Vai al contenuto

Portaerei Cavour - discussione ufficiale


typhoon

Messaggi raccomandati

Gli inglesi usarono diffusamente il cannone durante le Falkland come ultima, disperata, linea di difesa contro gli aerei.

Vedi durante tutta la prima fase dell'operazione gli inglesi ebbero a disposizione soltanto 5 navi armate di sistemi missilistici AAW decenti: 3 caccia Type 42 con il Sea Dart a medio raggio e 2 fregate type 22 con il sistema missilistico a corto raggio Sea Wolf (l'unico sistema inglese a possedere una credibile capacità anti-missilistica).

E a ciò aggiungi che il Sea Dart fu una mezza delusione.

Per tutte le altre navi, eccetto il vecchio Sea Cat, non restavano che i cannoni. L'Ardent non fa eccezioni, e quando il 21 maggio 1982 fu affondata, ripetutamente colpita da bombe e razzi, morì combattendo e sparando sempre con il suo cannone nel tentativo di difendere le navi anfibie.

 

Traduco in italiano:

Capitano Alan West, HMS Ardent. Con un terzo dell'equipaggio della sua nave morto o ferito, e con terribili incendi sottocoperta, Alan ordinò ai suoi di preparare il cannone da 4,5 pollici e di fronteggiare una volta ancora il nemico.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Spitfire76

Vede Sig Rick... Punti di vista... Ma il tono lo dovrebbe cambiare prima Lei e anche fare meno il saccente. Non ho problemi a lasciare il Forum,(anche se rispettosamente NON dovrebbe farmelo notare LEI, che non è assolutamente nè saccente, ne arrogante). Comunque se è a conoscenza dell'abbattimento di MirageIII da parte degli Harrier ( con descrizione dei combattimenti) li posti, cosi ci credo anch'io ( e possibilmente non da Wiki).

 

Possono inviare anche due Doria dieci FREMM e tutta la flotta, comprese le motonavi antincedio dei VVF... Sapranno loro ( SMM, SMD) quello che fanno. Comunque l'aviazione egiziana è una delle più potenti dello scacchiere mediteranneo, e oserei dire decisamente superiore all'AMI. Dieci DDG?? Mi accontenterei di quattro, da mettere in linea, non per inviare in una singola missione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque a proposito del Sea Dart:

è vero che le prestazioni furono probabilmente al di sotto delle aspettattive, però è pure vero che oltre ad aver avuto comunque qualche successo all'attivo, diede un contributo importante anche se indiretto alla difesa della TF; costrinse i velivoli argentini attaccanti a volare a quote medio-basse per sfuggirgli dovendo così accettare il combattimento nelle condizioni più sfavorevoli per loro e ottimali invece per i "Sea Harrier" ed in più,sempre a causa della quota di volo molto bassa, aumentando il consumo di carburante che fu l'altro grande handicap degli aerei argentini.

Modificato da HARRIER
Link al commento
Condividi su altri siti

Intervengo giusto per segnalare, a proposito delle reali capacità dell'Al Quwwat al Jawwiya Ilmisriya (Aeronautica Militare Egiziana), che questa NON dispone di armamento BVR in quanto Israele si è sempre opposto alla vendita dell'AMRAAM da parte degli Stati Uniti, nonostante ci fossero richieste in tal senso da parte di Mubarak.

 

Segnalo, in secondo luogo, che l'Aeronautica Egiziana NON dispone di armamento antinave nonostante i suoi 138 F-16 C e D block 40 siano in grado di utilizzare l'Harpoon nè tantomeno ritengo che gli Stati uniti possano accondiscendere ad una eventuale richiesta in tal senso.

 

Quindi, sostanzialmente, i loro 220 F-16 gli Egiziani se li possono anche tirare in fronte...

Link al commento
Condividi su altri siti

... Comunque se è a conoscenza dell'abbattimento di MirageIII da parte degli Harrier ( con descrizione dei combattimenti) li posti, cosi ci credo anch'io ( e possibilmente non da Wiki).

....

