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Apologia del fascismo


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Vai in piazza, fai il saluto romano e inneggia a mussolini

 

Mi pare che succeda circa ogni domenica in metà degli stadi italiani, nonche' a svariate manifestazioni pubbliche, nonche' a Predappio in occasione di ogni ricorrenza riguardante il Duce.

 

E' una legge, anche Costituzionale, palesemente ignorata da anni, altrimenti l'MSI non si sarebbe mai potuto ricostituire.

 

Viene applicata, nel caso, solo se qualcuno 'esagera', ma a memoria d'uomo non ricordo casi.

 

anche perche', ad esempio, Il Movimento Fascismo e Libertà è stato fondato nel 1991 dal senatore Giorgio Pisanò; ha affrontato alcune decine di processi per ricostituzione del partito fascista, ma la precisazione «del disciolto partito fascista» è stata sufficiente per ottenere in tutti i casi l'archiviazione o l'assoluzione.

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Vai in piazza, fai il saluto romano e inneggia a mussolini

 

Mi pare che succeda circa ogni domenica in metà degli stadi italiani, nonche' a svariate manifestazioni pubbliche, nonche' a Predappio in occasione di ogni ricorrenza riguardante il Duce.

 

E' una legge, anche Costituzionale, palesemente ignorata da anni, altrimenti l'MSI non si sarebbe mai potuto ricostituire.

 

Viene applicata, nel caso, solo se qualcuno 'esagera', ma a memoria d'uomo non ricordo casi.

 

anche perche', ad esempio, Il Movimento Fascismo e Libertà è stato fondato nel 1991 dal senatore Giorgio Pisanò; ha affrontato alcune decine di processi per ricostituzione del partito fascista, ma la precisazione «del disciolto partito fascista» è stata sufficiente per ottenere in tutti i casi l'archiviazione o l'assoluzione.

 

 

Perchè è una legge ipocrita e ingusta e viene applicata solo nei casi eclatanti, vedasi di canio sotto la curva qualche anno fa.

 

Continuo a rimanere convinto che i reati senza vittime non debbano esistere.

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Ma infatti Di Canio non e' stato messo sotto processo e nemmeno denunciato: ha avuto una multa dall'autorità sportiva, che e' un ente privato che con i suoi associati si comporta come meglio crede.

 

dai Dominus, ma davvero crediamo ancora alla favola che i fascisti in Italia sono perseguitati? Per legge, poi?

 

Te lo ricordi B che col caso Di Canio disse Un ragazzo per bene, non è fascista. Lo fa solo per i tifosi, non per cattiveria. Un bravo ragazzo, ma un po' esibizionista"

 

Il primo ministro, mica il barista del Lazio Club.

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Ancora con sta discussione? Ha quasi 3 anni su...

 

Eurofighter, rileggiti la discussione prima di postare le solite cose. Cos'è visto che Stalin ha fatto più morti allora perdoniamo Hitler e Benito?

Questa è la mentalità che c'è in Italia, in primis nel nostro parlamento, ogni campagna elettorale consiste nel far saltare all'occhio che le vaccate dello schieramento opposto sono più grosse delle proprie, non a dire "ecco noi abbiam fatto questo di buono"

 

Se uno è fascista dev'essere libero di farlo e di manifestarlo finchè non rompe le scatole a nessuno.

 

Beh ma vedi, in Italia chi si definisce "Fascista" in genere è favorevole a leggi razziste, si vanta di andare a "picchiare i Comunisti che si fan le canne", riaprirebbe i forni crematori, è profondamente antisionista e quant'altro. Poi per giustificarsi utilizza come esempio le "cose buone che ha fatto il Fascismo" però intanto ne professa solo le porcate.

 

Ergo, nel "Fascista italiano" è insito il rompere le balle alla gente. E non dite che non è così.

 

Non ci vedo nulla di strano in una legge così, a comportamenti ipocriti, leggi ipocrite.

 

Che poi nessuno le rispetti o le faccia rispettare è un altro discorso.

