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F-35 Lightning II - Discussione Ufficiale


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ho appena appreso la notizia al tg2!!!!!...incredibile!!!...spero che non abbiano prelevato dati importanti perche se fosse cosi non solo si scoprirebbero i segreti dell'F35 ma anche in parte dell'F22!!!!...su chi sia stato, anche al tg2 si parlava dei cinesi....ma ce da aspettarselo...il loro j10 e' un incrocio tra un efa e un f-16...la cosa piu' eclatante e' che se effettivamente sono stati rubati questi dati, significa che abbiamo speso soldi inutilmente...perche anche i nostri "avversari" sapranno in linea di massa come creare le tecnologie racchiuse in questo aereo

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Però ammettendo anche che i segreti trafugati siano irrilevanti la cosa è preoccupante ...

 

Credo che se la notizia è vera salterà qualche testa ...

 

 

Se si fosse trattato di qualcosa di importante non l'avrebbero rivelato, qui si tratta semplicemente di pompare il pericolo cinese.

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Se si fosse trattato di qualcosa di importante non l'avrebbero rivelato, qui si tratta semplicemente di pompare il pericolo cinese.

 

 

Giusta osservazione, un po di pressioni in stile Guerra fredda non fanno mai male per rimpinguare le risorse della difesa! ;)

Modificato da Blue Sky
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Fuga di notizie giostrata ad arte e subito smentita, CVD.

 

WASHINGTON - I pirati informatici hanno sferrato l'attacco ma non sono riusciti a rubare nulla. Con questa spiegazione il Pentagono e la Lockeed Martin hanno smentito il Wall Street Journal che ha riportato la notizia del furto da parte di un gruppo di hacker dei segreti del supercaccia americano del futuro, l'F-35. "Non c'e' stata alcuna violazione di informazioni classificate" hanno ribadito i vertici militari. (Agr)
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Ospite intruder

Ecco la conferma definitiva in questo articolo di aviationweek.com:

 

 

Report of F-35 Data Theft Spotlights Flaws

 

Claims that unknown attackers used Chinese Internet hosts as a conduit to break into the F-35 Joint Strike Fighter project to scoop up terabytes of design and electronic systems data are being denied by the Pentagon and Lockheed Martin -- kind of.

 

"Representation of successful cyber attacks on the F-35 program [are] incorrect," according to a Lockheed Martin official. However, the statement was amended with the caveat that "to our knowledge there has never been any classified information breach [despite] attacks on our systems continually." A Pentagon spokesman says there are "no special concerns." The reactions came in response to a Wall Street Journal article that sourced six current and former officials familiar with the event.

 

True or not, such breaches are attempted with regularity. And those breakdowns in security, says U.S. Air Force Lt. Gen. Robert Elder, the USAF's network-centric operations chief, may well be traceable to breakdowns in common sense.

 

"The F-35 has hundreds of suppliers that have to be networked together," Elder says. "So you have to build a way to share information, but that's when you run a risk. The fact is that anytime you prepare an e-mail you ought to think that someone is going to read it that you don't want to."

 

U.S. officials have often described China's IT environment as the "Wild West," where anyone can do almost anything without worry of official interference. Because of the difficulty of tracing intrusions across international countries, hackers, spies and criminals from Eastern Europe and Russian regularly use China as a conduit for their activities.

 

While the attack and intrusion threat is real and growing, the actual danger is far less certain because attackers work in the same digital wilderness as the defenders.

 

"There is a huge focus on this in terms of data loss and data gain," says Elder, commander of 8th Air Force with responsibility for strategic deterrence and global strike. "The reality is that the big concern we should have...is an adversary that manipulates the data. Unless you have some [safeguards] in place, you may not know it has happened."

 

Moreover, even when data is stolen, it may not be what was targeted or it may be of no use because it is encrypted.

 

"It's one thing for people to get inside your system," Elder says. "It's another for them to do something with it. For example, if you're using [Microsoft] Windows, there are all sorts of encryption capabilities. Also you can cut yourself off from the network except when you want to be on. [intruders] typically play with your networks in [your] off-hours. So when you're not at home, you lock the house. We need to start thinking the same way about cyber."

 

Elder also contends that U.S. Internet users, even those in the military, have been naýýve about protection and security.

 

"We as a nation are content to put a wall around the network to protect us," he says. "We don't deal with the fact that there might already be someone inside the wall that is a threat to us."

 

Another part of the solution is to train a much larger cyber warfare force. That particular effort has captured the interest of Defense Secretary Robert Gates.

 

Cyber warfare is "going to be one of the significant new realms of conflict," Gates told students at the Air War College at Maxwell AFB, Ala. But, he warns, "We are desperately short of people who have capabilities in this area in all the services."

