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e donkey chiuso


Leviathan

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Onestamente non so se abbiano chiuso Edonkey, ma dalla pagina che hai linkato così sembrerebbe.

 

Io credo che un programma P2P sia come un CD vergine: lo strumento è legale, se poi viene utilizzato per copiare un CD protetto da diritti, solo allora si commette un atto illecito.

 

In via teorica quindi, non è corretto bloccare i programmi P2P.

 

D'altro canto è innegabile che questi programmi sono utilizzati, per il 99 %, allo scopo di scambiare file illegali, e che è difficile pensare di contrastare il fenomeno colpendo chi scarica questi file.

 

Infatti chiunque, beccato a scaricare un film, potrebbe tranquillamente dire: "Io che ne so che è protetto. Sta lì, me lo scarico, poi gli dò un'occhiata e se è un film protetto lo cancello". Oppure: "Ah non chiedete a me, mio figlio di 9 anni clikka e scarica quello che gli pare, prendetevela con lui".

 

Ecco quindi che l'unico sistema che le case produttrici possono usare, è quello di colpire alla radice il fenomeno, intervenendo direttamente sui server e chiudendo circuiti e programmi.

 

Secondo me è un sistema sbagliato, e qualcuno dovrebbe chiedersi come mai milioni, miliardi di persone in tutto il mondo, che nella loro vita non oserebbero mai passare con un semaforo rosso, ritengano di essere nel giusto quando scaricano un film o un brano musicale da internet.

 

Questa domanda è molto importante, e Capaneo vorrà darmi conforto: nel diritto, se un comportamente è giudicato lecito dalla maggior parte delle persone, contro una precisa disposizione di legge, si è di fronte a una consuetudine "contra legem" che - sebbene non ammessa dall'ordinamento giuridico - deve però spingere il legislatore a tenerne conto.

 

Così è stato per molti reati, pensiamo per esempio all'adulterio, o pensiamo al fatto che molti giudici, oggi, non considerano più penalmente rilevanti il vilipendio alle istituzioni dello stato o consentono di offendere chi ricopre cariche politiche ecc...

 

C'è quindi da pensare seriamente al fatto che la gente non intende più pagare spropositatamente quella che è la produzione "di autore": film, musica, giochi, libri, e non me la sento di dargli torto.

 

Una famiglia normale "contribuisce" al mercato andando al cinema di tanto in tanto, comprando il gioco originale di tanto in tanto, ascoltando e guardando la pubblicità delle televisioni e delle radio, pagando canoni internet e dazi sui supporti vergini e pagando Sky e Digitale Terrestre.

 

Non mi pare giusto che si debba pretendere che questa famiglia, TUTTE LE VOLTE, debba spendere 20 euro per vedersi un film al Warner Village, nel corso del quale gli faranno spendere altri 20 euro di popcorn e gli faranno vedere pure mezz'ora di pubblicità prima dell'inizio del film.

 

Mi pare che si stia esagerando.

 

Peraltro, un film posso aspettare che lo diano alla RAI o a MEDIASET per vedermelo, aspetterò due anni, OK, ma se non ho i soldi per vedermelo al cinema, aspetterò.

E la musica, se non posso scaricarla da internet, me la registro in radio o in tv o me la passa l'amico.

 

Credo quindi che queste misure, oltre a essere ingiuste in punto di diritto, ingiuste da un punto di vista morale, sono anche inefficaci nel concreto.

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...

o me la passa l'amico.

...

è illegale..

Mica è detto : se l'amico mi passa il suo cd originale per un po', io me lo ascolto e basta e poi glielo ridò indietro.. cosa c'è di illegale? ;)

Però è ovvio che se me lo passa,il fine è quello di masterizzarlo.. ma facciamo finta di niente :lol:

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tanto le case discografiche vendono cmq mille dischi in meno su un mercato di piu di 1 milione non fanno la differenza

 

 

poi se abbassano il prezzo dei cd tutti li compreranno e loro guadagneranno uguale

 

esempio stadium arcadium (l'ultimo dei rhcp) costa 29,90 io ci metto 5 min e 40 * centesimi.......... e si sente pure meglio la vera s******a allora sta nel fatto che un cd costi 20 euro.

 

 

 

 

 

* vi prego non bannatemi ma è più forte di me :adorazione::adorazione::adorazione:

 

 

gianni per quella cosa del cinema con 2 € te lo affitti il film e te lo vedi

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Questo vale anche per il software... Pensate ai giochi: un gioco appena uscito per Play Station 2 costa in Brasile circa R$200,00. Un operaio guadagna in un mese R$330,00. Come si può pretendere che la pirateria non sia extremamente diffusa in Brasile? Non parliamo poi dei software di un certo livello... Autocad: US$9.000 e passa...

Quoto Skettles: il problema sta nel guadagno che si vuole fare sugli originali... Non ci sarà mai un controllo sufficiente per reprimere la pirateria di ogni genere, finchè gli originali non saranno commercializzati ad un costo adeguato!!! Non ditemi che le aziende hanno bisogno di un minimo di guadagno su ogni articolo, perchè, appunto, superato il minimo che intendeva guadagnare su un film, software, musica o quant'altro, "svendono" lo stesso articolo a meno del 50% dopo aver raggiunto lo scopo (in genere nel giro di pochi mesi)...

