Vai al contenuto

F-35 Lightning II - Discussione Ufficiale


easy

Messaggi raccomandati

Ora io vi invito tutti ad essere propositivi e fornirmi un alternativa

 

 

 

Dopo quasi due anni, ormai ho rinunciato a porre la domanda, e i avere i relativi dati tecnici.....non c'e verso di conoscere il "piano B" nei sui dettagli anche economici.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

 

 

Ti ringrazio per la risposta ... essenzialmente ti piacerebbe avere in linea (AMI) un EF-2000 T3, quindi con maggiori capacità A/G, insieme ad una flotta composta dalle macchine che tutt'oggi abbiamo in linea, adeguate alle esigenze presenti grazie agli aggiornamenti ... questo consentirebbe al consorzio EF di continuare la produzione e di impiegare risorse/forza lavoro nostrane/europee ripartendo il ricavato in modo più favorevole alle aziende europee, anche grazie al mercato degli aggiornamenti ... tirare avanti insomma finchè l'industria europea non sia capace di sfornarci uno stealth tipo il nEURon (o un taranis inglese) da affiancare agli EF-2000 e che possa penetrare spazi anche fortemente protetti grazie alla sua RCS sopperendo così anche ai compiti dell'F-35, il tutto tenendo presente due cose: intanto la stealthness dovrebbe essere diventata una tecnologia a minore impatto tecnologico e perseguibile senza esagerati costi di ricerca e sviluppo, e tenendo anche presente che una mossa tale avrebbe ricadute maggiori in ambito nazionale/europeo.

 

Ho interpretato correttamente il tuo pensiero?

a grandi linee, si. Ovvio che vorrebbe dire una AMI con 120\130 aerei MAX da combattimento, il che con la situazione attuale sono più che sufficenti.

 

Vorrei si evitasse di invocare la solita minaccia immediata di 1000 mig o similari onde giustificare una AMI da 250 aerei..... come detto milioni di volte, se qualcuno inizia una corsa agli armamenti, nulla vieta di iniziarla anche noi, in questo caso però con aerei che ci facciamo, sostanzialmente, in casa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Io sono per un procurement di altri Tifone migliorati, in un numero di 20\30 max per AMI, e riaggiornando il possibile quello che c'e', attendendo fra un 10\15 anni la possibilità di avere un UCAV europeo.

 

 

 

Dunque da qui al 2050 l'AMI dovrebbe tirare avanti con una ventina di eurofighter T3 che hanno caratteristiche a malapena paragonabili a quelle di un F18E, ammesso che venga costruito nei tempi e nei modi previsti.

 

Poi ci sarebbe l' UCAV europeo (!!), che oggi esiste a livello prototipo e che ha un terzo delle capacita di un F 35.

 

Questo sotto l'aspetto tecnico.

 

Quello che non si capisce e' l'aspetto numerico. Come ci arrivano al 2050 i vari Tornado, Amx e' un mistero.

 

 

Uno dei problemi del programma F35 è che ha ucciso ogni tipo di ricerca, anche negli USA.

 

 

 

Ma non mi pare che abbia "ucciso" la ricerca, visto che sono in corso di sviluppo altri programmi aeronautici importanti vedi il nuovo bombardiere B3 che presumibilmente utilizzera molte delle tecnologie dell' F35 (motori e avionica) e qualcuno (come Boeing) sta gia buttando l'occhio verso mezzi di 6a generazione con l' F/A XX.

Modificato da holmes7
Link al commento
Condividi su altri siti

Ma queste sono speculazioni tue, e si parla di pezzi di carta. Nulla che oggi sia più di una idea concettuale. Di quelle sono pieni i cassetti.

 

Il mio dubbio, e temo anche quello di qualcuno ben più coinvolto di me, è che non ci sia 'piano B', ma per fortuna non ci sono nemmeno le minacce incombenti. Se F35 fallisce, o comunque non si rivela adeguato, si può tranquillamente tirare avanti con quello che si ha, e poi andare su una V generazione VERA e matura.

