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SAMP/T


typhoon

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Viva il JOINT tra le forze armate.

 

EI/MMI sviluppano un sistema per la difesa d'area e già pensano ai successivi block per dargli limitate capacità ATBM

 

AMI si infila nel programma MEADS che, visti i costi astronomici, decide di abbassare i requisiti per non spendere troppo

 

OTTIMO

 

Per i block 2 per coprire 600 o più km dovrebbe imbarcare moltp èiù carburante e non credo ci stia ancora nei Sylver A50 dei Doria

 

PS: L'EMPAR retrofittabile senza troppi problemi è quello attivo a singola faccia rotante. Per la versione a 4 facce fisse potrebbe essere necessario effettuare un lavoro non da poco, specie sull'albero principale, le facce fisse sui Burke sono belle grosse e si trovano, le 2 anteriori, sotto la plancia.

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Sempre sperando che il Meads italiano abbia il PAC-3, perchè se per risparmiare avranno il PAC-2....... avranno fatto la solita cavolata stile AMI, nel rispetto della buona e quasi centenaria tradizione dell'aeronautica militare italiana :rotfl: :rotfl:

 

Lo sbaglio lo fecero Vittorio Emanuele III e l'allora governo italiano quando scorporarono l'aviazione dal Regio Esercito creando la Regia Aeronautica....

Modificato da Cartman
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  • 2 mesi dopo...
Per i block 2 per coprire 600 o più km dovrebbe imbarcare moltp èiù carburante e non credo ci stia ancora nei Sylver A50 dei Doria

 

Giusto per tenerci aggiornati, su un numero recente della RID è apparsa un'inedita immagine (disegno) dell'Aster block2, paragonato all'Aster 30, dall'immagine si capisce che il block2 avrà la stessa lunghezza dell'Aster 30 base (e che quindi entrerà nei Silver A50), ma un diametro pari a quello del booster dell'Aster30 per tutta la sua lunghezza (quindi anche la larghezza massima per i due missili sarà uguale), per farla breve, esteticamente sarà molto simile a uno Standard Missile statunitense.

 

Quindi il nuovo block2 sarà un missile molto più grande del precedente, perchè a parità di lunghezza avrà un diametro molto più grosso, e si può presumere un'autonomia maggiore.

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  • 2 settimane dopo...

Da quello che so io esisterà una versione apposta dell'Aster-30 ATBM; ne uscirà un missile praticamente nuovo, con al posto della testata convenzionale un killing veichle adatto apposta ad intercettare e distruggere le testate degli ICBM; in effetti l'esplosivo e basta non è sufficente per far deviare un coso enorme in viaggio a 10.000 km/h ed allora si usa un piccolo intercettore cinetico che scontrandosi ad alta velocità (combina la sua più quella del missile, parliamo di tanti Mach, forse 15 in totale) col missile lo devia e/o lo distrugge.

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  • 1 mese dopo...

Dopo i dettagli tecnici, parliamo di quelli finanziari. Un piccolo estratto dal mio sito (link) dove ci sono maggiori dettagli

La fase 1, terminata nel 2003, è costata 775 milioni di €.

La fase 2, terminata nel 2006?, è dovrebbe costare circa 467 milioni di €.

La fase 3, con termine nel 2014, dovrebbe costare 1090 milioni di € inizialmente così suddivisi:

- 1a aliquota per 533 milioni di €

--- di cui 473 per SAMP-T

--- e 60 per SAAM-it

- 2a aliquota per 288 milioni di €

- 3a aliquota per 269 milioni di €

Certo è compreso anche parte del SAAM e nella prima fase anche del PAAMS. Ciò non toglie che questo programma ha costi allucinanti per le povere tasche italiane.

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  • 2 mesi dopo...

SAMP/T: Valutazione operativa positiva con il lancio di due Aster 30

 

I lanci sono stati effettuati dall’Esercito presso il PISQ (Poligono Interforze Salto di Quirra), il poligono di test interforze che si trova in Sardegna. Per entrambi i lanci l’intera configurazione operativa del sistema d’arma SAMP/T è stata completamente testata, in maniera autonoma, da un’unità dell’Esercito Italiano. Per il sistema è stato previsto anche un modulo di comando aggiuntivo, allo scopo di gestire il dispiegamento del sistema stesso ed i collegamenti con il network di difesa di livello superiore.

