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Royal Navy al Gay Pride


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LONDRA — Il corteo è passato a Trafalgar Square, ma l'ammiraglio Nelson non ha visto perché la colonna che lo sostiene è coperta da un'impalcatura. Se non fosse stato oscurato per i lavori di manutenzione avrebbe potuto ammirare una quarantina di uomini e donne della Royal Navy in divisa d'ordinanza con decorazioni appuntate sul petto marciare all'interno del corteo dell'EuroPride, la manifestazione annuale dell'orgoglio omosessuale. Per la prima volta infatti l'Ammiragliato britannico ha permesso a gay, lesbiche e bisessuali in servizio nella Marina di partecipare in uniforme all'evento. Non sono stati altrettanto liberali i comandi della Royal Air Force e dell'Esercito, che hanno mantenuto il divieto per il loro personale, anche se avevano messo dei banchetti per il reclutamento nella piazza. C'era invece sotto lo striscione Gay Police Association una rappresentanza di poliziotti. Sul loro stemma spiccava orgogliosamente una corona, perché sono i poliziotti della regina. Le divise blu dei marinai e gli elmetti neri dei Bobbies portavano un certo senso di ordine in una manifestazione che per il resto somiglia a un grande carnevale, con carri allegorici e look vistosi ed esagerati, compresi calzoncini di pelle nera superaderenti, cinghie con borchie e fruste in stile sadomaso e un mare di vestiti rosa shocking e tacchi a spillo. Per la Royal Navy la scelta progressista ha anche una motivazione operativa.

Il Secondo Lord del Mare, il contrammiraglio Adrian Johns, ha spiegato che «non si può imporre al personale di nascondere i propri orientamenti sessuali, la propria vera identità, perché altrimenti non faranno mai parte pienamente della squadra e nel momento del pericolo tutta la nave pagherà le conseguenze». Fino al 2000 l'omosessualità era proibita nelle forze armate britanniche ed era causa di espulsione. Il governo Blair ha cancellato il bando quando quattro ufficiali si sono rivolti alla Corte europea per i diritti umani vincendo il ricorso. Il 3 marzo di quest'anno il tenente di vascello Jim Phillips e il suo compagno, il contabile Marcus Rutter, si sono potuti unire a bordo della nave da guerra HMS Warrior. Gli organizzatori avevano sperato di evitare la pioggia che arriva puntuale a Londra all'inizio di luglio: hanno avuto una giornata di sole a 31 gradi, «glorious» come dicono qui. Il corteo è partito a mezzogiorno, evitando di confrontarsi con la partita dell'Inghilterra. Ma alla fine la polizia ha contato solo 40 mila partecipanti. Forse erano stanchi dopo le due settimane di Festival della cultura gay e lesbica che ha registrato 750 mila presenze nei vari eventi a Londra.

In testa ieri c'erano il sindaco Ken Livingstone per solidarietà (l'anno scorso in città sono stati contati ancora 1.300 casi di abusi ai danni di omosessuali) e Sir Ian McKellen, il grande Gandalf del Signore degli anelli che ha dichiarato la sua omosessualità nel 1988 e denuncia instancabilmente i pregiudizi di Hollywood. Immancabile qualche polemica sul fronte politico. L'Independent ha criticato per la sua assenza il ministro Ruth Kelly, che ha la delega all'Eguaglianza. L'ufficio della signora ha affermato che in agenda c'era un altro impegno, ma il giornale ha osservato che un avvenimento come l'EuroPride avrebbe dovuto essere segnato nel diario del responsabile governativo per la Equality da mesi. E ha ricordato come la Kelly sia membro dell'Opus Dei e abbia sempre evitato di votare leggi a favore dei gay. Resta il fatto che è stato proprio il governo laburista a promuovere una legislazione che garantisce agli omosessuali parità di diritti, compresa l'unione civile delle coppie. Gli organizzatori hanno anche lamentato di aver spedito numerosi inviti al partito laburista senza ricevere risposta. Presenti invece due parlamentari in rappresentanza dei conservatori e dei liberaldemocratici. All'ultimo momento per il Labour si è fatto avanti volontariamente l'onorevole Ben Bradshaw, sottosegretario all'Ambiente. Ma il passo avanti di Bradshaw è un po' scontato: qualche giorno fa è stato il primo parlamentare a sposare il compagno, un producer della Bbc.

Guido Santevecchi

02 luglio 2006

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  • 2 settimane dopo...

attento fighter che figo nello slang u.s.a vuole dire proprio ''omosessuale'' se vai in California non rimorchi ragazze se dici loro :<< sono figo>>. al massimo ragazzi :bleh:

 

Nelson disse riguardo all ' omosessualità '' aumenta l' autosufficenza della flotta''

Modificato da cama81
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marciare in divisa al gay pride, magari in boxer, mhhhhhhhhh....

che schifo!!!

ahhhhhhhhhh quanto ti quoto :D

 

Finchè è la Royal Navy,meglio(o peggio?!) per loro.. speriamo non accada con la nostra Marina :D (o anche qualsiasi altra FA!)

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