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F-35 Lightning II - Discussione Ufficiale


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Credo siano cose che fanno parte della normale dialettica tra le due parti, una interessata a guadagnare e l'altra a contenere i costi.

Certo è che l'F-35 ha uno sviluppo che pare eterno e questo porta solo acqua al mulino dei numerosi detrattori del programma. Se entro l'anno prossimo alcuni esemplari entrassero in servizio forse i rapporti si normalizzerebbero e il programma filerebbe liscio..

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Purtroppo quando le aziende operanti in un settore, a maggior ragione se vitale come quello della Difesa, diventano poche, contestualmente anche il loro "potere contrattuale" aumenta ed in sostanza diventa difficile trattare con loro. Addirittura ad un certo punto sono loro che tengono in ostaggio i governi, i quali spesso non sono proprio ligi al rispetto agli impegni presi. Secondo me sarebbe utile considerare la possibilità di portare alcuni contenziosi in tribunale e contestualmente bloccare i pagamenti e far sì che per ogni dollaro dovuto sia l'azienda a dover ricorrere al giudice, in questo caso la controparte capirebbe che certi comportamenti non sono più tollerati e serve modificarli. Forse gli otto anni di Bush Jr- imprenditore famoso e di successo negli anni '80 che aveva ovviamente in simpatia le aziende e chi le portava avanti- hanno creato un clima di "tuttoèpermesso" per le grosse aziende produttrici di armamenti, clima che ,a mio parere, ha influito non poco in questa vicenda.

Comunque, sembra che almeno la versione A non soffra di problemi tecnici particolari ed anche la formazione degli istruttori proceda bene, così come a fabbricazione dei primi esemplari non sembra essere afflitta da problemi imprevisti. A questo punto la maggiore preoccupazione risiede nella versione B, di cui non è peregrino pensare ad una sospensione molto lunga

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Sempre originale nei commenti...

Non è che alla Lockheed Martin stiano semplicemente facendo i furbi per spillare ogni quattrino possibile al Pentagono.

Il programma è sotto pressione per costi e risultati, ma non è che si possa semplicemente dire al costruttore di sobbarcarsi ogni extra a prescindere, come se avesse risorse illimitate per farlo, altrimenti l’azienda andrebbe gambe all’aria.

Lockheed Martin da un lato è fortemente sotto pressione per risolvere i problemi e per calare i prezzi, dall’altro ha un committente che cala gli ordini e avvia programmi di aggiornamento dei vecchi velivoli.

 

Politici, manager e giornalisti stanno sbraitando a sufficienza, ma sicuramente i tecnici in questo momento stanno silenziosamente dando il massimo ed è lì che alla fine i nodi vengono al pettine e vanno sciolti.

Non penso proprio che un ulteriore pressione possa cambiare le cose, proprio perché sotto questo aspetto non vedo ulteriori margini di manovra.

Ci manca solo di andare in tribunale in un momento così delicato...

 

Quanto alla variante B non capisco dove risieda una preoccupazione tale da modificare gli attuali piani: da mesi è uscita dalla probation di Gates ed è quella che ha subito la maggiore accelerata affrontando molto bene le problematiche specifiche (peso e affidabilità della componentistica STOVL in primis) e con la fase di addestramento avviata con i primi velivoli consegnati ai Marines che lì vogliono in linea quanto più presto possible.

I punti aperti ora risiedono in gran parte su tanti aspetti comuni a tutte le versioni con particolare enfasi sul casco che è un’interfaccia primaria fra uomo e velivolo.

