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Stealth


Venon84

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Enciclopedia treccani, facevano un confronto tra la RCS del b2 e quella del b52:0,1 contro 100 (penso che sia un ordine di grandezza, come fanno a venire valori così precisi sennò?

 

 

Non so se ho capito bene, ma intendi sfruttare la diffrazione (1/4 d'onda)?

 

Esattamente! Il materiale è un multistrato, precisamente tre, 3 layer. Il layer centrale ha il compito di "assorbire" l'onda secondo il principio di riflessione, senza scendere nella matematica in pratica l'onda si annulla per riflessione all'interno dello strato.

La diffrazione è un fenomeno per il quale l'onda elettromagnetica devia dalla sua traiettoria, nel mio caso l'onda viene riflessa più volte nel layer fino ad annullarsi, ovvero viene

completamente "assorbita" anche se non nel senso matematico stretto.

Ma bisogna essere precisi nel dimensionamento geometrico rispettando la legge del 1/4 d'onda, il fatto è che così facendo è ovvio che posso bloccare una solo frequenza perchè la lunghezza d'onda cambia con le frequenze.

Spero di essermi spiegata meglio... :-)

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Eccoti una tabella fresca fresca dalla treccani :lol: :lol: (ora vado di fretta se ho tempo ti scannerizzo tutta la voce, è interessante, magari ti può servire :) ) sono i range di frequenza usati dai vari tipi di radar.

Le frequenze sono in GHz

Classe L: Avvistamento 1-2

<<>> S: Avvistamento, altimetria, navigazione 2-4

<<>> C: Avvistamento, tiro 4-8

<<>> X: Tiro, aeronautici 8-12

<<>> K: Aeronautici, spaziali 12-100

 

Però mi sono fatto due conti: la classe X (i radar da aereo) va da 3,75 a 2,5 cm. Sei sicura sia una nanostruttura :huh: ?

 

Comunque io sapevo (poi magari mi sbaglio) che la diffrazione vale per qualunque lunghezza minore o uguale alla lunghezza d'onda. Ora non ho tempo :( per farmi un'idea completa del sistema di cui parli (l'ho solo intravisto ):( quindi magari dico 'na cretinata

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Eccoti una tabella fresca fresca dalla treccani :lol: :lol: (ora vado di fretta se ho tempo ti scannerizzo tutta la voce, è interessante, magari ti può servire :) ) sono i range di frequenza usati dai vari tipi di radar.

Le frequenze sono in GHz

Classe L: Avvistamento 1-2

<<>> S: Avvistamento, altimetria, navigazione 2-4

<<>> C: Avvistamento, tiro 4-8

<<>> X: Tiro, aeronautici 8-12

<<>> K: Aeronautici, spaziali 12-100

 

Però mi sono fatto due conti: la classe X (i radar da aereo) va da 3,75 a 2,5 cm. Sei sicura sia una nanostruttura :huh: ?

 

Comunque io sapevo (poi magari mi sbaglio) che la diffrazione vale per qualunque lunghezza minore o uguale alla lunghezza d'onda. Ora non ho tempo :( per farmi un'idea completa del sistema di cui parli (l'ho solo intravisto ):( quindi magari dico 'na cretinata

 

Tranquillo non è una cretinata, però credo di aver risolto, ma ti ringrazio molto. Quello che volevo dire è che la diffrazione, attualmente usata sulla geometria stealth, è un fenomeno diverso dalla riflessione. Infatti al momento le onde non vengono assorbite da un aereo stealth, ma la sua particolare geometria esterna permette una DIFFRAZIONE delle onde radar, alias una deviazione delle traiettorie che le rifrange in modo da evitare il ritorno radar. C'è solo un problema che mi è stato sottoposto, ovvero tutte le superfici spigolose degli attuali stealth sono veramente improponibili per ottenere buone prestazioni aerodinamiche.

Precisiamo non è la dimensione del layer che è NANO, ma è un pannello nanostrutturato, resina epossidica con inclusioni di grphen nano plates, in parole povere è una resina rinforzata con grafene nanostrutturata...quindi NANO non per le dimensioni ma pre le caratteristiche del materiale....

