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Gheddafi minaccia l'italia?


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Ho appena letto l'articolo su repubblica.it, allego articolo :

 

Gheddafi: "Italia risarcisca Libia oppure possibili altri attacchi"

Il leader libico sulle proteste anti-Calderoli. "A Bengasi folla voleva uccidere console italiano". E poi: "Non escludo ulteriori proteste violente se Roma si rifiuterà di risarcirci per quello che fece durante il periodo coloniale".

Si pesta i piedi di brutto!! :rotfl::rotfl::rotfl:

 

 

Secondo voi in caso di attacco dell'aeronautica, come interverremmo? :ph34r:

 

a mio parere i tornado e gli harrier saranno decisivi come bombardamento. Gli eurofighter e gli f16 come protezione aerea e magari qualche "botta" in territorio libico. :okok:

oltretutto piazzerei parecchie batterie spada a Pantelleria, in Sicilia e Calabria.

 

P.S. = a livello di difesa antimissilistica, siamo dotati di sistemi stile "Patriot"???

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Non credo che il colonnello romperà più di tanto, comunque se lo farà noi faremo come sempre: coda in mezzo alle gambe e nessuna reazione, aggiungo purtroppo.

Quanto alla difesa aerea gli unici missili a medio raggio utilizzabili sono gli Hawk visto che gli Hercules credo che l'aereonautica abbia paura anche solo di usarli nei test...

Comunque la Libia dopo i recenti progressi con USA e UK non vorrà buttare alle ortiche tutto quanto, visto anche quanto investe l'Italia in Libia

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Le forze di sicurezza libiche sono dovute intervenire duramente per proteggere il consolato italiano, e questo non ha fatto bene all'immagine di Gheddafi nel suo paese.

 

La "buttade" sembra quindi fatta apposta per recuperare un po' di consenso tra la sua opinione pubblica: la carotina dopo il bastone.

Ma nemmeno lui sembra convinto di quello che dice.

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Dubito seriamente che Gheddafi abbia intenzione di fare quello che ha detto.

Ma le ha dette lui per davvero? dopo il suo cambiamento questo rappresenta un passo indietro.

 

Ammettiamo che attacchi, l'inteligence o americana o nostra, ci avvertirebbe dell'attacco e gli USA ci invieranno missili patriot come fece per isreaele.

 

In quanto alla loro aereonautica sono appena usciti dall'embargo che hanno avuto per quasi 20 anni, quindi fate i vostri conti sulla modernita dei loro mezzi.

 

L'unico è che hanno tecnologia di casa nostra, concesse per il trattato sulla sorveglianza costriera, ma si limitavano a mezzi su ruota e visori notturni.

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Sono frasi fatte apposta per dire che se non paghiamo(che poi non li dobbiamo NULLA) loro non proteggeranno le nostre ambasciate mai più.

E inciteranno nuovi attacchi da parte di manifestanti.

 

Come ho detto prima in caso di guerra durerebbero poco.

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Altro che attacchi, il colonnello può condurre la partita in maniera molto più subdola, ovvero sospendendo le iniziative per il contrasto dell'immigrazione clandestina facendo arrivare, conseguentemente, migliaia di profughi sulle coste Italiane.

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Fantastorie appunto... e poi attaccare l'Italia significherebbe attaccare la NATO, non so quanto sia intelligente come mossa

Infatti, quel povero paesuncolo si ritroverebbe addosso le forze nato, e sarebbe totalmente raso al suolo.

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Scomettete che bisognerà dargli qualcosa in cambio per farlo stare zitto?

 

Finisce che se non gli facciamo l'autostrada, gli faremo la casa che gli hanno tirato giù gli americani nell'86.

 

Con la determinazione che ha l'Italia è così...

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"quel povero paesuncolo"

beh dai, adesso chiamarlo così non è il caso. E' pur sempre uno Stato con la quale l'Italia ha enormi interessi economici e rapporti commerciali e non è un Paese povero,molte famiglie italiane possono campare grazie al lavoro trovato direttamente o indirettamente con la Libia. Il regime, per quanto sia discuttibile, da stabilità nell'area ed inoltre la Libia all'interno della Lega Araba, ha la sua voce.

