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Ritiro da Nassirya


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Sinceramente per me che ho numerosi amici in iraq prima li rivedo meglio è.

Comunque visto i tagli alla difesa preferirei vedere quei fondi per il finanziamento della missione all'estero dirottati per l'ammodernamento.

 

Comunque la volontà di ritirarsi è forte nella maggioranza sopratutto tra verdi e comunisti solo che non bisogna lasciar credere che scappiamo.

 

Zapatero se ne è andato e per me ha fatto bene.

Era una questione americana-irachena e non centrava nessun'altro per me.

Poi visto che la forza non era autorizzata dall'ONU...

 

Sono contrario all'intervento italiano in iraq e favorevole al ritiro.

Mi sta bene anche immediato e che pensinno querllo che vogliono.

L'ha voluta bush la guerra che ci mandi i suoi uomini

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Cmq ti do ragione io ho mio fratello che si trova li giù........sono passati quasi 2 mesi e ne devono ,passare al tri 4 non i immgini l'anzia che ho sopratuddo quando vedo mia madre incollata alla tv..........però penzo 1 cosa se i nostri si ritirassero ora lascerebbero un vuoto enorme a Nasirya il perchè?perchè cmq i nostri li giù hanno costruito scuole ospedali....hanno portato generatori elettrici,viveri, medicine,tante cose.......anche se ornmai l'iraq per l'Italia è finito la popolazione non scorderà mai l'operato di questi uomini valori,pieni di spirito di sacrivicio....

è pronti a tutto.....................

 

un amico ciao

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Io ho una domanda. Tutti i pacifisti e compagnia bella che stanno quassù chiedono il ritiro delle truppe, ma i ragazzi che stanno laggiù, cosa pensano? Perchè nessun TG chiede la loro opinione visto che sono i diretti interessati?

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Ti posto un passaggio dell'intervista a Diliberto che avevo postato tempo fa per farti capire come pensa certa gente e, quindi, il perchè non si sente mai l'opinione dei diretti interessati

 

 

Ma perché i pacifisti possono dire tutto e invece il generale Cecchi, se spiega che a Nassiriya rimarranno 800 soldati, viene zittito?

«Perché c'è differenza fra un comune cittadino e un militare di carriera: se parla, deve farlo nelle sedi opportune».

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i militari che stanno laggiù?

Io uno che ho sentito dice che loro stanno assicurando una sicurezza alla zona, ma sentono la nostalgia di casa ed è una noia assurda star li.

Ogni soldato ha una sua precisa convinzione come la gente normale: chi non vuole andare, chi non gleine frega nulla ecc....

Molti pensano al lato economico visto gli stipendi che prendono

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Ragazzi sono Siciliano e come ho scritto sopre mio fratello si trova li giù lavorano per la siqurezza i nostri e per la loggistica.....prendono un grosso stipendio ma credetemi non c'e prezzo per pagare sti ragazzi uomini valorosi che rischiano di tutto.............cmq qui da noi c'e' chi è favorevole al ritiro e chi no........io sono per il no....finiamo il nostro lavoro...................e poi si vede.........

 

Giuseppe ciao

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ed è una noia assurda star li.

Fortuna che li vogliono portare a casa perchè rischiano la vita ogni giorno....

Dopo che ti mandano in pattuglia per 4 ore o ti mandano sul HH 3F per 2 ore e mezza in sorvolo il resto della giornata te la passi nella base.

 

Comunque non dovevamo nmmeno entrarci e ormai gli iracheni si dovrebbero difendere da soli.

 

E poi continuiamo a fornirli fondi per la ricostruzione mica dsi dimentichiamo di loro

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anche io sono contrario al ritiro....

 

la missione è di pace, e nonostante sia rischioso ogni giorno passato li per i nostri soldati, sono necessari per mantere l'ordine...

 

cosa ne pensano loro? bè certamente sono pagati, e profumatamente, ciò non toglie che si meritino quei soldi, per il rischioso mestiere che fanno li.... :rolleyes:

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la missione non è di pace.

io sono stato sempre contrario all'invio di truppe in irak, favorevole invece a quelle in afghanistan.

sono consapevole però che ritirarle adesso significherebbe mandare all'aria tutti i sacrifici fatti sino ad ora.

per questo dico di mantere le truppe laggiu ( ormai il danno è fatto ) ma in future di non mandarle se no con una coalizione.

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Proprio ieri notte la gloriosa Brigata Sassari è tornata nella sua amata terra...la mia terra...tra loro c sarò anke io l'anno prossimo...e vi garantisco ke sarei anke pronto a partire a nassirya...ragazzi abbiamo preso l'impegno e dobbiamo andare fino in fondo...l'unico problema è che non c sn soldi....e che bisogna buttare più bombe perché li non c'è la guerra....li c'è la guerriglia...amazzano i nostri soldati nella maniera più vile:una bomba nel bordo della strada e amazzano un paio di ragazzi...non si fa così...pibiri era un mio compaesano e mi è dispiaciuta tantissimo la sua morte...come è successo a lui poteva succedere a tanti altri...mandiamoci un paio di eurofighter e radiamo al suolo l'iraq!!!!!!

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Mah... non capisco che significhi "se non con una coalizione" visto che la coalizione c'è già.

 

In ogni caso l'ONU ha da tempo autorizzato le missioni in corso in Iraq e proprio il consiglio di sicurezza (e quindi con il placet anche di Russia e Cina, oltre che Francia e Germania) ha recentemente ribadito la necessità che le missioni continuino.

 

L'unico aspetto criticabile è l'intervento iniziale in Iraq da parte degli americani e degli inglesi, lì ognuno può avere le sue idee, ma tutte le missioni che si sono succedute dopo il crollo del regime di Saddam non possono essere considerate missioni di guerra, perchè non c'è più un regime contro il quale combattere.

 

E' sbagliato anche definirle missioni di "pace", perchè la missione di pace è quella quando ci sono due contendenti e uno si frappone per impedirne ulteriori azioni bellicose.

 

Quella italiana in Irak è una missione di "stabilizzazione", se fosse stata chiamata così sin dall'inizio, senza giri di parole politici, non staremmo ancora a discutere su queste cose. L'ONU per principio accetta e incoraggia tutte le missioni di stabilizzazione, anche senza necessità di una specifica autorizzazione.

 

Infatti è dovere di un qualsiasi Stato, nel momento in cui ha fatto guerra a un altro stato e lo ha conquistato o ne ha determinato la caduta del sistema di governo pre-esistente, indipendentemente che la guerra iniziale sia stata giusta o meno,

assicurare a proprie spese e con i propri mezzi che nel paese sia ristabilito un assetto stabile e un governo stabile.

Questa stabilizzazione è onere di chi è intervenuto, che ne è quindi obbligato (e quindi USA e UK) ma qualsiasi nazione che intenda parteciparvi, è libera di farlo.

 

L'Italia si è mossa in questo contesto, non ha quindi violato alcuna norma internazionale.

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