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Plasma shield for F/A-22...


Unholy

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In USA da anni si studia (a dire il vero è stata l'USNavy ad avviare le prime ricerche) un'antenna radar al plasma.

 

In pratica l'antenna del radar sarebbe costituita da una serie di elementi in grado di creare un campo ionizzato (plasma) quando NON è in funzione (il motivo è chiaro: il plasma interferisce con il corretto funzionamento dell'antenna e in ogni caso quando l'antenna trasmette essa rivela comunque la sua presenza per cui renderla stealth è inutile).

 

Comunque, non sembra che l'antenna dell' F-22 costituisca poi un grosso problema dal punto di vista della sua visibilità ai radar, considerata la RCS complessiva del velivolo (che pare sia migliore di quella dell'F-117 che di radar non ne ha proprio).

 

In ogni caso, al 2018 mancano ancora troppi anni per fare qualsiasi ipotesi, ma vedi sotto.

 

=====

 

Invece, secondo me ci sono due informazioni che nei prossimi anni potrebbero far parlare di sè.

La prima è che i francesi sostengono che il loro radar RBE2 PESA (una specie di AESA passivo anzichè attivo, ) sia in grado di vedere un F-22 a distanze ragionevoli.

Secondo alcuni studi, in effetti un radar AESA o uno PESA hanno una sensibilità tale da consentire di vedere un aereo Stealth classe F-22 a una distanza di circa 15 km (i più moderni radar tradizionali possono vederlo a distanze nell'ordine dei 5 km).

Si tratta comunque di studi non ufficiali, ma abbastanza attendibili. Il problema è che - secondo lo stesso studio - il radar dell' F-22 vede un bersaglio classe Rafale a 120 km di distanza.

Sempre il radar AESA dell'F-22 può vedere un altro F-22 a circa 20 km di distanza.

In ogni caso, da questo studio emerge che le tecnologie AESA/PESA sono quelle che in qualche modo promettono di poter ottenere, in un futuro, una certa capacità di individuazione dei velivoli Stealth (se si passasse dai 15-20 km attuali a distanze nell'ordine dei 40-50 km sarebbe già un risultato preoccupante).

Non deve meravigliare quindi che gli americani stiano già studiando i sistemi opportuni per ridurre ulteriormente la RCS del Raptor o dei caccia che saranno sviluppati un domani.

 

La seconda informazione interessante è che pare che il radar dell'F-22 abbia dimostrato la capacità di "cuocere" i circuiti dei missili, a distanze significative, se le sue emissioni sono opportunamente concentrate. Sono stati fatti esperimenti in tal senso, e pare che i risultati siano incoraggianti.

Se i programmi in corso si riveleranno promettenti, questo potrebbe aprire un capitolo del tutto nuovo nella guerra aerea.

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Ovviamente non si sa se il radar dell'F-22 possa individuare missili aria-aria.

Immagino che se hanno verificato che li può cortocircuitare, possa vederli.

Onestamente credo che ciò sia possibile solo a brevissime distanze, troppo poco per pensare a un impiego serio.

Però la finestra è aperta, e queste tecnologie potrebbero essere efficaci in futuro.

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Queste tecnologie potrebbero addirittura portare a un' altra visione della guerra aerea secondo me, lo scontro tra aerei non pilotati, in futuro, potrà avvenire senza neanche lanciare un missile volendo......

 

 

Cos' altro si sa sul radar dell' F-22?

 

Molti dati sono ancora classificati oppure e cambiato qualcosa?

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  • 3 settimane dopo...

Per Kaiser:

 

le mie fonti sono uno studio dell'Air Force Research Laboratory dell'USAF, parzialmente declassificato nel febbraio del 2006, nonchè alcuni articoli di Aviation Week and Space Technology, che già dal 2004 ha iniziato a interessarsi della cosa, pubblicando indiscrezioni sulle capacità dei radar AESA dell'E-10, dell'F-35, dell' F-22 e del Super Hornet.

 

La tecnologia comunque è molto simile a quella delle "armi a microonde", conosciute come HPM. Prova a cercare qualcosa così in Internet.

