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Classe P2000 Archer


Rommel

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Classe P2000 Archer

 

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Quella della classe Archer è una storia che affonda le radici nella costruzione tecnica delle navi alturiere moderne, ma che si ispira alle eccezionali doti della classe Brave. Ma narrerò le cose con ordine. Dal momento del disarmo e della radiazione delle Brave, la marina britannica imparò a sue spese l'enorme dispendio in termini di costi di un'unità leggera da guerra destinata (data l'assenza di guerre) al compito di patroling. Con l'andare del tempo anche il ruolo di addestratrice del personale venne meno, in quanto le unità motocannoniere e motosiluranti appartenevano ormai ad un vecchio concetto di guerra navale. Urgeva quindi qualcosa di più moderno, più compatto a fronte di una catena logistica e di gestione semplificata e, soprattutto, più economica. La risposta arrivò dalla Watercraft Marine, in cui design fu ispirato dalle nuove imbarcazioni da diporto alturiere; i propulsori, da tre turbogas, mutarono in due diesel, le dimensioni diminuirono. Il materiale da costruzione passò dall'alluminio alla vetroresina, mentre tutto l'armamento venne sbarcato ad eccezioni delle armi leggere. L'idea maturò in modo celere e portò alla creazione nel 1985 di due unità di prova con il codice P2000, destinate come addestratori alla Royal Naval Reserve e alla University Royal Naval Unit, mentre la compagnia Watercraft si avviò alla fase di fallimento e venne rilevata dalla Vosper Thornycroft, la quale mantenne aperte le linee di produzione. La definitiva classe Archer convinse sia tecnicamente sia concettualmente, portando la Royal Navy ad ordinarne ulteriori 18 unità.

Nello stesso anno, venne acquisita un'unità dalla polizia marittima dell'Oman e la Example (P163), originariamente destinata alla RNR, fu inquadrata nel 1° Patrol Boat Squadron e avente ruoli di supporto all'addestramento degli operatori alla URNU.

Nel 1986 venne varata la Biter (P270) dalla Watercraft Marine, assegnata alla RNR fino al 1990, quando venne consegnata alla URNU e la Explorer (P164), schierata come addestratrice per operazioni sul fiume Humber e impiegata tra il 2015 e il 2016 in operazioni addestrative nel Mar Baltico. Stesso ruolo ebbe la Smiter (P272) varata nel 1988 e l'ultima nata in casa Watercraft.

Nel 1988 furono varate anche la Porsuer (P273), la Blazer (P279), la Dasher (P280), la Puncher (P291), la Charger (P292), la Ranger (P293) e la Trumpeter (P294), tutte realizzate dalla Vosper (la prima del lotto venne realizzata in collaborazione con la Woolston).

 

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La Blazer in particolare, il 28 marzo 1993 fu coinvolta in una disputa territoriale sui diritti di pesca nella zona di Channel Island tra Inghilterra e francia. Secondo i rapporti, i pescatori francesi vennero a sapere che una nave della loro flotta, La Calypso, fu fermata in mare dal dragamine britannico Brocklesby. Ai fini di controllo, sul peschereccio vennero fatti salire a bordo tre militari britannici addetti alla protezione delle attività di pesca. Una nave portuale francese in seguito restituì il personale al controllo della Royal Navy. Otto pescherecci da traino francesi successivamente circondarono il Blazer che navigava nelle vicinanze del porto di Cherbourg e i pescatori arrembarono la nave. L'equipaggio della Blazer fu costretto a rimanere sotto coperta, mentre gli assalitori bruciarono la bandiera di navigazione britannica. La situazione fu risolta con l'intervento delle autorità marittime francesi e tempo dopo furono siglati accordi preliminari sulla giurisdizione economica territoriale. Dopo tale evento, la Royal Navy dispiegò i Royal Marines in tutte le unità transitanti in tale area con compiti di autodifesa.

La Puncher oltre ai compiti di addestratrice e di difesa costiera, partecipò all'Operazione Olimpic, avviata per il pattugliamento durante i giochi olimpici di Londra 2012. Nel 2017, la Ranger insieme alla Smiter, la Archer e la Exploit parteciparono all'esercitazione NATO BALTOPS. Sempre nel 1988, vennero create la Express (P165) e la Exploit (P167).

