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chiesta archiviazione sul caso elicotteri


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Bhè, se persino la Procura Militare la pensa così, dobbiamo accettare questa valutazione.

 

A nessuno piace rischiare la pelle perchè non ci sono soldi per installare un sistema di contromisure automatizzato.

 

Però la vicenda lascia dell'amaro in bocca.

 

E' vero che nessuno può pretendere che ogni soldato sia un eroe, però ci vorrebbe un giudizio di coerenza.

 

Se scelgo di fare il militare professionista, se mi pagano fior di quattrini per andare all'estero e per volare (le indennità di volo sono un bel po' di soldi), non posso non mettere in conto di dover rischiare la pelle e di dover combattere con quello che mi passa il Governo.

 

Se poi mi tiro indietro posso anche aver ragione da un punto di vista formale e giuridico, e quindi non dover subire condanne penali o disciplinari, ma a quel punto dovrei avere la coerenza di cercarmi un altro mestiere.

 

Ma ha sbagliato anche l'Esercito.

L'Esercito avrebbe dovuto prendere atto della cosa e cercare altri piloti volontari.

Nessuna inchiesta penale, nessun procedimento disciplinare.

Ci sono altri modi per "ricordarsi" di chi non ha avuto il fegato di rischiare.

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sicuramente ci vuole il coraggio e un minnimo di amor proprio

 

però dico che dipende anke dalla situazione: se uno stato invade il mio sono disposto ascendere in campo anke con un fucile ad avancarica, ma se sono io che invado datemi le armi "migliori"

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Vero.

 

Però l'Italia è andata in guerra in molte situazioni di crisi internazionale, a partire dal 1991 (Irak, Bosnia, Somalia ecc...) e la situazione non era diversa rispetto all'Irak di oggi, anzi.

 

Il G-222 abbattuto a Sarajevo non aveva nessuna difesa, però quei piloti non si rifiutarono di volare.

 

Nè Bellini e Cocciolone si tirarono indietro, quando il loro Tornado fu l'unico a riuscire a completare il rifornimento in volo la prima notte di guerra aerea dell'operazione Desert Storm, il 18 gennaio 1991, e si infilarono da soli ad affrontare le difese irakene.

E il loro Tornado non era adeguatamente aggiornato dal punto di vista elettronico come quelli dei colleghi della RAF, tanto che finirono sotto i colpi di un "banalissimo" ZSU-23.

 

La patria si serve e basta, specialmente se si è professionisti.

Se non voglio rischiare va benissimo, se non concordo con le ragioni politiche dell'intervento va altrettanto bene, ma a quel punto me ne sto a casa e faccio il pilota civile, senza prendermi i soldi dello Stato.

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dipende in pace o in guerra?

per la pace basta che ti scarichi i bandi di conorso sul sito ufficiale e cerchi un po

 

mi sembra che durante l'accademia prendi quasi 900 al mese

Modificato da dread
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Un pilota militare, un ufficiale pilota di ruolo, guadagna una barca di soldi, anche se non lo ammettono mai.

 

Lo stipendio base è normale, un tenente guadagna sui 1500 euro al mese... poi però inizia ad aggiungere straordinari, indennità di volo, altre indennità varie, diarie e missioni, servizio all'estero... e la cifra arriva anche a quadruplicarsi.

 

A tutto questo devi aggiungere una serie di privilegi e di vantaggi dei quali non hai nemmeno idea... e che non sto a citare per non offendere nessuno.

 

Ma Tillo potrà confermare.

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Nè Bellini e Cocciolone si tirarono indietro, quando il loro Tornado fu l'unico a riuscire a completare il rifornimento in volo la prima notte di guerra aerea dell'operazione Desert Storm, il 18 gennaio 1991, e si infilarono da soli ad affrontare le difese irakene.

in che senso furono gli unici a fare il rifornimento?

egli altri?