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...mp;#entry171617

Al messaggio 53 c'è il riepilogo delle perdite argentine, con riferimento al sito da cui è stata tratta l'informazione

 

[a5] - Mirage IIIEA of FAA Grupo 8 shot down north of West Falkland by Flt Lt Barton RAF in No.801 Sea Harrier using Sidewinder (4.10 pm). Lt Perona ejected safely.

 

[a6] - Mirage IIIEA of FAA Grupo 8 damaged in same incident north of West Falkland by Lt Thomas RN in No.801 Sea Harrier using Sidewinder. Then shot down over Stanley by own AA defences (4.15 pm). and Capt Cuerva killed

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Spitfire76
http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...mp;#entry171617

Al messaggio 53 c'è il riepilogo delle perdite argentine, con riferimento al sito da cui è stata tratta l'informazione

 

[a5] - Mirage IIIEA of FAA Grupo 8 shot down north of West Falkland by Flt Lt Barton RAF in No.801 Sea Harrier using Sidewinder (4.10 pm). Lt Perona ejected safely.

 

[a6] - Mirage IIIEA of FAA Grupo 8 damaged in same incident north of West Falkland by Lt Thomas RN in No.801 Sea Harrier using Sidewinder. Then shot down over Stanley by own AA defences (4.15 pm). and Capt Cuerva killed

 

 

Grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

Intervengo giusto per segnalare, a proposito delle reali capacità dell'Al Quwwat al Jawwiya Ilmisriya (Aeronautica Militare Egiziana), che questa NON dispone di armamento BVR in quanto Israele si è sempre opposto alla vendita dell'AMRAAM da parte degli Stati Uniti, nonostante ci fossero richieste in tal senso da parte di Mubarak.

 

Segnalo, in secondo luogo, che l'Aeronautica Egiziana NON dispone di armamento antinave nonostante i suoi 138 F-16 C e D block 40 siano in grado di utilizzare l'Harpoon nè tantomeno ritengo che gli Stati uniti possano accondiscendere ad una eventuale richiesta in tal senso.

 

Quindi, sostanzialmente, i loro 220 F-16 gli Egiziani se li possono anche tirare in fronte...

 

 

Dovrebbero usare però lo Sparrow che è ancora validissimo, inoltre non è detto che non stiano immettendo in servizio qualcosa di Cinese.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho ricopiato, a mano da un libro, l'intera storia:

 

1 May - The war begins

 

Fifteen minutes after the ships had left, the main Task Force come under attack from the air. Two French-built Dassault Mirage IIIs were homing in on us from a hundred and thirty miles out to the west. We had two Harriers at fifteen thousands feet over Port Stanley, but the incoming raiders were higher and they dived towards the two british naval pilots, firing one radar-homing Matra missile from four miles away, and another from two.

The Harrier pilots, at a serious disadvantage, took evasive action and the missiles passed close by. The two pilots were also treated to a first-hand view of just how swiftly the Argentinian pilots could make their getaway, flying at supersonic speed.

(...)

 

Nonethless that had been the very first dog-fight of the war and altough it had ended indecisively, the incident had apparently show us the general tactic the Mirage pilots intended to use against the Harriers. It looked as though they planned to patrol at high altitude in order to conserve fuel, using their height and superior speed to choose their moment to attack and subsequently get away.

(...)

 

The afternoon was, however not over for theese two particular Harriers and they had to survive at a high speed pass from two further Mirage both of wich fired their missiles, happily inaccurately

(...)

 

At around 18.30Z (Zulu time = Greenwich time NdR), I was to learn much later, the High Command of the Argentinian Air Force elected to launch a full-blooded attack on the British Battle Group, much as we had originally hoped they would. They launched a fleet of some forty aircrafts against us - a flight of Canberra bombers, with Daggers, Skyhawk fighter-bombers and Mirages in support.

 

(comunque non tutti questi aerei riuscirono a trovare la TF; i primi ad arrivare furono i Mirage)

Two Harriers from 801 Squadron, piloted by flight lieutenant Paul Barton and Lieutenant Steve Thomas under the control of Glamorgan (vecchio DDG classe County, NdR), were directed on to two Mirages at around twelve thousand feet over the north coast of the islands.

