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Aereonautica


blekoldshaflo

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Salve,vorrei sapere se c'e'qualcuno che ha fatto il concorso per l'accademia....so come si svolge ma non ho mai parlato con qualcuno che ci ha provato....e magari e' anche riuscito ad entrare....potete dirmi com'e',che gente c'e',quanta gente c'e',le prove fisiche sono difficili da superare?,se non si hanno titoli di preferenza e'possibile entrare o e'praticamente impossibile?,com'e' la vita in accademia?...:(

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Aeronautica non aereonautica ;)

La vita in accademia è veramente dura... entrare èpossibile basta essere bravi... le prove fisiche si possono fare benissimo ma non servono a un emerita minch*a... :D I punteggi che contano sn Tema e Matematica + l'eventuale prova d'inglese... il resto non conta un cazz..

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Gianni065 ce ne aveva parlato in maniera molto esauriente in un altro topic.

 

Faccio copia e incolla ;)

 

 

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Parlo dell'aeronautica, ma quello che dico vale anche per la marina.

 

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Innanzitutto entrare in un corpo militare è come entrare in un qualsiasi settore pubblico: le raccomandazioni ci sono ancora, probabilmente ci saranno sempre, qualcuno ce la fa anche senza ma è una minoranza.

In Accademia è ancora più difficile e le raccomandazioni contano ancora di più.

 

Quindi, primo consiglio: sognate pure l'Accademia, ma non legate la vostra vita a questo sogno. Ricordate che le probabilità sono 1 a 1000 anche se siete raccomandati (o credete di esserlo): tutti quelli che ci provano hanno un qualche aggancio o cercano di averlo.

 

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Lo stipendio.

Lo stipendio di un militare dipende dal grado ed è rigorosamente agganciato ai contratti per il pubblico impiego. Un giovane ufficiale non porta a casa più soldi di quanti ne porti un funzionario di un'amministrazione pubblica, e molto spesso un maresciallo anziano guadagna più di un ufficiale giovane.

 

Quello che fa lievitare gli stipendi sono gli straordinari, le indennità, le missioni all'estero. Queste cose, però, sono appannaggio dei piloti, ma spesso anche dei sottufficiali specialisti.

 

Il punto è che la vita operativa di un pilota è relativamente breve: nel migliore dei casi va dai 22 anni ai 40 anni (proprio ad essere fortunati) dopo di che si smette di volare.

Sono 15-18 anni belli e intensi, ma ricordate: un anno è fatto di 365 giorni di cui almeno 300 lavorativi per un totale di 1800 ore che salgono a 2300 con gli straordinari.

Di queste ore di lavoro, una media di 150 saranno destinate al volo.

 

Il resto è vita militare, con tutto quello che ciò comporta.

 

Vivere in un ambiente militare non è facile: occorre essere pronti ad accettare di ricevere ordini da gente che vale molto meno di voi, ad ingoiare soprusi, a vedere che per il vostro lavoro saranno altri a prendersene i meriti, a prendere decisioni inevitabili che attireranno contro di voi il rancore dei subordinati.

 

E in tutto questo, dovrete scontrarvi gomito a gomito con i vostri pari grado per fare carriera, dovrete accettare i sorrisi ipocriti e tante altre cose, e imparare a sorridere anche quando tutto va storto, e difendere la vostra istituzione anche quando sapete bene che le cose funzionano malissimo.

 

Dovrete eseguire gli ordini anche quando vi sembrano assurdi (e spesso lo sono).

 

Dovrete accettare di vivere come nomadi trasferendovi in continuazione, cambiando ogni due-tre anni il vostro modo di vivere, i vostri amici, la vostra città.

Moglie e figli lamenteranno la vostra assenza e vi faranno sentire in colpa.

 

Vostra moglie, specialmente se siete piloti e farete carriere di comando, dovrà recitare la sua parte, organizzare banchetti e feste, presenziare alle cerimonie: tutte cose che la ostacoleranno ad avere un lavoro indipendente.

 

Certo, sarete piloti: tutti vi guarderanno con ammirazione ma alla fine vi renderete conto che la vostra vita sociale si esaurisce in gran parte nell'ambiente militare.

I soldi non saranno mai abbastanza: la vita sociale che dovete condurre ed i frequenti trasferimenti non vi permetteranno di arricchirvi, state tranquilli.

Se riuscirete a farvi una casa sarà tanto, e non potrete godervela.

 

Tutto questo durerà quei 15 anni in media che ho detto, durante i quali le amarezze della vita militare saranno compensate dalle poche ore di volo.

 

Poi non ci saranno più nemmeno quelle.

 

Perderete l'indennità di volo, perderete i rimborsi di missione, sarete uno dei tantissimi ufficiali che pullulano per i corridoi degli stati maggiori e degli uffici.

 

Pochi potranno diventare comandanti di reparti, pochissimi diventeranno generali.