 

:-) Spero davvero di averti illuminato!!!!! Hiii!

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  • 6 mesi dopo...

Ho sempre pensato che gli americani in fatto di stealthness fossero molto avanti nel mondo, sia come ricerca, che come sviluppo, applicazione ecc.. Ma non credo che adesso russi con PAK-FA, cinesi con il J-20 e chiunque altro possa avvicinarsi ai risultati ottenuti dagli statunitensi, non dopo aver visto questa foto:

 

FOTO: http://www.google.it/imgres?imgurl=http://images.forwardedfunnies.com/200905/f-22_stealth.jpg&imgrefurl=http://www.forwardedfunnies.com/the_new_us_stealth_fighter_pic_001848.html&usg=__E98ZMeyAXMzFck7gEsy6to1yU_w=&h=427&w=640&sz=257&hl=it&start=5&zoom=1&tbnid=jhcg6NqB-xKObM:&tbnh=91&tbnw=137&ei=LM2ZTePlOcPOtAbj_6m1CA&prev=/search%3Fq%3Dstealth%26hl%3Dit%26biw%3D1366%26bih%3D521%26gbv%3D2%26tbm%3Disch0%2C266&itbs=1&biw=1366&bih=521 (questo è l URL, non so postare immagini :rotfl: )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FAMOSE 4 RISATEEEEEEEEEEEEEEEEEE AHAHAHAHAHAHAHAHAH :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

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  • 1 mese dopo...

Salve se possibile vorrei riprendere questo post chiedeno all'utente Mary come ha risolto. Ha per caso pensato a tecniche di deposito del grafene orientate in modo da aumentare l'effetto di diffrazione e coprire piu' frequenze in questo modo, o cos'altro?

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Salve...eccomi...non pensavo che qualcuno si interessasse ancora...!

 

Dunque ho realizzato il fatidico pannello: tre layer il primo resina epossidica e graphene nanoplates, il secondo è un dielettrico e il terzo è sempre in resina epossidica e nanotubi in carbonio.

Così come era stato progettato il picco di assorbimento doveva essere in un certo range di frequenze (molto piccolo), ma al banco di prova abbiamo riscontrato due picchi...il secondo in un'altro range di frequenze.

 

Purtroppo i problemi per gli assorbitori di questo tipo che riescono ad agire su più frequenze sono tanti, primo fra tutti il massimo del picco che è un parametro importante, indica per capirci l'efficacia di assorbimento o rendimento. Il secondo picco infatti era poco pronunciato.

Dovrei indagare ancora...ma grazie alla "FANTASTICA" Germini gli assegni di ricerca sono fermi...niente soldi niente lavoro...!!! Quindi ora lavoro in una picccola azienda aerospaziale nel campo dei GPS, anche se mi dispiace molto aver abbandonate le ricerche...e nella mia follia estrema mi sono iscritta ad un'altra specializzazione all'uni in nanotecnologie.

 

Comunque lamentele a parte...volevo comporre un'altro pezzo del post per rispondere alla questione dell'orientamento della grafene:

Dunque la mia ricerca aveva un tempo limitato per cui alla fine ho dovuto realizzare un pannello RAM multistrato che segue una determinata legge fisica, quella del quarto d'onda (lambda/4) cioè gli strati sono dimensionati secondo questo criterio: 1/4 della lunghezza d'onda...se cambi frequenze cambia la lunghezza d'onda...per cui il fatto che abbiamo trovato un secondo picco è piuttosto strano...NON SO SE E' CHIARO!

L'orientamento delle cariche nella matrice richiede come minimo un campo elettromagnetico...insomma come una calamita che attrae le particelle in una certa direzione:

1. in laboratorio non c'era un tale strumento...SIAMO IN ITALIA!