The first dual missile dog fight of the war thus took place high above the clouds and, thankfully, the argentinians missed again. Paul Barton's american built Sidewinder, however, blew one of the Mirage in half and he watched the two sections burst into flames. The pilot ejected to safety but it represented our first air success. Lieutenant Thomas just missed with his Sidewinder but it detonated so close to the other Mirage as to cause severe damage. Captain Garcia Cuerva nursed his aircraft back towards Port Stanley, only to be mistakenly shot down and killed by his own possibly over excited troops.

 

(l'attacco poi, per la cronaca, continuò pochi minuti dopo con 2 o 3 formazioni da tre aerei ciascuna di Dagger coperti, in quota, da altri 2 Dagger e, due ore dopo, con 6 bombardieri Canberra. Ecco il risultato della giornata:)

 

So far, slightly to our surprise, everyone was still alive, and the Harriers were more or less intact.

(...)

 

We had removed from the Arg's inventory one Pucara, one Mirage, one Dagger and one Canberra, with another damaged Mirage shot down by the Args themselves.

 

--------------------------

Admiral Sandy Woodward

One hundred days

Harper Collins - London 2003

Pag 192 e ss.

Modificato da Rick86
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Spitfire76
Ma qui non si parlava del Cavour?

 

 

Si... Ma è stata colpa mia!

Un grazie a Rick per l'articolo. Era proprio quello che cercavo e che non riuscivo a trovare!

Link al commento
Condividi su altri siti

La capacità Ro-Ro della Cavour prevede lo sbarco di mbt, o altri mezzi terrestri, dal mare (ship) o solamente in porto? E se solamente in porto, pertanto credo sia precluso uno sbarco di mbt in territorio ostile, a cosa serve tale capacità? Un grazie anticipato a chi mi può fornire delucidazioni in merito

Modificato da felix
Link al commento
Condividi su altri siti

a cosa serve tale capacità?

In combattimento a NULLA, visto che avrà il suo bel da fare tra CV e nave comando e secondariamente come LPH

 

In caso di sbarco amministrativo come fu in Libano allora può essere sfruttata finchè non (se <_< ) vedranno la luce le nuove LHD

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite iscandar
In combattimento a NULLA, visto che avrà il suo bel da fare tra CV e nave comando e secondariamente come LPH

 

In caso di sbarco amministrativo come fu in Libano allora può essere sfruttata finchè non (se <_< ) vedranno la luce le nuove LHD

 

 

bhe nel secondo caso affittiamo un traghetto alla moby lines

nel caso specifico è perfetta per le operazioni *-freedom

il traghetto si chiama Moby Freedom :D

MobyLine.jpg

Modificato da iscandar
Link al commento
Condividi su altri siti

il traghetto si chiama Moby Freedom :D

Beh, il nome sarà anche interessante ma ha avuto trascorsi molto francesi come la Carretta Dei Cugini

Il 17 agosto del 2003, durante un viaggio da Olbia a Genova, la nave è stata costretta a rientrare nel porto sardo a velocità ridotta a causa di una falla nello scafo causata dal distacco di una pala dell'elica sinistra. L'avaria era stata causata da un difetto di fabbricazione dell'elica stessa, prodotta dalla Rolls-Royce; verifiche successive sulle eliche della gemella "Moby Wonder" constateranno la presenza di saldature alla radice delle stesse, cosa che ha provocato un'azione legale della compagnia italiana nei confronti del fornitore inglese. Le eliche delle due navi, come quelle della gemella Moby Aki (allora in costruzione) sono poi state tutte sostituite con eliche della rivale Wärtsilä-Lips .

