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F-35 Lightning II - Discussione Ufficiale


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Riporto una serie di recenti articoli di Flight International su vari aspetti della produzione del nuovo cacciabombardiere stealth.
La linea produttiva è molto diversa da quella vecchia usata per l’F-16 (dove l’aereo viene montanto in una singola stazione), ma nemmeno in continuo movimento stile Toyota.

E' “pulsata”, cioè l’aereo passa da una stazione all’altra, rimpiazzando il velivolo che l’ha preceduto nell’assemblaggio dei componenti previsti in quella specifica stazione in cui incontrerà solo gli operatori e le attrazzature atte a montarli.

Non che cambi la sostanza e in effetti il 95% dei vantaggi del concetto Toyota, adattato a una produzione sicuramente più complessa e a ritmi decisamente più bassi di quella automobilistica, viene mantenuto: gli industrializzatori si saranno scervellati a dovere fra muda da eliminare, spaghetti chart da accorciare e metodi Kaizen da applicare.

 

Le stazioni di montaggio principali sono tre.
In una stazione si unisce al muso la sezione centrale di fusoliera, in una seconda si aggunge la struttura alare (il 40% è di produzione Alenia Aermacchi), in una terza si monta la parte posteriore della fusoliera.

Ogni sezione è mappata digitalmente e il montaggio è realizzato prima virtualmente in modo da applicare preventivamente tutte le correzioni e gli spessoramenti atti a rendere la linea di giunzione perfetta con le sezioni reali.

 

http://www.flightglobal.com/news/articles/analysis-f-35-production-system-evolves-ahead-of-ramp-up-408008/

 

Il processo produttivo si è affinato con le LRIP ed ora è la carta su cui si punta per incrementare il rateo produttivo in manera così decisa da far calare calare i costi molto più di quanto sperimentato finora (pur passando dalle 81000 ore del 2013 ore alle 68000 ore lavorate mediamente nel del 2014 per assemblare un singlo aereo).

 

http://www.flightglobal.com/news/articles/analysis-hurdles-ahead-as-lockheed-works-to-meet-full-rate-f-35-407970/

 

Le sfide sono comunque grandi nell'ottica di quintuplicare la produzione e triplicare gli organici.

 

http://www.flightglobal.com/news/articles/opinion-will-lockheed-cope-with-f-35-production-rate-408248/

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Mah, portare a venti esemplari al mese la produzione in soli 4 anni a partire da ora è parecchio ambizioso, effettivamente. Lasciamo stare le previsioni che erano fantascienza e volevano la IOC nel 2008, ma questo vale per tutti.

La linea full rate sapevo essere rivoluzionaria per un aereo, perché verteva su una sorta di mono rotaia capace di produrre 1 esemplare al giorno. Ora non è più nemmeno detto che si arriverà a queste cadenze produttive né ai volumi di 2000 pezzi.Tutto dipenderà, credo, dagli sviluppi del software con la quale Lockheed deve dimostrare già dal prossimo mese il vero valore aggiunto del velivolo.

Agli occhi dei più è solo un cancello volante con una sorta di immenso "Windows" beta a farlo funzionare. Occorrono urgenti smentite VERE.

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Certo, però forse bisogna cominciare a mettersi nell'ottica di idee che i ritardi colossali accumulati si basavano su stime effettuate svariati anni fa.

Da quando il programma ha cominciato a uscire dall'incertezza degli anni peggiori (da incubo il periodo 2006-2011), ha dimostrato sempre maggiore concretezza nel risolvere i problemi, verificare capacità, finalizzare accordi internazionali e rispettare le scadenze, lasciando sempre meno argomentazioni agli esperti di frasette fatte.

 

Il resto, quello si, sono poco tangibili disquisizioni sui massimi sistemi che sono poco adatte al forum tecnico e per le quali c'è la discussione in off topic.

Modificato da Flaggy
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In America quando si fanno pezzi giornalistici simil-marchetta per un velivolo, si ha spesso almeno la grazia di dire "X e Y, produttori di Z, contribuiscono soldi alla mia organizzazione".

 

Potrebbe farlo anche Gaiani con Eurofighter, almeno sarebbe una botta d'onestà intellettuale.

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Abbastanza rivoltante come articolo.

 

Poi sempre con queste fregnaccie della voglia di monopolio di LM: se gli altri occidentali sono capaci solo di accordarsi sulla grandezza delle rape non é colpa di nessuno.

 

L'F-35 potrebbe pure essere un biplano di legno e tela rimarebbe la scelta obbligata per molti paesi, compreso il nostro soprattutto riguardo la MMI

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Ennesima occasione persa per fare una critica equilibrata e costruttiva.

“Articoli” come questo dimostrano solo una sempre più evidente frustrazione.

Credibilità buttata alle ortiche e barattata per un irrefrenabile e ormai donchisciottesca missione denigratoria a tutto campo. Deprimente.

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SILVIO LORA LAMIA

Nato a Mlano nel 1951, è giornalista professionista dal 1986. Dal 1973 al 1982 ha curato presso la Fabbri Editori la redazione di opere enciclopediche a carattere storico-militare (Storia dell'Aviazione, Storia della Marina, Stororia dei mezzi corazzati, La Seconda Guerra Mondiale di Enzo Biagi). Varie collaborazioni con riviste specializzate. Dal 1983 al 2010 ha lavorato al mensile Volare, che ha anche diretto per qualche tempo. Pubblicati "Monografie Aeree, Aermacchi MB.326" (Intergest) e con altri autori "Il respiro del cielo" (Aero Club d'Italia). Continua a occuparsi di Aviazione e Difesa.

