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ecco i drones...addio top gun!


NAVIGATORE

Futuro dell'aeronautica:  

108 utenti hanno votato

  1. 1. Futuro dell'aeronautica:

    • drones
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    • drones per ricognizione...ma sempre presenza di veivoli con l'uomo
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    • i drones spariranno
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Messaggi raccomandati

  • 4 mesi dopo...

Leggetevi questo, è interessante:

 

As early as 1971, unmanned vehicles engaged manned fighters in air-to-air combat training. Teledyne Ryan modified their successful BGM-34 Firebee with a system dubbed MASTACS (maneuverability augmentation system for tactical air combat simulation) to create the BGM-34F fighter UAV. This UAV had a small radar cross section (RCS), was difficult to maneuver against visually because of its small size, could sustain a 6-G turn at 25,000 feet, and could reach speeds of 1.5 Mach. Both the USAF and USN used this UAV to train their best pilots in simulated air combat. At Tyndall Air Force Base in Florida, the BGM-34F was used as a target in the annual William Tell air combat competition. This UAV routinely outmaneuvered manned F-15 and F-16 aircraft; one named ‘Old Red’ survived eighty-two dogfights. The USN used the MASTACS as a “graduation exercise” at their Top Gun Weapons School. Not only could a pair of F-4 Phantom aircraft not kill the unmanned vehicle, it got behind them in less than twelve seconds. If the UAV had been armed with air-to-air weapons it was in a position to attack and destroy the manned fighters. These accounts must be taken with a grain of salt because, although they make great stories, they represent only a small subset of military experience with UAVs. They do, however, suggest the significant potential of advanced technology and unmanned systems.

 

http://www.scribd.com/doc/1482159/1/CHAPTER-5-AIR-SUPERIORITY-UCAV-FUTURE-CAPABILITIES

 

Ed era niente rispetto alle capacità dello HIMAT:

 

http://www.vectorsite.net/twuav_18.html

 

Capace di tirare 8G sostenuti a 25000 ft con un raggio di virata pari alla metà di quello di un F-16 ed una velocità di virata doppia.

Modificato da Gian Vito
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nlvddk.jpg

 

In questa foto di gruppo scattata a Bardia (Libia) nell'agosto del 1969, il terzo signore da sinistra in alto, ormai alle soglie della pensione, comandava il Rescue Service dell'Aeroporto militare di El Adem (Tobruk, Libia) e aveva fatto tutta la 2a G.M. come navigatore sui Lancaster, con le avventure conseguenti.....

 

Durante le nostre conversazioni di argomento aeronautico, una volta mi disse, testualmente: "Il n'ya pas de plaisir à voler avec les avions d'aujourd'hui. Ils sont seulement des radio à transistor qui volent..."

 

Veniva usato il francese, lingua diplomatica....

 

I costi degli aerei da combattimento pilotati sono ormai fuori controllo, perché in pratica il 10% dell'aereo serve per fare la missione, il restante 90% serve a riportare a casa la pelle del pilota, il cui addestramento costa dal canto suo una marea di soldi per una vita operativa di pochi anni.

 

E inoltre un pilota che tiri 20 G lo devono ancora inventare.

 

I piloti a breve spariranno, e saranno riinventati tra qualche secolo, quando qualcuno riscoprirà la necessità operativa dell'irrazionalità del cervello umano ( da un racconto contenuto in un libro fatto circolare dalla IBM negli anni '60).

Modificato da Antonello
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la frase significa:"non c'è piacere a volare con gli aerei d'oggi. sono solamente delle radio a transistor che volano".

comunque non è vero che il 10% dell'aereo serve per fare la missione e il restante per portare a casa il pilota, semmai è il contrario. cioè, tutta l'avionica, i motori e le armi servono per la missione o sbaglio? il pilota per salvarsi conta sul seggiolino e sulla radio.

in ogni caso ce ne rendiamo conto già adesso che il pilota è insostituibile per certe missioni (prima fra tutte la caccia) per la sua "creatività" e la sua capacità di adattarsi a tutte le situazioni

Modificato da meason
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la frase significa:"non c'è piacere a volare con gli aerei d'oggi. sono solamente delle radio a transistor che volano".

comunque non è vero che il 10% dell'aereo serve per fare la missione e il restante per portare a casa il pilota, semmai è il contrario. cioè, tutta l'avionica, i motori e le armi servono per la missione o sbaglio? il pilota per salvarsi conta sul seggiolino e sulla radio.

in ogni caso ce ne rendiamo conto già adesso che il pilota è insostituibile per certe missioni (prima fra tutte la caccia) per la sua "creatività" e la sua capacità di adattarsi a tutte le situazioni

 

 

Il "problema" è proprio il seggiolino eiettabile... (è un paradosso, ovviamente).

 

Basta ricordare il caso di dell'U-2 di Powers o l'enorme pressione psicologica che il Vietnam del Nord riuscì ad imporre con abilità all'opinione pubblica americana mostrando i piloti abbattuti e catturati e che si ripeté in scala minore nella Ia guerra in Irak, pressione psicologica alla quale i governi delle nazioni democratiche sono sensibilissimi.

