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esperimento col polaris


ice-man

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salve a tutti...sono venuto a sapere che nel 1962 l'esercito italiano ha fatto un esperimento con un missile polaris.

Insomma da quello che so finora questo missile era utilizzato solo a terra o su unità sottomarina ma l'italia sperimento il lancio di un missile Polaris da un unità di superficie. Avvenne come già detto nel 1962.

 

Ora vorrei sapere qualcosa di più su questo esperimento. :helpsmile: ..avvenne a norkfol se non sbaglio.

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Avvenne sull'incrociatore Garibaldi, di base uno scafo di un incrociatore classe condottieri costruito nel 1937 ma mai varato, che venne completamente ricostruito nei cantieri di La Spezia. Una nave stupenda, anche se la poppa modificata (a specchio) faceva nu poco schifo.... <_>

Oltre la ricostruzione della poppa fu installato un sistema di protezione completa NBC e, soprattutto, la nave sbarcò i pezzi da 152 divenne un vero incrociatore lanciamissili, uno dei primi al mondo.

Venne installato un lanciamissili binato per i Terrier, identico a quello del Vittorio Veneto, un radar tridimensionale per il controllo aereo, due per l'illuminazione, uno per la sorveglianza aereonavale e uno per la condotta di tiro dei 4 pezzi da 135 e dei 6 da 76 (allora le navi avevano ancora l'artiglieria,non come adesso :pianto: ).

Ma a farne una nave davvero unica erano i 4 tubi per i missili polaris posti a poppa.

Infatti questi missili balistici medi erano, all'inizio, progettati solo per l'utilizzo da sottomarino, dal quale fuoriuscivano dai tubi di lancio tramite un getto di aria compressa, mentre su una nave questo era impossibile.

Per ovviare a questo inconveniente si progettò un sistema di lancio "a caldo", ovvero con una carica esplosiva.

Questo necessitava di una soluzione progettata per dare lo spazio necessario all'esplosione per sfogarsi.

Il Garibaldi entrò in cantiere nel '57 e i lavori sui polaris cominciarono nel '60 per finire nel '62 con dei lanci in movimento simulacri di polaris autopropulsi (ma senza testata ovviamente).

Qui sotto allego una foto di un lancio di un simulacro inerte.

 

n0432dg.jpg

 

 

La prospettiva allora era quella di dare alla Marina una forza di deterrenza analoga a quella dell'aereonautica e dell'aereonautica, nell'ambito della politica dei prestiti della NATO ma anche in prospettiva per la realizzazione di una deterrenza nazionale (allora eravamo nel patto segreto per l'energia atomica con francia e germania).

Non dimentichiamo che la marina militare aveva in preventivo la costruzione di una classe di sottomarini nucleari.

Questo progettò fallì per volontà politica, una volta la marina non era importante come oggi, e i polaris non arrivarono.

I tubi rimasero fino alla messa in disarmo dell'incrociatore, nel 1971 e al suo smantellamento (purtroppo aggiungo io, infatti questo era il primo incrociatore lanciamissili europeo e la prima grande unità italiana del dopoguerra, io ne avrei fatto un museo).

 

 

Ecco qui una foto del Garibaldi affiancato dai caccia portaelicotteri Doria e Duilio, che insieme alle fregate (in teoria erano caccia ma...) classe Impavido costituivano il nerbo delle nostre forze navali del tempo (il Garibaldi fu sostituito dal Veneto nel 69 ma i Doria rimasero fino al '90-92)

 

n0432eg.jpg

 

 

Aggiungo anche una foto dei tubi di lancio per i Polaris

 

n0432bg.jpg

Modificato da Dominus
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Ok, dopo i test in Italia ce ne fu una serie in USA, nel 1962 durante la prima crociera della nave, che andarono molto bene e spinsero gli Stati Uniti a progettare la NATO MLF (multy lateral force), ovvero 25 mercantili da 18.000 tonnellate con una velocità di 20 e più nodi e un autonomia di oltre 100 giorni modificate per trasportare 200 polaris.

Questo programma fu, comprensibilmente, superato dagli SSBN, che stavano entrando proprio in servizio in quegli anni armati con i polaris (classe Whasington) ma su cui ancora si addensavano molti dubbi.

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Un sito e due almanacchi navali d'epoca concordano su questo anche se il particolare è solo accennato.

Comunque ogni volta che vedo sta storia mi incazzo di più, la solita Italianata: avevamo una delle navi più all'avanguardia ma i Polaris non ce li abbiamo messi...