2. Anche se lo avessi fatto non sarebbe servito a molto in questo caso...l'orientamento delle particelle come quello delle fibre può essere interessante a livello MECCANICO, per intenderci se io voglio che un pezzo resista molto bene a trazione orientare le particelle nella direzione di sforzo permette di aumentare le prestazioni. Ma l'interazione delle onde elettromagnetiche con un materiale segue criteri diversi.

 

In conclusione la cosa che posso dire è che la tecnologia RAM così come viene studiata e realizzata ora non va bene per le multi frequenze, multi bande...la legge fisica alla base è troppo vincolante...come ho scritto nell'articolo che sarà pubblicato i materiali vanno creati, e sottolineo CREATI, sulla base delle specifiche. Se voglio realizzare un materiale che assorba in due range differenti allora va progettato, inventato mettetela come vi pare su quelle specifiche, ma la tendenza è sempre quella di cercare di riscaldare il brodo...cioè partire da lavori già esistenti!

 

Spero di essere stata esaustiva!!!!!!!!!!

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Esauriente come sempre ;-D , e complimenti per la tua ricerca.

Sul discorso del doppio picco d'assorbimento cercando cercando ho trovato la soluzione. Dunque:

Jaumann absorber

A Jaumann absorber or Jaumann layer is a radar absorbent device When first introduced in 1943, the Jaumann layer consisted of two equally-spaced reflective surfaces and a conductive ground plane. One can think of it as a generalized, multi-layered Salisbury screen as the principles are similar.

 

Being a resonant absorber (i.e. it uses wave interfering to cancel the reflected wave), the Jaumann layer is dependent upon the λ/4 spacing between the first reflective surface and the ground plane and between the two reflective surfaces (a total of λ/4 + λ/4 ).

 

Because the wave can resonate at two frequencies, the Jaumann layer produces two absorption maxima across a band of wavelengths (if using the two layers configuration). These absorbers must have all of the layers parallel to each other and the ground plane that they conceal.

 

More elaborate Jaumann absorbers use series of dielectric surfaces that separate conductive sheets. The conductivity of those sheets increases with proximity to the ground plane.

 

 

per quanto differente sembra proprio il tuo caso.

EDIT: dimenticavo la fonte wikipedia

Modificato da windsaber
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>Salve...eccomi...non pensavo che qualcuno si interessasse ancora...!

Beh...utente nuovo e stavo leggendo vari post qui e la' a seconda dei miei interessi.

 

>Dunque ho realizzato il fatidico pannello: tre layer il primo resina epossidica e graphene nanoplates, il secondo è un dielettrico e il terzo è sempre in resina >epossidica e nanotubi in carbonio.

Mi ricorda qualcosa studiato in Fisica.

 

>Così come era stato progettato il picco di assorbimento doveva essere in un certo range di frequenze (molto piccolo), ma al banco di prova abbiamo riscontrato due >picchi...il secondo in un'altro range di frequenze.

Mmm...questo mi ha ricordato isolamenti dati da accumuli di cariche elettriche.

 

>Purtroppo i problemi per gli assorbitori di questo tipo che riescono ad agire su più frequenze sono tanti, primo fra tutti il massimo del picco che è un parametro >importante, indica per capirci l'efficacia di assorbimento o rendimento. Il secondo picco infatti era poco pronunciato.

Come immaginabile no? Il fatto che fosse poco pronunciato mi fa pensare alla purezza del materiale, al montaggio, a side-effect di comportamento del wafer a quelle frequenze, voltaggi indotti e carichi di cariche elettriche sulle superifici.

 

>Dovrei indagare ancora...ma grazie alla "FANTASTICA" Germini gli assegni di ricerca sono fermi...niente soldi niente lavoro...!!! Quindi ora lavoro in una picccola >azienda aerospaziale nel campo dei GPS, anche se mi dispiace molto aver abbandonate le ricerche...e nella mia follia estrema mi sono iscritta ad un'altra >specializzazione all'uni in nanotecnologie.

:) Mica per caso dalle parti di Forli'?