Modificato da Wolfman
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Ergo, nel "Fascista italiano" è insito il rompere le balle alla gente. E non dite che non è così.

non è assolutamente così, è una banale semplificazione, che avrebbe un senso solo se riferita ai nazisti.

Modificato da vorthex
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non è assolutamente così, è una banale semplificazione, che avrebbe un senso solo se riferita ai nazisti.

 

Secondo te qui in Italia chi inneggia al Fascismo ha idee più prettamente Fasciste o Naziste? Parlo per quello che vedo, per strada, dalla gente comune.

 

Se invece mi dici che prende le cose buone del Fascismo e del Nazismo, allora il discorso perde senso, perchè non sarebbero tali. Nazismo e Fascismo rimangono le stesse con cose buone e con schifezze, quindi sbagliate di principio.

 

E' lo stesso discorso che andiamo avanti a fare dall'inizio della discussione, ripeto quasi 3 anni fa, e sono stanco di ripetere sempre le stesse cose.

 

Lo ribadisco, quello che qui (ormai è così perchè se dopo 3 anni, un post, scusate l'espressione, di una banalità e ripetitività mostruose come quello di Eurofighter, risveglia una discussione finita da tempo con così tanto accanimento)non si vuole capire è che non si possono paragonare Comunismo e Fascismo.

Il comunismo, primo, pur teorizzando cose interessanti e ideali, non è attuabile a livello pratico, tutti quelli che lo hanno tentato di attuare hanno sbagliato alla grande, è una teoria filosofica, utopica, ma nasce pur sempre con idee "giuste". Il Fascismo e il Nazismo sono nati o si sono sviluppati con idee sbagliate, e non potrenno mai esser interpretati in modo sbagliato, perchè sono già sbagliati di principio.

 

Qualcuno in un altro topic aveva postato una sacrosanta riflessione che risolveva il problema direttamente, alla terza pagina di questa discussione:

 

Adesso io mi vorrei soffermare sul 2006 e non sul 1920-30-40.

E mi vorrei soffermare sull'Europa (quindi non parlatemi di Cuba e Cina o altri stati "comunisti"). In Italia il partito comunista c'è ancora, ma se anche venisse votato dall' 80% della popolazione italiana, non ci sarebbero problemi di deportazioni nei gulag, di piani quinquennali e di "se tu non la pensi come noi sei un eretico". Quello che ci sarebbe è probabilmente un qualcosa che andrebbe ad intralciare i più ricchi.

 

Se invece un partito come Forza nuova andasse al governo con l'80%dei voti sicuramente i risvolti sarebbero più violenti secondo me, a partire dagli immigrati fino a chi "non la pensa come loro"

Modificato da Wolfman
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in Italia esistono sia fascisti che nazisti. ovviamente, così come per accade per i "comunisti", molte persone o non hanno le idee ben chiare o sublimano la loro voglia di violenza in una ideologia.

 

ovviamente, ognuno tende ad avere la propria visione e troverai persone più o meno estremiste, almeno all'interno del movimento fascista (anche grazie all'evoluzione o degenerazione, a seconda dei punti di vista, che tale pensiero ha avuto), dato che il nazismo che, per come si è connaturato, non permette tante sfumature.

sicuramente, però, non troverai mai quei casi di demenza giovanile tipica dei movimenti di sinistra, dove si pensa che comunismo sia sinonimo di libertà, ugaglianza, politiche verdi e contrarie alla guerra.

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Beh, ma uno può essere estremista o no, uno che si definisce Fascista e sostiene le idee che possiamo definire "buone" del Fascismo, allora io non lo definisco Fascista, non so se capisci quello che intendo.

 

Mentre uno che si definisce Comunista, e crede nei principi del Comunismo, beh buon per lui, non vedo che male possa fare, certo non inneggerebbe mai ai Gulag, magari come dici tu si illuderebbe un pò sulla uguaglianza e il pacifismo, ok, pace.

 

Io considero l'idea che c'è alla base di queste due ideologie.