 

Da quello che si vede, il problema attuale del programma è un salto concettuale troppo grande, e non ancora, probabilmente, in grado di essere affrontato tecnicamente.

 

Detto dai report, non certo da me.

Link al commento
Condividi su altri siti

Io sono per un procurement di altri Tifone migliorati, in un numero di 20\30 max per AMI, e riaggiornando il possibile quello che c'e', attendendo fra un 10\15 anni la possibilità di avere un UCAV europeo.

 

Per la MM il discorso è evidentemente più complesso, visto che l'Harrier non è eterno e allo stato non c'e' altra soluzione del B, che si spera quindi possa funzionare. Altrimenti fra 20 anni max, avremo la migliore portaelicotteri del mondo.

 

Uno dei problemi del programma F35 è che ha ucciso ogni tipo di ricerca, anche negli USA.

 

E sentire dire che per questo DEVE funzionare, fa scappare un poco da ridere. Non è che SI FA FUNZIONARE tutto, solo perchè lo si vuole. Altrimenti avremo gia la Enterprise, ma non la CVN, ma quella del comandante KIrk.

 

Anche io mi sono soffermato spesso a vagliare una tesi simile ... ci ho trovato qualcosa che non và:

 

Applico ai requisiti di prima:

 

i colori delle risposte sono semaforici, quindi ad ogni colore un significato.

 

serve, a grandissime linee:

- un aereo tecnologicamente avanzato in grado di restare in linea oltre il 2040. nEURon + EF2000 dopo il 2040? neuron SI visto che ancora è in una fase embrionale.

- almeno per la M.M. l'aereo deve essere STOVL. Prendiamo il B e ok.

- deve essere acquistabile e sostenibile sia ora che in futuro tenendo ben presente i soldini che abbiamo/avremo. Abbiamo la certezza che l'industria sia in grado di svilupparlo in tempi ragionevoli e con costi ragionevoli? NO ... è un salto nel buio, e anche se non abbiamo certezze sull' F-35 direi che comunque si trova in vantaggio rispetto all' UCAV europeo.

- visto che la vita di questo aereo dovrà essere longeva, deve tener conto delle minacce anche future e deve saper rispondere e continuare a operare in tutta sicurezza. EF-2000 sta bene oggi ... domani chissà?!?! niente Mig, parlo di missioni NATO come quelle odierne. se una siria compra missili russi ce la caviamo con l'EFA? O interverremo se e quando il neuron sarà pronto e rispondente alle esigenze? se qualcuno domani inizia a riarmarsi siamo sicuri di essere nelle condizioni (soprattutto economiche) di riarmarci anche noi e di sostenere una mini corsa agli armamenti senza collassare (più di così) tipo Unione Sovietica? prevenire dilazionando i costi è meglio?

- viste le tempistiche e le ore di volo compiute dai nostri caccia sarebbe molto "carino" se il sostituto iniziasse ad entrare in linea prima possibile e non più tardi del 2020. Vedere un UCAV europeo già in FOC prima del 2020? con i soldi che girano oggi? con il know how e le risorse drenate, in europa più che altro, di cui parlavi?

- sarebbe gradito che l'aereo in questione condividesse aspetti logistici e che fosse interoperabile fra diverse FF.AA. sia italiane che estere. Se ci armiamo tutti di neuron perchè no....

- dovrebbe preferibilmente essere qualcosa NATO visto che in ambiente NATO operiamo e standard NATO rispettiamo, cosa che gli altri aerei sviluppati qua e la' per il mondo non fanno. e questa è ok ... sono NATO ..

ulteriore nota: presto l'italia si impegnerà nei compiti di air police nei mari del nord europa, inoltre lo stesso tipo di missioni le conduciamo con i vicini paesi europei. siamo sicuri che lo strumento aeronautico da te proposto basti a garantire l'assoluzione di tali compiti + eventuali altri?

