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F-16 Fighting Falcon - discussione ufficiale


Dark Angel

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sono stato frainteso. dicevo che certe azioni sono dettate dall'istinto e non è detto che seguendo ragionamenti razionali se ne cavi sempre le gambe.

quando sei lassù dubito che si riesca a compiere molti ragionamenti!

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bisogna essere spericolati, se una cosa si decide di farla si fa e basta senza stare troppo a pensarci. io una volta ero n montagna a sciare ( premesso che non so sciare bene). arrivato nella pista ho visto che era una discesa molto ripida, nonostante ero coscente che era troppo difficile per le mie abilità da sciatore ho deciso di prendere lo skylift e affronatre la discesa.

arrivato in cima mio fratello e mio cugino mi hanno guardato e mi hanno detto: sergio fai le S non scendere giù dritto. io gli ho guardati ho fatto un sorrisino e sono partito giù sparato scendendo velocemente.

A quel punto non ho pensato se dovevo ascoltarli o no, io arrivato su avevo deciso di partire a tutta velocità andando dritto e prendendo sempre più velocità.

Risultato dopo un po' di metri sono caduto e mi sono rotto il braccio ma quello non è importante perchè se ora io tornassi in quella montagna farei la stessa identica cosa che ho fatto la prima volta. partirei dritto sparato consapevole che c'è il rischio di farsi male.

Secondo me in un aereo bisogna fare la stessa cosa, bisogna essere sicuri di se, bisogna essere consapevoli che quello che si fa è sempre giusto e non bisogna stare a pensare tutto quello che di male può accadere, insomma bisogna avere una certa determinazione e una certa rapiditàa prendere le decisoni, se si decide di andare a 1 metro da un aereo nemico si va si apre il portellone della mitragliatrice si bucherella l'aereo e si ritorna indietro. BISOGNA PRENDERE VELOCEMENTE LE PROPRIE DECISONI ESSENDO CONSAPEVOLE CHE TUTTO QUELLO CHE FAI è GIUSTO E CHE SE SI SBAGLIA BISOGNA PRENDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITà.

METODO PER NON SBAGLIARE? SEMPLICE CREDI IN TE STESSO E IN QUELLO CHE FAI!

Modificato da Maverick1990
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Di solito chi entra in Accademia per passione (può sembrare strano ma c'è anche chi lo fa solo per avere un lavoro sicuro e ben pagato) pensa a grandi azioni, a voli intrepidi, a manovre spericolate...

 

Pochi conservano questa mentalità, dopo gli anni di addestramento in cui ti insegnano a RAGIONARE sempre.

 

Il coraggio e la paura sono normali in qualsiasi combattente, sia esso un pilota o un soldato.

 

Quando le cose si fanno serie, quando ti rendi conto che dall'altra parte c'è qualcuno che tenta di ucciderti, quando comprendi che la vita di altre persone dipende dalle tue azioni, è il cervello che ti guida, e se salvi la pelle non è per il coraggio e la spericolatezza che dimostri, ma per la capacità di mettere in atto ciò che ti hanno insegnato (e per la qualità degli insegnamenti e dell'addestramento ricevuti) e per l'esperienza che hai accumulato.

 

Forse c'è stato un momento in cui l'incoscienza e la spericolatezza pagavano (quando gli aerei non erano così sofisticati) ma io credo che certe gesta epiche dei grandi assi siano state dovute più a una grande capacità di ragionamento "istantaneo" piuttosto che a un eroismo fine a sè stesso.

 

Non a caso buona parte delle manovre dei dogfight sono state inventate e messe a punto dai grandi assi, a riprova che dietro l'apparente "spericolatezza" c'era una grande capacità di ragionare e di capire le dinamiche del combattimento.

