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Bomba Aerosol


TOMCAT

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Penso che tu ti riferisca alle FAE (fuel air explosive).

 

Esse rappresentano l'applicazione militare delle esplosioni di vapori e polveri che tanti incidenti provocano nelle industrie.

Queste esplosioni sono un ben noto fenomeno nelle miniere di carbone, nei silos di granaglie e nelle industrie che lavorano legno o carta. Tutti questi prodotti liberano delle minuscole particelle che, per effetto di correnti d'aria, formano una nuvola in un ambiente chiuso. Se si raggiunge la giusta concentrazione rispetto all'ossigeno, questa miscela di aria e polvere esplode violentemente.

La maggior parte delle sostanze organiche (zucchero, cotone, farina, plastica), in forma di polvere, si incendiano a temperature inferiori a 500°. Essenziale è la misura delle particelle che quanto più piccole, tanto più restano in sospensione nell'aria e tanto più facilmente si incendiano. Vi è quindi un ambito di concentrazione ottimale al di sotto ed al di sopra del quale non vi è esplosione. Per i vapori di benzina la concentrazione esplosiva va dal 5 al 15%

 

Vi sono notevoli differenze fra l'esplosione di vapori e quella di esplosivi tradizionali.

Per la stessa quantità di energia la sovrappressione dell'onda esplosiva è più alta e l'impulso più basso in un esplosivo tradizionale che non in una esplosione di gas. L'onda d'urto del TNT è di breve durata rispetto all'onda d'urto dell'esplosione di idrocarburi, il che influisce sugli effetti su strutture rigide.

In via generale si può affermare che i vapori deflagrano a velocità subsonica invece di detonare a velocità supersonica. Gli effetti della deflagrazione (velocità dell'espansione della fiammata) aumentano notevolmente se l'esplosione avviene in uno spazio chiuso.

 

Le Bombe FAE ("bombe a vuoto" come dette in Russia in quanto consumando istantaneamente tutto l'ossigeno presente nell'aria creano anche una forte onda retrograda) sono più efficaci di esplosivi tradizionali contro persone in rifugi o bunker. L'esplosione agisce contro persone all'aria aperta, materiale di equipaggiamento, veicoli, aerei a terra, ripari di ogni genere, serve per creare varchi in campi minati, per creare spazi di atterraggio per elicotteri, per distruggere nuclei di resistenza nel combattimento negli abitati. Le bombe distruggono ogni vegetazione e cultura.

Più bombe lanciate contemporaneamente rafforzano reciprocamente i loro effetti (si calcola che l'efficacia distruttiva sia sei volte quella di un esplosivo convenzionale contro analoghi bersagli).

 

Una bomba FAE è fondamentalmente formata da un contenitore di liquido (ossido di etilene o metano) e da due cariche separate.

Dopo che la carica è lanciata o sparata, la prima carica fa esplodere il contenitore e disperde il liquido in modo da formare una nuvola con l'aria. La nuvola circonda oggetti e penetra in strutture. La seconda carica fa deflagrare la miscela o aereosol, che dir si voglia. L'esplosione agisce sulle persone provocando gravi lesioni interne, specialmente ai polmoni, e gravi bruciature. Le vittime inalano i vapori infiammati e, anche in caso di mancata esplosione, i vapori sono altamente tossici.

 

I russi hanno sviluppato anche delle munizioni a effetto rinforzato, impiegando testate con miscela di alluminio e nitrocellusa oppure con slurry di esplosivi miscelati ad un combustibile. In questi casi (bombe termobariche) si raggiungono temperature di 800 gradi con maggiori effetti incendiari.

 

Il FAE è il frutto di studi iniziati dagli americani del 1960 e che portarono a produrre, per l'impiego in Vietnam, la bomba cluster CBU-55B. Questa era formata da tre bidoni contenenti ciascuno 32,6 kg di ossido di etilene liquido. I bidoni, lanciati da velivoli a bassa quota, esplodono all'impatto con il terreno ed il liquido volatilizza producendo una densa nube alta 2,5 metri e del diametro di una quindicina di metri. A quel punto, quando la nube ha la giusta densità, un innesco elettronico la fa esplodere. L'esplosione crea per circa 200 millisecondi una sovrappressione di 22 kg/cmq su di un'area di circa 200 metri quadri.

L'impiego delle bombe Cluster era volto principalmente alla bonifica rapida di aree minate e, secondariamente, allo sgombero di vegetazione nella giungla, per creare zone di atterraggio di elicotteri. Risulta che nella guerra del Golfo, bombe FAE siano state impiegate anche contro opere della fortificazione permanente e colonne di mezzi corazzati.

E' stata registrata un'ottima efficacia nei confronti delle mine anticarro ed antiuomo a pressione di tipo tradizionale. Scarsa, invece, l'efficacia nei confronti

delle mine che detonano dopo una pressione prolungata (come le ottime anticarro italiane prodotte da MISAR, Valsella e Technovar), oppure attivate da una doppia pressione.

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