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missili non intercettabili


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notizia ANSA:

» 2008-08-28 13:22

scusate ma come hanno effettuato il test? e come hanno tratto i risultati ?!?

che sia una manovra psicologica?

 

 

Il TOPOL di nuova generazione dispone di bus e testate manovrabili in grado di tenere una traiettoria semibalistica e di manovrare dentro e fuori dall'atmosfera, lanciando nel contempo falsi bersagli.

Un aggeggio del genere è un bersaglio dannatamente difficile per qualsiasi sistema antimissile, ma tanto il sistema antimissile americano è studiato solo per far fronte ad attacchi localizzati e di piccole dimensioni da un paese canaglia non un attacco da parte di una superpotenza.

Anche avessero ancora i Satan i russi potrebbero tranquillamente essere al sicuro sulla propria capacità di deterrenza, in quanto i numeri bastano a garantire la MAD.

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  • 6 mesi dopo...
Ospite intruder
400 megatoni non so se sia neanche teoricamente possibile farla, calcolando che la Tsar aveva una potenza nominale di 100

 

La Zar mi pare fosse da 57, comunque ho letto da qualche parte che avevano studiato una testa da 5 Gigatons, in teoria distruggerebbe l'intero continente nordamericano con un colpo solo, e di un paio da 400, appunto MTs, in possesso all'URSS, si parlava all'epoca di Reagan, mi pare in un vecchio Soviet Military Power. Forse il tuo lapsus è un ricordo di quella lettura.

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Alla bomba zar hanno tolto il terzo stadio, però sulla carta faceva circa 100 mt.

Quanto ad una bomba da 5 gt, anche fosse possibile, non credo sarebbe sufficente per il proposito di distruggere un continente, in quanto le bombe più sono potenti peggio gestiscono la loro energia.

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Approfitto per fare una domanda: una testata da 2Mt entro che raggio raderebbe al suolo ogni costruzione?

 

E poi esiste una formula per calcolare il raggio distruttivo di una testata in proporzione alla sua potenza?

 

Più sali con la potenza di una atomica meno aumentano gli effetti distruttivi, ma di quanto?

 

Edit: in parte ho trovato la risposta

 

Con una bomba simile a quella di Hiroshima, dall'epicentro dell'esplosione si ha: distruzione completa di una zona di 1.000 m di diametro, distruzioni gravi per 1.400 m e leggere fino a 2.800 m.

 

Gli effetti delle bombe più potenti si possono calcolare moltiplicando i diametri di tali zone per la radice cubica del rapporto delle potenze. Una bomba H 50 volte più potente di quella A la zona di distruzione completa avrà un diametro di 37 km;

 

Edit2 la formula esatta è questa:

 

Potenza della bomba di Hiroshima: 20kt

Potenza della bomba in esame: X

 

Rapporto delle potenze, con X > 20 (la formula vale solo per le bombe più potenti): X / 20 = P

 

Raggio di distruzione totale in km = 10 x radice cubica (P)

 

---------------------------------------------------------------------------------------------

 

Quindi una bomba atomica da 400Mt avrebbe un raggio di distruzione totale pari a circa 270km

Un'ancor più fantomatica bomba da 5Gt arriverebbe a 630km

 

Ma a che diavolo servirebbero ordigni di una tale potenza?

Modificato da Rick86
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Beh basta vedere quanto era grossa la bomba zar che di mt ne faceva 100 (hanno dovuto modificare un bear per portarla, e la bomba rimaneva in buona parte fuori dal vano bombe)

che poi non ha avuto nessuna applicazione pratica.

Poi credo che ci sia un limite fisico alle possibilità di una bomba proprio per via del materiale fissile.

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Ospite intruder

In teoria non ci sono limiti alla potenza di un ordigno nucleare, in pratica è un altro discorso. Per gli effetti, da qualche parte, in soffitta, ho un vecchio volume del Dipartimento americano per l'Energia Atomica, The Effect of Nuclear Weapons, che include anche un regolo calcolatore che permette di valutare gli effetti distruttivi di un'arma in base alla potenza, se lo trovo ti faccio sapere.

Modificato da intruder
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La reazione nel sole e nelle stelle, anzi le reazioni in quanto sussistono differenze anche a seconda del tipo e della massa stellare, è simile ma non uguale a quella realizzata in un ordigno a fusione, poi rimane sempre il problema della quantità di materiale fissile.