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esattamente, bisogma ragionare quando sei lassù, e anche molto in fretta

 

e non bisogna rompersi il braccio per fare chissà cosa, sono del parere che se il nemoco è troppo forte, conviene fuggire (naturalmente se non si tratta dell'ultima battaglia, quella che decide l'esito della guerra) e ritornare la prossiam volta più forti e non lasciarsi ammazzare per niente, sei più utile da vivo che da morte

non interpretate la mia frase come vigliaccheria, cercate di capire cosa volelvo dire

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... sei più utile da vivo che da morto ...

Santa verità.

 

I piloti da caccia "esperti" sanno bene, ad esempio, che una volta impegnatisi in un dogfight, se dopo due-tre minuti non si riesce ad avere ragione del nemico, la cosa da fare è rompere il contatto e filarsela a casa.

 

 

Il motivo è semplice: se dopo un po' non sei riuscito a battere l'avversario, significa che la tua combinazione bravura/velivolo non è superiore a quella dell'avversario (o perchè è più bravo o perchè ha un velivolo migliore).

Continuare il combattimento significherebbe avere almeno il 50 % di probabilità di essere abbattuto, e questo non è accettabile.

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istinto-ragione mhhhh......

 

non sono molto convinto, io parlo di me è naturale che ogni persona è diversa ma io parlo per le mie esperienze.

L' istinto è una conseguenza delle proprie capacità, io fino all' anno scorso ero portiere in una squadra di calcio. spaete perchè ero forte? perchè io partivo e prendevo tutte le palle non le lasciavo scappare una, ma queste parate non le ho mai fatte pensando, tutto istinto e decisoni già prese prima.

La teoria si fa a terra, dal momento che si è in volo sei tu con il tuo aereo e tu e il tuo aereo dovete tornare a casa vincitori, nessun altro, il tuo nemico non deve tornare a casa ( almeno no con l'aereo). dal momento che sei su fai solo pratica e il tuo obbiettivo è vincere.

Dal momento che la teoria la hai già fatta a terra su non ti rimane che applicare ciò che hai imparato (ragione) e metterci quello che hai sempre avuto dentro di te. il tuo istinto nel combattere, affrontare gli avversari cimentarti in combattimenti aerei, sì bisogna ragionare ma a terra, dal momento che si è su si combatte e basta e le decisoni sono immediate.

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per me l'istinto è una brutta bestia

 

gli animali seguono l'istinto e guardate dove sono......

 

l'istinto è "migliore" solo perchè più veloce

 

nel cervello c'è la corteccia (esterno) che è la parte che comandiamo noi, mentre la parte interna riguarda il subconscio,ecc e l'istinto

le informazioni ci mettono un tot per essere elaborate dalla cortaeccia, e esattamnete la metà per essere elaborate dalla parte interna, ecco perchè si agisce prima d'istinto

secondo me bisogna semplicemente abituare il cervello

sapete quanto ci mette uno scherimdore a parare un affondo? 0,1 secondi e per quanto istintivo il modo corretto per farlo si impara, non ci si nasce

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Il vero pilota è colui che ragiona ( e nel tempo dovuto e concessogli ) per ottenere il meglio da sè e dall'aereo. L'istinto aiuta ma DEVE essere dominato dalla ragione.

Saper pilotare è saper tenere l'aereo dritto e preciso durante la condotta del volo ( e chi vola sà quanto possa essere difficile...), essere coscienti dove ci si trova e cosa accadrà una volta aver fatto una certa azione. Bisogna avere insomma una corretta padronanza di sè e del proprio mezzo ben consci dei propri limiti e delle proprie possibilità.

 

Ho visto troppi giovani amici morire, sul serio e non nei giochini, perchè erano troppo esuberanti e non avevano capito quanta diciplina necessiti il volare DAVVERO. Il fatto che alla fine di ogni missione bisogna anche avere la forza e la concentrazione giusta per arrivare lungo il finale della propria pista di casa ed eseguire una flare perfetta evitando così di rimbalzare pericolosamente lungo la pista e rischiare di farsi male ( il sottoscritto ci è passato e non è stato per niente bello, credici! :thumbdown: )... Mi ricordo del C 172 I-BZED dell' AeC di Venegono (VA) sul quale avevo appena finito la transizione che si inabissò la domenica successiva perchè il giovane pilota per fare il "brillante" aveva deciso di fare acrobazia a bassa quota sul lago, con a bordo due sue amiche,... tutti salvi (per fortuna) ma aereo distrutto ed irrecuperabile... di esempi di questa cieca fiducia solo nelle proprie capacità senza prepararsi adeguatamente al volo ne ho viste tante ed in alcune è finita molto male...