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Beh, ma uno può essere estremista o no, uno che si definisce Fascista e sostiene le idee che possiamo definire "buone" del Fascismo, allora io non lo definisco Fascista, non so se capisci quello che intendo.

hai un idea un pò "prevenuta" allora. i picchiatori sono di ogni colore e razza.

 

Mentre uno che si definisce Comunista, e crede nei principi del Comunismo, beh buon per lui, non vedo che male possa fare, certo non inneggerebbe mai ai Gulag, magari come dici tu si illuderebbe un pò sulla uguaglianza e il pacifismo, ok, pace.

io non ne andrei fiero... sarà più "buono", ma è un cretino che non ha capito assolutamente niente della sua fede. comunque, distruggere la proprietà altrui durante la manifestazioni o favorire la criminalità, avallando ogni tipo illecito è male, almeno dal mio punto di vista.

 

Io considero l'idea che c'è alla base di queste due ideologie.

sono idee molto simili... assieme alla terza.

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hai un idea un pò "prevenuta" allora. i picchiatori sono di ogni colore e razza.

 

Non credo di averla capita questa, cosa centra?

 

Ho detto che una persona che sostiene le cose "buone" del Fascismo, ma anche del Nazismo, non può ricondursi a nessuna di queste due ideologie, perchè semplicemente le cose "buone" sono quelle che si prefiggono un pò tutti. Mentre chi si considera davvero Fascista, credo sia ben daccordo con anche le varie porcate...

 

io non ne andrei fiero... sarà più "buono", ma è un cretino che non ha capito assolutamente niente della sua fede.

 

Giusto. Hai detto una sacrosanta realtà. Non ha capito nulla della sua fede.

 

Un Fascista o un Nazista può giustificarsi così? No, perchè il Nazista e il Fascista possono anche capire alla lettera la loro fede, le loro azioni sarebbero comunque sbagliate, perchè nascono da idee sbagliate.

 

Il "Comunista" che poveretto si fa le canne e va a spaccare vetrine durante le manifestazioni, è perchè è fesso lui, non certo perchè il Comunismo inneggia a cose del genere.

 

sono idee molto simili... assieme alla terza.

 

Oddio, basta guardarne le (eventuali per il Comunismo) conseguenze pratiche: per il Fascismo e il Nazismo si arriva alla soppressione( spesso fisica) di avversari politici, chi è ritenuto inferiore, stermini di massa, per il Comunismo il massimo sarebbe stato un pò di lavoro in fabbrica per il capitalista, "degradato" se si può dire così, a uguale a tutti gli altri.

 

Della correttezza intrinseca della "degradazione" del proprietario si può discutere, ma non lo vedo poi tanto simile al genocidio.

 

E per piacere dopo questa, non citatemi i Gulag...

Modificato da Wolfman
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Non credo di averla capita questa, cosa centra?

 

Ho detto che una persona che sostiene le cose "buone" del Fascismo, ma anche del Nazismo, non può ricondursi a nessuna di queste due ideologie, perchè semplicemente le cose "buone" sono quelle che si prefiggono un pò tutti. Mentre chi si considera davvero Fascista, credo sia ben daccordo con anche le varie porcate...

ora ho capito quello che volevi dire e concordo, anche se "l'universo fascista" è molto vasto e spesso ci si ritrova difronte a realtà diverse dal "picchiatore in camicia nera duro e puro".

 

 

Il "Comunista" che poveretto si fa le canne e va a spaccare vetrine durante le manifestazioni, è perchè è fesso lui, non certo perchè il Comunismo inneggia a cose del genere.

su questo non concordo però. il comunismo parla chiaramente di rivoluzione armata e violenta. potremmo anche discustere di come il "comunismo occidentale" abbia mutato svariti punti della teoria di base, per rendersi più affascinante in paesi dove non c'erano i servi della gleba, ma io ricordo fin troppo le dichiarazioni di certi esponenti che inneggiavano all'esproprio proletario. poi certo... se vogliamo vedere solo "il fine" senza guardare "i mezzi", anche il nazismo è buono e bello.