 

Per quanto riguarda il primo lancio, che si è svolto il 22 maggio scorso, il missile Aster 30 è stato lanciato contro un obiettivo aereo, un Mirach 100, che volava a circa 150 metri di quota. Il sistema ha seguito perfettamente l’obiettivo posto ad una distanza di 25 km dalla batteria e lo ha intercettato ad una distanza di 15 km sulle acque che bagnano il poligono.

 

Nel corso del secondo lancio, avvenuto il 26 maggio, è stato configurato uno scenario leggermente più complesso, che ha visto coinvolti due bersagli Mirach 100 in volo verso l’Unità di Controllo di Fuoco (Fire Control Unit) del sistema SAMP/T. In questa occasione il sistema è stato in grado di seguire la coppia di bersagli, di identificare in maniera corretta l’obiettivo scelto per “l’attacco” e di intercettarlo a 21 km di distanza, mentre effettuava una manovra evasiva.

Entrambe le prove sono state completate con pieno successo, dal momento che sono stati raggiunti tutti gli obiettivi del test.

 

A sottolineare l’importanza di questi lanci, Antoine Bouvier, CEO di MBDA, ha invece affermato: “Questi lanci segnano una tappa importante per la cooperazione europea nel settore della difesa aerea terrestre ed aprono la strada all’entrata in servizio di una capacità di difesa aerea, di altissimo livello, destinata all’Esercito Italiano ed alle forze armate francesi”.

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  • 1 mese dopo...
Il MEADS è progettato per abbattere missili balistici a media gittata, il SAMP è tipicamente antiaereo ...

...e grazie al missile Aster30 Block2 avrà le capacità di abbattere missili balistici...

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Il MEADS è una truffa, il SAMP/T è una fregatura.

 

6 stato chiarissimo :asd:

 

quindi l'italia è entrata in tutti e due i programmi ma ha giocato male le sue carte.

 

comunque fatico ancora a capire la strategia delle FF.AA. italiane.

Spendono milioni e milioni in sviluppo delle armi poi al momento di comprarle ne comprano la metà di quelle che avevano effettivamente programmato per carenza di soldi un pò come l'f-35.

Ma allora fatele sviluppare dagli altri e poi le comprate! al posto di prendere i patriot in leasing li compravate e punto. Ci sarà un motivo perchè è tra i sistemi missilistici più diffusi, no?

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  • 2 mesi dopo...

Ogni tanto ci sono buone nuove:

 

 

RAGGIUNTA LA MATURITÀ DEL SAMP-T

Lo scorso 11 luglio al CASACA dell’Esercito a Sabaudia, la MBDA ha tenuto una press conference per illustrare i positivi risultati raggiunti dal programma e la confidenza sulla maturità e validità del programma conseguiti dalla forza armata. Nella fase introduttiva del briefing, il gen. Cusello – direttore del programma FSAF (Famiglia di Sistemi Superficie-Aria del Futuro) – ha ricordato come la gestione contrattuale del programma venne trasferita nel giugno 1999 all’OCCAR (in origine nel 1989 era stato creato il Consorzio EUROSAM cui partecipavano Aèrospatiale, Thomson-CSF e Selenia) per avviare la prima fase (definizione) conclusasi nel 2001 per poi arrivare alla seconda fase di sviluppo e industrializzazione del prodotto con la realizzazione dei prototipi che hanno poi sostenuto le prove di qualifica sia a livello tecnico che operativo. Nel 2003 è stato firmato il contratto di produzione e avviata la produzione che oggi inizia a dare i suoi prodotti finiti con ipotesi di consegna dei primi sistemi già a partire dalla fine del prossimo anno.

Per l’Esercito il SAMP-T è uno dei più importanti e costosi sistemi d’arma che entreranno in servizio nel prossimo futuro ed è quindi ovvio che l’attenzione della forza armata nei suoi confronti sia massima.