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Per carità, i Tecnici fanno il possibile e credo di capire che siano sottoposti a forti pressioni,però l'azienda di soldi ne ha già ricevuti tanti. Nessuno le chiede l'impossibile,però le si chiede di smettere di chiedere soldi ad ogni piè sospinto ,perchè è vero che il progetto è complessissimo,però è anche vero che gl aumenti dei costi suscitano forti perplessità. In america non è facile istruire processi, soprattutto per reati finanziari al limite fra competizione dura,ma legale e corruzione e falso ideologico, però in Italia all'epoca di Tangentopoli si sono aperte cause per aumenti di costi molto minori, in percentuale, sul preventivo iniziale, anche se oi non tutte si sono concluse con una condanna,per essere onesti. 99 su 100 se LM fosse a Milano, ora sarebbe già imputata dalla Procura (ho parlato per un caso fortuito con un membro della stessa poche settimane fa), è negli USA e quindi ha maggiore libertà

Flaggy, LM non è povera, risorse ne ha, soprattutto umane, ha firmato dei contratti ed ora li onori. Se non riesce, amen, si ridimensionerà il programma e la prossima volta stanno più attenti,perchè in questo progetto si sono imbarcati loro,senza nessuna pistola alla tempia, se scoprono che non "stanno dentro al preventivo" non è colpa nostra, nè dell'Amministrazione.

Personalmente ritengo che le imprese debbano essere sostenute ed anche aiutate a vivere,ma loro non possono pretendere di prendere in giro gli interlocutori

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99 su 100 se LM fosse a Milano, ora sarebbe già imputata dalla Procura (ho parlato per un caso fortuito con un membro della stessa poche settimane fa)

Bene, fatti dire se porteranno in tribunale il consorzio Eurofighter visto che il prototipo è decollato 2 anni dopo il roll out e l'aereo è entrato in servizio tredici anni dopo costando molto di più di quanto preventivato...

 

Flaggy, LM non è povera, risorse ne ha, soprattutto umane, ha firmato dei contratti ed ora li onori. Se non riesce, amen, si ridimensionerà il programma e la prossima volta stanno più attenti.

Beh, mi sembra un po'discutibile liquidare così quella che sarebbe una vera a propria catastrofe per l'industria aerospaziale e per la difesa statunitensi e non solo...

In sostanza se va tutto in malora dubito che ci sarebbe una prossima volta...

 

se scoprono che non "stanno dentro al preventivo" non è colpa nostra, nè dell'Amministrazione.

Beh, insomma, se l'amministrazione taglia gli ordini non è che ti aiuti a star dentro nel preventivo...

Il motivo del braccio di ferro è anche qui: il Pentagono vuole costi bassi e risultati, ma Lockheed Martin, per ottenerli ha bisogno di garanzie di ordini e finanziamenti altrimenti la baracca non si regge in piedi ed entra in una ben nota spirale discendente che ha già ucciso svariati programmi con gran "gioia e soddisfazione" da parte di committente, impresa e contribuente.

 

Comunque Bogdan spinge perché sa che i risultati non sono un miraggio...

http://www.aviationnow.com/Article.aspx?id=/article-xml/AW_09_24_2012_p26-497821.xml&p=1

Modificato da Flaggy
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Però annullare gli ordinativi, adesso, sarebbe pericoloso, visto che lo stabilimento che costruisce gli Eurofighter è chiuso e tutti i mezzi "portabombe" (per attacco al suolo) disponibili sono piuttosto attempati e, secondo molti, mostran segni di fatica strutturale non ignorabili. Al più, si potrebbe diluire gli ordinativi ancora di più nel tempo, oppure far passare questi anni difficili, aspettare che il bilancio dello Stato migliori e cominciare a pagare i velivoli solo dopo che il bilancio sarà in equilibrio. Insomma, non annullare,ma ritardare e prendere tempo

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Se aspetti la situzione con i conti in ordine campa cavallo che l'erba cresce... La situazione potrà solamente peggiorare visto che il baricentro della produzione industriale si sposta sempre più in orente e, di conseguenza, anche il baricentro della ricchezza! Se non si spendono ora i soldi non si spenderanno più...

 

Non capisco una cosa, cosa causa i ritardi nello sviluppo di un aereo? Non sono già calcolai in fase di progettazione i tempi necessari a correggere gli errori progettuali? Lasciamo perdere il discorso f35 con 3/4 anni di ritardo, i un efa, cosa ha coportato 13 anni di ritardi? sono più che un raddoppio del tempo!