 

Oddio, basta guardarne le (eventuali per il Comunismo) conseguenze pratiche: per il Fascismo e il Nazismo si arriva alla soppressione( spesso fisica) di avversari politici, chi è ritenuto inferiore, stermini di massa, per il Comunismo il massimo sarebbe stato un pò di lavoro in fabbrica per il capitalista, "degradato" se si può dire così a uguale a tutti.

 

Della correttezza intrinseca della "degradazione" del proprietario si può discutere, ma non lo vedo poi tanto simile al genocidio.

 

E per piacere dopo questa, non citatemi i Gulag...

mi spiace ma io te li cito eccome. infatti, come ho detto prima "i mezzi" per conseguire "il fine" sono importanti e vanno capiti ed accettati, soprattutto se si dichiara apprtenenza o simpatia per tali movimenti (insomma, così come un fascista vero deve accettare l'olio di licino, così, un comunista vero deve accettare i gulag). non si può salvare il comunismo con la solita storiella, altrimenti non ci rimane che fare discorsi "da barricata".

 

infatti, dal mio punto di vista, se proprio deve esistere una legge che punisce le "idee violente", è bene che le punisca tutte e non solo quelle che ci stanno antipatiche.

Modificato da vorthex
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Non ci capiamo Vorthex, io considero le idee di base.

Per un Fascista le idee di base sono quelle di Mussolini, come quelle di Hitler per un Nazista. Per un Comunista (dovrebbero essere) quelle di Marx e di Engels. Che poi il Comunismo lo hanno bistrattato tutti i dittatori di sto mondo è un'altra cosa, quello Cinese, Cubano, Russo non lo vedo come Comunismo.

 

Per Marx non si arrivava all'abolizione delle classi sociali con i Gulag. Ma ripeto, non è possibile applicare il Comunismo. Quindi è errore chiamare Comunismo tutti i tentativi andati a monte.

 

Per Hitler o per Mussolini si arrivava allo stato ideale facendo sparire chi non era daccordo o sterminando gli Ebrei. Loro hanno messo in pratica ciò che hanno teorizzato. Ecco qual'è la differenza fondamentale.

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Alla breve, concordo con Wolfman. Le differenze delle 3 teorie dittatoriali (siano poi del proletariato, o di altro) sono proprio quelle.

 

Il comunismo nasce come teoria economica, sballata fin che si vuole, ma questo era.

 

Gli altri due nascono come regimi dittatoriali:

 

-Il fascismo descrive sé stesso come una terza via alternativa a capitalismo liberale e comunismo marxista, basata su una visione interclassista, corporativista e totalitaria dello Stato. Radicalmente e violentemente contrapposto al comunismo e pur riconoscendo la proprietà privata, il fascismo rifiuta infatti anche i principi della democrazia liberale.

 

- Il nazismo esprime una forma nazionalista e totalitaria di movimento d'estrema destra con iniziali mire operaiste ed è basato sul programma politico indicato da Hitler nel Mein Kampf. Una volta raggiunto il potere tramite una regolare elezione, si trasformò in dittatura, con un programma di eliminazione anche fisica sia degli avversari politici che di persone appartenenti a categorie ritenute inferiori o dannose per la società, quali gli ebrei, gli slavi, gli omosessuali, i Testimoni di Geova i portatori di handicap e i ritardati mentali, i comunisti, i massoni (definiti nel complesso con l'aggettivo Untermenschen, cioè sub-umani). Nel suo "Mein Kampf" ("La mia battaglia"), Hitler spiega chiaramente i motivi per cui farà perseguitare queste categorie: "La sconfitta dell'esercito tedesco, invitto, al termine della Prima Guerra Mondiale è scaturita da una pugnalata alle spalle inferta dal giudaismo internazionale con la complicità della massoneria, del bolscevismo internazionale, del nomadismo fomentatore di disordini e del pacifismo propugnato dagli omosessuali e da vasti settori religiosi, tutti quanti sotto l'egida del Papa a Roma".