Lo fanno soltanto per leggi di mercato, ovvero, qualcosa di nuovo genera più richiesta e può essere venduto ad un prezzo più alto, una volta superato, il mercato non assorbe più quell'articolo allo stesso prezzo e allora lo vendono a meno, ma continuano a guadagnarci sopra! Mica continuano a produrre e vendere un CD per carità cristiana!!! Allora se ci guadagnano il giusto comunque, perchè non vendono quello stesso articolo dall'inizio già ad prezzo giusto? Finchè faranno così, significa che nonostante le copie illecite, guadagnano ancora tutto quello che vogliono guadagnare e qualcosa in più!!!!! Basta lamentele e pene asurde per la pirateria!!! Sarebbe l'ora che fosero prese le giuste misure per risolvere il problema: vendere ad un prezzo giusto!!!!!

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Se uno scarica e copia un cd spendendo 3 euro un'industria con i mezzi per duplicere Cd in serie quanto spende. Molto meno.

Va bene ripagare il lavoro intelletuale altrui e i loro sforzi di programmazione ma così si esagera

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Se uno scarica e copia un cd spendendo 3 euro un'industria con i mezzi per duplicere Cd in serie quanto spende. Molto meno.

Va bene ripagare il lavoro intelletuale altrui e i loro sforzi di programmazione ma così si esagera

no 3 euro non li spendi

 

se calcoli un cd 0.15

1 ora di connessione con la flat circa 0.30

un po di corrente elettrica e arrivi si e no a 0.50 eu

 

Autocad

 

per non parlare di adobe cs2 web designer 8.000 euro .........

e quando ho comprato il computer il tecnico c'elaveva masterizzato aho......

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Bhe, non direi si possa parlare di consuetudine (contra legem), perchè questa presuppone un generalizzato convincimento di liceità della condotta, che mi pare assente nel nostro caso.

 

La gente scarica, non perchè sia convinta della liceità (anzi, sa benissimo che non è lecito), ma semplicemente perchè il download è un mezzo di utilizzo semplicissimo, immediato e fa risparmiare parecchio.

 

Comunque, io penso che la soluzione non possa essere costituita da una legge, o da vari provvedimenti interdittivi.

 

Io sono convinto che una fetta grossissima della nostra società non sia ancora pronta per internet.

 

Internet non è solo il presente, internet è anche, e in buona parte, il futuro. Secondo me non abbiamo ancora sfruttato nemmeno l'1% delle possibilità che questo mezzo ci offre.

 

L'industria discografica e quella cinematografica non sono ancora riuscite ad adeguarsi ad internet.

 

Nel contesto attuale (e chissà cosa ci riserverà il futuro) è un grave errore pensare al sistema distributivo di canzoni e film ancora in termini di CD, venduto a 40mila lire, o DVD o VHS...

 

Pertanto, tu puoi fare chiudere tutti i server che vuoi... per uno che ne oscuri ne nasceranno altri 10...

 

Le case discografiche e cinematografiche, al contrario, dovrebbero cominciare a pensare al sistema di distribuzione in termini differenti.

 

Per esempio, se mi permettessero di scaricare un album, pagandolo 2/3€, invece che vendermelo a più di 20€, io lo farei volentieri.

 

Certo ci sarebbero sempre quelli che se lo andranno a cercare illegalmente, ma comunque molti tornerebbero nella legalità.

 

Del resto, permettendomi di scaricare, la casa produttrice eviterebbe tutti i passaggi intermedi che, al contrario, sarebbero persenti nel caso di distribuzione tradizionale... nelle 20€ che pago al negozio, infatti, sono compresi tutti i guadagni dei vari grossisti e distributori locali.

 

I videogames, poi, costano un occhio della testa... perchè mai dovrei spendere 50, 60 o anche 100 euro per un gioco che potrebbe anche non piacermi più dopo la prima partita?

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No, mai.

Oh... dovrei imparare a fare così anch'io per risparmiare tempo sul forum :D

 

 

E dai Capaneo !!!!!!!

 

Potresti rispondere: "Io no, mai... però un mio collega ecc...." oppure "Conosco un paio di casi che ho letto su Alta Lex in cui...."

 

Quel povero Leviathan c'è rimasto male !!!!

 

 

Scherzo eh.... :D

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non kapisco che è sto e Donkey, mi sembra il nome di un animale in englese(vabbene esiste eMule (mulo))

Modificato da fighter
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Infatti E-mule si chiama così perchè deriva da E-donkey, Asino

e a questo punto ci si chiede.... "Donkey Kong"....perchè una scimmia si chiama "donkey" ?!?!? :P:rotfl:

 

@fighter: il peer to peer se non sbaglio è il sistema di scambio files da utente a utente, usato in software come eMule ecc... ;)

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