 

Gates said that "I'm looking at establishing a sub-unified command [within] Stracom for cyber that would encompass [the National Security Agency] and various other capabilities." He plans to "significantly increase the throughput of training of experts in cyber. We graduate about 80 students a year from our cyber schools right now. We're going to quadruple that by Fiscal 2011. The service chiefs have basically been told that filling all the slots in the cyber school is their first priority."

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Se si fosse trattato di qualcosa di importante non l'avrebbero rivelato, qui si tratta semplicemente di pompare il pericolo cinese.

 

ad essere violati secondo il corsera non sono stati i server usa ma quelli turchi probabile che con questa notizia cerchino di giustificare il diniego di informazioni ai paesi partner del programma ; anche se non è detto che gli alleati sia altrettanto attenti alla riservatezza come gli usa .

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Flaggy, ma non c'è pericolo che i carrelli si danneggino? Quegli ancoraggi sono fissi o consentono una qualche escursione (tipo dei bracci telescopici per intenderci!)

 

Lo so che suona stupido....ma che ci vuoi fare se il mondo è pieno di ignoranti! ;):D

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Se ci fosse un video delle prove si vedrebbe qualcosina di più ma, non credo che gli ancoraggi si muovano un granchè.

All'interno dei montanti a cui sono fissati quei simulacri di ruote sembra ci siano dei pistoni idraulici che penso più che altro vengano usati per misurare le forze in gioco senza chissà che estensione.

La gamba di forza destra è fissata davanti e dietro mentre quella sinistra ha anche un terzo pistone laterale che si intravede nella prima foto.

I montanti sembrano fissi e al pistone al loro interno sembra concessa una piccola rotazione compatibile con un piccolo allungamento.

 

http://www.jsf.mil/images/gallery/sdd/f35_...35testb_051.jpg

 

Il carrello d'altra parte è progettato per reggere carichi notevoli che si sviluppano con botte d'una certa consistenza col suolo; forze che non si sviluppano con una semplice smanettata.

Consideriamo poi che un aereo moderno coi freni tirati e i motori full military potrebbe anche restare inchiodato a terra senza che il carrello subisca danni dovuti a forze orizzontali.

Quando poi il motore (che in questo caso è la fonte principale di sollecitazioni) è in configurazione di hovering alla sua spinta va sottratto il peso dell'aereo: quel che resta non è che possa far danni al carrello.

In definitiva, non succederà nulla al carrello quando si simuleranno le transizioni dall'hovering al volo orizzontale durante le quali si è confidenti di arrivare a una spinta complessiva di almeno 18 tonnellate (probabilmente ben di più...).

Successivamente le griglie al suolo saranno chiuse da piastre d'acciaio e si misureranno forze, momenti, pressioni e temperature legate alle fasi di contatto col suolo.

Modificato da Flaggy
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D'altraparte anche i caccia della Us Navy subiscono sollecitazioni simili quando sono bloccati sulla catapulta ( non mi ricordo il nome del dispositivo di bloccaggio) coi motori al massimo in attesa del decollo ...

 

Diciamo che sono dei signor carrelli :lol:

 

chiamasi shuttle :rolleyes:

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Sia chiaro che la domanda di Pap non è affatto banale, perchè in ogni caso le sollecitazioni cui è sottoposto il carrello durante queste prove sono molto differenti da quelle standard, basti pensare che in hovering il carrello sarà sottoposto a...trazione.

In effetti, nella foto in cui il l'aereo è sospeso i carrelli non si estendono come dovrebbero.

A ben guardare infatti l'estensone è bloccata (il compasso è sparito dai carrelli ed è sostituito da un blocco meccanico) e quindi è come se l'aereo fosse vincolato alla parte fissa delle gambe di forza e non a quella estensibile, proprio perchè i cilindri oleopneumatici che ammortizzano l'impatto col suolo in atterraggio non sono progettati per essere sottoposti a trazione e nemmeno è opportuno che durante queste prove l'aereo "sballonzoli" sui propri carrelli.

 

EDIT

Ah, prima che qualcuno chieda a che mi riferisco quando parlo di compasso...

 

8xovb9.jpg

Modificato da Flaggy
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Certo, vista la percentuale di partecipazione c'erano ritorni diversi, in tutti i sensi, e proprio perchè il progetto F-35 è più "delicato" (tecnologicamente parlando), i miei dubbi sullo stesso rimandono, ma era un paragone che in termini numerici andava fatto (al contrario sempre tecnologicamente parlando visto noi non sappiamo come vanno le cose nella realtà è difficile dare giudizi definitivi, e giudicare cosa sia meglio o peggio).

 

I miei dubbi provengono dal fatto che primo, non si sa su cosa e in che modo saranno i nostri ritorni tecnologici, avionica? struttura? tecnologia stealth? ritorni marginali o "importanti"?