 

- Marx ed Engels affermano che il comunismo non poteva emergere da piccole comunità isolate ma solo globalmente, dal corpo dell'intera società. Il Manifesto propone una lettura della storia sotto la lente del concetto di lotta di classe: il motore della storia è nel contrasto tra una piccola élite (la classe borghese), che possiede o controlla i mezzi di produzione e la grande maggioranza di persone, che non possiede nulla, oltre la propria forza lavoro.

Per Marx se le classi lavoratrici di tutti i paesi prendessero coscienza dei loro comuni obiettivi, si unirebbero per rovesciare il sistema capitalista. Lo considerava, se lo svolgimento della storia avesse seguito la logica di una razionalità hegeliana, un risultato inevitabile di un processo storico in atto; potendosi comunque verificare, qualora il socialismo non fosse riuscito ad imporsi, l'imbarbarimento della società attraverso la rovina di ambedue le classi in lotta e di tutte le classi.

Dalle rovine del capitalismo sarebbe sorta una società in cui, dopo un periodo di transizione (dittatura del proletariato) in cui lo Stato avrebbe controllato i mezzi di produzione, la loro proprietà sarebbe passata alla società stessa nel suo complesso (lo Stato era destinato a dissolversi).

 

Come si vede, una differenza notevole: da una parte si trattava di rivoluzionare completamente la società, nel senso (impossibile nella realta') di sovvertire il rapporto capitale-lavoro, dall'altra di trattava di 'normali' dittature (come ce ne sono state centinaia nella Storia) che prevedevano semplicemente un aspetto totalitario e una elite che comandava su di un altra popolazione.

 

Quindi:

- l'accettazione dei principi di Marx ed Engels significa una accettazione di principi economici (ripeto, impossibili da tradurre in realta'), e La dittatura del proletariato, come fase transitoria, che viene così a contrapporsi alla dittatura della borghesia, come imposizione alla minoranza dei capitalisti della volontà della stragrande maggioranza della popolazione (il proletariato). La proprietà privata sarebbe stata limitata agli effetti personali (proprietà individuale). La conseguenza della proprietà collettiva dei mezzi di produzione sarebbe stata, nell'ottica di Marx, la fine della divisione della società in classi sociali e, di conseguenza, la fine dello sfruttamento e la piena realizzazione dell'individuo. Una tale società sarebbe stata costruita attorno all'economia del dono "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo le sue necessità."

 

- fascismo e, soprattutto, nazismo, prevedevano, in via dottrinaria, l'eliminazione fisica dell'avversario.

 

Poi, come giustamente ha fatto rilevare Wolfman, che NEI FATTI si siano, globalmente, commessi più crimini nel nome del comunismo (come sua falsa applicazione) che in quello del Nazismo o del fascismo... se guardiamo ai numeri dei morti, certamente si. Però attenzione: ai morti dei Gulag o della Cambogia, della Cina ecc ecc bisogna aggiungere anche tutti quelli della IIGM, che non sarebbe mai scoppiata senza il Nazismo (non nella forma che conosciamo).

Modificato da madmike
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Personalmente trovo sterile che si stia ancora a perdere tempo dietro queste discussioni. I vari fascismi, e con ciò includo anche il comunismo, nascono tutti dal socialismo, da una sua interpretazione distorta. Tutti hanno lasciato dietro di sè una scia sconvolgente di morte e di dolore, non fa differenza se in nome di un elevato ideale o meno, anche perchè sarebbe il caso di cominciare di dirsi che ammazzare la gente in nome di un elevato ideale non la fa morire meglio, e un Lenin che scrive "non dobbiamo uccidere i kulaki in quanto individui, ma in quanto classe sociale", non fa differenza dai deliri hitleriani sulla razza.

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Io trovo sterile invece che gente continui a non (voler) capire quello che si scrive, continuando a sbattere la testa sulle solite cose dette e stradette,attaccando e nel contempo confermando quello che stiamo dicendo da inizio discussione.

 

Tutti hanno lasciato dietro di sè una scia sconvolgente di morte e di dolore, non fa differenza se in nome di un elevato ideale o meno

 

Sono 15 pagine che diciamo ciò, ora si parla dell'ideale in sè, lo sappiamo che chi ha interpretato male sono persone cattive ed estremamente malvagie...

