uno (o più) radar guidamissili (come l'SPG51)
    300px-USS_Richard_E_Byrd_(DDG_23)_aft.jpg
  • il missile (Standar Missile)
    v99-74.gif

La principale differenza concettuale sta nel fatto che gli SM devono essere costantemente controllati dai radar guidamissili e che questi seguono un solo bersaglio per volta. Questo porta ad avvertire quest'ultimo che è soggetto ad un ingaggio, essendo investito da una nuova onda EM (addirittura una CW) e a prepararsi con le contromisure/manovre appropriate; inoltre non è possibile ingaggiare più bersagli del numero di radar guidamissili efficienti a bordo: le implicazioni di questo fatto è self-evident.

 

Per ulteriori chiarimenti chiedi pure.

Modificato da Calderara
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Grazie della spiegazione.Mi hai rassicurato sul fatto che le nostre Orizzone sono meglio delle KDX3. Quindi in TEORIA il PAAMS potrebbe inseguire un bersaglio per ogni Aster stivato a bordo. (Dopo quello che hai scritto mi viene da ridere a pensare che gli spagnoli considerano le F100 le migliori al mondo, superiori pure alle nostre Orizzonte.)

Quindi sulle fregate Aegis avere 128VLS non è poi questo grande vantaggio.

 

Sulle Orizzonte sarebbero più utili del cannone poppiero(un sito di pacifisti riportava addirittura la presenza di 32 cannoni da 76 e 25 mitragliere e 10 cannoni da 127. Manco una corazzata li aveva :rotfl::rotfl: :rotfl: ).Visto che il compito delle Orizzonte è la difesa antiaerea del gruppo navale è meglio avere il massimo potere di fuoco possibile. Per il tiro controcosta ci sono le FREMM GP/LA. Se proprio si voleva il 76 a poppa si poteva installarlo su una "mensola" dietro il ponte di volo.

 

Oppure mi sbaglio?

 

 

PS

Prospettive di esportazione per le Orizzonte?

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Ad un costo tutto sommato ridotto hanno una classe di unità che praticamente non ha rivali al mondo

Il sistema AEGIS entro' in operatività negli anni 70 con gli Spruance, ora anche se aggiornato è un tantino vecchiotto. Gli Usa poi, quando esportano stanno ben attenti a non cedere materiale al livello statunitense, ma inferiore (oibho' una nave potrebbe sempre finire in mano Nord coreana...vedi caso Pueblo...eppoi, il prezzo: non è mica tanto da svendita. Riporto dal sito (tradotto) della Marina coreana:

ll 12 febbraio 1999 il ministero della difesa ha annunciato che la marina coreana avrà tre destroyers del Aegis entro 10 anni nel quadro di un progetto a medio termine di acquisizione per ladifesa. Ciascuno dei destroyers da 7.000 tonnellate costerà circa 840 milioni di dollari (a prezzi 1999 ndr.). La progettazione della nave da guerra comincerà durante l'anno 2001 ed il primo caccia sarà pronto nel 2009 o nel 2010, secondo i funzionari di ministero.

Staremo meglio noi con le Doria e le Fremm, state tranquilli.

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Attenzione a non farvi impressionare dai numeri. Queste "nuove" navi coreane nascono già vecchie e con tutti i difetti del progetto Aegis.

Nello specifico se 128 missili vi sembrano tanti (e lo sono) è evidente, anche dalle immagini, che in volo ce ne possono essere solo tre contemporaneamente, guidati dai SPG di poppa e da quello di propra, con le conseguenti limitazioni nell'ingaggio contemporaneo di bersagli multipli :thumbdown:.

A differenza del PAAMS, inoltre, il sistema allarma i RWR dei bersagli sin da prima del lancio.

Un EMPAR con missili Aster è tutta altra cosa.

Non è esattamente così.

 

I missili Standard inseriti nei sistema AEGIS non richiedono un'illuminazione continua.

Si possono lanciare molti missili in rapida successione, e i radar di illuminazione forniscono una guida "saltuaria", nel senso che illuminano a turno i vari bersagli a beneficio dei missili in volo.