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La formazione, composta da otto Tornado italiani e da altri aerei da attacco alleati, doveva fare rifornimento in volo prima di attaccare i bersagli.

 

A causa delle pessime condizioni meteo, solo il Tornado di Bellini e Cocciolone riuscì a rifornirsi.

 

Tutti gli altri aerei interruppero la missione e tornarono indietro.

Bellini e Cocciolone avrebbero potuto ben fare altrettanto, ma preferirono continuare da soli.

 

Si trattò di una scelta estremamente coraggiosa, che la dice lunga sulla professionalità dei piloti italiani.

 

Questo è quello che ci si aspetta da un Soldato con la S maiuscola: determinazione, coraggio e spirito di iniziativa.

 

Purtroppo subito dopo aver colpito il bersaglio, il Tornado veniva inquadrato dalla contraerea irakena, e in particolare da un sistema ZSU-23/4 Shilka.

Si tratta di un vecchio semovente antiaereo armato di 4 cannoni da 23 mm. Vecchio ma pericoloso.

 

Il Tornado fu crivellato e i due dovettero lanciarsi.

Furono fatti prigionieri dagli irakeni.

 

Durante la prigionia, Cocciolone fu quello che subì peggio le torture irachene, e accettò di rendere una dichiarazione televisiva contro la guerra.

Bellini invece (che poi era il pilota) non cedette di un millimetro alle richieste irakene.

 

Per questa ragione (ma anche perchè al rientro in Italia Cocciolone sfruttò la vicenda a fini giornalistici per guadagnare un po' di soldi extra) Cocciolone non ha fatto molta carriera, mentre Bellini ha ottenuta una medaglia ed è diventato anche comandante della base di Ghedi nell'autunno del 2001.

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La formazione, composta da otto Tornado italiani e da altri aerei da attacco alleati, doveva fare rifornimento in volo prima di attaccare i bersagli.

 

A causa delle pessime condizioni meteo, solo il Tornado di Bellini e Cocciolone riuscì a rifornirsi.

 

Tutti gli altri aerei interruppero la missione e tornarono indietro.

Bellini e Cocciolone avrebbero potuto ben fare altrettanto, ma preferirono continuare da soli.

 

Si trattò di una scelta estremamente coraggiosa, che la dice lunga sulla professionalità dei piloti italiani.

 

Questo è quello che ci si aspetta da un Soldato con la S maiuscola: determinazione, coraggio e spirito di iniziativa.

 

Purtroppo subito dopo aver colpito il bersaglio, il Tornado veniva inquadrato dalla contraerea irakena, e in particolare da un sistema ZSU-23/4 Shilka.

Si tratta di un vecchio semovente antiaereo armato di 4 cannoni da 23 mm. Vecchio ma pericoloso.

 

Il Tornado fu crivellato e i due dovettero lanciarsi.

Furono fatti prigionieri dagli irakeni.

 

Durante la prigionia, Cocciolone fu quello che subì peggio le torture irachene, e accettò di rendere una dichiarazione televisiva contro la guerra.

Bellini invece (che poi era il pilota) non cedette di un millimetro alle richieste irakene.

 

Per questa ragione (ma anche perchè al rientro in Italia Cocciolone sfruttò la vicenda a fini giornalistici per guadagnare un po' di soldi extra) Cocciolone non ha fatto molta carriera, mentre Bellini ha ottenuta una medaglia ed è diventato anche comandante della base di Ghedi nell'autunno del 2001.

grazie!

a casa ho la cassetta con la registrazione gli ultimi attimi del tornado prima che i 2 si lanciassero

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La cassetta non l'ho mai vista, ma ricordo qualcosa del filmato.

Non è che si vedesse gran che, se non ricordo male, mentre l'audio mi pare fosse la registrazione del circuito interfonico e ricordo che si sentiva uno dei due che urlava : "Chaffa chaffa chaffa!" pochi attimi prima dell'eiezione.

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