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F-35 Lightning II - Discussione Ufficiale


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E' destinato alla base di Misawa il primo F-35A assemblato in Giappone ...

The first F-35A stealth fighter jet for the Air Self-Defense Force is set to be deployed to the Misawa base in Aomori Prefecture on Friday, Defense Ministry officials said Monday.
The ASDF will procure a total of 42 F-35A aircraft, its next-generation mainstay fighter.
It plans to form the first F-35A squadron by deploying nine more aircraft to the northeastern base by the end of March next year.
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The fighter to be deployed to the Misawa base soon was assembled at the Mitsubishi Heavy Industries Ltd. group’s plant in Toyoyama, Aichi Prefecture, and so will be 37 others.
The remaining four aircraft will come from the United States.
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Nuovo rapporto del DOT&E ...

 

The F-35 program office plans to close out the joint strike fighter’s development phase this year and begin moving into modernization, but it could face an uphill battle, the Pentagon’s head of weapons testing warned in a report released Wednesday (*).
The F-35 Joint Program Office has known since 2016 that it likely wouldn’t be able to make its October 2017 goal post for wrapping up developmental test flights, instead estimating it would take until February or even May of this year to finish those tests and end the system development and demonstration, or SDD, phase.
That means initial operational test and evaluation, or IOT&E — the last milestone before full-rate production starts — won’t be able to begin until late 2018, Robert Behler, the Defense Department’s new director of operational test and evaluation, said in his office’s annual report.

 

... a partire da pagina 31 ...
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Piccola curiosità: le lenti di Luneburg sono jettisonabili in volo nel caso in cui un pilota, decollato con le lenti montate, debba, per esigenze operative impreviste, disfarsene?

 

Penserei di no ... in quanto, se ciò avvenisse, rimarrebbero delle cavità che potrebbero influire sulla furtività del velivolo.

C'è chi ipotizza pure che siano retrattili ... ma anche questa cosa non è certa.

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Concordo : non credo che tali alette sarebbero usate in situazioni di guerra; è più facile che vengano installate per offrire una traccia radar al controllo del traffico aereo.

Del resto è difficile immaginare il meccanismo di espulsione : pistoncini ? Cartucce esplosive ?

Modificato da engine
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Probabilmente è meglio leggere il report del DOT&E anziché il 'riassunto' della stampa...

 

 

http://www.dote.osd.mil/pub/reports/FY2017/pdf/dod/2017f35jsf.pdf

 

 

Per quel che sto leggendo, e guardando i report degli anni passati, il progresso è evidente - siamo passati da 'vola male, il pilota non vede niente, coi fulmini scoppia' a 'nei primi test il cannone tirava un po' a destra, le gomme della versione -B durano meno del previsto'. Tutte cose che si risolvono.

 

Inoltre, col cambio di direttore al DOT&E, è evidente il cambio di tono - il fatto che ora il DOT&E approvi l'inizio anticipato della fase IOT&E è molto significativo.

 

In effetti l'unico punto importante a mio modo di vedere è quello relativo alla durata operativa della cellula del -B; su questo (ma vado a memoria, potrei sbagliare) mi pare sia in corso un nuovo test. Non ho particolari dubbi sul fatto che arriveranno alle 8.000 ore di vita previste - certo, il pessimo precedente del Typhoon sta lì a ricordarci che talvolta certi problemi sono più difficili da risolvere del previsto...

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Invece Aeronautica e Difesa di questo mese,vado a memoria,parlando dei nostri f35,ne approfittava per ammettere che,in generale,le 140 000 ore volate dalla flotta mondiale di f35 senza particolari incidenti è un valore posivo senza precedenti...

Quindi le testate vanno un po secondo gli umori del periodo..

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L’articolo vede in negativo, il rapporto è completo e vede luci ed ombre.
L’F-35B non è che non ce la faccia a raggiungere le 8000 ore. E’ che per garantirle si vuole che la cellula sia in grado di reggere tre cicli da 8000 ore simulate ciascuno.
Due ne ha fatti, ma nel corso dei test alcuni componenti si sono danneggiati (ad esempio la famosa ordinata di fusoliera) e sono stati riparati o rimpiazzati. In tal modo il la struttura in test non è più rappresentativa del velivolo reale e alcuni pezzi non hanno subito tutti i cilcli perchè sono stati rimpiazzati. Ecco allora che va rifatto da capo il test di tra cicli. Ciò non significa che questo andrà male, perchè molti dati sono stati acquisiti coi test iniziali, nè che il velivolo, all’atto pratico, non superi il limite prescritto come di fatto stanno facendo gli aerei che dovrebbe sostituire.

 

La disponibilità media è bassa, ma ci sono picchi molto alti che fanno capire come molto dipenda da addestramento e disponibilità/gestione dei ricambi più che da limiti delle macchine.

 

Se vediamo i dati sulla vulnerabilità, scopriamo che il velivolo non risponde ai requisiti, ma l’F-16 lo fa ben peggio, segno che non fare quanto richiesto non significa non fare meglio dei velivoli da rimpiazzare e nemmeno non poter far meglio col procedere dello sviluppo.