 

L'importante è che il bersaglio sia illuminato solo negli ultimi secondi di volo di ciascun missile.

 

Ciò consentiva già alle prime versioni AEGIS di ingaggiare 12 bersagli contemporaneamente.

 

Le ultime versioni possono ingaggiare contemporaneamente fino a 100 bersagli, aerei, navali e sottomarini con qualsiasi mix.

 

Occhio quindi a dire che l'AEGIS è vecchio: ancora oggi è il punto di riferimento.

 

;)

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Infatti sarebbe da idioti progettare un sistema per far fronte ad attacchi missilistici omidirezionali di saturazione, e si parla di almeno 50 missili come minimo, per poi poter usare solo 3 missili in contemporanea.

Personalmente a livello di cost/effective preferirei un KDX ad un orizzonte, ma quelle navi contribuiscono alla crescita tecnologica Italiana, quindi ben vengano.

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I missili Standard inseriti nei sistema AEGIS non richiedono un'illuminazione continua.

Si possono lanciare molti missili in rapida successione, e i radar di illuminazione forniscono una guida "saltuaria", nel senso che illuminano a turno i vari bersagli a beneficio dei missili in volo.

 

L'importante è che il bersaglio sia illuminato solo negli ultimi secondi di volo di ciascun missile.

 

Ciò consentiva già alle prime versioni AEGIS di ingaggiare 12 bersagli contemporaneamente.

 

Le ultime versioni possono ingaggiare contemporaneamente fino a 100 bersagli, aerei, navali e sottomarini con qualsiasi mix.

 

Occhio quindi a dire che l'AEGIS è vecchio: ancora oggi è il punto di riferimento.

 

;)

Attenzione: tutte le versioni dello Standard, compreso l'ESSM, richiedono la continua illuminazione del bersaglio almeno per gli ultimi 10/15 km di corsa (dipende dalla manovrabilità di questo).

Attualmente un missile sea skimmer viene, nella migliore delle ipotesi, avvistato intorno ai 20/30 km (e si deve avere c**o); ad una velocità di mach 0.9 quella distanza è coperta in circa 74 secondi.

Diciamo che ci vogliono 15 secondi per acquisire i dati, altri 5 per passarli alla SGM; partono i missili(1 sec per mettersi in traiettoria). A questo punto i bersagli sono a 15/20 km.

Quindi ora gli SPG si devono occupare esclusivamente dei primi 2 bersagli. L'impatto dovrebbe avvenire dopo circa 9 secondi.

Dopo l'eventuale abbattimento ci resta un patrimonio di 44 secondi (15 km) per reindirizzare i radar di punteria sui nuovi bersagli, acquisirli e guidarci gli ordigni che preventivamente sono stati lanciati. In pratica se siamo oggetto di un attacco con oltre tre missili AsuW, magari provenienti da direzioni diverse e, peggiore delle ipotesi, con forti capacità manovriere la vedo molto dura.

 

Quindi l'ingaggio di bersagli multipli (anche 12... figuriamoci 100) per unità, come le spagnole, munite di 2 soli illuminatori con il lancio "alla cieca" dei missili è veramente pura utopia.

Ad un simile risultato ci si possono avvicinare i Ticonderoga (con 4 illuminatori) ma il sistema -soprattutto per la presenza di un missile semiattivo al suo interno- è ormai concettualmente obsoleto.

 

Inoltre, per puntualizzare, l'ingaggio contro bersagli di superficie o subacquei è assolutamente fuori discussione non essendo il sistema progettato per questo.

Il lancio degli ASROC e degli Harpoon (come dei Tomahawk) è devolutoad altra parte del SDC.

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gli spruance non hanno l'aegis....sono caccia a vocazione asw

Dal Sito dell' US Navy:

The Navy built the first Aegis cruisers using the hull and machinery designs of Spruance class destroyers.

Point Of Contact

Public Affairs Office

Naval Sea Systems Command (OOD)

Washington, DC 20362

 

Last Update: 29 March 2006

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gli spruance non hanno l'aegis....sono caccia a vocazione asw

Dal Sito dell' US Navy:

The Navy built the first Aegis cruisers using the hull and machinery designs of Spruance class destroyers.

