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f-35 o Av8b?


ice-man

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Gli AV-8B+ già li abbiamo e non possiamo prenderne altri, se non attingendo dall'usato che si sbloccherà tra parecchi anni, mentre siamo tra i primi partner, per la precisione i secondi dopo la GB, del progetto JSF, quindi non vedo perchè dovremmo prendere altri Harrier.

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Sono d'accordissimo con Dominus: L'AV-8B+ è ormai fuori produzione( una mosssa tutta a favore dell'F-35) da tempo e non esistono omologhi occidentali che possano prendere il suo posto.A

è fuori produzione semplicemente perchè non ci sono più commesse per nuovi aerei ;)

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Sono d'accordissimo con Dominus: L'AV-8B+ è ormai fuori produzione( una mosssa tutta a favore dell'F-35) da tempo e non esistono omologhi occidentali che possano prendere il suo posto.A

è fuori produzione semplicemente perchè non ci sono più commesse per nuovi aerei ;)

Mhhhhhhh...non è detto

Paesi come Italia e Spagna (nel caso dell'Italia fu fatta una commessa mancata di altri otto aerei) avrebbero voluto allargare o rinnovare la flotta con versioni aggiornate...

E poi come non pensare a paesi emergenti quali l'India, che è stata costretta a prendere il Mig-29 K???Ma si sa....la Lockeed-Martin è la Lockeed-Martin, ed ha un suo peso sui signori al governo....

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I nostri Harrier mi sà che non hanno tanto più di 10 anni.

Sono dell'93, ma vengono utilizzati intensamente.

Quanto alle linee di produzione chiuse non ci vedo nulla di strano: non vale la pena tenerle aperte per la dozzina di aerei che possono comprare italia e spagna, quando furono aperte c'erano gli ordini dell'USMC che certo non ha ordinato pochi aerei!

Quanto all'india dispone di una portaerei di ben altro tipo, la vecchia Admiral Gorshkov aggiornata e ganci d'arresto: una nave del genere sarebbe sprecata per gli harrier

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I nostri Harrier mi sà che non hanno tanto più di 10 anni.

Sono dell'93, ma vengono utilizzati intensamente.

Quanto alle linee di produzione chiuse non ci vedo nulla di strano: non vale la pena tenerle aperte per la dozzina di aerei che possono comprare italia e spagna, quando furono aperte c'erano gli ordini dell'USMC che certo non ha ordinato pochi aerei!

Quanto all'india dispone di una portaerei di ben altro tipo, la vecchia Admiral Gorshkov aggiornata e ganci d'arresto: una nave del genere sarebbe sprecata per gli harrier

è vero...ma perchè iniziare a finanziare un progetto particolarmente incerto, costoso e pieno di rischi nello sviluppo (il che ha comportato l'operatività completa nel prossimo decennio....forse) per un aereo che cmq era disponibile da subito(l'harrier appunto) e che di certo non era malaccio....quanto poi alle caratteristiche stealth dell F-35 non è ke siano necessarie per una aereo che deve decollare, sganciare un paio di bombe su di una spiaggia (mi riferisco al probabile impiego nell'USMC) e tornare sulla nave...mentre le sue prestazioni non sono di certo esaltanti.....insomma secondo me si sarebbe potuto fare di meglio.....

Infine la marina indiana sta costruendo una nuova unità (per ora senza nome) concepita sulla base della Cavour (Fincantieri collabora alla costruzione) ed ha in servizio la Gorshkov (una ex-classe Kiev) che è stata concepita per lo STOVL (tanto è vero che vi operavano gli Yak 38 Forger)...inoltre non so se sia nacora in servizio la "Viraat" (ex- classe Hermes)...che dovrebbe essere fuori servizio ma che è una portaerei leggera

Potre essermi imbrogliato cn i nomi quindi chiedo scusa anticipatamente :)

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Gli AV-8B appartengono a una linea progettuale che risale agli anni sessanta, è un programma ormai vecchio di 50 anni.

 

Inoltre hanno una serie di limitazioni che l' F-35 supera senza problemi.

Mantenere una catenza produttiva per una manciata di velivoli ha ben poco senso.

 

L'Italia avrebbe anche potuto acquistare qualche altro AV-8B di seconda mano, ma non è questo il punto.

 

Ricordate che il successo degli ultimi 30 anni nel mondo aeronautico militare, è firmato F-16 Falcon.

 

E il successore dell' F-16 si chiama F-35.

 

Questo per dire che l' F-35 è tutt'altro che un programma "incerto": è il caccia destinato a bissare il successo del Falcon (che a sua volta ha bissato quello del Phantom II) e si può già prevedere che di F-35 ne saranno prodotti a migliaia per decine e decine di forze aeree (l' F-22 non sarà esportato se non alle solite 2-3 nazioni che possono permetterselo sia politicamente che economicamente).