 

Bisogna in generale mettersi nell’ottica delle idee che un velivolo deve rispondere ad una miriade di requisiti che poi evolvono nel tempo costringendo i progettisti e tecnici ad una continua rincorsa: è piuttosto normale che ci siano delle carenze e non è nemmeno detto che non si possa convivere con esse come si è sempre fatto da quando c’è l’aviazione.

 

Adesso però è il momento di mettere tutti i difetti in luce, in modo da poter prendere tutte le dovute contromisure, eliminandoli, aggirandoli o anche accettandoli.

 

Non è facile farsi un'idea corretta dell'andamento progetto visto il basso livello qualitativo dello scontro tra chi lo sostiene e chi ci spara contro ad alzo zero, ma un fatto certo è che anche i detrattori notano i progressi.

Modificato da Flaggy
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Concordo pienamente. E questo (fare luce su tutti i problemi, veri o potenziali, in modo da non ritrovarsi a scoprirli nel modo peggiore quando il velivolo è già in servizio...) è esattamente lo scopo del DOT&E. Il loro mestiere è, letteralmente, gridare "al lupo" ogni volta che sospettano qualcosa, anche se poi non è niente di che. Solo che molta gente anche nel settore non capisce o fa finta di non capire...

 

...mi permetto anche di dire che il precedente direttore del DOT&E, Gilmore, non ha aiutato a far chiarezza. La mia impressione leggendo certe interviste è stata che fosse estremamente gratificato dell'attenzione mediatica che lui ed il suo ufficio ricevevano grazie ai report sull'F-35...

 

 

 

L’articolo vede in negativo...

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Per quanto riguarda il cannone , la cosa mi fa ricordare un monumentale servizio ( 10 puntate ) comparso qualche anno fa su " Le fana de l' aviation " che parlava dello sviluppo del Mirage III C.

In sostanza si diceva che : il radar era mezzo orbo , i cannoni non erano allineati col collimatore e il missile MATRA andava dove voleva. Furono gli israeliani a mettere a punto il sistema d'arma , a parte il MATRA ( non si può pretendere tutto ) .

 

In riferimento allo sviluppo dell'aereo in sè , sarebbe bene che le aeronautiche interessate dichiarassero uno standard tecnico che possa indicare la macchina come sufficientemente matura da poter cominciare la produzione in grande serie , implementare il munizionamento e cominciare l'attività operativa . Questo vale in particolare per l'AM che i trova a dover gestire sia armi di origine europea che americana, senza contare dei dispositivi per " dialogare " con gli altri aerei. Standard più evoluti potranno essere predisposti in seguito . Altrimenti l'aereo apparirà sempre come un eterno prototipo con i vari block costruttivi differenti fra loro.

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L'idea alla base è di dare al velivolo che le adotta la traccia radar di un velvolo di quarta generazione.

Centinaia di volte piu grande quindi.

 

e basta "un'appendice" così piccola per un risultato del genere? Ma è solo un oggetto inerte o adotta qualcosa di particolare per ottenere tale effetto?

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e basta "un'appendice" così piccola per un risultato del genere? Ma è solo un oggetto inerte o adotta qualcosa di particolare per ottenere tale effetto?

 

Non è un emettitore: è appunto una sorta di lente.

Mentre un velivolo, per quanto grosso possa essere, tende a disperdere in tante direzioni le onde radar incidenti e solo una piccola parte torna indietro rilevando l'aereo, tale dispositivo, per quanto piccolo, ha la capacità di rispedire al mittente quanto ricevuto.

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Appena consegnato e ... subito spedito negli USA ...

Il primo F35B assemblato fuori dagli Stati Uniti è atterrato oggi nella base NAS di Patuxent River, dopo aver completato la traversata dell’Atlantico partendo dalla Base Aerea di Cameri.
Il velivolo era stato consegnato alla Marina Militare italiana nel corso di una cerimonia svolta lo scorso 25 gennaio nello stabilimento FACO (Final Assembly and Check Out) di Cameri.
L’F-35B è stato trasferito da un pilota italiano alla Naval Air Station di Patuxent River, nel Maryland (Usa), dove sarà sottoposto ai test di certificazione di compatibilità elettromagnetica, presso il centro di prova Battlespace Simulation.
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E, a volte, succede che accada qualcosa in anticipo sul previsto ... :woot:

The F-35 Joint Program Office announced it will implement anti-ground collision software into the fleet five years earlier than planned.
Automatic Ground Collision Avoidance System (Auto-GCAS) software, which was developed by the Air Force Research Laboratory, was first installed in F-16s in 2014, according to a program office release.
Since then, “seven pilots and six F-16 aircraft” have reportedly been saved by the system, causing the JPO to place “a premium” on speedy implementation.
“Expediting this lifesaving technology into the F-35 fleet by 2019 is estimated to prevent the loss of three aircraft, and more importantly, save the lives of three pilots,” F-35 Program Executive Vice Adm. Mat Winter said in a news release.
“Over the service life of the F-35 fleet, having Auto-GCAS is estimated to prevent more than 26 ground collisions from happening.”
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