 

La differenza, e sono un pò stufo di ripeterla, è che il Comunismo può essere interpretato in modo negativo, il Fascismo E' negativo.

Modificato da Wolfman
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Alla breve, concordo con Wolfman. Le differenze delle 3 teorie dittatoriali (siano poi del proletariato, o di altro) sono proprio quelle.

 

Il comunismo nasce come teoria economica, sballata fin che si vuole, ma questo era.

 

Gli altri due nascono come regimi dittatoriali:

 

-Il fascismo descrive sé stesso come una terza via alternativa a capitalismo liberale e comunismo marxista, basata su una visione interclassista, corporativista e totalitaria dello Stato. Radicalmente e violentemente contrapposto al comunismo e pur riconoscendo la proprietà privata, il fascismo rifiuta infatti anche i principi della democrazia liberale.

 

- Il nazismo esprime una forma nazionalista e totalitaria di movimento d'estrema destra con iniziali mire operaiste ed è basato sul programma politico indicato da Hitler nel Mein Kampf. Una volta raggiunto il potere tramite una regolare elezione, si trasformò in dittatura, con un programma di eliminazione anche fisica sia degli avversari politici che di persone appartenenti a categorie ritenute inferiori o dannose per la società, quali gli ebrei, gli slavi, gli omosessuali, i Testimoni di Geova i portatori di handicap e i ritardati mentali, i comunisti, i massoni (definiti nel complesso con l'aggettivo Untermenschen, cioè sub-umani). Nel suo "Mein Kampf" ("La mia battaglia"), Hitler spiega chiaramente i motivi per cui farà perseguitare queste categorie: "La sconfitta dell'esercito tedesco, invitto, al termine della Prima Guerra Mondiale è scaturita da una pugnalata alle spalle inferta dal giudaismo internazionale con la complicità della massoneria, del bolscevismo internazionale, del nomadismo fomentatore di disordini e del pacifismo propugnato dagli omosessuali e da vasti settori religiosi, tutti quanti sotto l'egida del Papa a Roma".

 

- Marx ed Engels affermano che il comunismo non poteva emergere da piccole comunità isolate ma solo globalmente, dal corpo dell'intera società. Il Manifesto propone una lettura della storia sotto la lente del concetto di lotta di classe: il motore della storia è nel contrasto tra una piccola élite (la classe borghese), che possiede o controlla i mezzi di produzione e la grande maggioranza di persone, che non possiede nulla, oltre la propria forza lavoro.

Per Marx se le classi lavoratrici di tutti i paesi prendessero coscienza dei loro comuni obiettivi, si unirebbero per rovesciare il sistema capitalista. Lo considerava, se lo svolgimento della storia avesse seguito la logica di una razionalità hegeliana, un risultato inevitabile di un processo storico in atto; potendosi comunque verificare, qualora il socialismo non fosse riuscito ad imporsi, l'imbarbarimento della società attraverso la rovina di ambedue le classi in lotta e di tutte le classi.

Dalle rovine del capitalismo sarebbe sorta una società in cui, dopo un periodo di transizione (dittatura del proletariato) in cui lo Stato avrebbe controllato i mezzi di produzione, la loro proprietà sarebbe passata alla società stessa nel suo complesso (lo Stato era destinato a dissolversi).

 

Come si vede, una differenza notevole: da una parte si trattava di rivoluzionare completamente la società, nel senso (impossibile nella realta') di sovvertire il rapporto capitale-lavoro, dall'altra di trattava di 'normali' dittature (come ce ne sono state centinaia nella Storia) che prevedevano semplicemente un aspetto totalitario e una elite che comandava su di un altra popolazione.