Sicuramente non ho la capacità ma soprattutto non ho l' intenzione di farti cambiare idea.. volevo solo confrontare il mio pensiero con il tuo in modo sereno... siamo qui per scambiarci opinioni e confrontarci su queste tematiche, e anche se non la vedo come te rispetto il tuo pensiero ...

Grazie quindi per avermelo chiarito ;)

Modificato da fabio-22raptor
Link al commento
Condividi su altri siti

Ma i missili russi sono diventati un castigamatti che rende impossibile qualsiasi missione? Ma da quando?

 

Buona roba di sicuro, ma forse ci siamo illusi in 20 anni che le guerre si facciano SENZA PERDITE o quasi.

 

Mai stato così, e sarebbe meglio che ce lo ricordassimo. Quando ci sono state guerre VERE, non delle scaramucce contro stati terzomondisti o, come nel caso della prima guerra del Golfo, stati che sono stati soverchiati da una potenza di fuoco enorme, le perdite, piccole o grandi, ci sono sempre state.

 

Se dovessimo intervenire in SIRIA (???) forse bisognerà mettere in conto di perdere qualcosa: a meno che non si pensi che gli F35 non saranno MAI persi in battaglia.....

 

che allora meglio spegnere tutto e buonanotte

Link al commento
Condividi su altri siti

Ovviamente il termine "in una siria" vuol dire più generalmente : in un paese che sia di influenza Russa e che utilizzi mezzi di tale derivazione... le perdite sono preventivate in certe operazioni... lo stai dicendo tu ... ed è per questo ti dico: 120/130 aerei in linea, tenendo conto di quanto ho detto sopra (compiti di polizia ed eventuali operazioni NATO), bastano?? io non credo, sopratutto se ci mettiamo comprese le perdite... ma se permetti meglio una bassa RCS e una maggiore elusività ai sistemi radar per evitare quanto più possibile le perdite... se fai entrare in uno spazio aereo protetto (alla prima ora) 10 tifoni e 10 f-35 quanti di questi torneranno? io dico più f-35...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma ci andiamo da soli??

 

No guarda, posto che siamo clamorosamente OT, non esiste una sola MINACCIA DIRETTA al nostro paese, e ogni operazione expeditionary sarà in ambito NATO.

 

Noi non abbiamo nulla per potere andare in Siria o zone limitrofe DA SOLI, quindi il problema non si pone proprio.

Link al commento
Condividi su altri siti

e chi ha parlato di minacce dirette? io ho parlato in ambito NATO nei miei post sopra... in ambito NATO...allora abbiamo trovato la soluzione: NATO vai avanti tu... quando poi la via è libera iniziamo ad arrivare anche noi perchè sai:

 

- siccome abbiamo solo 120/130 velivoli e non vorremmo perderne.

- siccome non sono nemmeno stealth.

 

preferiremmo arrivare a "cose fatte" ...

 

a sto punto non varrebbe nemmeno la pena aggiornare i tifoni come tu vorresti, tanto farà tutto la NATO e risparmiamo anche sugli EF-2000...

Modificato da fabio-22raptor
Link al commento
Condividi su altri siti

Ma i missili russi sono diventati un castigamatti che rende impossibile qualsiasi missione? Ma da quando?

 

Buona roba di sicuro, ma forse ci siamo illusi in 20 anni che le guerre si facciano SENZA PERDITE o quasi.

 

Mai stato così, e sarebbe meglio che ce lo ricordassimo. Quando ci sono state guerre VERE, non delle scaramucce contro stati terzomondisti o, come nel caso della prima guerra del Golfo, stati che sono stati soverchiati da una potenza di fuoco enorme, le perdite, piccole o grandi, ci sono sempre state.

 

Se dovessimo intervenire in SIRIA (???) forse bisognerà mettere in conto di perdere qualcosa: a meno che non si pensi che gli F35 non saranno MAI persi in battaglia.....