 

 

 

 

Insomma di chi parliamo ????

 

E' un pilota militare?......Un istruttore al Weapons School? Un collaudatore ? Un ingegnere progettista aerospaziale ? Un teorico della guerra aerea ?

 

Nulla di tutto questo.

 

Ma udite....udite e' un "giornalista professionista" !!

 

Urca.....e allora e' "garantito" che sull' F35 ne sa piu di tutti. :wip41:

 

 

 

Per tornare in tema

 

http://economictimes.indiatimes.com/news/international/business/rolls-royce-wins-new-442-million-contracts-for-us-fighter-jet/articleshow/46172765.cms

 

Quelli di Hill avranno i loro primi jet a settembre

 

http://www.ksl.com/?nid=148&sid=33371343

Modificato da holmes7
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si vabè, ma non è che un non-militare o un non-addetto ai lavori, debba essere per forza un caprone. sul forum quasi nessuno è militare... anzi, spesso chi si è spacciato per miltare, vero o presunto, ha preso cantonate da antologia.

per questo, chiedevo... passi che non gli piace l'F-35, ma questo è un articolo davvero ridicolo per uno che tratta di militaria da '73.

Modificato da vorthex
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Nuovo ordine per Israele. Malgrado le polemiche, gli ordini arrivano e i clienti danno fiducia a Luckheed per la loro risoluzione. O son tutti matti o gli allarmismi strumentali della stampa non hanno funzionato..

 

 

 

http://www.defense-aerospace.com/article-view/release/161285/israel-signs-%242.8-billion-contract-for-14-additional-f_35-fighters.html

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Ma insomma..sarà colpa del traduttore. .ma non è molto chiaro. Prima il pacchetto 2B era pronto per febbraio,poi ha 6 mesi di ritardo, poi la ioc sarà per luglio (e già i conti non tornano, a meno che non intendano dire che la luglio cominciano l iter per la ioc da ottenersi per fine anno) poi dicono che i marines già usano la release 2B. Che casino!

Poi è fresca la polemica delle jdam che non stanno nella stiva del modello B,la quale necessità di una modifica di design per farci stare l arma, ma tanto la release per il suddetto armamento è il block 4.. Scusate, ma per i modelli A e B le jdam non saranno impiegabili con la release 3F? Dobbiamo dedurre che i tre modelli d aereo non hanno release di software uguali??

Modificato da maxiss
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Il ritardo è del software 3F, non del 2B. Ha capito male lei.

 

Le JDAM nella stiva ci stanno. Il B è limitato a quelle da 1000 libbre, ma lo si è sempre saputo. Anzi, nessuno se lo ricorda, ma all'inizio del programma solo la versione C si prevedeva avrebbe portato bombe da 2000 libbre internamente. A e B dovevano portare quelle da 1000. Poi ci fu un'esplosione di entusiasmo e tutte e tre le varianti per un po' si pensava potessero farcela. Ma nel 2004 il B ha dovuto dimagrire e le stive sono state rimpicciolite di 14 pollici, e si è ritornati al limite di 1000 libbre. Problemi con le JDAM non ce ne sono.

 

Ci sono problemi di compatibilità fra la stiva dell'F-35B e il lanciatore quadruplo della Small DIameter Bomb 2 (GBU-53), che sono quelli che hanno fatto notizia nelle scorse settimane. Small Diameter Bomb 2 che ha una sagoma diversa da quella della SDB 1, diversa abbastanza da presentare problemi, a quanto pare. Le 1 sono solo GPS e sono molto appuntite nella parte anteriore, quindi occupano meno volume. La 2, che ha un seeker attivo, è a diametro pieno fino in punta. Forse questo è il problema. Altro problema noto è che il lanciatore "air force" BRU-61A non è adatto all'uso sicuro in stiva e in generale ai requisiti USN per operazioni da ponte di volo. La SDB 2 quindi sta venendo sviluppata per essere compatibile da una parte con il lanciatore quadruplo BRU-61A esistente, che per l'USAF continua ad essere valido. Per la Navy invece è in sviluppo una versione migliorata del lanciatore, il Joint Miniature Munitions Bomb Rack Unit (JMM BRU-61A/A), che è quello che verrà prodotto d'ora in poi e che introduce modifiche come la doppia alimentazione elettrica eccetera.

Per intenderci, la US Navy ad oggi NON impiega neanche la Small Diameter Bomb 1 (GBU-39), che è invece notoriamente in uso nell'USAF.

 

I problemi per il trasporto della SDB 2 nella stiva del B verranno risolti modificando una linea idraulica interna alla stiva, e un elemento strutturale minore. Tra parentesi, la colpa non è nemmeno dell'F-35B, ma dell'arma. La SDB 2 è in sviluppo dal 2010, e ha completato i tiri di qualificazione poco tempo fa. La stiva del B è stata ridimensionata nel 2004.

Evidentemente è più facile e produttivo modificare la stiva che non cercare di disegnare la SDB 2 in modo diverso per stare entro certi limiti. Ma questo non lo si sapeva, 6 anni prima di avviare lo sviluppo dell'arma...

 

Ancora tra parentesi, la SDB 2 non è ancora in servizio, e non lo sarà fino almeno al 2017 con l'USAF (su F-15E, la prima piattaforma su cui sarà integrata) e il 2019 con la Navy (Super Hornet). Quindi, come spesso accade, la realtà è meno tragica di quanto i soliti noti sostengono.

Modificato da Liger30
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