Le successive Tracker (P274) e Raider (P275), diversamente da tutte le altre imbarcazioni pari classe, vennero costruite dalla Ailsa Shipbuilding Company nel 1998. Furono destinate come protezione della forza nucleare britannica, transitante presso il Porto di Faslane. Oltre al diverso cantiere di costruzione, sono dotate di armamento leggero e una motorizzazione più potente,esse sono inquadrate come seconda fase di sviluppo della classe Archer.

Due imbarcazioni sorelle, la Scimitar e la Sabre, vennero proposte nel 1993 dalla Halmatic come modello più compatto delle Archer. Furono schierate prima con compiti di antiterrorismo in Irlanda del Nord e successivamente nella Flotta del Mediterraneo nel 2003 e nel 2004, per poi venire sostituite dalle sorelle maggiori nel 2010.

 

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CARENA E STRUTTURA

 

Lo scafo ha una struttura in fibra di vetro rinforzata, semiplanante a V profonda, con lunghezza fuori tutto di 20,8 m, 5,8 m di larghezza, un pescaggio di 1,8 m per un dislocamento di 54 t. La carena presenta uno spigolo tra le murate e la sezione “planante”, indice di una maggiore stazza, galleggiabilità e tenuta a mare, tipico delle imbarcazioni alturiere (delle quali la Archer fa parte). Per la fase di semi-planata, presenta un secondo spigolo con funzione di pattino; non vi sono redan o alette stabilizzatrici, ad eccezione della pinna sotto-chiglia, che raccorda la ruota di chiglia a prora alla zona degli astucci portaelica. A poppavia sono presenti due supporti per gli assi e due timoni ordinari, mentre lo specchio di poppa risulta pulito. Sulle murate verso poppavia, due parabordi sovrastano gli scarichi dei motori, mentre un ulteriore parabordo perimetrale segue la linea del ponte. Il ponte è piatto, con pulpito di prora e di poppa, collegati in modo discontinuo da una battagliola laterale. A prua all'apice del tagliamare è presente il guida ancora CQR, il meccanismo di blocco e le gallocce per l'ormeggio. La camminata sui passavanti è garantita dai numerosi tientibene a lato della tuga, mentre sul ponte poppiero sono presenti due gavoni su traliccio per le zattere di salvataggio e la struttura per l'alloggio di un RIB di 4 m.

 

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La tuga è in alluminio con la vetratura della cabina di comando in stile “alturiero”. Ai lati, due portelli ne permettono l'accesso interno, mentre posteriormente vi sono due oblò e due feritoie di aerazione. Posteriormente una scaletta in acciaio conduce alla contro plancia sul fly bridge superiore, protetta da un parabrezza dal basso profilo, anch'esso inclinato in avanti, e da tubolari in acciaio perimetrali. Più in alto, la suite elettronica poggia su un rollbar costituito da un traverso a cavallo delle due prese d'aria motore, particolarmente alte in modo da evitare l'ingestione di acqua durante gli ingavonamenti alle alte velocità e l'acqua nebulizzata risultante dall'onda di prua. In cima all'albero a traliccio sono presenti i segnalamenti marittimi luminosi.

All'interno l'imbarcazione è progettata per accogliere 12 operatori o 18 cadetti. Sono presenti da prora il gavone per l'alloggio della catena dell'ancora e il salpa-ancora, gli alloggi branda per l'equipaggio, locale cucina, servizi igienici, cabina del comandante, serbatoi di carburante, acqua potabile e sala macchine.

 

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APPARATO DI PROPULSIONE

 

I propulsori sono due, posizionati parallelamente a poppavia dell'imbarcazione, istallati dalla Sentinel Works. Al momento del varo di tutte le unità, vennero equipaggiate con due Rolls Royce-Perkins Condor CV12 (il medesimo motore utilizzato dal carro armato Challenger 1, 2, Type 90 e CRARRV, con un tasso di affidabilità durande le Guerre del Golfo del 98%), ognuno V12 turbodiesel con 26000 cc di cilindrata, 1200 cv a 1800 rpm, raffreddamento misto con fasci tubieri e cassa di compenso, iniezione diretta del carburante, distribuzione a 4 valvole per cilindro a teste singole, sovralimentazione bi-turbo a singolo stadio e scarico raffreddato ad acqua.