 

>Dunque la mia ricerca aveva un tempo limitato per cui alla fine ho dovuto realizzare un pannello RAM multistrato che segue una determinata legge fisica, quella del >quarto d'onda (lambda/4) cioè gli strati sono dimensionati secondo questo criterio: 1/4 della lunghezza d'onda...se cambi frequenze cambia la lunghezza >d'onda...per cui il fatto che abbiamo trovato un secondo picco è piuttosto strano...NON SO SE E' CHIARO!

Chiaro: ho un Newtoniano su Dobson con specchio primario garantito alla media di 1/4 di lambda. Vai tra che ti seguo perfettamente.

 

>L'orientamento delle cariche nella matrice richiede come minimo un campo elettromagnetico...insomma come una calamita che attrae le particelle in una certa >direzione:

Eh gia' :)

 

>1. in laboratorio non c'era un tale strumento...SIAMO IN ITALIA!

???

 

>2. Anche se lo avessi fatto non sarebbe servito a molto in questo caso...l'orientamento delle particelle come quello delle fibre può essere interessante a livello >MECCANICO, per intenderci se io voglio che un pezzo resista molto bene a trazione orientare le particelle nella direzione di sforzo permette di aumentare le >prestazioni. Ma l'interazione delle onde elettromagnetiche con un materiale segue criteri diversi.

Ok giusto, scale diverse.

 

>In conclusione la cosa che posso dire è che la tecnologia RAM così come viene studiata e realizzata ora non va bene per le multi frequenze, multi bande...la legge >fisica alla base è troppo vincolante...come ho scritto nell'articolo che sarà pubblicato i materiali vanno creati, e sottolineo CREATI, sulla base delle >specifiche. Se voglio realizzare un materiale che assorba in due range differenti allora va progettato, inventato mettetela come vi pare su quelle specifiche, ma >la tendenza è sempre quella di cercare di riscaldare il brodo...cioè partire da lavori già esistenti!

Mmm chissa' come e cosa avranno scelto di fare i progettisti americani allora. Che sia possibile "dare diverse mani di vernice wafer" in modo che alcuni strati siano trasparenti a certe frequenze ma isolanti per altre?

 

>Spero di essere stata esaustiva!!!!!!!!!!

Diamantina. Grazie.

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Caro utente RicPini mi sembri preparato sull'argomento :rolleyes:!

No non ho studiato e non lavoro a Forlì...e soprattutto non sono un FISICO....ahhhh guai a dire ad un ingegnere che è un fisico...scherzo!E non sono nemmeno un ing.dei materiali ma un misero aerospaziale.

Vengo da quel "fantastico" ateneo che è La Sapienza...e lavoro a Roma...quindi te lo assicuro io non ti stupire se scrivo che non c'era uno strumento nemmeno artigianale per generare un campo elettromagnetico... se non fosse per la storia che si trascina dietro, la Sapienza fa davvero schifo!

 

L'effetto Newtoniano su Dobson con specchio primario, se non ricordo male è un effetto che è più caratteristico di lenti come quelle dei telescopi...ma sicuramente appena avrò un attimo cercherò di capire se tale effetto può comparire anche con materiali quali il grafene...anzi nano-grafene...le nanostrutture hanno caratteristiche fisiche al quanto diverse dai loro fratelli macro!

 

Per quanto riguarda gli americani...beh che io sappia si stanno sviluppando delle vernici, intese però come coating, ma da quello che so da sole non bastano.

Seguii un paio di anni fa un seminario di una ricercatrice del Caltech molto interessante...molto bravi con i coating selettivi in frequenza, ma non funzionava molto bene la sovrapposizioni di strati con diverse caratteristiche.

Come avevo detto in un mio vecchio post la cosa fondamentale è unire le caratteristiche di invisibilità a quelle di un'ottima aerodinamica...comunque gli americani stanno lavorando tanto sui materiali radar assorbenti intesi proprio come pannellazioni, il problema è il controllo sulla geometria sugli spessori; se lambda/4 è piccolo lo spessore è piccolo in base alla bada che si considera a volte si parla di micrometri...ehhh non ci sono ancora processi per materiali nanostrutturati in grado di garantire questi esigui spessori.