Point Of Contact

Public Affairs Office

Naval Sea Systems Command (OOD)

Washington, DC 20362

 

Last Update: 29 March 2006

Si riferiscono ai Ticonderoga che hanno lo stesso scafo degli Spruance, "cruiser" incrociatore, gli Spruance sono caccia cioè "destroyer"

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Mi spiace Calderara, non so quali siano le fonti dei tuoi dati, ma temo che si riferiscano alle primissime versioni del sistema AEGIS, e ho dubbi anche su quello.

 

Sin dalla Baseline 2, ormai vecchia di 15 anni, il sistema AEGIS aveva capacità di gestire attacchi/difesa con tutti i mezzi a disposizione: dagli Standard ai Tomahawk ai sistemi ASW.

 

Nelle ultime versioni sono integrati Sparrow ESSM, siluri, elicotteri, e così via.

 

I dati che citi, tempi di illuminazione, tempi di reazione... da dove provengono?

 

Te lo chiedo perchè i miei sono totalmente diversi.

 

Il tempo minimo di separazione tra un missile e l'altro "in coda" è fornito in 1 (UNO) secondo.

 

Questo significa che subito dopo l'impatto di un missile, il radar di guida passa a illuminare il bersaglio successivo, e basta un solo secondo di illuminazione.

Parliamo quindi di 2-3 km di corsa, non 10-15.

 

Molto dipende dalla situazione, ovviamente: se i bersagli in arrivo provengono da un numero non eccessivamente alto di direzioni (una, due, tre, perfino quattro) ogni singolo radar di illuminazione non avrà difficoltà a gestire un elevato numero di missili in volo.

 

Inoltre le ultime versioni degli Standard dispongono, oltre al seeker semi-attivo, anche di un seeker all'infrarosso, che li rende del tutto indipendenti nell'ultima fase della traiettoria.

 

I dati che ti riferisco sono di fonte Jane's o direttamente del costruttore.

 

Infine, già ai tempi delle esercitazioni WALEX, 1995-1998, specifiche per testare l'utilizzo dei sistemi AEGIS in funzione antimissile cruise, il processo decisionale del sistema in modalità totalmente automatica dall'avvistamento al lancio dimostrò di poter reagire in 0,25 secondi !

 

Peraltro, tutto questo discorso è poco più che accademico.

 

Nel momento in cui una nave si ritrova a dover fronteggiare 3-4 missili antinave sea-skimming provenienti da direzioni diverse e a distanze ridotte, significa che tutto il sistema di difesa ha già fallito miseramente, visto che un attacco simile presuppone che più vettori nemici siano riusciti a individuare la nave, ad avvicinarsi a distanza utile di tiro e a lanciare un attacco coordinato da più direzioni (cosa di per sè estremamente difficile), senza alcuna reazione.

 

A quel punto dubito che un qualsiasi sistema difensivo esistente possa evitare l'impatto, a prescindere dalle prestazioni teoriche.

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Mi spiace Calderara, non so quali siano le fonti dei tuoi dati, ma temo che si riferiscano alle primissime versioni del sistema AEGIS, e ho dubbi anche su quello.

 

Sin dalla Baseline 2, ormai vecchia di 15 anni, il sistema AEGIS aveva capacità di gestire attacchi/difesa con tutti i mezzi a disposizione: dagli Standard ai Tomahawk ai sistemi ASW.

 

Nelle ultime versioni sono integrati Sparrow ESSM, siluri, elicotteri, e così via.

 

I dati che citi, tempi di illuminazione, tempi di reazione... da dove provengono?

 

Te lo chiedo perchè i miei sono totalmente diversi.

 

Il tempo minimo di separazione tra un missile e l'altro "in coda" è fornito in 1 (UNO) secondo.

 

Questo significa che subito dopo l'impatto di un missile, il radar di guida passa a illuminare il bersaglio successivo, e basta un solo secondo di illuminazione.

Parliamo quindi di 2-3 km di corsa, non 10-15.