 

Un drone può non avere tutta una serie di sensori che valutino l'integrità della struttura in seguito a danni, può avere un motore con una "affidabilità" inferiore e con meno ridondanza di sistemi duplicati, può non avere corazzature e in genere sistemi dedicati alla sicurezza, con ovvi vantaggi in termini di pesi e costi, può affrontare missioni enormemente rischiose e soprattutto non ha un pilota dentro che si può catapultare e che può essere catturato.

 

Anzi tutta l'aviazione militare in genere, così come si è evoluta dai tempi di Gavotti sino ai giorni nostri è destinata a sparire ( IMHO....) con la sola eccezione, forse, della componente trasporti: basteranno satelliti muniti di armi laser che facciano secco qualsiasi oggetto che si accinga ad entrare in uno spazio aereo e non risponda come si deve a un messaggio lanciato da un transponder.

 

Che poi gli appassionati di aviazione ( ed io fra questi) possano vedere questo scenario con occhi colmi di lacrime di nostalgia, questo è un altro discorso.....

Modificato da Antonello
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Sorry. Volevo modificarlo ma mi è partito un messaggio duplicato e non sono riuscito a cancellarlo.

 

Parlando sempre di piloti, il vero problema dell'SR-71, ad esempio, erano proprio loro: inutile dire quale sarebbe stato il piacere ed ii festeggiamenti con i quali il KGB ne avrebbe accolto uno......

 

Per cui questi poveracci non avevano vita privata: gli era formalmente proibito anche solo di accennare a chiunque quello che facevano, le loro telefonate, i loro movimenti e i loro incontri erano strettamente controllati dalla CIA, insomma erano sorvegliati anche quando andavano al gabinetto...... immagino che molte persone abbiano tirato un sospiro di sollievo ( i piloti per primi...) quando quel meraviglioso aereo venne messo in naftalina e sostituito dai satelliti spia.....

Modificato da Antonello
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Sorry. Volevo modificarlo ma mi è partito un messaggio duplicato e non sono riuscito a cancellarlo.

 

Parlando sempre di piloti, il vero problema dell'SR-71, ad esempio, erano proprio loro: inutile dire quale sarebbe stato il piacere ed ii festeggiamenti con i quali il KGB ne avrebbe accolto uno......

 

Per cui questi poveracci non avevano vita privata: gli era formalmente proibito anche solo di accennare a chiunque quello che facevano, le loro telefonate, i loro movimenti e i loro incontri erano strettamente controllati dalla CIA, insomma erano sorvegliati anche quando andavano al gabinetto...... immagino che molte persone abbiano tirato un sospiro di sollievo ( i piloti per primi...) quando quel meraviglioso aereo venne messo in naftalina e sostituito dai satelliti spia.....

be i satelliti possono fare benissimo ricognizione strategioca ma il problema e quella tattica cosa in cui gli aerei sono imbattibili poi non hai considerato il problema di dover fare scambi per liberare il prigioniero mentre con aerei senza pilota si potrebbe far attivare l' autodistruzione cosi il nemico non troverebbe niente di utile, cmq il settore civile (trasporto persone e passaegeri) rimarra invariato,insieme ad uno strike nuke (per via della sensibilita di un simile attacco che si preferira far fare al pilota.)
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be i satelliti possono fare benissimo ricognizione strategioca ma il problema e quella tattica cosa in cui gli aerei sono imbattibili poi non hai considerato il problema di dover fare scambi per liberare il prigioniero mentre con aerei senza pilota si potrebbe far attivare l' autodistruzione cosi il nemico non troverebbe niente di utile, cmq il settore civile (trasporto persone e passaegeri) rimarra invariato,insieme ad uno strike nuke (per via della sensibilita di un simile attacco che si preferira far fare al pilota.)

 

Non sono certo di aver capito bene i concetti che esprimi: se la “è” tra la parola “problema” e “quella tattica” per un errore di battitura è diventata una “e”, proprio su questo non sarei d’accordo.

 

Basta vedere l’enorme lavoro fatto da drones grandi e piccoli nei teatri operativi tattici odierni.

 

Che sul civile ancora per molti anni ci saranno piloti a bordo degli aerei, questo è ovvio, per tutta una serie di motivi; così come ci saranno, come ho già affermato, a bordo dei trasporti militari.

 

Molti anni fa, più volte ho avuto modo di incontrare un amico, pilota di Atlantique, al ritorno da una missione di venti ore a livello del mare con cattivo tempo: la faccia sembrava una ragnatela di rughe per la fatica, a trentasette anni era finito come pilota militare, e credo che neanche la dozzina di specialisti a bordo scendessero dall’aereo in condizioni migliori.

 

Per cui, a parte il fatto che l’arte della guerra si sta sempre più trasformando in una guerra di software, ma questo è un altro discorso, che un uomo a bordo di un aereo sia per i top brass dell’aviazione militare di tutto il mondo un serio problema di cui, se la tecnologia lo consentisse, si sbarazzerebbero su due piedi, mi sembra un dato di fatto incontrovertibile e mi pare che la maggior parte degli investimenti attuali in campo aeronautico mirino proprio a questo obbiettivo.

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