 

PS diamantina mi è piaciuto!

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scusate come funziona l accesso a certe ricerche ? avete un NOS = nulla osta di sicurezza ? non credo che possiate parlare dei vostri lavori cosi nei forum almeno per una questione di segreti industriali ( per quelli militari suppongo che vi abbiano già informato su cosa potete o non potete dire )

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scusate come funziona l accesso a certe ricerche ? avete un NOS = nulla osta di sicurezza ? non credo che possiate parlare dei vostri lavori cosi nei forum almeno per una questione di segreti industriali ( per quelli militari suppongo che vi abbiano già informato su cosa potete o non potete dire )

 

La mia ricerca è pubblica, non ci sono segreti industriali o militari, il mio lavoro è stato fatto per l'università e sarà pubblicato a breve, il suo mi sembra un allarmismo ingiustificato!

A proposito non sono un militare ma un civile...ma davvero pensa che se la mia ricerca fosse classificata l'avrei tranquillamente esposta così! Mi perdoni ma non credo di essere così sprovveduta! Il nostro è uno scambio puramente di carattere scientifico, che poi una ricerca come la mia può senza dubbio interessare all'ambiente militare è fuori dubbio, ma posso pubblicarla dove voglio è MIA proprietà intellettuale...non è stato un lavoro fatto su commissione!

Non si preoccupi non stiamo sventolando segreti militari! Quello di cui stiamo discutendo è di dominio pubblico sia della comunità scientifica che militare!

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mi scuso se posso essere risultato offensivo , non era mia intenzione , diciamo che la mia era una sorpresa su come certe materie fossero di dominio pubblico , d'altronde ricorderà che gli studi per lo stealth usa sono iniziati in unione sovietica

 

le tecnologie R.A.M. sono di applicazione esclusivamente militare e memore delle normative sui brevetti e sui segreti militari mi sono semplicemente stupito :tutti i brevetti vengono prima esaminati per vagliare una possibile utilità militare o per verificare se non sia pregiudizievole la loro pubblicazione

 

 

per gli studi scientifici ,so per certo che in altri paesi (usa, in primis) il materiale sensibile è sottoposto a censura ,a prescindere dalla proprietà intellettuale o dal fatto che le ricerche siano finanziate e condotte da civili o da i militari direttamente , ritenevo che in Italia la normativa a riguardo fosse simile

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Non si preoccupi nessuna offesa...dopo che si passa la maggior parte del tempo a contatto con gli uomini, ci vuol bene altro per offendermi :okok:!

Il mio era un appunto incisivo, perchè mi permetta di dire, senza offesa, che a volte i militari sono prevenuti! :rolleyes:

 

Non si stupisca però perchè per chiarezza stiamo parlando di tecnologie davvero agli albori (nanotecnologie) e per quanto ne so anche ai militari conviene per il momento, a meno di scoperte sensazionali, far circolare un pò di "letteratura" così che il mondo scientifico possa cominciare a progredire su questo argomento; poi quando i tempi saranno maturi sono sicura che molto lavoro sarà classificato!

Pensi che di brevettazioni su questo argomento ce ne sono pochissime e sono per lo più rivolte ai processi di creazione che ottimizzano ad esempio la miscelazione delle nanocariche nella matrice, nel senso che siamo ancora un pò lontani da risultati INTERESSANTI.

 

I RAM non sono, assolutamente, applicazioni esclusive per i militari, dunque per farle capire le dico brevemente come è nata la mia ricerca: in realtà mi sono ingegnata per provare ad usare questa tecnologia per applicazioni spaziali. In breve se si riuscissero a sviluppare materiali con buone prestazioni di assorbimento elettromagnetico, ha idea che meraviglia montarli ad esempio su un satellite, dove il problema non da poco è quello delle radiazioni cosmiche, considerando almeno le più dannose. Infatti il mio pannello è stato sottoposto a test per lo spazio quale il bombardamento con ossigeno atomico, e la flammability (infiammabilità della matrice)!Ma a parte questo vengono applicati come selct frequencies surface ad esempio su antenne di vario tipo (parliamo di roba civile)!