Il sistema SAMP-T, sviluppato nell’ambito del programma italo-francese FSAF guidato da MBDA, nasce con l’esigenza di adeguare le capacità operative dei sistemi Medium SAM in dotazione all’Esercito ai nuovi scenari caratterizzati da elevata dinamicità che comportano tempi di reazione molto ridotti ed esigenze elevate di mobilità dove per mobilità s’intende non soltanto muoversi su ogni tipo di terreno ma anche la capacità di adeguare il proprio dispositivo all’assolvimento del compito con modalità e tempi commisurati alla dinamicità delle forze operative terrestri poste sotto la loro protezione. I tempi di reazione non possono più essere quelli ottenibili con l’Hawk la cui prontezza operativa risente di scenari di riferimento ampiamente superati basati su siti stanziali. Da questo contesto emerge quella che è la missione del SAMP-T: operare nel dispositivo contraereo nazionale e NATO, capacità di eseguire ingaggi simultanei, gestire più missili in volo contro bersagli differenti, operare in maniera autonoma o integrata con altri sistemi di difesa, operare in situazioni di saturazione e in ogni tempo e soprattutto in presenza di livelli elevati di contromisure elettroniche. Il nuovo sistema d’arma sostituirà dal 2010 l’Hawk in servizio dagli anni ‘60. La necessità di contenere i costi di esercizio sta orientando l’Esercito a prevedere l’assegnazione delle cinque sezioni acquisite ad un unico reggimento di artiglieria contraereo che possa sfruttare al meglio le sue potenzialità; resta inteso che il reggimento rimane la minima unità elementare autonoma di riferimento per l’impiego. Il 2010 dovrebbe essere l’anno dell’iniziale capacità operativa.

Il SAMP-T è un sistema caratterizzato da elevata flessibilità, mobilità, distanza di scoperta fino a 60 km, capacità di fronteggiare più bersagli in volo ad una distanza radar-lanciatore che può arrivare fino a 5 km con un collegamento via radio VHF o con un cavo in fibra ottica, quota massima di utilizzo del missile fino a 20 km. Tempi di reazione estremamente ridotti nell’ordine di pochi secondi, è interoperabile con altri sistemi di C2 ed in futuro per conferire al sistema capacità antimissile (TBM) saranno apportate delle modifiche al seeker con aggiunte di nuove logiche e algoritmi, modifiche al pilota automatico e al meccanismo di letalità.

La composizione della sezione SAMP-T si articola in un modulo di ingaggio, un modulo radar di identificazione IFF, un modulo di lancio, un modulo di caricamento ed uno di alimentazione. La versione italiana rispetto a quella francese differisce per la presenza di un modulo di comando (MC) dedicato al controllo della manovra, alla gestione del flusso informativo con i livelli superiori nonché alla gestione della difesa vicina dello schieramento. L’MC risponde ad una specifica esigenza della forza armata che è quella di dotarsi di un modulo in grado di automatizzare con un software dedicato tutte quelle funzioni di C2 che con il sistema Hawk erano prima assolte in maniera manuale; il personale che opera all’interno dell’MC è in grado di monitorizzare costantemente la situazione tattica, ricevere ordini, inoltrare le informazioni richieste con apposita messaggistica digitalizzata, pianificare lo schieramento delle unità sia quello attuale che successivo consentendo al comandante di decidere l’area migliore di dove schierare il sistema d’arma. Il modulo di lancio esegue le operazioni automaticamente attraverso quello di ingaggio, dispone di 8 missili pronti al lancio con possibilità di lancio singolo o salva di due missili intervallati tra loro di 0,5 sec. Il missile del sistema SAMP-T è l’ASTER 30 con terminale PIF-PAF che consente un’elevata manovrabilità ed una accelerazione addizionale laterale con la testa di guerra (warhead) posta al centro. La capacità di lancio prevede 8 missili “pronti al tiro” per ogni lanciatore, 32 missili per la configurazione a 4 lanciatori, 48 missili per quella a 6 lanciatori.

Il radar multifunzione Arabel 90 consente una sorveglianza omnidirezionale (360° in azimut e -5°/+90° in elevazione), inseguimento 3D multi target e passivo 2D degli ingannatori, uplink verso i missili Aster, detezione e conferma del bersaglio nell’ambito del medesimo giro d’antenna (un secondo come tempo della rotazione completa). Il sistema è in grado di integrarsi con i centri di comando e controllo della difesa aerea con gli elementi L11B, ATDL1 e Link16 attraverso la trasmissione, ricezione ed elaborazione dei dati riferiti alla traccia, ricezione degli ordini di controllo tattico, trasmissione delle informazioni relative allo stato delle armi. La componente logistica si avvale di shelter per manutenzione dei moduli e per il ripristino dell’operatività del sistema SAMP-T; per la mobilità ci si avvale di elementi con dimensioni e interfaccia ISO standard ed ogni elemento è trasportato da un autocarro Astra 8x8 ad elevata mobilità dotati di attacchi ISO standard. I tempi che caratterizzano il sistema richiedono circa 20 minuti per l’acquisizione dell’operatività e circa 15 minuti per l’allestimento in ordine di marcia.