 

che allora meglio spegnere tutto e buonanotte

 

 

 

Guardi che immaginare quali saranno gli scenari tra 15-20 o 30 anni e' impossibile e puo accadere tutto e il contrario di tutto.

 

Vorrei che non si sottovalutasse lo scenario europeo, puntando tutto il ragionamento su paesi del 3 o 4 mondo che se si dotassero di missili tipo S300 / S400 sarebbero comunque pericolosi in relazione ad operazioni aeree.

 

L'italia non compra questo jet (e altre armi) solo per "spezzare le reni alla Siria", ma anche per preservare un minimo di credibilita nei confronti dei "partners" europei (vedi Francia, Uk......) che tra qualche decennio tanto "partner" non potrebbero piu essere, si veda l' "affair libico" e certi "movimenti sulla situazione algerina".

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma certo, allora perchè non comprare dei B2, visto che parliamo anche di paesi con armi nucleari, che adesso scopro essere futuri competitors?

 

Si, spegniamo la luce. Buonanotte.

 

FINE OT.

 

 

Guarda a parte il suo ragionamento infatile, di chi fa l'offeso e ogni volta saluta con il "buonanotte" non si capisce quale sarebbe questo "piano B", sopratutto nei numeri, nei costi e sopratutto negli impegni industriali.

 

Il neuron e' un UCAV che avra prestazioni e tecnologie probabilmente inferiori rispetto agli analoghi mezzi USA, allora perche gli yankees non pensano di sostituire la loro flotta manned con questi mezzi?

 

In secondo luogo, ogni velivolo (anche l'F35) rispetto ai mezzi che sostituiscono assicurano un aumento delle prestazioni modesto, non parliamo dell'astronave di Goldrake. Il punto e' che senza questi aumenti "modesti" si resta indietro nella curva tecnologica e operativa.

 

Questa condizione di debolezza, la storia lo dimostra, aizza gli "appetiti" dei competitors che oggi hanno l'attenuante dei "partners" tra qualche decennio magari non piu ! E allora, non serve brandire la minaccia nucleare o immaginarsi corpi d'armata in movimento....basta un vantaggio minimo nelle capacita di "expeditionary" e il gioco e' fatto!

 

Gli altri "arriveranno dopo" a cose concluse, quando sul terreno i rapporti di forza si sono belli che decisi....e allora se vogliamo rinunciare all' F35 e altri sistemi d'arma, si addestri la diplomazia italiana a "ribaltare" il risultato con "minuetti e colpetti sulle spalle", percha altro non c'e da fare.

Modificato da holmes7
Link al commento
Condividi su altri siti

Ma si Holmes, il tuo solito minestrone di cose che c'entrano un tubo con quanto si dice. Si sta parlando dei problemi di un aereo e tiri fuori che l'Italia potrebbe avere uno scontro militare con l'Inghilterra o la Francia, ma dimmi tu che discussione è. Roba tua, io a questi deliri non partecipo più.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma si Holmes, il tuo solito minestrone di cose che c'entrano un tubo con quanto si dice. Si sta parlando dei problemi di un aereo e tiri fuori che l'Italia potrebbe avere uno scontro militare con l'Inghilterra o la Francia, ma dimmi tu che discussione è. Roba tua, io a questi deliri non partecipo più.

 

Non ho parlato di "scontri militari", ma di preservare un minimo di credibilita, che sono due cose diverse.

 

L'italia e' un paese che ha adottato la politica del "fare sponda" a seconda di quelle che sono le convenienze, quindi

e' naturale collocarla sempre in una compagine di alleanze. Allo stesso tempo bisogna portare "in dono" qualcosa all'interno di queste alleanze, almeno di non pensare di poter "appaltare" il lavoro sporco a qualcun altro mentre si passa l'estate sotto l'ombrellone.