 

Purtroppo di regolamentazioni aeronautiche civili e militari ce ne hanno rimpinzate a morire...ma io sono un ing. astronautico per l'esattezza :rolleyes:, scherzi a parte conosco abbastanza bene i limiti, l'Italia che io sappia a differenza dell'America ha si un filtro ma non altrettanto rigido...!

La parte puramente aeronautica l'ho un pò lasciata indietro da qualche anno...nonostante la mia passione per gli aerei che continuo a coltivare a prescindere la mia specializzazione, tanto in italia non si fa quasi nulla di spaziale...ma questa ricerca voleva essere proprio a carattere spaziale, non è stata classificata sensibile!

 

Anche perchè lo sa qual'è il problema...se gli studi innovativi non passano al vaglio della comunità scientifica che si accapiglia per qualche anno...i risultati non vengono ritenuti validi...pensi che una mia precedente ricerca che dimostrava che caricando molto la resina di nanotubi la resistenza meccanica aumentava, al contrario di quello che oramai veniva dato per appurato dalla comunità scientifica, ha portato a circa 2 anni di accapigliamento per validarmi i risultati, e ancora non è finita!!!!!

 

Stia tranquillo...come le dicevo ieri non pubblicheremo nulla di sensibile...magari avessi in mano qualcosa di sensibile, vorrebbe dire che sarei riuscita a proseguire le mie ricerche e avrei ottenuto qualche risultato davvero applicabile!!!!!!

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Caro utente RicPini mi sembri preparato sull'argomento :rolleyes:!

Caro utente Mary, passione piu' che altro. Studi (di ing e fisica e tanta informazione da arxiv, e riviste/siti online).

 

No non ho studiato e non lavoro a Forlì...e soprattutto non sono un FISICO....ahhhh guai a dire ad un ingegnere che è un fisico...scherzo!E non sono nemmeno un ing.dei materiali ma un misero aerospaziale.

Conoscevo dei ragazzi che lavoravano presso l'universita' di Forli' a modellini radiocomandati con sistemi GPS embedded fatti da loro prendendo parti di libero commercio da aziende di aeronautica, bellissimi progetti.

Sulla rivalita' tra ingegneri e fisici lo so...tre anni di ingegneria inf ed uno di fisica. Ho amici sia fisici che ingegneri. Ma per formazione e studi sono un piu' un fisico che un ing. Beh aerospaziale non mi sembra "poco".

 

Vengo da quel "fantastico" ateneo che è La Sapienza...e lavoro a Roma...quindi te lo assicuro io non ti stupire se scrivo che non c'era uno strumento nemmeno artigianale per generare un campo elettromagnetico... se non fosse per la storia che si trascina dietro, la Sapienza fa davvero schifo!

....! Non commento. Modena e', era messo molto meglio.

 

L'effetto Newtoniano su Dobson con specchio primario, se non ricordo male è un effetto che è più caratteristico di lenti come quelle dei telescopi...ma sicuramente appena avrò un attimo cercherò di capire se tale effetto può comparire anche con materiali quali il grafene...anzi nano-grafene...le nanostrutture hanno caratteristiche fisiche al quanto diverse dai loro fratelli macro!

Dobson, e' il cognome della persona che ha inventato la montatura cioe' "l'aggrappo" basculante e rotante per i telescopi con geometria ottica newton la quale e' composta da uno specchio primario parabolico che concentra il tutto su di uno che riflette a 90° sull'oculare. Ad essere precisi e' uno specchio, non si parla di lenti che nel treno ottico dell'oculare, il telescopio lavora solo con specchi. Non c'e' alcun effetto particolare. Il discorso di lambda quarti in questo caso dove lambda e' quella della radiazione luminosa, indica quanto il materiale e' stato mediamente, su tutta la sua superficie, finemente lavorato in modo da avvicinarsi quanto piu' a tale valore o di andare a lambda/2 per dare piu' potere risolutivo allo strumento. Tutto qui. Ovviamente si parla poi di tecnologie costruttive, di materiali etc etc etc.