E in ogni caso vivrete tra le scartoffie per la gran parte del tempo.

 

Adesso, se le duemila - tremila ore di volo che farete nella vostra vita militare valgono tutto questo sacrificio o no, è una scelta strettamente personale.

Ma ricordate che questo sacrificio c'è, e spessissimo invidierete il compagno di scuola che senza aver affrontato tutti questi sacrifici, si è comprato una macchina lussuosa, una bella casa, la villa al mare e la settimana in montagna, ha una moglie carina e si va a vedere le recite dei bambini a scuola e la partita allo stadio.

 

Certo quando vi incontrerete lui vi guarderà con ammirazione: cavolo, sei un pilota militare, io sono solo un avvocato. Poi lui salirà sul suo fuoristrada fiammante e voi sul vostro catorcio che non potete cambiare perchè non avete soldi abbastanza....

 

Conclusione: se la vostra passione è così forte, seguitela, provateci, soffrite per ottenere ciò che volete.

Ma se dovesse andarvi male, ricordatevi di tutto quello che ho detto e tirate fuori dal cassetto un progetto più concreto e convincetevi che non tutto il male viene per nuocere.

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L'ha scritta un utente di questo forum che sa tutto su qualsiasi cosa, secondo me è un agente segreto, si potrebbe definire un padre eterno del mondo militare :ph34r:

 

:lollollol:

 

No apparte gli scherzi, Gianni065 è molto informato ed ha una grande cultura, ci dà sempre informazioni su tutto ciò che chiediamo ;)

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Beh...di piloti che io sappia ce n'è uno solo, ma faceva servizio nell'Aeronautica albanese. E' Viper766, ma è da parecchio che non si fa piu' vivo.

 

http://www.aereimilitari.org/fo...wtopic=1606&hl=

 

Di noi ragazzi del forum, solo un utente ha provato ad entrare in Accademia ma non c'è riuscito. Ha superato tutti i test ma proprio all'ultimo è stato estromesso.

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Ma non serve per fare il pilota....o sbaglio...

Infatti non serve per fare il pilota.

 

In realtà io voglio entrare nell'arma dei Carabinieri. Il problema però è che loro come arma non fanno piu' i concorsi pubblici, ma solo quelli interni.

Richiedono personale che abbia già svolto servizio nelle Forze Armate come VFP1 (Volontario in Ferma Prefissata di un anno), sia nell'Esercito, Aeronautica e Marina militare. Alla fine della ferma di un anno in una di queste Forze Armate, tramite concorso interno puoi fare domanda per arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

 

E' per questo che ho fatto la domanda da VFP1...

Modificato da Giovanni86
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Prima di tutto devi far parte dell'Arma.

 

Poi ci sono dei concorsi interni per essere spediti nei vari reparti di aviazione.

Per i Carabinieri e la Polizia non occorre avere nessun grado particolare per pilotare un velivolo, puoi essere anche semplicissimo Carabiniere o Agente.

 

E' diverso invece nell'Aeronautica Militare, infatti solo gli ufficiali diventano piloti.

 

Invece nell'Aviazione dell'esercito (AVES), posso diventare piloti anche i sottufficiali che però non abbiano il grado inferiore a Maresciallo.

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A questo link, http://spazioinwind.libero.it/eliorenz/main.html sfogliate l'album fotografico, una frase di commento ad un bellissima foto in volo dei 104, scritta dallo stesso pilota, mi ha particolarmente colpito: ECCO DUE BUONI MOTIVI PER FARE ANCORA QUESTO LAVORO.

 

Già...Gianni ha ragione! Pochi attimi, da godersi in volo in un paesaggio di colori di cielo e terra al tramonto che si fondono insieme...il resto? Come ha scritto Gianni!

 

Se è il volo che interessa, meglio un lavoro più renumerativo in termini monetari, in modo da prendere il brevetto e divertirsi...e tanto!

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Io sn tornato martedi dall'Accademia, dv sn stato 9 giorni a fare il tirocinio per il concorso AUPC... Le parole di Gianni sn verissime, anche gli aspiranti e i piloti che ci inquadravano hanno detto quasi le stesse cose, si vola poco, quasi solo per mantenere i brevetti; poi la vita militare è veramente dura, soprattutto l'iter per la formazione degli ufficiali nell'accademia... Gli alievi del 3° anno chiamano il primo anno "la botta" perchè veramente gli rompono il culo... La forza che porta avanti la maggior parte delle persone la dentro è la speranza di volare...

Una sera un capitano ci ha fatto vedere un video sugli AMX; lui ha 32 anni e ha 600 ore di volo, fate il conto e vi accorgerete di quanto vola un pilota... Poi certo dipende in che reparto vi mettono...