 

Quindi:

- l'accettazione dei principi di Marx ed Engels significa una accettazione di principi economici (ripeto, impossibili da tradurre in realta'), e La dittatura del proletariato, come fase transitoria, che viene così a contrapporsi alla dittatura della borghesia, come imposizione alla minoranza dei capitalisti della volontà della stragrande maggioranza della popolazione (il proletariato). La proprietà privata sarebbe stata limitata agli effetti personali (proprietà individuale). La conseguenza della proprietà collettiva dei mezzi di produzione sarebbe stata, nell'ottica di Marx, la fine della divisione della società in classi sociali e, di conseguenza, la fine dello sfruttamento e la piena realizzazione dell'individuo. Una tale società sarebbe stata costruita attorno all'economia del dono "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo le sue necessità."

 

- fascismo e, soprattutto, nazismo, prevedevano, in via dottrinaria, l'eliminazione fisica dell'avversario.

 

Poi, come giustamente ha fatto rilevare Wolfman, che NEI FATTI si siano, globalmente, commessi più crimini nel nome del comunismo (come sua falsa applicazione) che in quello del Nazismo o del fascismo... se guardiamo ai numeri dei morti, certamente si. Però attenzione: ai morti dei Gulag o della Cambogia, della Cina ecc ecc bisogna aggiungere anche tutti quelli della IIGM, che non sarebbe mai scoppiata senza il Nazismo (non nella forma che conosciamo).

 

 

 

Non concordo: il comunismo nasce con il proposito più abietto e pericoloso, l'abolizione della proprietà privata, e fascismo e nazismo gli nascono dietro come variante delle stesse teorie sociali.

 

Se siamo arrivati ad Hitler e Mussolini lo dobbiamo solo a marx ed engel, alla loro rivoluzione e "dittatura del proletariato", non diverse dai propositi nazisti, e dalla loro folle idea di esproprio e di collettivizzazione dell'economia con lo stato padrone.

 

Per il resto qui si parla di apologia del fascismo: sono contrario ai reati di opinione, tranne, ovviamente, quando rivolti verso qualche individuo come diffamazione o minacce, in quanto tali: una persona ha il diritto di esprimere qualsiasi concetto, per quanto brutale e inumano sia.

 

La differenza, e sono un pò stufo di ripeterla, è che il Comunismo può essere interpretato in modo negativo, il Fascismo E' negativo.

 

 

Il fascismo è negativo solo nella connotazione con cui l'abbiamo studiato, nei propositi non era niente di più malvagio del comunismo teorico di Marx.

Modificato da Dominus
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nasce con il proposito più abietto e pericoloso, l'abolizione della proprietà privata,

 

No Dominus, quello che ho scritto sopra (ed e' tratto dal Capitale) dice proprio una cosa diversa. Marx non teorizzo' mai l'abolizione tout court della proprieta' privata (La proprietà privata sarebbe stata limitata agli effetti personali (proprietà individuale). La conseguenza della proprietà collettiva dei mezzi di produzione sarebbe stata, nell'ottica di Marx, la fine della divisione della società in classi sociali e, di conseguenza, la fine dello sfruttamento e la piena realizzazione dell'individuo.)

ma quella del CAPITALE, che doveva essere collettivo.

 

Poi, come ho più volte ripetuto, si tratta di una teoria comprensibile (in teoria, appunto) e anche accettabile, specie dal 99% che a fine 800 non aveva alcun capitale tranne le proprie mani, ma cozza terribilmente con la realtà dello spirito umano.

 

Diverso e' il discorso di un nazismo che, per stessa ammissione del suo inventore, divide gli uomini fra umani e subumani da ammazzare, semplicemente. Marx o Engels non teorizzarono mai l'eliminazione fisica del capitalista, ma il suo spossessamento dal capitale.

 

Se permetti, c'e' una bella differenza.

 

Poi, d'accordo con Valerio e Wolfman sul definire queste questioni già definite e giudicate dalla Storia. Bisogna solo fare in modo che non si ripetano, magari sotto mentite spoglie.

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A livello pratico non fa nessuna differenza mike, la libertà e il genio dell'uomo storicamente si sono sviluppati quando la libertà di impresa è stata garantita e preservata, il proposito marxista non è solo un aborto a livello di applicazione ma è un delitto contro la natura etologica e ontologica dell'essere umano, per quanto mi riguarda non c'è nulla di peggio.