 

Per quanto riguarda gli americani...beh che io sappia si stanno sviluppando delle vernici, intese però come coating,

Ero restato anche io a quelle.

 

ma da quello che so da sole non bastano.

Eh gia', assorbire totalmente mi sembra difficile e quindi se passa qualcosa o e' rifratto o riflesso quindi genera un feedback "noticeable" dall'emittente.

 

Seguii un paio di anni fa un seminario di una ricercatrice del Caltech molto interessante...molto bravi con i coating selettivi in frequenza, ma non funzionava molto bene la sovrapposizioni di strati con diverse caratteristiche.

Ho capito.

 

Come avevo detto in un mio vecchio post la cosa fondamentale è unire le caratteristiche di invisibilità a quelle di un'ottima aerodinamica...comunque gli americani stanno lavorando tanto sui materiali radar assorbenti intesi proprio come pannellazioni, il problema è il controllo sulla geometria sugli spessori; se lambda/4 è piccolo lo spessore è piccolo in base alla bada che si considera a volte si parla di micrometri...ehhh non ci sono ancora processi per materiali nanostrutturati in grado di garantire questi esigui spessori.

Ohhh QUESTO e' interessante. Logico. Quindi per ora tutto e' un compromesso. Grazie.

 

PS diamantina mi è piaciuto!

Prego! Per la chiarezza espositiva :)

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scusate come funziona l accesso a certe ricerche ? avete un NOS = nulla osta di sicurezza ? non credo che possiate parlare dei vostri lavori cosi nei forum almeno per una questione di segreti industriali ( per quelli militari suppongo che vi abbiano già informato su cosa potete o non potete dire )

Per quanto "nascoste" sono tutte cose di pubblico domimio o di personale proprieta' intellettuale. In generale finche' non esistono sbocchi commerciali o progetti finiti, considerando la nazione non ci sono nos da avere. Molto spesso infatti i progetti sono condivisi tra piu' centri di ricerca e/o universita', a volte anche sovranazionali. E' in America che esiste di piu' l'idea del vincolo all'universita' in ricerca, diffusione e sbocchi commerciali. Inoltre esistono sempre molti distinguo: chi "appalta" la ricerca, se deriva da tesi, master, etc. Il peso di eventuali aziende dentro all'universita' in questione, e tanti altri elementi.

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RicPini spero non ti sia offeso, nel dire che eri competente volevo dire che sono piacevolmente sorpresa che siano persone così ben documentate! :P Evviva la passione!

 

Per l'effetto sugli specchi non ne so molto...ma ora ho capito cosa intendevi e si è ragionevole la tua osservazione!

 

MMM...per i compromessi...ahhh (sospiro) anche se in qualche senso io li odio...sono necessari...ma si deve fare attenzione, lo shuttle è un esempio di compromessi riuscito davvero male...noi lo chiamavamo l'accrocco spaziale...hiii alcuni professori addirittura durante le lezioni lo chiavano coso!!!!

Però c'è da dire che le tecniche Stealthenes adottate fin ora non erano un buon compromesso...un aereo è un'armonia di forme che gli permette di volare nella maniera più "naturale", concedetemi la citazione, possibile! Un aereo da caccia o comunque di fattezza militare è come un ghepardo, perfetta armonia di potenza velocità ed efficacia...ve lo immaginate un ghepardo grasso... :rotfl:

 

Questo forum comincia a divertirmi...cavolo almeno non mi prendete per un alieno, posso dare libero sfogo!!!!

 

è stata un incomprensione ,

 

circa i pregiudizi non ne ho nessuno verso le ragazze di ingegneria e sono solo un appassionato ,non un militare

 

Ma io non ti ho detto che avevi pregiudizi :P ... e ripeto viva la passione! Hey tranquillo...scherzavo!

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