 

Non per fare il rompiscatole di turno, Mave se sei maggiorenne e sei in zona Milano, l'anno prossimo ti aspetto per fare un giro su questo:

tb9.jpg

aircraft_TampicoTB9_Cockpit.jpg

 

vedrai te stesso quanto sei lontano ora dalla verità.

 

Un buon pilota cura ogni aspetto del volo (aereo, meteo, proprio stato fisico, navigazione aerea, spazi aerei, check list, check list emergenze, documenti, ecc. ecc.) prima di ogni volo. Qui, permettimi, l'istinto non c'entra. Tant'è che durante i corsi d'addestramento gli istruttori portano l'aereo ad inviluppi di volo particolari apposta affinchè tu li riconosca e sappia riportare l'aereo in condizioni di volo normale senza farti del male ( e si spera senza sfasciare l'aereo...)

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purtroppo ho 14 anni e abito a Torino, in ogni caso forse ho sbagliato io ad esprimemri, il tuo discorso in effetti regge più del mio e evidentemente ho sbagliato perchè non ho valutato bene tutti i pericoli che ci sono.

A questo punto io mi chiedo: cosa deve saper fare un buon pilota, semplicemente teoria e pratica su quello che ha studiato o anche un po di spirito di iniziativa e affrontare il rischio per quello che è?

Era questo ciò che intendevo dire, diciamo che ho usato inopportunatamente la parola ISTINTO che più che altro doveva essere cambiata con SPIRITO DI INIZIATIVA.

Il giro in aereo me lo sarei fatto volentieri :D

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Chiudendo il discorso... Lo spirito d'iniziativa è necessario ed è una delle "molle" fondamentali per riuscire in tutte le cose della vita!!! L'addestramento per diventare pilota è complesso, ma è alla portata di chiunque decida di applicarsi con serietà e decisione. Penso che tu ti sia espresso male, non preoccuparti capita a tutti. ;)

 

Per i 14 anni, vorrà dire che aspetteremo un poco... non ti preoccupare. Ho portato in volo minorenni e il prossimo anno porterò in volo con me la mia nipotina di 3 anni... Non è il problema dell'età, è che in passato qualcuno si è lamentato per qualche "manovra" di troppo e allora poi mi hanno rotto le scatole i genitori... ecc. ecc. Da allora ho dovuto, purtroppo, evitare di imbarcare a bordo i minorenni.

 

Lo ritengo un vero peccato perchè il volo mi ha dato tanto nella mia adolescenza e ha contribuito molto nel mio cammino formativo... Questa cosa all'estero è riconosciuta tant'è che in Gran Bretagna esistono gli Air College della Royal Air Force e negli USA uno specifico progetto per avvicinare gli adolescenti al volo reale.

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Eh... una parola.... ormai hanno omologato di tutto per l' F-16.

 

Facciamo così, partiamo dal presupposto che l' F-16 può praticamente portare tutti i missili e le bombe dell'arsenale USA (e non solo) e consideriamo qualche configurazione di armamento standard, le più usate.

 

Innanzitutto vediamo i "punti di attacco", e prendiamo a riferimento l' F-16C Block 50/52, che è la versione più avanzata in servizio con l'USAF.

 

Ci sono due punti di attacco alle estremità alari (wingtip) che possono essere utilizzati per portare ciascuno un missile AIM-9L/M/X Sidewinder oppure un AIM-120C AMRAAM (di solito per ragioni aerodinamiche si preferisce l'AMRAAM).