 

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Venne effettuata una ri-motorizzazione nel 2011 per la Archer, Explorer, la Ranger, la Porsuer, la Biter, la Dasher, la Example nel 2016, a cura della Finnig (divisione on-shore/off-shore della CAT) presso i cantieri Holyhead Marine, per un contratto di acquisizione di 47,2 milioni di Sterline comprendenti l'apparato logistico, il supporto tecnico, l'istallazione e i pezzi di ricambio. I due motori sono Caterpillar C18 Acert T4F Stage IV: erogazione di potenza di 873 cv a 1900 rpm, coppia di 3300 Nm a 1900 rpm. Diesel, 6 cilindri in linea, 18100 cc di cilindrata, alesaggio x corsa 145mm x 183mm, iniezione diretta MEUI. I sistemi di controllo del propulsore sono gestiti tramite centralina ECU su tecnologia brevettata ACERT, tra cui la compensazione della potenza in base alla temperatura del carburante, l'ottimizzazione dei consumi e il controllo delle emissioni. Il cablaggio è annegato in schiuma, raffreddamento misto tramite fasci tubieri in cassa di compenso. La sovralimentazione avviene tramite turbo VGT raffreddato ad acqua, montato centralmente per consentire la reversibilità della turbina e degli apparati di scarico. L’accensione senza pre-start è elettronica fino a -10°C. Lo stesso motore equipaggia perforatori da miniera, gru, draghe e gruppi elettrogeni industriali.

 

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La trasmissione è a doppia linea Vdrive con due invertitori/riduttori ZF 2000RV e gestione di tutto l'apparato di spinta ZF 9000 Series Clear Command. Nelle parte finale dei due assi, la propulsione è data da due eliche penta pala in bronzo.

Per le unità motorizzate Rolls Royce, sono registrate velocità di crociera di 25 nodi con autonomia di 550 Mn , velocità di punta di 48 nodi. Prestazioni pressochè invariate per le unità con motori CAT, ad eccezione della velocità di punta ridotta a 45 nodi.

 

SISTEMI DI NAVIGAZIONE

 

L'apparato di navigazione comprende radio VHF/FM, GPS e chart-plotter, radar Decca 1216 con portata massima di 46,3 Km.

 

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APPARATO OFFENSIVO E DIFENSIVO

 

Tutte le unità sono armate con tre mitragliatrici amovibili L7 GPMG in calibro 7,62 mm. Nella parte prodiera, sono progettate per essere equipaggiate con un cannone oerlikon da 20 mm, normalmente in configurazione “for but not with”, ossia con l'alloggio dei meccanismi di controllo della torretta, i sistemi di puntamento ed elaborazione al tiro, ma senza l'apparato di fuoco principale (soluzione che ne abbassò i costi di produzione).

La Raider e la Tracker, in quanto vascelli di scorta alla flotta nucleare, sono dotati di una blindatura esterna in acciaio sulla tuga e nelle parti sensibili dello scafo.

 

 

https://en.wikipedia.org/wiki/Archer-class_patrol_vessel

https://www.royalnavy.mod.uk/the-equipment/ships/patrol-and-mine-hunters/fast-patrol-boats

https://www.finning.com/en_GB/company/news-events/product-customer-stories/royal-navy%27s-hms-biter-repower.html

https://www.royalnavy.mod.uk/news-and-latest-activity/news/2015/december/14/151214-archer-returns-to-the-water

https://ukdefenceforum.net/viewtopic.php?t=204

http://www.maritimejournal.com/news101/power-and-propulsion/finning-re-powers-royal-navys-hms-biter-patrol-vessel#sthash.BjiLJ4Ic.dpuf

http://www.army-guide.com/eng/product126.html

http://www.ybw.com/forums/archive/index.php/t-404164.html

https://www.thinkdefence.co.uk/2014/10/cv12-cv8-engines/

 

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Si intende che è possibile metterla sia a destra sia a sinistra del motore, senza upgrade e senza adattamenti particolari, in quanto il basamento è progettato per poter istallare i collettori di scarico indifferentemente mantenendo i componenti standard.

Modificato da Rommel
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