Che dire, alla CdG dopo aver eliminato le eliche native, tutte difettose, e aver usato quelle della Clem per 10 anni, all'IPER hanno appena montato le nuove eliche Rolls Royce, che dire, le premesse sono buone :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Link al commento
Condividi su altri siti

Beh, il nome sarà anche interessante ma ha avuto trascorsi molto francesi come la Carretta Dei Cugini

 

Che dire, alla CdG dopo aver eliminato le eliche native, tutte difettose, e aver usato quelle della Clem per 10 anni, all'IPER hanno appena montato le nuove eliche Rolls Royce, che dire, le premesse sono buone :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Ho l'idea che continuando di questo passo, dovrai apportare delle modifiche al tuo ... avatar!!! :rotfl:

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Magari è stato già detto più volte e ricordato ma, dopo 72 pagine di post più o meno entusiasti o più o meno denigratori, dopo un po' ce ne dimentichiamo: non abbiamo e non avremo una portaerei ma una "portaeromobili". Fa piacere vedere la Cavour negli stessi siti accanto alle vere portaerei, ma è una forzatura.

 

Il complesso di tutte le unità portaeromobili disponibili in Europa alla fine degli anni '80 (tre Invincible e una Ocean in Inghilterra, la PdA spagnola, la Garibaldi italiana: sei unità in tutto), difficilmente avrebbe potuto offrire un rateo di sortite decisamente superiore a quello che la sola Francia avrebbe potuto generare con le sue due vecchie PA convenzionali classe Clemenceau (32.800tpc, 265x31,7m), benché queste imbarcassero velivoli non certo allo stato dell’arte, e nemmeno lontanamente avrebbero potuto paragonarsi alle spaventose capacità di una sola unità statunitense classe Nimitz (91.500tpc, 332x76,8m).

 

Nessuno ricorda volentieri che la mancanza di catapulte renderà sempre inutilizzabili i pesanti velivoli Aew, di cui gli elicotteri specializzati rappresentano un ben misero, benché indispensabile, surrogato, e lo stesso dicasi per la capacità di trasportare velivoli cisterna, o in alternativa un numero di velivoli d’attacco sufficienti a dedicarne un certo numero ai rifornimenti “Buddy-buddy”.

 

In altri termini le portaeromobili non sono fatte, né possono esserlo, per fungere da punta di lancia di una offensiva aeronavale: pochi velivoli, pochi supporti, poca autonomia logistica, poco raggio d’azione, incapacità di imbarcare comandi complessi sufficienti alla pianificazione di operazioni di ampio respiro, capacità di C4 (comando, controllo, comunicazioni, computer) insufficienti a fungere da centro di comando, e così via.

 

Tutto ciò che le portaeromobili consentono è un certo grado di partecipazione a operazioni multinazionali complesse, una buona visibilità e una valida carta politica da spendere con gli alleati ‘che contano’: non è un caso se le Invincibile britanniche sono state presenti in ogni conflitto di un certo rilievo cui abbiano partecipato forze britanniche, ma in nessuno di essi abbiano svolto un ruolo rilevante; altrettanto può dirsi per il Garibaldi italiano che coi suoi otto harrier e una manciata di elicotteri ha ben figurato sia nelle operazioni in Kosovo che in quelle in Afghanistan, ma non può certo dirsi esser stato indispensabile alla buona riuscita delle stesse o anche solo aver dato ad esse un pesante contributo.

 

D’altronde, i limiti di tali unità sono ben chiari anche e soprattutto ai loro principali utilizzatori: così, la nazione che ha dato i natali a tale metodologia d’impiego si avvia ad abbandonare tale soluzione a favore di una configurazione molto più classica, per unità decisamente più grosse e capaci (oltre 60.000tpc). In tale quadro, la scelta di operare con velivoli Stovl non appare dettata tanto da considerazioni di carattere operativo, visto che le unità sono sufficientemente grandi da accogliere delle normali catapulte a vapore e velivoli Ctol (tanto è vero che la versione francese di tale unità, se mai vedrà la luce, sarà di tipo Ctol), quanto piuttosto da considerazioni di carattere meramente industriale, essendo la Gran Bretagna capofila per la realizzazione dei motori e di buona parte della componentistica della versione Stovl del F35. Altre nazioni, come la Spagna e l’India, paiono orientate ad abbandonare anch’esse tale tipo di unità: la prima sembra ormai aver optato per navi anfibie tuttoponte con secondarie e limitate capacità aeree, la seconda per unità in configurazione Stobar con l’utilizzo di velivoli sovietici appositamente progettati

 