 

La mancanza di assets in chiave "expeditionary" qualora mutassero certi equilibri in seno all'europa potrebbe (il condizonale e d'obbligo) innescare una competizione con il classico "rilancio della posta" o con lo scopo di "scoprire il bluff dell'altro" nel teatro africano, mediteranneo o medio orientale.

 

Lo abbiamo visto in Libia, non stiamo parlando certo dell'atterraggio degli alieni da marte.

Modificato da holmes7
Link al commento
Condividi su altri siti

Solo qualche considerazione che come al solito spero non dia sensazioni di dejà vù...visto e considerato che chi ha le proprie idee continuerà a tenersele...si spera senza ripeterle 80 volte...

Penso sia del tutto fuorviante attribuire i problemi tecnici dell'F-35 a una sorta di passo più lungo della gamba...Trovo questa interpretazione dei fatti superficiale...o meglio è proprio il rimandare e il non fare mai abbastanza, tirando avanti con quello che c'è, che alla fine rende tutto difficile quando si cerca di fare qualcosa di nuovo.

Non c'era nulla di tecnicamente inarrivabile nell'F-35 e la natura dei problemi tecnici lo testimonia (per chi ha la capacità di capirli).

 

Non si può aspettare che le tecnologie maturino senza mettere in conto rischi, sacrifici e investimenti per farle maturare. Continuare a puntare sull'EF-2000 sarebbe come insistere col CR-42 negli anni quaranta. Spreco e miopia in un unico aereo. La presunta inutilità di qualcosa di più è solo frutto di una visione piatta e poco dinamica del futuro.

Ogni aereo ha la sua finestra temporale a disposizione e quella dell'EF-2000 si sta chiudendo e lo sanno bene quelli del consorzio, che sanno di non avere speranze all'estero se non si danno una mossa quanto meno con quel cavolo di AESA.

Evitiamo di andare a cercare troppi esempi positivi o presunti tali all'estero...

La scelta tedesca ucciderà l'industria aerospaziale della difesa in quel paese che oltre al Barracuda non par proprio voler andare e la grandeur francese probabilmente morirà col Rafale.

L'ho già scritto: l'errore non è stato l'F-35, ma parte molto prima con 3 eurocanard che dovevano essere 2 per non dire 1 , e ora certe toppe son peggio del buco.

 

Sarebbe ora di piantarla di pensare che l'Italia non si può premettere l'F-35 perchè non ha soldi e cominciare a capire che non ha soldi perchè non ha avuto la lungimiranza di investire in sviluppo e sostegno delle imprese nel lungo periodo.

Le strategie a breve termine sono minimaliste e perdenti. Ne ho lette diverse qui.

E' vero, si prende atto della crisi, ma non si fa nulla per uscirne, anzi ci si scava la fossa.

Modificato da Flaggy
Link al commento
Condividi su altri siti

Vediamo il raffronto che ci propone questa testata ...

 

 

Dopo il caso degli F35 anche un altro nuovo aereo progettato per l’aviazione militare, l’Eurofighter, sta evidenziando un costo superiore alle aspettative, e significativi problemi tecnici. In Germania Der Spiegel ha lanciato l’allarme, ed il ministero della Difesa ha confermato alcune delle rivelazioni del settimanale tedesco.

AEREI NELLA BUFERA - Nel nostro paese si discutere furiosamente degli F35, il nuovo super aereo militare progettato da un consorzio internazionale guidato dagli Stati Uniti, e spesso chi contesta i cacciabombardieri della Lockheed Martin propone come alternativa gli Eurofighter. Gli Eurofighter sono costruiti da un consorzio europeo di aziende, tra le quali c’è anche l’Alenia Aermacchi di Finmeccanica, e sono aerei militari meno costosi, anche se più arretrati a livello tecnologico rispetto agli F35, evoluzione degli F16. Anche l’alternativa europea ai cacciabombardieri Joint Strike Fighter sta però evidenziando più di un problema. Come rivela Der Spiegel, con la successiva conferma del ministero della Difesa tedesco, l’ordine complessivo degli Eurofighter avrà un costo complessivo superiore a quanto previsto dal voto del Parlamento tedesco. Un problema finanziario che aggrava le numerose lacune tecniche riscontrate in questi primi anni di utilizzo degli aerei militari europei.