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Sul fatto che la ricchezza si sposta ad oriente, adesso è vero, ma è ciò che i nostri politici dovrebbero fermare, magari con iniziative volte ad ostacolare le importazioni dalla Cina. A mio parere il declino deve essere combattuto con tutti i mezzi, compresi quelli energici. A cosa servirebbero aerei di 5a generazione ad un Paese che si rassegna ad essere sottosviluppato? Le armi, soprattutto l'F-35 ed i suoi supercomputer servono per difendere ciò che si è e si ha, se non rimane niente, ce ne è poco bisogno, anche se capisco che invertire le tendenze è difficile.

Sull'Eurofighter, non mi ricordo dove,ma sembra di ricordare che, consegnato l'ultimo mezzo alla Gran Bretagna, lo stabilimento sarà chiuso perchè la proprietà non ritiene economico provare a convertirlo in qualche cos'altro

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Sull'Eurofighter, non mi ricordo dove,ma sembra di ricordare che, consegnato l'ultimo mezzo alla Gran Bretagna, lo stabilimento sarà chiuso perchè la proprietà non ritiene economico provare a convertirlo in qualche cos'altro.

Direi che, almeno per ora, questi stabilimenti siano all'opera ....

 

 

http://www.flightglobal.com/news/articles/picture-first-tranche-3-eurofighter-takes-shape-375776/

 

http://www.flightglobal.com/news/articles/picture-alenia-delivers-sections-for-first-tranche-3-eurofighter-376899/

 

 

Se poi si concretizzeranno nuovi contratti in Medio Oriente o altrove .... lo saranno ancora di più ....

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Non capisco una cosa, cosa causa i ritardi nello sviluppo di un aereo? Non sono già calcolai in fase di progettazione i tempi necessari a correggere gli errori progettuali? Lasciamo perdere il discorso f35 con 3/4 anni di ritardo, i un efa, cosa ha coportato 13 anni di ritardi? sono più che un raddoppio del tempo!

I ritardi, se vogliamo furono anche superiori a 13 anni perchè l'aereo concettualmente non è che un'estrema e tardiva evoluzione degli aerei di quarta generazione, ma la causa di tutto ciò risiede essenzialmente nelle incertezze e tentennamenti politici.

Tecnicamente però l'EF-2000 ebbe i suoi ritardi che diedero il loro buon contributo all'aumento dei costi e a renderne lo sviluppo ancor più ferraginoso di quanto non fosse già a causa dell'impostazione del consorzio a quattro partner: i tentennamenti politici inevitabilmente aumentarono.

In particolare l'aereo rimase inchiodato a terra per due anni a causa dell'immaturità del software dei comandi di volo (a quei tempi si schiantarono qualche Gripen e X-31 e ci si rese conto che forse era il caso di riscrivere il software) mentre in generale il software e l’elettronica di bordo richiesero molto (troppo) tempo per essere messi a punto.

Altri problemi per esempio derivarono dal radome che interferiva con il Captor e ne impediva il corretto funzionamento.

Si chiaro, niente di apocalittico, ma il tempo per sviluppare e mettere a punto il sistema è stato sproporzionato rispetto al risultato (tuttora per certi versi immaturo).

Il fatto che l'aereo non avesse particolari elementi di rottura col passato o salti nel buoi progettuali contenne i problemi tecnici, ma non consentì di affrontare le normali problematiche in modo rapido: il problema era di fondo.

 

Per l'F-35 il problema fu un po’ diverso e non solo perchè il progetto era decisamente più ambizioso, ma anche perchè la gestione (col senno del poi troppo ottimistica) dello sviluppo prodotto secondo la concurrency (cosa tra l'altro più volte fatta in passato), ha prodotto ritardi minori, ma ugualmente ha avuto un impatto altrettanto pesante sui costi, con la necessità di modificare velivoli già prodotti e di ridurre i ritmi produttivi su quelli nuovi, cosa che necessariamente porta ad aumentare i costi di tutti i componenti.

Tarare la produzione su certi numeri e poi non raggiungerli, porta necessariamente a inefficienze che si pagano in termini di costo del prodotto.

 

Di fondo c'è comunque il rallentamento stesso dell'industria e la perdita di capacità e competenze.

