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I Magnifici Sette - remake


Smersh

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Qualche utente grande appassionato di Western o anche soltanto di cinema, ha visto recentissimamente 'I Magnifici Sette'?

 

Ci sono andato nutrendo qualche dubbio sulla riuscita di un remake che non facesse rimpiangere l'originale, e in quest'eventualità almeno la speranza di un bel film dal lato puro dell'intrattenimento - sapendo in anticipo che la produzione non ha lesinato sulle spese per gli effetti coreografici spettacolari.

Purtroppo una discreta delusione.

 

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  • 1 mese dopo...

Io ho il DVD del film vecchio , con Yul Brinner ed anche quello del film originale di Kurosawa ," I sette samurai ". Roba di altre epoche e di altri pianeti .

Se, quindi, mi dici che il remake non è un gran che ti credo : da un po' di tempo a questa parte il cinema americano è in crisi creativa e sta facendo remake di tutti i classici .

Il remake ciofeca che ho visto io era " Quel treno per Yuma " del 2007 , che imita, con qualche variazione, malamente l'originale " 3:10 to Yuma " del 1957 . Altra boiata è la nuova serie " Star Trek "

E che dire dei fumettoni " Lone Ranger " del 2013 o dell'ultimo su Wonder Woman ? Mah

Questi nuovi prodotti hanno in comune : effettoni speciali ( bim bum bam ), attori che sembrano bambini truccati da adulti ed espressioni facciali più o meno distorte , giusto perchè gli attori devono comunque far qualcosa per essere pagati.

 

Lascia perdere i western , per il momento : non è un periodo buono.

Avendo io una certa passione per la fantascienza ti consiglio : Interstellar . Un film interessante, con un po' di sociologia, e che tira in ballo questioni di fisica da non poco.

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Probabilmente abbiamo qualche differenza di gusti, ma è sacrosanto.

Sono un grande 'patito' di fantascienza, purchè un pò ragionata e ben fatta, il che esclude per esempio la saga di 'Guerre Stellari' - gran mistero il perchè da 39 anni venga ostinatamente definita fantascienza, visto che è esclusivamente un Fantasy vero e proprio ambientato su altri mondi (ma con personaggi umani a tutti gli effetti).

 

Ho visto 'Interstellar' ma ho faticato non poco a reggere fino alla fine, e non soltanto perchè laggiù bastava una paratia mobile perfettamente insonorizzata per dividere una sala riunioni da tutta una mostruosa struttura di costruzione/assemblaggio/prove dei veicoli spaziali. Sarebbe stato un peccato, veniale se pure così lampante.

Piuttosto tutto l'immenso groviglio che costituiva il film era, appunto, troppo immenso.

Per I Magnifici Sette vale il discorso della logica e del buon senso, senza la pretesa che il rifacimento non faccia rimpiangere l'originale: forse un pò lo farà rimpiangere, anche se a dirigerlo fosse un vero 'mago'.

 

Puttosto i personaggi apparentemente tratti da un fumetto - il nero spietato ma pur sempre a modo suo 'giusto', gli sbruffoni con facce da schiaffi che sparano battute rifiutate persino da Tex Willer, l'indiano Comanche (Sud-Ovest degli USA !!) identico ad un classico Irochese delle foreste nevose del Canada etc.

Ma soprattutto - ed è imperdonabile - ancora oggi la mania di attribuire alla mitica mitragliera 'Gatling' Mod. 1876 a canne rotanti, la potenza d'impatto (da 1 km. di distanza) degna di un cannone GAU-8 per l'A-10.

 

E, ancora e sempre, le altrettanto mitiche rivoltelle Colt S.A.A. a 6 colpi che prima di ricaricare ne sparano il doppio, come minimo. Boh... almeno il remake di 'Quel treno per

Yuma' del 2007 era incredibilmente corretto e preciso sul funzionamento di alcune armi del West, come le rivoltelle S.&W. 'Schofield' e la carabina a 7 colpi 'Spencer' usata dal protagonista 'buono'.

 

p.s. non giurerei che proprio laggiù in America registi e sceneggiatori sanno che quel tipo di 'sei colpi' ad azione singola erano a tutti gli effetti, nella realtà pratica, rivoltelle a

5 colpi: nessuno con un minimo di buon senso avrebbe girato con indosso un'arma simile, e tutte le 6 cartucce 'live' infilate nelle camere del tamburo.