ESPLOSIONE DEI COSTI - I costi degli Eurofighter supereranno i 14,7 miliardi di euro che il Bundestag, il Parlamento federale della Germania, aveva previsto per l’ordine di 180 velivoli. Secondo i calcoli di Der Spiegel, confermati nella sostanza dalla presa di posizione del governo tedesco, il governo tedesco ha già speso 14,5 miliardi di euro per gli Eurofighter, una somma molto simile al budget complessivo; il problema è che gli acquisti sono stati solo 108, ovvero 72 in meno rispetto all’ordine finale. Entro il 2018 il costo finale dovrebbe assestarsi intorno ai 17 miliardi di euro, con tendenza all’incremento. Il ministero della Difesa tedesco ha però giustificato questa crescita dei costi con l’ulteriore sviluppo dei caccia eseguito dal consorzio costruttore in questi anni. Le elezioni federali del prossimo 22 settembre non permetteranno un’ulteriore convocazione della commissione Bilancio del Bundestag, a causa dell’ormai prossimo scioglimento delle Camere. Il ministero della Difesa ha però rimarcato al Wall Street Journal di aver informato il Parlamento in merito alla crescita dei costi.

PROBLEMI TECNICI - Le lacune tecniche degli Eurofighter sarebbero molto più problematiche rispetto a quanto si sapeva finora. Questo è il risultato di un ricerca interna dell’ufficio federale degli armamenti, che svela quanto lo sviluppo di questo aereo militare sia stato caratterizzato da numerosi problemi negli ultimi anni. L’esercito tedesco è stato così insoddisfatto della fornitura dell’Eurofighter da aver fatto scadere il permesso per la costruzione degli aerei all’EADS, una delle aziende che fanno parte del consorzio che realizza questi velivoli. Il rinnovo è arrivato solo molto tempo dopo, e Der Spiegel rivela uno scritto dell’ufficio federale nel quale si lamentavano al top management di EADS i numerosi difetti degli Eurofighter. Nonostante queste problematicità gli ordini degli aerei non sono stati fermati, una scelta ai margini della legalità, rimarca il settimanale tedesco. Il settimanale cita due casi, avvenuti nel 2006 e nel 2007, nei quali il difettoso montaggio di un bullone e un errore nel software del velivolo avevano provocato situazioni di rischio mortale per i piloti. EADS ha contestato quest’ultima ricostruzione.

PROGETTO EUROPEO - Il progetto dell’Eurofighter è nato a metà degli anni ottanta, e come spesso capita nel settore della maxi commesse militari, il suo percorso è stato lungo e travagliato. Questo velivolo è il primo modello di aereo militare sviluppato nelle quattro nazioni che lo costruiscono, Germania appunto, poi Gran Bretagna, Spagna ed Italia. Anche la Francia era inizialmente parte del consorzio, ma poi preferì ritirarsi sviluppando in proprio il Rafale. All’interno della nostra aeronautica i primi Eurofighter sono arrivati solo a metà del decennio scorso, in forte ritardo rispetto ai tempi previsti. Gli Eurofighter italiani sono stati utilizzati durante la guerra in Libia, in azioni militari svolte a fianco dei Tornado. Come in parte già successo per gli F35, anche per gli Eurofighter l’ordine finale di acquisto è stato ridotto, da tutti i paesi facenti parte il consorzio.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Sarebbe ora di piantarla di pensare che l'Italia non si può premettere l'F-35 perchè non ha soldi e cominciare a capire che non ha soldi perchè non ha avuto la lungimiranza di investire in sviluppo e sostegno delle imprese nel lungo periodo.

Le strategie a breve termine sono minimaliste e perdenti. Ne ho lette diverse qui.

