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F-35 Lightning II - Discussione Ufficiale


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Se voleva ottenere info sull'architettura del sistema ALIS poteva chiedere nei miei database ho un sacco di papers (che spesso mi perdo per strada!).
Ma comunque il pezzo postato si puo leggere, rispetto alle porcherie riportate da certa stampa sul "getto di calore che fonde il ponte delle navi scagliando proiettili incandescenti"..........qui almeno si citano delle info di un certo valore.
Ci non toglie che alcune informazioni sono incomplete e in gran parte note da tempo. Alcuni passaggi delineano un scenario "gomblottardo".

In primo luogo il buon Lora-Lamia fa giustamente notare che
"......E’ vero, le stime, le analisi, i report ufficiali “invecchiano” presto, con una rapidità più meno corrispondente alla velocità, media......"

 

 

Come dire questo mio scritto, tra qualche mese potrebbe essere roba superata!
Alcuni punti sono da puntualizzare
Il PHMS trasmette i suoi dati al terminale ALIS della base, che li gira al centro di smistamento nazionale del sistema, il quale a sua volta li rimbalza al centro
operativo americano.

 

 

The proposed architecture of this PHM concept includes a hierarchical approach where data begins at the sensor level and is transported up to area reasoners that turns this data into information about a particular subsystem. From the area reasoner, the information is then passed up to a top level Air Vehicle Reasoner where subsystem information is then fused to give knowledge about thehealth of the entire air vehicle. Additionally, many of the technologies that are being developed for the JSFPHM suite could be applied to legacy aircraft and would show significant benefits in respect to LCC andmaintainability issues. In many cases, the capability of PHM sensors and prognostic technologies will enable the ability to “see” incipient faults in subsystem components very early prior to their progressing tofinal system failure.
Per chi vuole avere maggiori dettagli
Qui invece si entra nei minimi particolari.

Da più parti arriva però l’indicazione che in realtà si dovrà dar corso a un ALIS 2.0, cioè a un sistema rivisto in misura consistente e costruito su basi più solide

 

E infatti la cosa e' gia prevista da tempo. Pagina 5.

Per esempio rendendo fruibili un maggior numero di Information Exchange Requirements o analizzando e disegnando più compiutamente i processi automatizzati.

 

Attualmente in realta ci sono due aspetti da risolvere.
Il programma non è riuscito a progettare l'hardware ALIS a livello di unità rischierabile . Il sistema che supporta lo squadrone operativo ( Operating Unit V2) pesa 2466 libbre misura di 79 pollici di altezza 40 di profondita profonda e 24 di larghezza. La stessa richiede anche un apparato per il controllato climatico
Il redisegn del sistema mira a fornire un pieno deployment dalla fine del 2014.
La seconda questione e' legata al Data Quality and Management Integration (DQIM). La versione 1.0.3 ALIS avrebbe dovuto incorporare il DQIM, tuttavia, gli elementi di dati mancanti (ad esempio, numero di controllo della logistica, numero di serie) relativi alle banche dati delle aziende fornitrici
hanno impedito il completo schieramento sul campo della versione 1.0.3. La funzionalità dipende dalla fornitura di dati logistici accuratamente strutturati e popolata. La risoluzione definitiva di questi problemi è prevista per il quarto trimestre 2014 .
Il Vehicle Air non registra tutti i parametri di volo per il dispositivo di memoria portatile, per consentire il monitoraggio sulla salute e la vita degli aeromobili. Data entry manuali PHM sono stati istituiti. In questa prima fase di volo operativo,la mappatura immatura dei dati ha portato ad una valutazione inferiore di capacità effettiva. È stato richiesto l'intervento manuale.
Teniamo presente che mentre il velivolo era a bordo della nave Wasp durante le prove di volo, nessuna attrezzatura ALIS ha supportato tali trails
Il test team ha creato una rete privata virtuale collegamento tra la nave e l'appaltatore principale a Fort Worth.
Una parte rilevante dell'architettura ALIS peraltro deriva dall'esperienza di circa 10 anni or sono con il programma LAV "sense and response" dell' USMC. Non si tratta quindi di cose "campate per aria"
Infine c'e una considerazione "preoccupante".

E siccome l’informatica vuole che quando un bit va da A a B, nulla vieta che un altro bit, magari contrario, possa ritornare da B ad A, succederebbe questo: se volessero, gli Stati Uniti sarebbero in grado di mettereM le ganasce ai nostri Joint Strike Fighter. Sarà insomma pressoché impossibile disporre a nostro piacimento di questi aerei

da combattimento svincolandoci dagli Stati Uniti

 

Che dire allora del programma "Peace Caesar " ? L'italia non ha mai prodotto un solo bullone nel programma F 16!
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Perfetto: quindi sono confermati tutti i dubbi elencati nell'articolo, compreso l'ultimo.