Gli aerei, al di là del fatto che sono sempre più complessi, risultano anche sempre più problematici nella messa a punto per la indubbia perdita di efficienza a tutti i livelli. Se da un lato questo porta ad aumentare i costi, con i governi che si vedono costretti a diluire gli acquisti e a posticipare le sostituzioni del materiale obsoleto, dall'altro non aiuta certo le industrie e mantenere competenze progettuali ed efficienze del sistema produttivo che consentano di rispondere ai requisiti nei tempi e nei costi desiderati.

Al di là dei conseguenti problemi tecnici le lungaggini poi si traducono in nefaste obsolescenze e necessità di ulteriori riprogettazioni, con difficoltà nel congelare un progetto, il tutto aggravato dal fatto che i requisiti si evolvono e gli scenari di impiego cambiano.

Insomma, da più parti è un circolo vizioso che si autoalimenta e in cui è sempre più facile far cadere un progetto specie se complesso e ambizioso (ma non necessariamente).

Qui non basta dire semplicemente che un aereo costa troppo e quindi non lo compro, perchè se non si arresta questo perverso meccanismo il prossimo velivolo costerà ancor di più.

 

Comunque, tornando alla domanda, i tempi per risolvere i problemi vengono in effetti sempre inclusi nel timing (non è facile azzeccarli, sia chiaro) e non a caso un aereo come l’F-18E ha avuto tantissimi problemi, ma nessun ritardo o sforamento del budget, però c’è da dire che è stato un progetto in larga parte evolutivo, cioè ha avuto tutto il vantaggio derivante dal venir sviluppato da un progetto relativamente giovane e ben oliato, cioè ha sfruttato al massimo le competenze e le efficienze del progetto base per dare origine a un velivolo che ha centrato gli obiettivi richiesti con elevata soddisfazione del cliente.

L’impoverimento attuale mina alla base questa efficienza e, come dici giustamente tu, lo spostamento del baricentro economico verso est non fa che aggravare questa situazione che puntualmente si ripresenta ogni volta che si parte da un foglio bianco.

Modificato da Flaggy
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Ma alla fine L'Italia avrà i corrispettivi aerei'' F 35''?

 

Potrebbe anche dipendere da chi vincerà le prossime elezioni ....

 

Nessun dubbio in proposito. A meno che vinca un pazzo totale, credo che ormai costi di più uscire dal programma che restarci dentro.

Comunque avevo una domanda per flaggy o legolas: dalla IOC alla "piena operatività" se così si può dire.. quanto tempo passerà?

Modificato da Alpino
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Scherzi a parte, perchè si è verificata questa perdita di competenze? Le Università insegnano tanto, le italiane su tutte, i giovani si dice sono sempre più intelligenti con il passare del tempo, ci sono i selezionatori del personale che dicono do seguire moderne e perfette... eppure c'è stato un calo di professionalià

Perchè?

Forse uno dei motivi potrebbe essere il fatto che fino a pochi anni fa gli Ingegneri erano persone eclettiche, avevano tantissimi interessi, sapevano un po' di tutto lo scibile oltre al loro campo ed imparavano velocemente tutto. Personalmente conosco un Ingegnere dell'Ansaldo, di 65 anni, che di suo ha imparato il Sanscrito e "parla" su internet con colleghi indiani in questa lingua (con me dialoga in Latno su Circolus Latinus Panormitanus). Forse anche fra i giovani ci vorrebbero menti agili e versatili come quella?

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Scherzi a parte, perchè si è verificata questa perdita di competenze?

Mi pareva di essere stato abbastanza chiaro: alla gente bisogna dare qualcosa di nuovo da fare con regolarità e continuità.

Non è che uno studente , nemmeno con una sfilza di dottorati di ricerca al suo attivo, abbia le competenze per fare un progetto avanzato solo perchè glielo hanno insegnato all'università...

Nemmeno un team di geni progetta un velivolo privo di pecche se non lavora in una struttura rodata che produce mezzi avanzati con regolarità.

Un progetto si porta avanti in modo efficiente solo se si è nelle condizioni di farlo e avere una mente eccelsa e un'ottima istruzione sono condizioni necessarie ma affatto sufficienti.