 

Poi ci sono due punti attacco ai lati della presa d'aria, che vengono utilizzati per l'aggancio ciascuno di un pod elettronico: in particolare possono essere montati un pod di navigazione (tipo LANTIRN) e/o un pod di illuminazione laser (tipo LANTIRN) e/o un pod HTS (per l'uso di missili HARM).

 

Poi c'è un punto d'attacco ventrale.

Questo punto è solitamente usato per un serbatoio esterno ma può alloggiare anche un pod ECM o un pod con cannone da 30 mm oppure un pod da ricognizione.

 

Poi ogni ala ha tre punti di attacco (quindi sei in totale).

I due più interni sono di solito usati per i serbatoi esterni (l' F-16 non ha una grande autonomia, e pertanto vola sempre con due/tre serbatoi esterni).

 

I due mediani possono trasportare ciascuno una bomba Paveway o un missile HARM o un missile antinave Harpoon o tre missili Maverick o un missile AMRAAM o un missile Sidewinder o una bomba JDAM.

 

I due esterni sono più debolucci, e di fatto possono essere usati per trasportare ciascuno un missile aria aria (AMRAAM o Sidewinder) oppure un HARM.

 

Poi (spesso su richiesta di altre nazioni) alcune versioni sono state omologate per altri missili: gli aria-terra SLAM, gli antinave Penguin, tutti i missili israeliani, i Matra Magic e Mica, gli Sparrow, ecc...

 

Vediamo ora alcune configurazioni base (pratiche):

 

- Aria Aria

Cannone Vulcan interno

2-4 Missili AMRAAM

2 Missili Sidewinder

2 Serbatoi

 

- Anti-radar (SEAD)

Cannone Vulcan interno

2 Missili AMRAAM

2-4 Missili HARM

2 Serbatoi

1 POD HTS

 

- Anticarro

Cannone Vulcan interno

2 Missili AMRAAM

6 Missili Maverick

2 Serbatoi

 

- Bombardamento

Cannone Vulcan interno

2 Missili AMRAAM

2 Paveway o 2 JDAM

2 Serbatoi

2 pod Navigazione/Attacco tipo LANTIRN

 

E per completezza vi mando in mail list un bel disegno della Lockheed che mostra quasi tutti gli armamenti omologati per l' F-16.

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anche se sono di ancona a 18 anni verrò su o almeno vedrò di convincere i miei

una manovra forse impossibile: un caccia ha un rapporto spinta peso (esempio) di 1.2:1, quindi può salire a 90°, potrebbe restare in perfetto equilibrio e rimanere fermo a mezz'aria, agendo sulla manetta?

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In via del tutto teorica se si equilibra perfettamente la spinta dell'aereo con il suo peso, esso potrebbe rimanere fermo a mezz'aria.

 

Dico in via teorica perchè nel momento in cui l'aereo comincia inevitabilmente a imballare, non hai alcun modo per tenerlo su giacchè con l'aereo in quell'assetto nessun controllo aerodinamico è efficiente.

 

Infatti l'unico aereo oggi operativo che è in grado di restare sospeso è il comunissimo Harrier, ma in quel caso la tendenza del velivolo a destabilizzarsi viene compensata dall'azionamento differenziato degli ugelli (che negli ultimi modelli è eseguito automaticamente dal computer) che consente una qualche forma di controllo (la posizione degli ugelli è progettata anche a quello scopo).

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No, volevo dire proprio imballare.

 

Nel senso popolare del termine: se ne va per i fatti suoi!

 

Nemmeno con un computer riusciresti a controllarlo: non c'è nessun modo di compensare: l'aereo è a 90 gradi, si ferma, inizia ad andare che so, a sinistra, o a destra o in su o in giù... e non c'è nulla per compensare...

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In pratica l'unico modo per tenere un aereo fermo in quella posizione sarebbe quello di dotarlo di almeno 4 ugelli posizionati sugli assi cartesiani del piano perpendicolare alla verticale dell'aereo.....

 

Mi sembra una soluzione un "tantino" complessa, e poi non credo avrebbe una valenza stategica costruire un aereo del genere.

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