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Ospite intruder

Nella linea principale non c'è nessuna differenza fra le reazioni, sempre quattro atomi di idrogeno vengono fusi a formarne uno di elio, la differenza di peso va in energia. Le differenze avvengono quando la stella esce dalla linea principale, cioè collassa per l'esaurimento di una parte del suo idrogeno che gli impedisce di mantenere in equilibrio gli elementi più pesanti prodotti dalla fusione precedente.

 

Per le bombe sapevo che ci stavano diversi problemi a superare una certa potenza: quantità di materiale fissile, diametro (se è troppo la bomba non scoppia, se è troppo poco avvia da sola la reazione oppure bisogna mettere delle barre di controllo come nei reattori, stiamo parlando di ordigni molto grossi, ovviamente), peso, dimensioni generali... Quella da 5 GTs era stata solo proposta, di dimensioni non si parlava, ma di quelle da 400 MTs si parlava di ordigni trasportabili da bombardieri, quindi sulle 20-30 tonnellate di massa. Sempre che siano mai esistite, cosa cui, francamente, non credo.

Modificato da intruder
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Beh 20-30 tonnellate non la vedo proprio proprio come un qualcosa di utilizzabile...

Comunque anche questo dato mi sembra ottimistico, anche perchè se la miniaturizzazione dei componenti può fare la massa fissile deve essere sempre enorme, per non parlare del primario per farla detonare...

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Per prima cosa, un rapido calcolatore degli effetti delle armi nucleari e termonucleari:

 

http://www.stardestroyer.net/Empire/Science/Nuke.html

 

Poi chiariamo alcune cose, senza scendere nei particolari. Accumulare una certa quantità di materiale fissile può provocare l’esplosione solo se la stessa supera la “massa critica”. Cosa accuratamente evitata nei dispositivi nucleari (sinteticamente: le diverse parti sono tenute separate). Non confondiamo nucleare e termonucleare, sono cose diverse. Il materiale fissile produce fissione, non fusione. Ma un ordigno a fissione può fungere da innesco per la fusione. La potenza di un ordigno nucleare ha dei limiti, quella di uno termonucleare no. La RDS220 (Tsar bomb) aveva una potenza nominale di 100Mt (per le altre, vedi: “bombe nucleari dell’Unione sovietica”- nel nostro forum). Come detto, venne apposta depotenziata per l’esperimento. Si sono ipotizzati ordigni anche più potenti, ma vi sono limiti ponderali insuperabili. Il rapporto migliore peso/potenza è stato ottenuto dagli Stati Uniti, se ben ricordo con le Mk41 da 25 Mt.

 

Gestione delle potenza: è vero, le testate massicce agiscono in modo diverso. All’aumentare della potenza, la formazione della “sfera di fuoco” è sempre più lenta, e prevalgono decisamente gli effetti termici. Mentre l’onda d’urto aumenta secondo la radice cubica della potenza dell’ordigno, l’effetto termico “tende” ad aumentare con la radice quadrata della potenza, ma la durata superiore del lampo, di fatto, comporta un raggio distruttivo poco superiore a quello dell’effetto meccanico. Sul terreno, un lampo della durata di 0,15” avrà, infatti, effetti diversi rispetto ad uno, crescente, della durata di 3”! Quello radioattivo diretto è alquanto limitato ed aumenta di poco anche con potenze elevate. Molto più consistente l’effetto indiretto, da Fall out, variabile a seconda della potenza, della quota di scoppio, dei venti ecc.ecc. Vi sono anche effetti d’altra natura (TREE e EMP) variabili in funzione della quota di scoppio.

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Ospite intruder
Per prima cosa, un rapido calcolatore degli effetti delle armi nucleari e termonucleari:

 

http://www.stardestroyer.net/Empire/Science/Nuke.html

 

Poi chiariamo alcune cose, senza scendere nei particolari. Accumulare una certa quantità di materiale fissile può provocare l’esplosione solo se la stessa supera la “massa critica”. Cosa accuratamente evitata nei dispositivi nucleari (sinteticamente: le diverse parti sono tenute separate). Non confondiamo nucleare e termonucleare, sono cose diverse. Il materiale fissile produce fissione, non fusione. Ma un ordigno a fissione può fungere da innesco per la fusione. La potenza di un ordigno nucleare ha dei limiti, quella di uno termonucleare no. La RDS220 (Tsar bomb) aveva una potenza nominale di 100Mt (per le altre, vedi: “bombe nucleari dell’Unione sovietica”- nel nostro forum). Come detto, venne apposta depotenziata per l’esperimento. Si sono ipotizzati ordigni anche più potenti, ma vi sono limiti ponderali insuperabili. Il rapporto migliore peso/potenza è stato ottenuto dagli Stati Uniti, se ben ricordo con le Mk41 da 25 Mt.