Un esempio di ormai rara efficienza progettuale e produttiva può essere fornito da Agusta-Westland che ha investito e sofferto in momenti per l'azienda critici, ma ha prodotto un elicottero moderno e innovativo che l'ha letteralmente salvata dalla morte per inedia (l'AW-139) da cui poi è stato molto più facile generare un'intera famiglia di mezzi diversi fra loro per capacità e classe di peso (nonchè componentistica) venendo incontro alle più stringenti e particolari richieste di ogni singolo cliente (che da parte sua ha manifestato interesse garantendo un ottimo potenziale mercato).

E' così che sono nati in rapida successione l'AW-149, l'AW-169 e l'AW-189, portando l'azienda al vertice del settore con prodotti moderni e capaci di coprire moltissime esigenze.

 

Alpino, la IOC di fatto è una data di ingresso in servizio con capacità minime.

Il resto non è che abbia una data precisa di conclusione, anche perchè le capacità si sviluppano nel corso di più anni in modo pressochè continuo.

Se vedi nelle pagine indietro dovrebbero comunque essere state postate delle tabelle che danno l'idea dei tempi necessari a integrare armamenti e capacità operative.

Solitamente comunque ci vogliono anni, da tre in su, affinchè un velivolo acquisti concrete capacità operative.

Modificato da Flaggy
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Mi pareva di essere stato abbastanza chiaro: alla gente bisogna dare qualcosa di nuovo da fare con regolarità e continuità.

Non è che uno studente , nemmeno con una sfilza di dottorati di ricerca al suo attivo, abbia le competenze per fare un progetto avanzato solo perchè glielo hanno insegnato all'università...

Nemmeno un team di geni progetta un velivolo privo di pecche se non lavora in una struttura rodata che produce mezzi avanzati con regolarità.

Un progetto si porta avanti in modo efficiente solo se si è nelle condizioni di farlo e avere una mente eccelsa e un'ottima istruzione sono condizioni necessarie ma affatto sufficienti.

Un esempio di ormai rara efficienza progettuale e produttiva può essere fornito da Agusta-Westland che ha investito e sofferto in momenti per l'azienda critici, ma ha prodotto un elicottero moderno e innovativo che l'ha letteralmente salvata dalla morte per inedia (l'AW-139) da cui poi è stato molto più facile generare un'intera famiglia di mezzi diversi fra loro per capacità e classe di peso (nonchè componentistica) venendo incontro alle più stringenti e particolari richieste di ogni singolo cliente (che da parte sua ha manifestato interesse garantendo un ottimo potenziale mercato).

E' così che sono nati in rapida successione l'AW-149, l'AW-169 e l'AW-189, portando l'azienda al vertice del settore con prodotti moderni e capaci di coprire moltissime esigenze.

 

Alpino, la IOC di fatto è una data di ingresso in servizio con capacità minime.

Il resto non è che abbia una data precisa di conclusione, anche perchè le capacità si sviluppano nel corso di più anni in modo pressochè continuo.

Se vedi nelle pagine indietro dovrebbero comunque essere state postate delle tabelle che danno l'idea dei tempi necessari a integrare armamenti e capacità operative.

Solitamente comunque ci vogliono anni, da tre in su, affinchè un velivolo acquisti concrete capacità operative.

 

La discussione è molto interessante anche se fuori tema con l'f35. Sarebbe bello spostarla in un altro topic.

 

Detto questo, c'è anche da dire che la decadenza italiana, e volendo, dell'intero occidente, scaturisce dal fatto che per troppo tempo è mancato un nemico da battere.

L'intero boom economico occidentale derivò dal fatto che buona parte dei tecnici di alto livello era impegnato in una sfida continua ripsetto a quelli del patto di varsavia. Ad esempio, la sfida lanciata da Kennedy sulle missioni spaziali ha permesso di far lavorare circa 10 milioni di persone al progetto, fra ingegneri, operai e indotto. Questo permise di mettere le basi al boom economico che durò oltre 10 anni, fino alla famosa crisi petrolifica. E' vero che il tutto costò un occhio dalla testa agli usa, ma è anche vero che quei sldi andarono quasi tutti in stipendi che poi la gente spendeva facendo girare l'economia. Inoltre, la mole tecnologica che derivava da quegli studi oggi trova nei prodotti di consumo: Uno su tutti il vetro del iphone e del ipad retina, che deriva dal vetro degli oblo dell'apollo... Ma molte altre tecnologie oggi sono di uso comune.