 

Le raccomandazioni purtroppo ci sn, al mio tirocinio c'era il figlio del pilota dell'AirBus presidenziale, non l'ho mai visto marciare o inquadrato, era sempre in aula o in infermeria... Ma probabilmente chi vincerà se lo ritroverà collega di corso...

 

Il concorso è una bella esperienza, si conosce parecchia gente, e se doveste riuscire ad arrivare al tirocinio vi renderete conto di com'è la vita militare, e forse qualcuno cambierà idea... Poi ci si confronta cn ragazzi che vengono da tutta italia...

Modificato da MiLoZ
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:pianto: Ma che cavolo!!!sarebbe davvero bellissimo poter prendere un'altra strada,ma chi li ha i soldi per un corso di volo?l'unica soluzione per "avere le ali"a questo punto sarebbe provare adiventare pilota della polizia di stato o dei carabinieri,e non sarebbe affatto male....ma non e' che fanno come dai vigili del fuoco che per partecipare al concorso devi avere gia il brevetto?
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Mio zio e mio padre sono stati in accademia in marina, ti posso raccontare qualcosina di quello che loro hanno detto a me per quanto riguarda la vita militare in accademia.

 

Allora, se non ricordo male, sveglia alle 6.00, 1 ora per fare colazione, farsi la barba, pettinarsi, lavarsi e presentarsi in aula in perfetto ordine per le lezioni che incominciano alle 7.00.

Le scuola dura fino alle 13.00 dopodichè fino alle 15.00 ci si può rilassare includendo in questo tempo anche quello necessario per il pranzo.

Dopo le 15.00 inizia l'attività sportiva, c'è chi gioca a calcio, chi nuota, chi gioca a beach-volley ecc...tutto questo se non ricordo male fino alle 19.00

Successivamente c'è la cena e poi si studia ancora fino alle 22.30, a quell' ora c'è il silenzio assoluto e chiunque disturbi o chiunque viene "scovato" con la torcia portatile a studiare di nascosto si fa una bella punizione.

Mio padre mi ha raccontato che più di una volta perchè parlava con un altro coetaneo si passava le serate a salire e scendere dagli alberi sotto la supervisione di un insegnante ( in quel caso deduco che l'insegnante sia anche un ufficiale...)

 

Gianni tu mi puoi confermare questa tipologia di vita in accademia ?!?

 

Come vedi comunque è molto dura.....

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Mio zio e mio padre sono stati in accademia in marina, ti posso raccontare qualcosina di quello che loro hanno detto a me per quanto riguarda la vita militare in accademia.

 

Allora, se non ricordo male, sveglia alle 6.00, 1 ora per fare colazione, farsi la barba, pettinarsi, lavarsi e presentarsi in aula in perfetto ordine per le lezioni che incominciano alle 7.00.

Le scuola dura fino alle 13.00 dopodichè fino alle 15.00 ci si può rilassare includendo in questo tempo anche quello necessario per il pranzo.

Dopo le 15.00 inizia l'attività sportiva, c'è chi gioca a calcio, chi nuota, chi gioca a beach-volley ecc...tutto questo se non ricordo male fino alle 19.00

Successivamente c'è la cena e poi si studia ancora fino alle 22.30, a quell' ora c'è il silenzio assoluto e chiunque disturbi o chiunque viene "scovato" con la torcia portatile a studiare di nascosto si fa una bella punizione.

Mio padre mi ha raccontato che più di una volta perchè parlava con un altro coetaneo si passava le serate a salire e scendere dagli alberi sotto la supervisione di un insegnante ( in quel caso deduco che l'insegnante sia anche un ufficiale...)

 

Gianni tu mi puoi confermare questa tipologia di vita in accademia ?!?

 

Come vedi comunque è molto dura.....

Tuo padre è un ufficiale della Marina Militare?

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Non mi preoccupa il fatto che sia dura,che diamine parliamo di militari me l'aspettavo,ma il fatto che si voli poco.Perche'dovrei rompermi il c**o per volare pochissimo,essere pagato da fame e rischiare cmq la vita?E' molto piu'conveniente entrare in corpi come la polizia,i carabinieri o anche la forestale e poi fare domanda interna per diventare pilota in uno di questi corpi,volerei sicuramente di piu'...

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Guarda che anche entrare a far parte dell'aviazione di polizia, o di qualsiasi altro corpo, come pilota, è assai difficile!!!

 

Le domande son tante, i posti e i mezzi invece sono molto pochi!!! Considera che la Polizia italiana ha a disposizione soltanto 203 piloti e 83 aeromobili tra elicotteri e aerei. E questo numero basta e avanza per le loro esigenze. E comunque anche questi piloti volano molto poco.

 

Nulla vieta di provarci, per carità. Però se non si viene ammessi, non bisogna farsene un dramma esistenziale!! Si può volare lo stesso prendendo un brevetto privato, che sotto certi aspetti è molto piu' divertente.

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