Secondo, inizialmente gli stessi USA si rifiutarono di concedere ritorni importante anche agli stessi inglesi, il cui caso andò a finire anche sulla stampa (specializzata e meno), e gli inglesi sono patner di 2^ livello (in seguito si videro concessi quello che chiedevano).

Considerando che noi siamo di 3^ , e che la nostra politica "non ha le palle" (scusatemi il francesismo...) per fare azioni tipo quella inglese, i miei dubbi sul valore tecnologico della nostra partecipazioni sono leciti.

Ovvio che certamente qualcosa le nostre industrie guadagneranno, ma basterebbe un pò di lungimiranza o meglio, un osservazione attenta di tutti i programmi militari italiani per capire che ci sono altri interessi in mezzo oltre quelli puramente tecnologici.

 

Vi siete mai chiesti perchè la FACO non l'ha richiesta nessuno? neanche gli Inglesi!

 

La realtà è che lo stato italiano nelle acquisizioni di prodotti militari cerca in un modo o nell'altro di favori l'occupazione italiana (positivo o negativo che sia, non mi interessa ora), anche a costo di pagare molto di più di quanto avrebbe potuto pagare prendendo altre vie.

Volete un esempio?

ATR-72.

Per favorire l'industria italiana (che fa prodotti senza che nessuno glieli chiede, mettendo così nelle condizioni lo stato di essere quasi obbligato moralmente a coprarli) si è scelto di acquisire una suite in parte italiana, mai applicata a nessun aereo e che quindi richiede la completa integrazione di tutti i sistemi, risultato ogni ATR72 in versione pattugliatore ci viene a costare poco meno di 100 milioni ad aereo.

 

Ecco, per ritornare all'F35, la FACO ce la potevamo risparmiare, prendendo gli aerei direttamente dall'America, come stanno facendo i "fessi" inglesi.

 

Ah... ovviamente il tutto va visto in chiave di una situazione tragica delle casse della Difesa, del fatto che un altro programma maggiore l'AM già ce l'ha (Eurofighter) e che i pagamenti dello stesso andranno avanti fino al 2016-2018 circa, e infine del fatto che in Italia una programmazione a medio-lungo periodo non si sa fare, quindi si parte in quarta nei programmi convinti dei ritorni e di spalmare i costi per poi ritrovarsi come dei fessi metà di quello che si era previsto e il doppio delle spese preventivate.

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Certo, vista la percentuale di partecipazione c'erano ritorni diversi, in tutti i sensi, e proprio perchè il progetto F-35 è più "delicato" (tecnologicamente parlando), i miei dubbi sullo stesso rimandono, ma era un paragone che in termini numerici andava fatto (al contrario sempre tecnologicamente parlando visto noi non sappiamo come vanno le cose nella realtà è difficile dare giudizi definitivi, e giudicare cosa sia meglio o peggio).

....

 

Capisco i tuoi dubbi e non ha caso ho detto che sull'opportunità politica e operativa di certi investimenti si può discutere a lungo (era un invito a non farlo per l'ennesima volta Little Bird... :helpsmile: ), resta il fatto che il coinvolgimento in un progetto come il Poseidon avrebbe portato benefici inferiori a quelli del programma F-35.

Su questo vorrei che si facesse chiarezza, perchè sennò si da un messaggio fuorviante e non rispondente al vero.

 

Si può discutere a lungo di FACO,segreti tecnologici, percentuali, soldi e via discorrendo, resta il fatto che un conto è per essere impegnati a produrre componenti per il collaudatissimo CFM-56 e un conto è essere impegnati nella progettazione e produzione di componenti sofisticati come la scatola accessori e l'involucro della turbina di bassa pressione per un motore come F-135 (sviluppando la nostra apprezzata esperienza in questo campo).

Un conto è, che so, essere impegnati a fare i piloni subalari del P-8 (magari li avremmo fatti vista l'esperienza in questo campo) e un conto è essere impegnati nella progettazione e produzione dell'ala dell'F-35 (sfruttando anche qui l'esperienza fatta su Tornado e EF-2000).

Ci sono studi di aerodinamica, strutture, materiali e compagnia cantante dietro queste cose, ci sono centinaia di ingegneri che ci lavorano, ingegneri che sono il futuro dell'industria nazionale prima e del comparto aerospaziale e della difesa poi.

 

So bene cosa vuol dire costruire un aereo e ti assicuro che per fare certe cose bisogna imparare molto e progredire parecchio.

Non è solo un problema di accesso a certe tecnologie: nel Poseidon certe tecnologie semplicemente non ci sono e non c'è proprio nulla da imparare e poco (in termini numerici e di valore) da costruire, indipendentemente dalle gelosie industriali.