Poi possiamo criticare certamente certe "uscite/sparate" politiche e "strategiche"... ma si sa, il mondo va avanti così.

In questo momento di casini energetici, l'Italia non può permettersi di giocarsi i rapporti con la Libia (che ci da petrolio e... GAS).

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impala tu hai ragione ma la guerra non può esistere senza rischi perciò secondo me

la libia in caso di scontri andrebbe invasa alla svelta senza troppi ripensamenti.

----------

cmq impala benvenuto nel nostro forum

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Sulla questione NATO è vera, ma la paura è che non attacchi noi direttamente ma i nostri cittadini che sono laggiu e la nostra ambasciata.

 

In ogni caso non siamo ostaggi delle loro risorse, e non li conviene a loro perdersi come cliente.

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Sulla questione NATO è vera, ma la paura è che non attacchi noi direttamente ma i nostri cittadini che sono laggiu e la nostra ambasciata.

 

In ogni caso non siamo ostaggi delle loro risorse, e non li conviene a loro perdersi come cliente.

questo dico che in caso di attacchi ai nostri cittadini li in libia l'italia (NATO) dovrebbe invadere la libia e distruggere il suo governo

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In ogni caso esiste un tribunale internazionale.

 

Se il popolo libico ha qualcosa da pretendere, può avanzare le sue richieste in quella sede e lasciare che la cosa venga risolta in maniera giuridica.

 

Se non lo ha mai fatto, è soltanto perchè Gheddafi deve tener conto del fatto che nel suo paese c'è comunque una componente integralista molto attiva a cui deve dare conto, se non vuole rischiare di essere deposto o ucciso (o entrambe le cose).

 

Se poi si vuole essere particolarmente accorti, può essere che la sparata di Gheddafi costituisca anche un messaggio tra le righe, una richiesta di aiuto mascherata sotto la forma della minaccia.

 

Gheddafi potrebbe voler dire: "Ho fatto il possibile per difendere il vostro consolato, ma non so fino a quando riuscirò a farlo nè possono garantire che non ci siano attentati. Per cui aiutatemi a tener buona questa gente"

 

Gheddafi non ha certo bisogno degli spiccioli italiani per "compensare" le famiglie che pretendono risarcimenti per il periodo coloniale.

 

Basterebbe aprire un tavolo di discussione, far finta di essere disponibili a parlarne, magari trovare una soluzione "coperta": l'Italia paga qualcosa e il contenzioso si chiude, e fuori dal contesto ufficiale la Libia concede alle imprese italiane qualche compensanzione commerciale e/o industriale in maniera tale che i soldi usciti dalla porta rientrano dalla finestra senza che nessuno ne sappia nulla.

 

Certo che una soluzione del genere richiederebbe una sagacia diplomatica e una compattezza politica su cui l'Italia oggi come oggi non può contare (basti pensare a come reagirebbero le forze politiche).

 

Anche vero che ufficialmente una cosa del genere non farebbe bene alla dignità e all'orgoglio nazionale, ma qui bisognerebbe studiare come indorare la pillola e in ogni caso bisogna mettere sulla bilancia l'effettiva volontà italiana di andare a muso duro contro la Libia, anche in caso di attentati sanguinosi.

 

Se in Libia ammazzassero 100 italiani nessuno penserà mai a bombardare Tripoli ma di sicuro le forze di opposizione si scaglierebbero contro il governo di turno (di qualsiasi colore) per dire che qualche manciata di euro non vale tante vite umane.

 

Comunque, tenuto conto dei reciproci interessi commerciali e politici, la cosa migliore è fingersi preoccupati, ammorbidire i toni e lasciar decantare la faccenda.

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  • 2 anni dopo...
In ogni caso esiste un tribunale internazionale.