Al solito in controtendenza si è mossa e continua a muoversi l’Italia, che ha deciso di continuare a seguire la strada delle portaeromobili ‘pure’ con la realizzazione del Cavour (27.100 tpc e 244x39m), portando però tale concetto alle estreme conseguenze e quindi a quelle che si sono già dimostrate le dimensioni ottimali per tali unità senza però sconfinare nella compatibilità con l’utilizzo di catapulte a vapore (in pratica, le dimensioni della Hermes britannica delle Falklands). Resta comunque il fatto che tali dimensioni ‘estreme’ dovranno fare i conti con gli accresciuti pesi e dimensioni dei velivoli Stovl di ultima generazione, che non sono certo gli Harrier Frs.1 o Gr.Mk3 di 25 anni fa, e che non erano ancora noti all’atto della progettazione dell’unità.

 

Appare pertanto chiaramente sterile e privo di ogni logica il paragone, talvolta accennato in maniera più o meno nascosta, fra i costi-benefici della via italiana e quelli della via inglese o della via spagnola: se infatti gli spagnoli hanno tout-court abdicato a un ruolo aeronavale pieno, limitandosi a rafforzare grandemente le proprie capacità anfibie senza perdere del tutto le capacità di disporre di un minimo di copertura aerea, italiani e inglesi, pur nel loro inseguire ancora tale ruolo, sono troppo sostanzialmente diversi per essere fra loro paragonati. Non trova fondamento un’analisi del tipo “il costo delle due Cvf avrebbe consentito alla Gran Bretagna di dotarsi di quattro unità tipo Cavour”, e questo non solo perché non si può tagliare “mezza Cvf”, mentre si può facilmente tagliare un Cavour (specie quando, in un clima di tagli generalizzati, tre unità verrebbero rimpiazzate con quattro, e di maggiori dimensioni…), ma anche e soprattutto perché è diverso il ruolo concepito per le compagini aeronavali delle due nazioni.

 

In altri termini, chi immagina il Cavour come una nave in grado da sola di lanciare attacchi aerei in un contesto complesso contro nazioni che siano in possesso di una benché minima capacità di risposta aeronavale, commette un grossolano errore; né le cose cambierebbero di molto se le unità fossero due: la relativamente scarsa permanenza in combattimento del gruppo aeronavale, la scarsa disponibilità di velivoli, anche in termini di riserve con cui reintegrare eventuali perdite (e le decisioni dei due governi in merito sono significative e non giustificate soltanto dalla differenza di scala: 22 velivoli contro 138), le minori capacità di C4 e di ospitare un comando complesso, i minori spazi per operare oltre le capacità nominali della piattaforma, le enormemente minori capacità logistiche delle flotte in cui tali unità vanno ad inserirsi non fanno di due Cavour una Cvf.

 

Ciò che il Cavour consentirà all’Italia è di prendere parte a qualunque operazione multinazionale, anche complessa, con un contributo non soltanto nominale, di non ritrovarsi con le stive bombe vuote dopo pochi giorni di operazioni, di fornire ai nostri contingenti in giro per il mondo nei momenti più critici, quelli del dispiegamento e del ripiegamento, un supporto aereo sufficiente e qualificato, sia in termini di aerei ad ala fissa che di elicotteri da trasporto ed eventualmente da combattimento, nelle fasi in cui per tali supporti non vi siano ancora (o non vi siano più) basi aeree disponibili a terra.

 

In pratica, la Royal Navy ha ben imparato dai propri errori e ha deciso di mettere definitivamente fine alle sciagurate conseguenze della decisione con cui negli anni 70 con un tratto di penna venne cancellato il nerbo del rinnovamento della flotta, costituito dalla grande portaerei convenzionale Cva-01 e da una probabile gemella; tale sciagurata decisione ha rischiato di avere conseguenze gravissime nelle Falklands.