 

COn l'impoverimento e il fallimento sovietico l'occidente non ebbe più un obettivo e ciò sfociò in un taglio delle spese sulla ricerca tecnologica (a quel punto portata avanti dai soli privati con gli annessi limiti di capitale derivanti) e quindi si è innescato un circolo vizioso di appiattimento. Le stesse conquiste spaziali si sono quasi annullate se non per qualche cosa di secondo piano come i rover marziani o la sonda cassini...

 

A ciò si innesta un problema tutto italiano, quello della stortura politica in ogni ambiente. Ad esempio, mentre il 68 in tutto il mondo rappresentava la conquista di diritti civili per tutti (come gli studi a basso costo) di leggittima richiesta, nel nosto paese ciò si è tramutato in "un titolo di studi per tutti senza sforzo". L'istruzione si è man mano erosa a fronte di titoli di studio sempre più altisonanti. Prima, per tutti gli anni 70 ci sono stati i famosi 6 politivi (da cui un intera generazione di persone che, apparte qualche eccezione, non sa progettare nulla e che si è quindi buttata su studi umanistici per poi prendere il posto statale), successivamente con varie mosse graduali di abbassamento delle difficoltà sugli studi: eliminazione delle amterie a settembre (su questo ho diretta memoria in quanto da un anno all'altro enll'itis che frequentavo c'è stato un abbattimento delle bocciature del 80%), immissioni lauree triennali, suddivisioni di materie in più moduli per facilitarne il superamento, aumento a dismisura degli atenei e degli indirizzi di laurea inutile (le cosiddette scienze delle merendine), e via discorrendo.

 

QUindi abbiamo un paese con molti titolati sulla carta e nessuna vera capacità profesisonale. Quando c'è la capacità professionale è spesso in un settore come le scienze politiche o similari di quasi privo interesse strategico!

 

Questo spiega il come mai nel nostro paese ci sono le fobie sulla tecnologia e sul modernismo (no ponte, no tav, non nucleare, no ogm, no f35, no.....) perchè essi rappresentano ciò che, i laureati degli anni 70, non sapendo fare nulla, non possono difatti progettare e gestire. Qundi, per non mettere in mostra le loro ingoranze hanno fatto di tutto per renderle impopolari cosicché, non dovendo essere costruite nessuno si accorgerà mai del fatto cheloro sono inadeguati. E, per di più, hanno smantellato l'istruzione in modo che anche in futuro nessuno sia in grado di farle sputtanandoli.

 

Quindi in definitva, il problema economico occidentale deriva da una mancanza di obiettivi da ragigungere mentre in Italia, alle precedenti si agigunge un problema di mero merito che porta al cirlo vizioso che sta affossando la nazione.

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Mi sembra non sia stato segnalato questo articolo recente – 17 settembre - su una "sfida" che mi sembra nuova: problemi di temperatura e rumore per le armi alloggiate nelle stive interne del velivolo.

Cerco di riepilogare dando un sunto in italiano: non si è arrivati a oltrepassare i margini di sicurezza in termini di calore, ma si è molto vicini, la durata del volo potrebbe implicare ulteriori incognite sul comportamento del combustibile solido o del motore dei missili o dei sensori di qualsiasi arma intelligente.

 

... experts in the military are studying the potential prolonged and cumulative effects of operating so close to margin for weapons such as the 1,000-lb. GBU-32 Joint Direct Attack Munition (JDAM) and GBU-31 2,000-lb. version. Both ground-attack weapons are slated for early use on the aircraft. A thornier issue, perhaps, will be the environmental impact of the bay on weapons employing more sophisticated electronics, sensors and motors, such as the Raytheon AIM-120C7/D Advanced Medium-Range Air-to-Air Missile (Amraam) or British AIM-132 Advanced Short-Range Air-to-Air Missile (Asraam). “I don't know if the weapons people know that for sure,” says Wagner. “We are pushing what they designed to. . . . If I'm going to the extreme of what they tested [a weapon] to, they may not have a real good understanding of how that is going to affect the weapon over the next 20 years.”