 

Molto dipende dalla situazione, ovviamente: se i bersagli in arrivo provengono da un numero non eccessivamente alto di direzioni (una, due, tre, perfino quattro) ogni singolo radar di illuminazione non avrà difficoltà a gestire un elevato numero di missili in volo.

 

Inoltre le ultime versioni degli Standard dispongono, oltre al seeker semi-attivo, anche di un seeker all'infrarosso, che li rende del tutto indipendenti nell'ultima fase della traiettoria.

 

I dati che ti riferisco sono di fonte Jane's o direttamente del costruttore.

 

Infine, già ai tempi delle esercitazioni WALEX, 1995-1998, specifiche per testare l'utilizzo dei sistemi AEGIS in funzione antimissile cruise, il processo decisionale del sistema in modalità totalmente automatica dall'avvistamento al lancio dimostrò di poter reagire in 0,25 secondi !

 

Peraltro, tutto questo discorso è poco più che accademico.

 

Nel momento in cui una nave si ritrova a dover fronteggiare 3-4 missili antinave sea-skimming provenienti da direzioni diverse e a distanze ridotte, significa che tutto il sistema di difesa ha già fallito miseramente, visto che un attacco simile presuppone che più vettori nemici siano riusciti a individuare la nave, ad avvicinarsi a distanza utile di tiro e a lanciare un attacco coordinato da più direzioni (cosa di per sè estremamente difficile), senza alcuna reazione.

 

A quel punto dubito che un qualsiasi sistema difensivo esistente possa evitare l'impatto, a prescindere dalle prestazioni teoriche.

Nessuna fonte "accademica": solo esperienza diretta (Ufficiale di collegamento sull'USS Cole; Destined Glory 04 e 05; Enduring Freedom; Active Endeavour; Mimosa 06 in ordine sparso).

Non lo dico per convincere nessuno: dai documenti operativi reali e dalle situazioni vissute le capacità sono quelle che ho citato. Se mi credi: bene; altrimenti: bene lo stesso.

 

Il sistema Aegis (come il PAAMS) gestisce direttamente solo l'AAW. Il lancio di ASROC avviene tramite il sistema di ausilio al comando e la stazione guida missili; il sistema tomahawk ha una consolle dedicata dove viene programmata la navigazione e viene autorizzato il lancio. Per l'integrazione di elicotteri, bhé, esiste ancora il pilota.

 

I tempi che ho riferito sono quelli che si ottengono all'interno di una COC; non confondere i tempi di lancio coi tempi di acquisizione e reazione. Il tempo di 1 secondo è quello fisico che deve intercorrere tra il lancio di due missili (lancio della coppiola sullo stesso obiettivo). LOL, lo vorrei vedere un SPG64 che acquisisce un bersaglio dopo 1 secondo che i dati gli sono stati passati dal radar di ricerca :D.

 

Inoltre i sistemi non sono mai impostati per operare in automatico: è una cosa da pazzi furiosi. (Oddio... conoscendo gli americani...)

 

Un missile antinave moderno (il Teseo lo ha sempre fatto) può non colpire dalla direzione individuata dalla congiungente lanciatore-bersaglio: è il cosiddetto tiro sguardato. E' tattica consolidata, nell'attacco ad un'Unità con difese adeguate, far arrivare i missili antinave contemporaneamente da direzioni diverse.

Senza contare la navigazione per waypoint (feature che oggi hanno sia i Marte che i Teseo).

Ed è proprio per contrastare minacce di questo tipo che si è sviluppato il PAAMS.

 

Questa è la pratica. A te la teoria

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Andiamoci piano con la teoria... a me è sempre piaciuto parlare in termini pratici e distinguiere tra le prestazioni teoriche e le operatività reali.

 

Ma tu hai esordito con questa frase:

Nello specifico se 128 missili vi sembrano tanti (e lo sono) è evidente, anche dalle immagini, che in volo ce ne possono essere solo tre contemporaneamente, guidati dai SPG di poppa e da quello di propra, con le conseguenti limitazioni nell'ingaggio contemporaneo di bersagli multipli >

 

e poi hai detto:

 

"gli SM devono essere costantemente controllati dai radar guidamissili e che questi seguono un solo bersaglio per volta... inoltre non è possibile ingaggiare più bersagli del numero di radar guidamissili efficienti a bordo: le implicazioni di questo fatto è self-evident".