Il personale addetto è molto ridotto e richiede 16 operatori per la configurazione a 4 lanciatori più 11 operatori per la manutenzione di primo e secondo livello di una sezione. Il controllo tattico può assumere diverse configurazioni e quella presentata al briefing riguardava il controllo tattico autonomo: in tale modalità più batterie adiacenti possono coordinare i loro interventi qualora le zone di intercetto si sovrappongono in quanto un radar di una sezione riesce a visualizzare e trasmettere le tracce al radar adiacente. E’ stato spiegato cosa significa l’acronimo ATOC (Attività di Accettazione Tecnica Operativa Comune) che corrisponde all’attività in corso; ATOC significa ottenere il massimo vantaggio dall’armonizzazione dei processi italo-francese volti all’introduzione in servizio del sistema d’arma. La prima fase ATOC si è conclusa il 10 luglio 2008 mentre le due fasi successive previste nel secondo semestre 2009 e primo semestre 2010 serviranno a verificare le modifiche introdotte per migliorare le prestazioni/capacità del sistema: Link16, l’interrogatore di nuova generazione, capacità antimissile del Blocco 1 con due lanci che verranno effettuati sul poligono in Francia.

In sostanza il SAMP-T è un sistema di difesa aerea in grado di essere impiegato in modo autonomo oppure centralizzato in un’architettura di difesa con prestazioni che consentono di seguire 50 tracce interne più 50 esterne; nell’ambito della mobilità è possibile trasportarlo per via aerea a bordo di C-130 Hercules, C-160 Transall e dei futuri A400M . Da ricordare che l’Esercito italiano, con una sua unità, ha recentemente effettuato con successo due lanci di prova del missile ASTER 30 presso il PISQ (Poligono Interforze Salto di Quirra) in Sardegna testando l’intera configurazione operativa del sistema. I lanci sono stati eseguiti in scenari leggermente diversi tra loro come grado di complessità e contro un Miraci 100 nel primo e contro due Miraci 100 dove in questo caso il sistema ha seguito la coppia di bersagli, identificando l’obiettivo scelto per l’attacco ed intercettarlo a 21 km di distanza mentre effettuava una manovra evasiva.

Le prospettive commerciali per il SAMP-T riguardano la Finlandia e il Qatar. Nel primo caso è stato offerto un sistema con l’ASTER 30 in versione basica con logistica iniziale completa con manutenzione in condizioni operative per 4 anni; offset al 100%. Il sistema in competizione è lo SLAMRAAM della Kongsberg/Raytheon mentre per il Qatar è prevista l’offerta di sistemi più uno in opzione (ciascuno con lanciatori, ricaricatore, simulatore munizione), missili ASTER 30 e logistica integrata. Il Qatar è interessato alla versione Long Range con il sistema integrabile con radar di un sistema esterno; in competizione il SAMP-T sarà contro il PAC 3 statunitense.

 

http://www.analisidifesa.it

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Ricopio quì la news riportata da Eagle Spotter nella Sezione Marina a questo messaggio:

 

Nello stesso numero di RID, nell'articolo sul SAMP/T che sta entrando in servizio nell'Esercito (sezione di tiro già in servizio alla Scuola di Artiglieria nella configurazione completa però limitata ad 1 lanciatore, con l'ordinativo già posto per 5 sezioni di tiro, ciascuna con 4 lanciatori, 32 missili pronti al fuoco e 32 di riserva, tutti da assegnare al 4° Rgt A/A).

 

Mi correggo quindi per quanto detto nel topic precedente, quindi le batteria Samp/T italiane avranno ognuna quattro lanciatori, ognuno con otto missile pronti al lancio.

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Per completezza riporto quì quello che ho scritto nel topic Fremm nella sezione Marina:

 

Considerate che l'Aster30 block2 sarà molto più simile al THAAD che al PAC3.

Avrà un Kinetic Kill Vehicle (KKV), come lo stesso THAAD, e sicuramente un raggio e una quota massima maggiore rispetto al PAC3, quindi se asservito da un buon radar di scoperta lontana sarà un sistema sicuramente con capacità ben maggiori rispetto al MEADS.

 

Oltre questo, tenete conto che l'Aster30 block2 è un missile completamente diverso dal block1, sia come sostanza, che come forma esterna.

 

Come nuovo radar da affiancare all'Arabel per la scoperta e tracciamento di missili balistici si parla del ThalesRaytheon M3R, che in Francia dovrebbe entrare in servizio già nel 2010, per dare un iniziale capacità ATBM alle forze armate francesi.

News

 

Alla luce di questi sviluppi il binomio Samp/T / Meads italico risulta ancora più uno spreco di denaro e risorse.

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