 

l’Italia, per contro, non ha fortunatamente mai avuto un conflitto delle Falklands a tracciarle la strada sotto i piedi e può continuare beatamente a credere che per ricoprire un ruolo aeronavale degno di tale nome bastino il Cavour e 22 F35B, senza scorte, senza riserve, senza grandi capacità di rifornimento in mare, come d’altronde è stato finora col Garibaldi e 15 Harrier monoposto. :pianto::pianto:

Modificato da Thunderalex
Link al commento
Condividi su altri siti

Considerazioni nel complesso condivisibili, anche perché abbastanza scontate, salvo quella sotto riportata:

 

... non è un caso se le Invincibile britanniche sono state presenti in ogni conflitto di un certo rilievo cui abbiano partecipato forze britanniche, ma in nessuno di essi abbiano svolto un ruolo rilevante ...

Non rilevante, ma determinante: senza "Invincible" ed "Hermes" non sarebbe stato possibile neanche immaginare l'operazione che ha portato alla riconquista delle Falklands!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Considerazioni nel complesso condivisibili, anche perché abbastanza scontate, salvo quella sotto riportata:

Non rilevante, ma determinante: senza "Invincible" ed "Hermes" non sarebbe stato possibile neanche immaginare l'operazione che ha portato alla riconquista delle Falklands!!!

 

La Hermes non era una classe Invincible... (sempre della serie: non si legge ciò che si commenta).

Modificato da Thunderalex
Link al commento
Condividi su altri siti

La Hermes non era una classe Invincible...

Non mi risulta che io abbia detto ciò; le sue caratteristiche dimensionali, comunque, non erano di gran lunga superiori a quelle dell'"Invincible".

Link al commento
Condividi su altri siti

No, non sono d'accordo con quanto scritto da Thunderalex, ovvero che, fuori da un contesto multinazionale, unità come la Cavour sono inutili contro un avversario dotato di un minimo di aviazione.

Basterebbero le Falkland (dove due portaerei STOVL e una ventina di Harrier FRS1 hanno dato agli inglesi una vittoria altrimenti impossibile senza copertura aerea) come esempio per dire che STOVL è meglio di niente ma voglio andare oltre.

 

Cerchiamo di tenere a mente alcune cose: innanzitutto anche se gli americani ci hanno abituato al contrario negli ultimissimi anni, la guerra senza perdite e con la vittoria assicurata (quello che una singola CVN ti può dare contro il 90% dei paesi mondiali) non deve essere il punto di partenza per giudicare l'utilità di un assetto o la fattibilità di una operazione. Tra la passeggiata militare e il suicidio garantito ne esistono di vie di mezzo. Mai gli inglesi ebbero la vittoria in tasca alla Falkland, eppure vinsero anche se di stretta misura.

Se il gioco vale la candela il rischio si può correre.

Seconda cosa: voler paragonare le STOVL ad una CVN è come paragonare una Fiat Bravo ad una BMW Serie 5: entrambe sono macchine (ovvero portaerei) ma con prezzo, prestazioni e potenzialità ben diverse. Sempre dentro la metafora, navi come il BPE sarebbero degli scooter, non appartengono cioè alla categoria delle macchine (le portaerei), pur avendo le ruote (ovvero pur potendo imbarcare aerei ;) ).

Giocare sulla distinzione portaerei / portaeromobili mi pare bizantinismo, ma se proprio ti è cara, allora portaeromobili sono le navi anfibie.

 

Detto questo, tu critichi l'autonomia logistica e la capacità di C4 della Cavour: beh tieni ben a mente che la Cavour è in grado di sostenere 3-5 giorni di combattimenti aerei intensi, prima di doversi rifornire.... esattamente come una CVN americana. Il tutto, semplicemente, è in scala ma la persistenza in battaglia è la stessa (e penso sia una cosa voluta in fase di progettazione della nave).

Quanto alle capacità C4, sono le medesime della De Gaulle, aggiornate state of the art: addirittura i locali sono stati spostati sotto il ponte di volo, in quanto avrebbero occupato troppo spazio sull'isola.

Dire che non ha capacità di C4 sufficienti per coordinare uno strike di medie dimensioni e per garantire la copertura aerea della flotta è, semplicemente, ingiusto. Forse non potrà coordinare 90 aerei, ma neanche li ha a disposizione.