I tubi li potevamo usare come cisterne per l'acqua.... :furioso:

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  • 11 mesi dopo...
Avvenne sull'incrociatore Garibaldi, di base uno scafo di un incrociatore classe condottieri costruito nel 1937 ma mai varato, che venne completamente ricostruito nei cantieri di La Spezia. Una nave stupenda, anche se la poppa modificata (a specchio) faceva nu poco schifo.... <_<

Oltre la ricostruzione della poppa fu installato un sistema di protezione completa NBC e, soprattutto, la nave sbarcò i pezzi da 152 divenne un vero incrociatore lanciamissili, uno dei primi al mondo.

Venne installato un lanciamissili binato per i Terrier, identico a quello del Vittorio Veneto, un radar tridimensionale per il controllo aereo, due per l'illuminazione, uno per la sorveglianza aereonavale e uno per la condotta di tiro dei 4 pezzi da 135 e dei 6 da 76 (allora le navi avevano ancora l'artiglieria,non come adesso :pianto: ).

Ma a farne una nave davvero unica erano i 4 tubi per i missili polaris posti a poppa.

Infatti questi missili balistici medi erano, all'inizio, progettati solo per l'utilizzo da sottomarino, dal quale fuoriuscivano dai tubi di lancio tramite un getto di aria compressa, mentre su una nave questo era impossibile.

Per ovviare a questo inconveniente si progettò un sistema di lancio "a caldo", ovvero con una carica esplosiva.

Questo necessitava di una soluzione progettata per dare lo spazio necessario all'esplosione per sfogarsi.

Il Garibaldi entrò in cantiere nel '57 e i lavori sui polaris cominciarono nel '60 per finire nel '62 con dei lanci in movimento simulacri di polaris autopropulsi (ma senza testata ovviamente).

Qui sotto allego una foto di un lancio di un simulacro inerte.

 

n0432dg.jpg

 

 

La prospettiva allora era quella di dare alla Marina una forza di deterrenza analoga a quella dell'aereonautica e dell'aereonautica, nell'ambito della politica dei prestiti della NATO ma anche in prospettiva per la realizzazione di una deterrenza nazionale (allora eravamo nel patto segreto per l'energia atomica con francia e germania).

Non dimentichiamo che la marina militare aveva in preventivo la costruzione di una classe di sottomarini nucleari.

Questo progettò fallì per volontà politica, una volta la marina non era importante come oggi, e i polaris non arrivarono.

I tubi rimasero fino alla messa in disarmo dell'incrociatore, nel 1971 e al suo smantellamento (purtroppo aggiungo io, infatti questo era il primo incrociatore lanciamissili europeo e la prima grande unità italiana del dopoguerra, io ne avrei fatto un museo).

 

 

Ecco qui una foto del Garibaldi affiancato dai caccia portaelicotteri Doria e Duilio, che insieme alle fregate (in teoria erano caccia ma...) classe Impavido costituivano il nerbo delle nostre forze navali del tempo (il Garibaldi fu sostituito dal Veneto nel 69 ma i Doria rimasero fino al '90-92)

 

n0432eg.jpg

 

 

Aggiungo anche una foto dei tubi di lancio per i Polaris

 

n0432bg.jpg

Il Garibaldi fu completato e varato e si fece pure tutta la guerra...

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  • 2 anni dopo...
  • 2 settimane dopo...
Ospite intruder
Non furono mai forniti, come è spiegato sopra, se ce li avessero dati certo non avrebbero fatto i gate-guardian.

 

Se non sbaglio, l'Italia fu l'unico Paese a prevedere di montare i Polaris su una nave di sueprficie.

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In realtà, prima dell'entrata in servizio dei primi SSBN, quando non si avevano molte sicurezze su questo tipo di vettore, si pensava di creare una forza di deterrenza NATO basata su una ventina di mercantili da 20.000 t convertiti al lancio dei Polaris.

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Ospite intruder

Poco fa mi è capitato fra le mani un libro che davano in regalo con l'abbonamento a Topolino nel 1964 o giù di lì, "Navi di ieri, di oggi e di domani", e, oltre al GG, l'armamento a Polaris viene dato anche per il Long Beach americano. La cosa strana è che in quel periodo i primi SSBN erano già in servizio. Certo, dal regalo dell'abbonamento di Topolino non puoi pretendere chissà cosa, ma è fatto piuttosto bene, pur essendo un prodotto del suo tempo: spacciano l'Andrea Doria come più potente delle Yamato quando un semplice DD americano di residuato bellico, avrebbe potuto bucarlo standosene, coi suoi cannoni da cinque pollici, fuori della portata dei pezzi da tre del Doria medesimo, era l'epoca che si credeva che i missili fossero la risposta a tutte le situazioni...

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  • 3 settimane dopo...

Pero' la notizia sul Long Beach e' vera: 4 tubi di lancio avrebbero dovuto occupare lo spazio a centronave, dove successivamente fu installato il lanciatore ASROC e, lateralmente e un poco spostati, le due torrette 127.38 (residuato della IIGM....).

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