 

Aver messo la zampa nel programma F-35, e tenuto conto che l'Italia ha già un'altra zampa nel programma Eurofighter, significa essersi assicurati un bel po' di guadagni per i prossimi vent'anni.

 

L' Italia ha visto lontano, e ha fatto un investimento azzeccato.

 

La Piaggio si è già aggiudicata la fornitura di componenti destinati al motore dell' F-35 (l' F135).

 

L'Alenia si è aggiudicata contratti di collaborazione allo sviluppo e produzione di tutti gli elementi della catena logistica che supporterà gli F-35 in ogni parte del mondo.

 

La Marconi-Selenia partecipa allo sviluppo e alla produzione del sistema avionico e di radiocomunicazione dell' F-35.

 

Questo solo per citare alcune ricadute, quelle che mi vengono a mente.

 

L'Italia sta investendo circa 1 miliardo di euro nel programma di sviluppo, che rappresentano più o meno il 5 % del valore dell'intero programma (di sviluppo).

 

Questo significa che la ricaduta industriale, in termini di benefits, sarà pari più o meno alla stessa percentuale (5 %).

Il che, in parole povere, significa che se saranno venduti 3000 F-35 (e tutto lascia ritenere che saremo in quest'ordine di cifre, visti i numeri del Falcon) sarà come se l'industria italiana ne avesse venduti il 5 %: ossia ben 150 aerei.

Se poi consideriamo che l'Italia conta di comprare non meno di un centinaio di caccia, e tenuto conto che essi costeranno non meno di 50 milioni di dollari al pezzo per un totale di 5 miliardi di dollari, ciò significa che il 5 % di quella cifra (ossia circa 200 milioni di dollari) sono risparmiati perchè tornano nelle casse italiane.

 

Fatti due calcoli, si può prevedere che a fronte dell'investimento di 1 miliardo di euro, l'Italia otterrà compensazioni pari a circa 8 miliardi di euro, nel giro di circa 25 anni.

 

Il che significa che l'Italia si ripaga l'investimento iniziale, si ripaga i suoi 100 caccia e ne resta pure di avanzo.

 

Onestamente, se c'è una mossa straordinariamente corretta che ha fatto l'Italia negli ultimi 50 anni nel mercato dei velivoli da combattimento, questa è sicuramente la partecipazione al programma F-35.

 

L'unico inghippo di tutto questo, sta in un altro fatto.

Ossia che il miliardo di euro è stato investito dallo Stato, mentre le ricadute andranno all'industria.

Il massimo sarebbe stato se quel miliardo fosse stato investito dall'industria stessa... ma comunque, anche così non bisogna dimenticare i benefici in termini di occupazione, know how e di gettito fiscale.

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Probabilmente la mia "provocazione" non è satta colta (anche perchè forse mi sono espresso in maniera infelice):sono perfettamente a conoscenza dei ricavi (enormi) che avrà l'Italia da molteplici punti ci vista e non criticavo assolutamente la scelta dell'aeronautica (anzi l'F-35 sarebbe un ottimo sostituto per AMX ed F-16), ma bensì mi chiedevo se quella di chiudere anticipatamrnte una catena di montaggio di un aereo tutt'ora stimatissimo ed utilizzatissimo per un progetto (all'epoca) incerto e che comunque è basato in prevalenza su tecnologie recentissime o in fase di sviluppo o non ancora sviluppate, fu una scelta dettata semplicemente dalla sicurezza nel futuro o ci fosse dietro dell'altro....

Spero così di essermi fatto intendere, adesso dite la vostra :);)

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In America vige la logica commerciale, per cui un'azienda non mantiene una linea produttiva se non è certa di ricavarci qualcosa.

 

Mantenere la linea dell'AV-8 era antieconomico e così è stata chiusa.

 

Del resto, allo stesso modo sono state chiuse le linee di velivoli altrettanto stimati: si pensi al B-1, all'F-15C/D, al Tomcat, all' F-117.

 

Persino la linea B-2 è stata chiusa ma in quel caso l'USAF, per motivi precauzionali, ha deciso di acquistarla in blocco e di accontonarla, anzichè lasciare che fosse smantellata.

Ma la cosa si spiega agevolmente, visto lo scarsissimo numero di B-2 prodotti.

 

Non credo che ci siano quindi altre ragioni, a parte l'assenza di ordini.

 

Del resto, non ha senso pensare che la chiusura sia stata fatta per obbligare la gente a comprare l' F-35: a parte che i produttori sono diversi, ma se qualcuno vuole una manciata di Harrier usati e ricondizionati, non glieli nega nessuno.

 

E poi non dimentichiamo che anche l'Inghilterra aveva la sua linea di produzione di Harrier II e di Sea Harrier.

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