Vai al contenuto

USV: lo shuttle Italiano


Venon84

Messaggi raccomandati

non ho trovato discussioni a riguardo(magari non ho cercato bene) perciò ne apro 1 io.

 

Lo USV (http://www.cira.it/usv/index.asp)potrebbe sostituire lo shuttle nelle missioni spaziali future?

Sarebbe un bel colpo per l'Italia vendere una cosa così. Già possiamo vantarci di essere gli unici oltre agli americani ad avere un vettore spaziale riutilizzabile, ma se un domani venisse utilizzato veramente per voli spaziali con o senza equipaggio umano potremmo quasi dire di aver superato gli americano nel settore spaziale. L'importante che un progetto così ambizioso non si impantani per mancanza di fondi o altre cretinate del genere. Ho letto anche che potrebbe servire anche come velivolo da trasporto ipersonico, grazie ad un apparato propulsivo innovativo,(top-secret che dovrebbe essere disponibile tra 4-5 anni) che permetterebbe di volare da parigi a NY in 2 ore.

Link al commento
Condividi su altri siti

è senza dubbio un progetto interessante, ma fondamentalmente rimane uno shuttle unmanned, e poi la ricerca è ancora molto indietro, come pure i finanziamenti.

 

per quanto riguarda i velivoli ipersonici, ci sono diversi X-planes ad uno stadio progettuale molto più avanzato

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 anni dopo...

Tutto pronto per la seconda missione USV del CIRA

 

da DedaloNews

 

Dopo la missione del 2007 il Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale (CIRA) ci riprova con un nuovo USV.

 

Tutto è pronto nella base sarda di Tortolì per la seconda missione USV del Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale. Il volo del veicolo spaziale senza pilota "Polluce" fa seguito a quello del gemello "Castore" effettuato nel 2007. Il via libera alla missione è stato annunciato oggi presso la sede del CIRA a Capua. Dal primo di febbraio, appena le condizioni meteo lo renderanno possibile, il laboratorio volante sarà portato a 24 chilometri di quota da un pallone stratosferico per poi continuare in autonomia la propria missione. Un volo test di 140 secondi, durante il quale la macchina raggiungerà in caduta libera Mach 1.2 per compiere una serie di manovre, quali un cambio di angolo di attacco a velocità costante e delle virate.

Nel corso dell’ esperimento effettuato in volo autonomo verranno testate le tecnologie di guida unmanned ed il comportamento aerodinamico e strutturale del laboratorio che riproduce il rientro in atmosfera di una navicella spaziale. Terminate le manovre il test si concluderà con il rallentamento del velivolo fino alla velocità di Mach 0.2, con l’ esecuzione di una sorta di atterraggio simulato in automatico alla quota di 5mila metri. Terminato il test vero e proprio, il volo proseguirà con l’ apertura di un sistema di frenata che porterà "Polluce" ad ammarare attaccato ad un paracadute.

Quest’ ultima fase non funzionò nel volo di "Castore", con la macchina che impattò violentemente in acqua, distruggendosi. Un finale che, comunque, non compromise il risultato dell’ esperimento che portò alla raccolta di dati sperimentali, inviati a terra mediante telemetria.

Un secondo esperimento, quello pronto ad essere eseguito in Sardegna, che pone obbiettivi più ambiziosi del primo e che punta a validare tecnologie per la guida unmanned e per il volo ipersonico.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...