 

Si auspica una maggiore futura collaborazione da parte degli sviluppatori di sistemi d'arma, condividendo le informazioni.

 

"F-35 developers are sharing the thermal and acoustic data being collected from the bay with the weapon manufacturers. While the bay environment is close to the design specifications of weapons already in the arsenal, the developers hope that sharing this information will help engineers crafting next-generation munitions to design them with those environmental factors in mind."

I virgolettati sono dichiarazioni di Charlie Wagner, "weapons integrated project team lead for the F-35 Joint Program Office", che non ho capito se è stipendiato da LM o dal Pentagono.

Si accenna anche a quando dovrebbero iniziare le fasi di collaudo per le armi nucleari.

L'intero articolo, di Amy Butler è su: 167m80p.jpghttp://www.aviationweek.com/Article.aspx?id=/article-xml/AW_09_17_2012_p58-492718.xml&p=1

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U.S. to deploy F-35 stealth fighters to Kadena base in Okinawa

 

U.S. Deputy Defense Secretary Ashton Carter said Wednesday the Pentagon plans to deploy F-35 stealth fighters to the Air Forces' Kadena base in Japan's Okinawa Prefecture.

 

"We've already deployed the F-22s to Kadena, the Air Force base in Japan. And we will deploy the F-35 joint strike fighter to this region," Carter said at a think tank forum in Washington.

 

The senior Defense Department official did not reveal the details such as the timing and the number of the fighters to be deployed.

 

The move comes at a time when China is growing its military presence in the Asia-Pacific region. The envisioned deployment may draw criticism from officials and residents in Okinawa who are also opposed to the deployment of the Marine Corps' MV-22 Osprey transport aircraft in another U.S. military base in the prefecture.

 

Carter said the Pentagon will send its "latest assets to the Asia-Pacific region first."

 

At the Kadena base, F-22 stealth fighters have been tentatively deployed. It remains unclear whether the United States plans to deploy the F-35 fighters to the Kadena base permanently.

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Norway hopes for arrival of first F-35 in 2015

 

Norway intends to spend NKr1.78 billion ($300 million) in 2013 on its Lockheed Martin F-35A acquisition under its proposed defence budget, enabling it to receive its first Joint Strike Fighter in 2015.

 

Still to be debated by the Norwegian parliament, the budget proposal - published on 8 October - is nonetheless likely to be approved in December, the Norwegian defence ministry says. It envisages Oslo receiving its first F-35A around two years later.

 

Defence minister Anne-Grete Strøm-Erichsen says: "I am particularly pleased that we have been able to secure significant funding for the F-35 for 2013 that will allow us to move forward on our plans to receive the first aircraft by 2015."

 

The Royal Norwegian Air Force plans to acquire as many as 52 conventional take-off and landing F-35As for around NKr60 billion.

 

First production-level F-35B arrives at NAS Patuxent River

 

part of the third lot of Low Rate Initial Production (LRIP 3) F-35B Lightning II aircraft, arrives at Naval Air Station Patuxent River, Md., Oct. 4. BF-17 will temporarily add to the complement of F-35B and F-35C test aircraft at the F-35 Integrated Test Facility before heading to its destination at Edwards Air Force Base, Calif.
Modificato da Andrea75
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Ciao ragazzi io sono nuovo e leggendo la discussione ho capito che il programma JSF x l'italia non è poi così uno spreco (come tutti dicono) ma anzi è una fonte di guadagno per il nostro paese che al momento non è dei migliori in fatto economico........e quindi io lo sostengo mi sembra una buona scelta dato che per mettere in pensioni aerei come il GHIBLI e il tornado che hanno un costo operativo molto elevato sia una buona scelta scegliere gli F35.......e poi mi sembra che far lavorare i nostri ingegneri negli USA porti non solo benefici di carattere economico ma anche di carattere diplomatico e politico e potrebbe far salire la reputazione del nostro paese in tutto il mondo.

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