 

Se il popolo libico ha qualcosa da pretendere, può avanzare le sue richieste in quella sede e lasciare che la cosa venga risolta in maniera giuridica.

 

Se non lo ha mai fatto, è soltanto perchè Gheddafi deve tener conto del fatto che nel suo paese c'è comunque una componente integralista molto attiva a cui deve dare conto, se non vuole rischiare di essere deposto o ucciso (o entrambe le cose).

 

Se poi si vuole essere particolarmente accorti, può essere che la sparata di Gheddafi costituisca anche un messaggio tra le righe, una richiesta di aiuto mascherata sotto la forma della minaccia.

 

Gheddafi potrebbe voler dire: "Ho fatto il possibile per difendere il vostro consolato, ma non so fino a quando riuscirò a farlo nè possono garantire che non ci siano attentati. Per cui aiutatemi a tener buona questa gente"

 

Gheddafi non ha certo bisogno degli spiccioli italiani per "compensare" le famiglie che pretendono risarcimenti per il periodo coloniale.

 

Basterebbe aprire un tavolo di discussione, far finta di essere disponibili a parlarne, magari trovare una soluzione "coperta": l'Italia paga qualcosa e il contenzioso si chiude, e fuori dal contesto ufficiale la Libia concede alle imprese italiane qualche compensanzione commerciale e/o industriale in maniera tale che i soldi usciti dalla porta rientrano dalla finestra senza che nessuno ne sappia nulla.

 

Certo che una soluzione del genere richiederebbe una sagacia diplomatica e una compattezza politica su cui l'Italia oggi come oggi non può contare (basti pensare a come reagirebbero le forze politiche).

 

Anche vero che ufficialmente una cosa del genere non farebbe bene alla dignità e all'orgoglio nazionale, ma qui bisognerebbe studiare come indorare la pillola e in ogni caso bisogna mettere sulla bilancia l'effettiva volontà italiana di andare a muso duro contro la Libia, anche in caso di attentati sanguinosi.

 

Se in Libia ammazzassero 100 italiani nessuno penserà mai a bombardare Tripoli ma di sicuro le forze di opposizione si scaglierebbero contro il governo di turno (di qualsiasi colore) per dire che qualche manciata di euro non vale tante vite umane.

 

Comunque, tenuto conto dei reciproci interessi commerciali e politici, la cosa migliore è fingersi preoccupati, ammorbidire i toni e lasciar decantare la faccenda.

 

Tribunale internazionale?, x noi italiani magari va bene, ma se dovessimo fare "a stelle e striscie", giù bombe e si risolve prima.

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a stelle e striscie", giù bombe e si risolve prima.

 

ma a quanto pare le fai alla maniera del tricolore che ha perso la 2 guerra mondiale e che non ha quindi il seggiolino fisso all' Head Quartier, e manco il potere di rompere le scatole alla NATO e dire che lo vuole bombardare perchè scassa i c****oni da circa 25 anni e +.

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:rotfl::rotfl::rotfl: la libia che ci attacca :rotfl::rotfl::rotfl:

 

Se dovesse succedere, ovvero mai, è chiaro che la reazione debba essere un bombardamento aereo di vaste proporzioni insieme alla Nato con la conseguente invasione del paese per portarlo alla democrazia. Un loro attacco potrebbe essere una buona occasione per eliminare qul colonnello una volta per tutte!!!

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Secondo me il rischio, nei paesi retti a lungo da una dittatura o da uno stato molto autoritario, sia quello della dissoluzione dello stao, con conseguenze imprevedibili. D'altrone il caso della ex Jugoslavia mi sembra lampante: venuto meno Tito il paese in breve tempo si è sfaldato, finendo come purtroppo sappiamo bene tutti.

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Se fossi nel governo costruirei quello che il colonnello vuole e in cambio gli chiederei lo sfruttamento incondizionato dei giacimenti di petrolio e la possibilità di costruire carceri penali e depositi per lo stoccaggio dei rifiuti!!!!

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