 

Diverso e' il discorso di un nazismo che, per stessa ammissione del suo inventore, divide gli uomini fra umani e subumani da ammazzare, semplicemente. Marx o Engels non teorizzarono mai l'eliminazione fisica del capitalista, ma il suo spossessamento dal capitale.

 

Non vedo molta differenza tra ammazzare i subumani e trasformare l'uomo in un subumano togliendogli quello a cui naturalmente tende, l'unica variante che differisce, per di più solo a livello teoretico, è il concetto di morte, ma non mi fa cambiare molto il mio giudizio a riguardo.

 

Poi qui stiamo parlando di apologia e di fascismo, è differente e non poco.

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Non vedo molta differenza tra ammazzare i subumani e trasformare l'uomo in un subumano togliendogli quello a cui naturalmente tende, l'unica variante che differisce, per di più solo a livello teoretico, è il concetto di morte, ma non mi fa cambiare molto il mio giudizio a riguardo.

 

Che cè di male in un po' di uguaglianza scusa? Solo perchè il ricco si sarebbe trovato meno ricco?

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Che cè di male in un po' di uguaglianza scusa? Solo perchè il ricco si sarebbe trovato meno ricco?

 

 

"Parole diverse, le stesse prigioni", canta Guccini. Ecco cosa c'è di male. E per il marxismo in particolare c'è il non volere nessun benessere, ma rendere tutti uguali nella povertà, altro che ricco meno ricco (Lenin girava con una delle prime Rolls, per la cronaca).

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Che cè di male in un po' di uguaglianza scusa? Solo perchè il ricco si sarebbe trovato meno ricco?

 

 

Perchè gli uomini non sono uguali e non sono nati per esserlo e perchè se io sono più abile e svetto sugli altri è giusto avere un libero mercato che mi premi.

 

E' una questione prima etologica poi di giustizia sociale.

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altro che ricco meno ricco (Lenin girava con una delle prime Rolls, per la cronaca).

 

Anzitutto non mettere in mezzo Lenin se parli di Marx.

 

ma rendere tutti uguali nella povertà

 

In effetti, chiedo perdono, la frase del "ricco meno ricco" non è del tutto corretta. Il concetto di povertà nel Comunismo non lo vedo con molto senso, essendo ipoteticamente tutti uguali universalmente non c'è termine di paragone per definire qualcuno ricco o povero. Ma oltre a ciò, non è quello che forse cercavano di professare certe correnti religiose? Non mi pare che si sia proposto di metterle al bando.

 

Dominus tuttavia ha ragione a dire che se lui vale di più è giusto che venga premiato, fa parte della nostra mentalità, per questo il Comunismo non esisterà mai, trattiamolo come una semplice corrente di pensiero che, se presa come va presa non ha mai fatto male a nessuno.

 

Torniamo al discorso principale. Il Comunsmo non si è mai visto affermato fisicamente come era stato teorizzato. Non possiamo dire se sarebbe stato un bene o un male, quello che abbiamo sono un ammasso di maleinterpretazioni sulle queli sarebbe da ipocriti basarsi.

 

Il Fascismo ha concretizzato quello che ha teorizzato. Ha portato l'Italia alla rovina e ce ne dobbiamo fare una ragione, punto.

 

Ecco perchè non c'è una legge contro l'apologia di Comunismo mentre ce n'è una contro quella di Fascismo.

 

Non va bene? Seguite il consiglio di Captor, andatevelo a leggere in una delle prime pagine della discussione, perchè io sono stufo di ripetere cose dette fino alla nausea.

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Torniamo al discorso principale. Il Comunsmo non si è mai visto affermato fisicamente come era stato teorizzato. Non possiamo dire se sarebbe stato un bene o un male, quello che abbiamo sono un ammasso di maleinterpretazioni sulle queli sarebbe da ipocriti basarsi.

 

Anche paperopoli non è mai stata vista ma solo teorizzata, non per questo se ne fa un ideale.

 

E paperopoli è molto più realistica di tutte le opere di marx ed engel.

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