E' vero, si prende atto della crisi, ma non si fa nulla per uscirne, anzi ci si scava la fossa.

E questo cosa c'entra con lo F35, visto che nella progettazione di questo aereo non abbiamo alcun ruolo?

 

Mah, certo che se il progetto viene difeso così....

Link al commento
Condividi su altri siti

Cancellata su richiesta del governo italiano la cerimonia di inaugurazione della FACO che si doveva tenere il 18 prossimo.

 

http://www.reuters.com/article/2013/07/11/lockheed-italy-idUSL1N0FH03F20130711


Intanto interesse anche dai Taiwanesi

 

http://focustaiwan.tw/news/aipl/201307110023.aspx

 

...mentre siamo al centesimo pilota che vola sugli F35

 

http://www.4-traders.com/LOCKHEED-MARTIN-CORPORATI-13406/news/Lockheed-Martin-Corporation-F-35-Pilot-Cadre-Grows-To-100-As-Training-Ramps-Up-At-Eglin-Air-Force-17082604/

Link al commento
Condividi su altri siti

Signori, avevamo chiesto di scrivere quando ci fossero notizie nuove o avanzamenti (o rallentamenti) nel programma, cercando di evitare di rimestare ogni volta lo stesso minestrone.

 

Ascoltatemi, ne gioverà la discussione.

 

Chi volesse continuare a ripetere le stesse identiche cose, si troverà i messaggi spostati nella sezione Off-Topic.

 

Grazie e buona continuazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Le cifre che da la Direzione Armamenti.

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=46675&typeb=0&Il-generale-vuole-gli-F35-rinunciare-ci-toglierebbe-credibilita

 

Ma quanto costa all'Italia il programma F35? "Ad oggi - ha detto - per la fase di sviluppo e produzione del programma si prevede una spesa di 14,3 miliardi di euro in 15 anni, comprensivi dei circa 2 miliardi di euro già spesi". Costi, ha affermato il generale Esposito, che non dovrebbero lievitare perché il programma è stato sottoposto ad una "rigorosissima procedura di pianificazione e controllo di ogni elemento di costo".

Dei 14,3 miliardi di euro, 7,5 sono destinati all'acquisto dei velivoli distribuiti nei prossimi 15 anni. Per quanto riguarda il costo del singolo velivolo questo è "in costante discesa come effetto dell'"apprendimento" (più velivoli costruisco meno costano) e si prevede raggiunga il suo valore minimo di 65 milioni di euro nell'anno 2019 per un modello e di 83 milioni di euro nel 2021 per l'altro".
Si parla di 90 cacciabombardieri: "i 60 velivoli F-35 della variante Ctol si prevede costeranno mediamente all'Italia circa 74 milioni di euro, mentre i 30 velivoli della variante Stovl circa 88 milioni: valori inferiori ai costi di velivoli della generazione precedente attualmente in servizio".
Modificato da holmes7
Link al commento
Condividi su altri siti

Cancellata su richiesta del governo italiano la cerimonia di inaugurazione della FACO che si doveva tenere il 18 prossimo.

 

http://www.reuters.com/article/2013/07/11/lockheed-italy-idUSL1N0FH03F20130711

 

In merito a tale notizia .... Amy Butler e Anthony Osborne scrivono su AW&ST ....

 

http://www.aviationweek.com/Article.aspx?id=/article-xml/awx_07_12_2013_p0-596614.xml

 

Su questa affermazione ....

 

The defense ministry constructed the facility to allow for long-term maintenance, repair and overhaul of the single-engine fighter.

The government hopes Cameri will become a regional maintenance facility for aircraft in Europe and Israel, providing aerospace jobs for decades.

 

.... mi permetto di dubitare che Israele possa inviare i suoi velivoli in una struttura straniera, sia pure 'protetta' come la FACO di Cameri, per lavori di manutenzione o aggiornamento ....

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...