 

Gestione delle potenza: è vero, le testate massicce agiscono in modo diverso. All’aumentare della potenza, la formazione della “sfera di fuoco” è sempre più lenta, e prevalgono decisamente gli effetti termici. Mentre l’onda d’urto aumenta secondo la radice cubica della potenza dell’ordigno, l’effetto termico “tende” ad aumentare con la radice quadrata della potenza, ma la durata superiore del lampo, di fatto, comporta un raggio distruttivo poco superiore a quello dell’effetto meccanico. Sul terreno, un lampo della durata di 0,15” avrà, infatti, effetti diversi rispetto ad uno, crescente, della durata di 3”! Quello radioattivo diretto è alquanto limitato ed aumenta di poco anche con potenze elevate. Molto più consistente l’effetto indiretto, da Fall out, variabile a seconda della potenza, della quota di scoppio, dei venti ecc.ecc. Vi sono anche effetti d’altra natura (TREE e EMP) variabili in funzione della quota di scoppio.

 

Sia Dominus che io, credo, abbiamo ben presente come funziona un'arma di questo tipo e quale tipo di distinzione esista fra atomico e idrogeno nella classificazione delle testate. Premesso questo, passiamo al discorso del materiale fissile: nella stiva di un B52 non ci possono stare più di x bombe perché altrimenti il materiale va in fissione autonomamente. Una delle ragioni per le quali ho letto in giro non era possibile costruire la proposta Doomsday, la bomba da 5 Gts, era che occorreva troppo materiale fissile per innescare la fusione e c'era il rischio che, concentrandolo in troppo poco spazio, andasse in fissione autonomamente. Attenzione: parliamo di una cosa che ho letto diversi anni fa, venti o trenta almeno, può essere impreciso il ricordo o quello che era scritto nella rivista (mi pare Aviazione & Marina, ma non ci scommetterei il mio ultimo spicciolo), e vale per quello.

 

La bomba Zar (Ts è la traslitterazione anglosassone della lettera cirillica Ц, che viene pronunciata come una zeta dura, in italiano zar, oppure czar), doveva essere da 100 Mts, fu ridotta per limitare il fall out (non è ben chiaro a quanto, le cifre che ho visto in giro oscillano intorno alle 50, io ricordo 57, ma la memoria può giocare brutti scherzi). Le B41, sì, arrivavano a 25 Mts, ma non furono mai testate.

Modificato da intruder
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“Atomico e idrogeno” non sono termini adatti per definire le armi “nucleari e termonucleari”. Si può pur dire “bomba all’idrogeno” e si usa dire frequentemente “bomba atomica” per definire gli ordigni a fissione impiegati nel secondo conflitto, ma il termine “atomico” è vago e impreciso. Per la bomba “Zar” ho usato la forma inglese, non a caso seguita da “bomb”. E, Intruder, secondo me ricordi bene…Anch’io ricordo che ha sviluppato 57 Mt (ovviamente esistono varie stime).

 

Veniamo però al punto: veramente non si possono mettere numerosissime testate ravvicinate ed evitare l’improvvisa fissione ? E allora come avrebbe potuto un Poseidon contenere, in una testata molto più piccola della stiva di un B52, la bellezza di 14 testate? Ma potremmo parlare anche delle stive del B1, in grado di contenere 24 ordigni. Il materiale fissile deve raggiungere la massa critica, che non viene raggiunta sistemando molte bombe in poco spazio.

 

Non serve molto materiale fissile per innescare una fusione, anzi: il progresso ha consentito di ridurre progressivamente la quantità di materiale allo stretto necessario, superando persino i limiti teorici, utilizzando sagomature particolari e “riflettori”. Casomai è possibile, anzi direi probabile, che una superbomba da 5Gt esploda ma sviluppi solo una parte della potenza. Però anche qui, secondo me, ricordi bene. La tecnologia di molti decenni fa implicava l’uso di notevoli (relativamente) quantità di materiale fissile con tutti i problemi relativi, basti pensare alle precauzioni adottate nel 1945 proprio per evitare il problema.

Modificato da gianvito
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