 

=========

 

Per Nighthawk: questi radar hanno la possibilità di concentrare una grande quantità di energia su punti estremamente ristretti (in pratica questi radar hanno centinaia di elementi ciascuno indipendente dall'altro, che dovrebbero ciascuno guardare la propria parte di cielo... qualcuno che non aveva di meglio da fare ha provato a programmare queste centinaia di elementi in maniera tale che TUTTI trasmettano verso lo stesso punto... e ne è scaturita questa interessante scoperta).

 

Chiaramente, tutta questa energia concentrata su un sensore o un circuito elettronico, ha buone possibilità di mandarlo in tilt, persino di bruciarlo.

Chi si intende di apparati radio, sa cosa può succedere a un ricevitore che si trovi a pochi metri di distanza da una emittente da migliaia di watt.

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Grazie per l'info gianni065...se ho capito bene è come un forno a micronde, ma l'energia da sviluppare penso sia notevole anche perche l'obiettivo è di cortocircuitare il tutto prima dell'invio del missile da parte dell'aversario, quindi ad una distanza ragionevolmente notevole....cmq provo a vedere su internet.Grazie ancora.

Kaiser :)

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  • 2 anni dopo...
Queste tecnologie potrebbero addirittura portare a un' altra visione della guerra aerea secondo me, lo scontro tra aerei non pilotati, in futuro, potrà avvenire senza neanche lanciare un missile volendo

a mio parere non cambiera molto sempre se questa tecnologia verra ulteriormente sviluppata poichè schermare un missile da queste onde non e una grande impresa pero mi sorge un dubbio la schermatura del missile puo dare problemi al corretto funzionamento del missile?ad esempio se un missile a guida radar attiva schermando quelle in "entrata" schermi anche quelli in "uscita" giusto? :hmm::wacko:

Scusate la riesumazione di un topic così vecchio.

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  • 2 settimane dopo...
Invece, secondo me ci sono due informazioni che nei prossimi anni potrebbero far parlare di sè.

La prima è che i francesi sostengono che il loro radar RBE2 PESA (una specie di AESA passivo anzichè attivo, ) sia in grado di vedere un F-22 a distanze ragionevoli.

Secondo alcuni studi, in effetti un radar AESA o uno PESA hanno una sensibilità tale da consentire di vedere un aereo Stealth classe F-22 a una distanza di circa 15 km (i più moderni radar tradizionali possono vederlo a distanze nell'ordine dei 5 km).

Si tratta comunque di studi non ufficiali, ma abbastanza attendibili. Il problema è che - secondo lo stesso studio - il radar dell' F-22 vede un bersaglio classe Rafale a 120 km di distanza.

Sempre il radar AESA dell'F-22 può vedere un altro F-22 a circa 20 km di distanza.

In ogni caso, da questo studio emerge che le tecnologie AESA/PESA sono quelle che in qualche modo promettono di poter ottenere, in un futuro, una certa capacità di individuazione dei velivoli Stealth (se si passasse dai 15-20 km attuali a distanze nell'ordine dei 40-50 km sarebbe già un risultato preoccupante).

Non deve meravigliare quindi che gli americani stiano già studiando i sistemi opportuni per ridurre ulteriormente la RCS del Raptor o dei caccia che saranno sviluppati un domani.

 

Secondo me quando uno afferma che un radar è in grado di vedere un aereo stealth a una determinata distanza spesso omette di dire che il risultato è ottenuto però in condizioni di laboratorio, cioè sapendo esattamente dove si trova l'oggetto da vedere e quindi puntandogli contro il radar. A questo punto è facile distinguere il bersaglio.

Modificato da Alpino
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Alpino il fatto è che un aereo Stealth non è invisibile ma a bassa osservabilità. Prima o dopo il radar lo vede. Il problema, come dice Gianni, è che

 

il radar dell' F-22 vede un bersaglio classe Rafale a 120 km di distanza.

 

Personalmente penso ci siano grandi margini di miglioramento nei sensori passivi (IR per esempio) per controbattere alla stealthness degli ultimi progetti americani. Sensori passivi che tra l'altro hanno un gran pregio: non dichiarano la presenza dell'aereo

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