 

ed è un fatto che le cose stanno diversamente, perchè di missili in volo ce ne possono essere molto più di tre.

 

Se si fa un confronto fra due sistemi, non si può prescindere anche dalle prestazioni tecniche teoriche, specialmente se parliamo di sistemi che fino ad oggi non sono mai stati impiegati in operazioni belliche reali (al momento l'AEGIS ha buttato giù solo un aereo civile...).

 

La separazione di un secondo, è chiaro che riguarda il tempo di lancio tra un missile e l'altro (riferito allo stesso canister) ma è anche chiaro che quel tempo di lancio si traduce in una separazione di un secondo di volo tra un missile e l'altro.

 

Inoltre non è che il radar di illuminazione riceva i dati un secondo prima dell'impatto.

Il sistema AEGIS e i radar di illuminazione comunicano sin dal lancio, anche prima del lancio a dire il vero, e agganciano i bersagli sin dall'inizio dell'ingaggio. E' solo l'illuminazione a beneficio dei missili, che viene effettuata negli ultimi istanti.

 

Prendo atto delle tue esperienze operative: sono importanti e utili e non mi sogno nemmeno di metterle in dubbio.

 

Però può essere che nelle esercitazioni cui hai partecipato il sistema AEGIS non sia stato utilizzato nel massimo delle sue capacità, o semplicemente non si trattava di versioni aggiornate, o forse gli addetti non hanno comunicato i dati reali (che qualche volta non conoscono nemmeno loro...).

 

Da quello che hai scritto ho idea che qualcuno ti abbia parlato malissimo del sistema AEGIS, offrendone una descrizione notevolmente degradata.

 

Ad esempio non avevi mai accennato alla presenza del sensore IR nelle ultime versioni dello Standard.

 

Anche il fatto di allertare il bersaglio... se il bersaglio è un missile, è ben difficile che esso disponga di un sistema RWR... se è un aereo, è ben difficile che possa mettere in atto un'azione di scampo senza liberarsi del carico bellico o senza interrompere la missione... voglio dire, lo Standard/AEGIS avrà mille svantaggi, ma questo è certamente tra i meno significativi, perchè anche se non c'è illuminazione continua ma si viene agganciati da un radar di ricerca, quando si sta attaccando una nave dotata di potenti sistemi antiaerei, non ci vuole Nostradamus per indovinare cosa sta per succedere.

 

L'utilizzo dei sistemi ASROC ormai è discussione puramente accademica, per i motivi che sappiamo.

Anche per i Tomahawk, la presenza di una centrale di programmazione separata non stupisce, visto che le versioni antinave di questi missili non esistono più e l'AEGIS non può tracciare certo bersagli terrestri.

 

Per quanto riguarda i missili antinave e la programmazione della rotta con i relativi waypoints... un attacco del genere comporta una precisa cognizione della posizione e della natura del bersaglio.

Non ci sono molti paesi al mondo che dispongano delle capacità di acquisire questo tipo di dati (o quanto meno di acquisirli e di far tornare a casa chi li ha acquisiti...) e non ci sono molti paesi al mondo che hanno forze navali tali da richiedere questo genere di attacco.

 

========

 

Io cerco sempre di vedere le cose a 360 gradi e di badare molto alle reali condizioni operative di impiego di qualsiasi sistema d'arma, si tratti di un Survival Knife o di un ICBM, come possono testimoniare i frequentatori del forum, però ho il difetto di fare l'avvocato del diavolo se vedo una posizione troppo rigida.

 

;)

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In effetti le sovrastrutture sono da capannoni edili, daltronde hanno dovuto adattare una nave già non troppo bella di suo, classe Spruance, per ospitare le superfici dei radar Spy, quindi tanto meglio non potevano fare.

Cmq c'è da dire che in quel periodo tra le Perry e i Tico gli americani esteticamente non

ci azzeccavano molto, almeno ci stavano i virginia a tenere alto l'onore della flotta :D

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