 

 

No, perche la versione dell'Alis di cui parla l'articolo mica e' definitiva, essa e' legata ai blocks dell'aereo.

 

Fino a che non vedremo arrivare il Block 3I si sta parlando del nulla.

 

Peraltro come detto gli F 16 noleggiati dall'italia erano completamente dipendenti dalla logistica USA, manco uno straccio di bullone ne un centro di manutenzione esisteva.

 

Immaginate quando USA, Italia, Uk e tutti gli altri paesi si saranno dotati di un aereo comune che viene gestito su una struttura logistica unificata in tempo reale.

 

La flessibilita operativa del mezzo sara enorme.

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Certo: e infatti parla di costi ancora da definire, di operatività ancora da definire, di mancata certezza che la cosa funzioni, del fatto che richiede (da parte italiana) attrezzature collaterali che allo stato non esistono, che dagli USA sia probabilmente possibile fermare una eventuale missione italiana autonoma, e cos via.

 

Appunto, sono tutti dubbi che esistono, e che non sono di certo cancellati dall'aggiungere due link.

 

Solita tua propaganda: non sei entrato nel merito di nulla, ma hai postato il solito atto di fede. Capito, grazie.

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Certo: e infatti parla di costi ancora da definire, di operatività ancora da definire, di mancata certezza che la cosa funzioni, del fatto che richiede (da parte italiana) attrezzature collaterali che allo stato non esistono, che dagli USA sia probabilmente possibile fermare una eventuale missione italiana autonoma, e cos via.

 

Appunto, sono tutti dubbi che esistono, e che non sono di certo cancellati dall'aggiungere due link.

 

Solita tua propaganda: non sei entrato nel merito di nulla, ma hai postato il solito atto di fede. Capito, grazie.

 

 

 

Evidentemente non ha il tempo di leggere tali links.

 

L'articolo riportato da Lora-Lamia non aggiunge nulla a quanto gia non si sapesse, anzi fotografa una situazione di qualche mese or sono.

 

Tutto il sistema e' legato all' avanzamento dei blocks del jet. Non esistono dubbi sull'architettura dell' ALIS, ci sono questioni relative alla sua immaturita.

 

Il "fermare" una missione autonoma non si capisce cosa significa, visto che in passato l' F16 (o il C 130) dipendevano completamente dalla logistica USA in tutto e per tutto.

 

Forse non si e' capito che una parte molto grande dei costi di questo programma saranno determinati dalla logistica visto che restera in servizio per oltre 35 anni almeno.

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Forse non hai capito che qui inserisco dei dati e in tempo reale a Washington sanno che faccio alzare 4 F35, armati ognuno con 2 Jdam, e che faranno 1200 km-. E forse che se vogliono, me li fanno restare a terra.

 

Succedeva anche con gli F16 o dovevano consegnarmi loro il carburante?

 

Il fatto che Lora Lamia in italiano dica quello che in inglese si sapeva, magari riassumendolo in unico articolo, mi pare utile: e infatti confermi la correttezza delle informazioni e il fatto che ci sono problematiche su cui, noto, a parte la solita propaganda non entri nel merito. Probabilmente perchè non si può: è così, e si aspetta che la cosa si risolva, se si può, e al prezzo che si vedrà, fermo restando le implicazioni politiche militari.

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Forse non hai capito che qui inserisco dei dati e in tempo reale a Washington sanno che faccio alzare 4 F35, armati ognuno con 2 Jdam, e che faranno 1200 km-. E forse che se vogliono, me li fanno restare a terra.

 

Succedeva anche con gli F16 o dovevano consegnarmi loro il carburante?

Non so cosa pensino nella difesa italiana ma non penso proprio che inglesi, olandesi e altri accettino che gli f35 siano utilizzabili solo se dicono di si gli usa. Probabilmente possono essere disconnessi dalla network se si vuole.

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Guardi che aldila degli aspetti roboanti, differenza tra l'ALIS e i sistemi attuali sta nel fatto che esso e' in real time e dispone di un "cognitive software" capace di anticipare (sempre in teoria) la tipologia di manutenzione.

 

Tutto il resto e' uguale. Con gli F 16C pochi giorni di mancato supporto significa che la macchina resta a terra.

 

Non si capisce peraltro dove l'italia dovrebbe impiegare "autonomamente" un F 35 con 2 JDAM. Per fare cosa?

 

Chi ha deciso di dotarsi di questo aereo ha messo in conto il livello di interoperabilita in ambito NATO, calcolando pro e contro. Non fai nulla con un F 35 o un EFA o un F 16, perche sono dei semplici nodi, che hanno bisogno di tankers, awacs, ew, irs, c4.......lo abbiamo visto nella recente guerra in Libia.

 

 

e infatti confermi la correttezza delle informazioni e il fatto che ci sono problematiche su cui, noto, a parte la solita propaganda non entri nel merito

 

 

Infatti ho precisato dove stanno ad oggi le questioni irrisolte del software.