 

L'industria senza nuovi progetti e nuovi investimenti semplicemente muore di inedia e ciò è pericolosissimo quando l'industria in questione appartiene a un settore ad alta tecnologia come quello aerospaziale....un settore trainante per l'intera economia a causa delle ricadute tecnologiche che la gente manco si sogna...

 

Ora ci si presenta una grossa occasione: la chiusura delle linee dell'F-22 può dare nuova linfa all'Eurofighter e, esauritasi la spinta commerciale di questo prodotto (si esaurirà...si esaurirà...), l'industria nazionale ne avrà un altro da produrre al momento giusto e con il quale sta incrementando l'indispensabile know-how senza il quale, niente industria, niente soldi, niente aerei, niente difesa.

 

L'industria inglese ha speso di più in ricerca e sviluppo e quindi loro produrranno molti più componenti a elevata tecnologia che verranno assemblati altrove.

Noi come al solito in ricerca e sviluppo abbiamo speso meno (pessima italica abitudine), ma abbiamo deciso comunque di impegnarci nella produzione del velivolo, che comunque consente una visone globale del progetto e darà lavoro a tanti per tanti anni a venire.

Sono scelte diverse, ma sono entrambe scelte di valore e lungimiranti.

Modificato da Flaggy
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Capisco i tuoi dubbi e non ha caso ho detto che sull'opportunità politica e operativa di certi investimenti si può discutere a lungo (era un invito a non farlo per l'ennesima volta Little Bird... helpsmilie.gif ), resta il fatto che il coinvolgimento in un progetto come il Poseidon avrebbe portato benefici inferiori a quelli del programma F-35.

Su questo vorrei che si facesse chiarezza, perchè sennò si da un messaggio fuorviante e non rispondente al vero.

 

Probabilmente nell'altro topic mi sono spiegato male, ma il senso del paragone tra le due partecipazioni era la differenza che stava nel rapporto costi / percentuale (riferiti sempre alla partecipazione allo sviluppo della piattaforma), molto più vantaggioso per il Poseidon, e che entrambi i programmi rispondevano comunque a dei requisiti nazionali, in un certo qual senso stretegici per il nostro paese.

 

Questo perchè si è detto più volte che l'F-35 è un programma che dovrebbe avere più importanza sugli altri, che oltre ad essere importante come asseto in se e per se comporta ricadute a livello economico, tecnologico e di posti di lavoro, bè, non è l'unico, o meglio, non sarebbe stato l'unico programma a dover godere di tanta importanza visto l'opportunità che ci era stata data con il P8.

 

Era questo il senso dei paragoni dei numeri tra F-35 e P-8, non di certo quello di dire che la partecipazione allo sviluppo dell'uno era meglio dell'altro, o viceversa.

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Ospite intruder

Home Aerospazio Marina Esercito Industria F-35 arriva in UK per campagna di test

 

 

f35uk.jpg

 

www.difesanews.it

 

L’esemplare AG-1 di F-35A (versione CTOL) è giunto in Inghilterra presso gli impianti BAE Systems di Brough dopo un viaggio in nave di tre settimane per eseguire test strutturali sulla cellula. L’AG-1 è uno dei sei esemplari riservati a test statici prodotti per la fase SDD (System Development and Demonstration) del programma F-35 Lightning II per validare sistemi e tecniche di costruzione. Altri 13 F-35 sono riservati alle prove di volo.

 

BAE Systems, il principale partner di Lockheed Martin per il JSF insieme a Northrop Grumman, effettuerà una grossa percentuale del totale dei test strutturali e di fatica sulle tre varianti dell’aereo per saggiarne l’aderenza ai requisiti e alle specifiche progettuali. Produrrà inoltre la parte posteriore di fusoliera e gli impennaggi verticali e orizzontali presso gli impianti di Samlesbury, nel Lancashire.

 

La cellula, su cui verranno applicati circa 4.000 sensori, verrà installata su una piattaforma di 365 tonnellate dotata di 165 attuatori idraulici incaricati di replicare i carichi che insisteranno sule diverse parti dell’aereo in volo.

 

Le prove inizieranno a luglio e dureranno 15 mesi, dopodichè l’AG-1 verrà rispedito negli USA.

 

Le strutture di Brough stanno attualmente svolgendo test strutturali sugli aerei Nimrod MRA4, Hawk e Eurofighter Typhoon.

 

L’F-35 Lightning II è un velivolo supersonico multiruolo di quinta generazione con capacità stealth. Il monomotore F-35 è realizzato in tre versioni: CTOL (Conventional Take Off and Landing), STOVL (Short Take Off and Vertical Landing) e CV (Carrier Variant). Le tre versioni dell’F-35 condividono la stessa progettazione e utilizzano la stessa infrastruttura di supporto in tutto il mondo. Il velivolo sostituirà almeno 13 tipi di aerei, inizialmente in 11 paesi.

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