 

L'Italia si è mossa in controtendenza perchè non aveva altre possibilità. Semplice. Noi una portaerei come quelle inglesi non potevamo permettercela, tanto meno una CVN, ma declassare la nostra flotta a livello spagnolo sarebbe stato penalizzante. Continuare a scommettere sul concetto STOVL è stato l'unico modo che MMI aveva per restare agganciata alle marine europee maggiori. Usando stavolta una metafora calcistica, si doveva scegliere se restare in serie A (anche se in zona retrocessione) o andare in serie B.

Tra l'altro l'avvento dell'F-35B è una pietra miliare per le PA STOVL: per i prossimi 30 anni almeno gli aerei imbarcabili su unità come la Cavour non saranno inferiori a quelli convenzionali, come lo era il piccolo e subsonico harrier. Si è raggiunta una parità qualitativa che al tempo delle Falkland era impensabile.

E' vero, lo ammetto, resta la mancanza di un AEW ma, anche se limitante, non penso sia ragione sufficiente per dire "Ok questa non è una portaerei". E la crescita delle capacità degli ultimi HEW (l'EH-101) è impressionate; già si parla di aggiungere un'altra consolle nell'elicottero per fornirgli una capacità di controllo (Early Warning & Control, per ora limitata agli eliassalti, ma la macchina è nuova). La capacità di operare in data link con i radar a lungo raggio delle navi aumenta di molto poi le capacità radar complessive.

 

Tutto questo per dire cosa: che la Cavour e come lei tutte le altre PA STOVL, sono, in scala, la stessa cosa di una portaerei maggiore: rapportate alle loro dimensioni e al numero di aerei imbarcati disponibili, sono in grado di fornire lo stesso output (sempre in scala naturalmente) in termini di capacità di comando e controllo, persistenza sul campo di battaglia (la medesima), capacità di difesa della flotta e proiezione di forza.

Con unità di superficie adeguate come scorta, la riduzione in scala ti permette, secondo me, di affrontare con ragionevoli probabilità di successo (ma non la certezza) anche avversari dotati di una discreta aeronautica.

Quantificare il livello degli avversari (ovvero quantificare la riduzione in scala) è difficile, in quanto dipende da una miriade di fattori e in quanto non si tratta di un limite invalicabile, ma si tratta, al crescere delle capacità avversarie, di una riduzione delle probabilità di successo. La volontà (politica) di raggiungere gli obiettivi prefissati deciderà poi se il rischio è accettabile, rapportato ai risultati.

Modificato da Rick86
Link al commento
Condividi su altri siti

Bravo Rick: le tue considerazioni sono ben più articolate e motivate di quelle lette precedentemente che già, a pelle, avevo definito scontate e mi hai convinto! :adorazione:

 

Peraltro vorrei aggiungere ciò di cui spesso ci si dimentica, cioé che fino a poco più di 20 anni fa, la nostra Marina poteva solo sognarsela un'unità a ponte di volo continuo (non dico una portaerei o una portaeromobili), per motivazioni giuridiche, economiche e tecnico-operative: non penso che si potesse passare, d'emblée, dal nulla alla "Gerald Ford"!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Concordo con te PicPus e con Rick (le tue analisi mi garbano sempre... :rotfl: ); tuttavia guardate che la tesi di Thunderalex è cruciale ovvero: STOVL e CV-CTOL sono navi di NATURA DIVERSA, oppure come dice Rick E' SOLO UNA QUESTIONE DI SCALA. Io stesso ho portato, o meglio confermato, qualche argomento a sostegno della seconda tesi (il n° dei giorni di persistenza in combattimento analogo) e propenderei per confermarla, tuttavia non ne sono ancora pienamente convinto; suggerirei qualche analisi storica se ne avete voglia.Per esempio e per cominciare: possiamo ipotizzare che il rapporto tra una Nimitz e il Cavour sia grosso modo quello che legava una Essex ed una Independence oppure no?

Link al commento
Condividi su altri siti

Diciamo che potremmo discutere le stesse cose fino a dopodomani. Ogni cosa che direi io potrebbe essere contestata punto per punto ma vale anche per quello che dite voi.

 

Ma a questo serve un forum. Se no diventa un monologo.

 

Credo ci siano tanti spunti di discussione ancora aperti. Mi piace. ;)

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...