 

Dopo di che, sui quei links si delinea una scaletta tracciata da alcuni anni. Il programma F 35 mi pare non abbia abortito nulla di quello che era stato previsto 10 anni or sono.

Modificato da holmes7
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come no, infatti il programma è perfettamente in orario (fra l'altro)

 

 

Il programma non sara perfettamente in orario, come del resto molti altri in ambito aeronautico, ma non si puo certo dire che i requisiti previsti 10 anni or sono sono stati depennati.

 

Abbiamo 3 versioni, la macchina e' stealth, le specifiche del motore sono quelle, il radar pure, i partner sono rimasti quelli che erano (piu qualcuno).

 

Possiamo discutere di tutto, criticare molti aspetti, ma certo non si puo dire che abbiano rivisto al ribasso o cancellato quello che si erano ripromessi.

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Io lo vedo come un controllo capillare di ogni singolo assetto da parte degli USA. Se le cose stanno così possono venderlo tranquillamente a Iran, Nord Corea, Venezuela, Siria, e perchè no anche Hezbollah e simili. Per bloccare tutta la flotta a terra basta una tastiera a Fort Worth

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Io lo vedo come un controllo capillare di ogni singolo assetto da parte degli USA. Se le cose stanno così possono venderlo tranquillamente a Iran, Nord Corea, Venezuela, Siria, e perchè no anche Hezbollah e simili. Per bloccare tutta la flotta a terra basta una tastiera a Fort Worth

 

 

Non si blocca con una "tastiera" non esageriamo, si possono bloccare con la mancanza di supporto logistico. Questi sono mezzi che dopo tot ore di volo hanno bisogno di manutenzione.

 

Se venisse decretato un "embargo" nel giro di pochissime settimane le macchine finirebbero fuori combattimento senza nemmeno dover combattere.

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/15/f-35-rettifica-di-lockheed-e-fatti/626462/

 

 

Ora, io mi domando e dico, se esiste o no un ufficio stampa del ministero della Difesa (e rispettive armi).

 

Mi domando e dico come e perche tale ufficio stampa debba farsi mettere i piedi in testa da questi giornalai e come mai non si riesca a gestire nella maniera dovuto la comunicazione con l'opinione pubblica italiana in merito a tutte le questioni riguardanti il mondo della difesa.

 

Perche si devono aspettare giorni prima di precisare come stanno le cose e chi diavolo gestisce questi delicati aspetti.

 

Quante notizie ridicole, polemiche assurde, bestialita di ogni tipo si devono leggere prima che qualcuno intervenga per puntualizzare nella maniera dovuta!

 

 

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Le inesattezze del Fatto danno particolarmente fastidio anche a me, eattamente come quelle che DeBertolis e altri hanno propinato anche in Commissione Difesa negli ultimi anni.

 

C'era un porgramma per migliorare la comunicazione con organi di stampa e anche con associazioni della sfera pacifista che avrebbe dovuto essere sviluppato ulteriormente.

 

Doveva attenere la comunicazione più che propaganda. Ma l'incomunicabilità al momento è di fatto.

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Premesso che lo scambio di idee e' cosa positiva e giusta, cerchiamo di essere realisti.

 

Ognuno vuole difendere cio che rappresenta. Ad oggi la comunicazione e' un elemento imprescindibile per costruire un "brand", brutto termine da usare per delle forze armate.

 

Ma comunque conta anche quello, perche in un paese come l'italia dove le "leggende metropolitane" la fanno da padrone non ci si puo permettere di lasciare il campo libero ai non addetti al lavoro.

 

Per tornare alla questione degli F 35, la P&W cerca un accordo.

 

http://uk.reuters.com/article/2013/06/16/uk-unitedtechnologies-pratt-fighterb-idUKBRE95F08J20130616

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Impressive e non "impressed", magari. Non dovrei essere certo io a insegnarti l'inglese, visto che affermi di vivere da tempo in USA.

 

Comunque mi fa piacere che inizi l'assemblaggio dei kit e dei componenti che arrivano in Italia dopo essere stati prodotti negli Stati Uniti.

 

Il Col. Toth, oggetto del secondo link da te postato, ce lo inviano gratuitamente a fare la differenza in linea di assemblaggio?

Modificato da Scagnetti
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Impressive e non "impressed", magari. Non dovrei essere certo io a insegnarti l'inglese, visto che affermi di vivere da tempo in USA.

 

Comunque mi fa piacere che inizi l'assemblaggio dei kit e dei componenti che arrivano in Italia dopo essere stati prodotti negli Stati Uniti.

 

Il Col. Toth, oggetto del secondo link da te postato, ce lo inviano gratuitamente a fare la differenza in linea di assemblaggio?

 

 

 

No, ha gia fatto la differenza nel programma F 35, leggi syllabus addestrativo.

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