Quelle rivoltelle non avevano alcun tipo di sicura, e il cane (in posizione di riposo) avrebbe inevitabilmente poggiato il suo percussore appuntito sull'innesco della cartuccia presente lì sotto - una botta accidentale sul cane, e il colpo partiva.

La prassi era lasciare una camera vuota, quella appunto sotto il cane.

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La mitica, iper-celebrata e fin troppo onnipresente Colt Single Action Army, model 1873.

 

Una delle pochissime vere icone tra tutte le armi da fuoco, e simbolo della conquista della Frontiera Americana insieme al fucile (e carabina) Winchester Mod. 1873, in realtà non era affatto così diffusa negli anni '70 dell'Ottocento ('I magnifici sette' è ambientato nel 1879) al punto da ritenersi l'unica rivoltella con meccanismo 'azione singola' in auge laggiù - sensazione che da sempre verrebbe spontanea se si credesse alle migliaia tra telefilm, film, fumetti, rappresentazioni pittoriche, libri, giocattoleria varia etc.

Il cinema USA per primo ne ha approfittato oltremisura, mostrandola sovente in ambientazioni addirittura ante-1873 e senza riguardo per i calibri disponibili all'epoca; in realtà ancora per tutti gli anni '80 dell'Ottocento la SAA era soltanto una delle dozzine e dozzine dei modelli di revolvers Americani e stranieri, single-action e double-action, belli e brutti, nichelati o spelacchiati, a telaio chiuso o apribile,

disponibili nell'immensa armeria che era il NordAmerica in fase di espansione dell'uomo bianco.

 

Errori anche grossolani e sovente qualche 'boiata', hanno accompagnato la storia della Colt SAA attraverso 'immaginazione di registi e disegnatori.

Qui la 'sei colpi' in versione canna 'lunga' (7,5") e 'corta' (4,75"). L'epoca di fabbricazione di queste due dovrebbe essere i primissimi anni del '900.

 

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Una curiosità,

 

le armi da fuoco 'storiche' prodotte per i film sono quasi sempre funzionanti, e a tutti gli effetti sono armi vere caricate a salve. Molte ditte moderne che fabbricano le repliche di armi come queste rivoltelle Colt SAA, o alcuni tra i più celebri fucili/carabine (come i Winchester Mod. '66, o ancora più sovente i Mod. '73) cercano di aderire il più possibile alla fedeltà storica incidendo marchi tipici o simboli che erano presenti sugli originali d'epoca.

 

Film come 'I Magnifici Sette' richiedono grandi quantità di armi lunghe e corte, ma anche se qualche dettaglio lo si vede nelle sequenze soltanto per pochissimi secondi non per questo la qualità nella lavorazione dell'arma era stata abbassata; ognuna è consegnata con finiture che, avevo letto, sono impeccabili.

'I Magnifici Sette' è ambientato nel 1879 quindi la rivoltella Colt S.A.A. esisteva sul mercato civile (era stata progettata rigorosamente per i militari dell'US Cavalry) da non più di cinque anni eppure è praticamente l'unico modello che tutti impugnano, suppongo saranno dozzine e dozzine di S.A.A. in mano a chiunque, e questo è un evidente errore ma suppongo anche che dev'essere l'ultimo dei problemi per il pubblico in sala - è indifferentemente usata sia dai 'buoni' che dai 'cattivoni', questi ultimi un vero esercito... di poveracci incapaci, visto che attaccano a valanga arrivando a cavallo e sparando all'impazzata, tutti, con le pistole Colt.

La scelta di questo dovrebbe essere più che altro coreografica, perchè un tiratore medio non colpirebbe da 20 metri niente che sia più piccolo di un elefante; figurarsi una banda

di idioti urlanti che cominciano a far fuoco con rivoltelle da 1 Km, seduti su cavalli che galoppano, non si sa bene contro chi (in quel momento tutti gli abitanti di Rose Creek sono nascosti o trincerati).

 

Ho cercato quà e là per sapere se è stata l'odierna ditta Colt Firearms Co., tutt'oggi fabbricante di queste rivoltelle, a fornire le armi; una curiosità, niente di più. Credo sarebbe interessante vedere se sono stati pignoli al punto di incidere i corretti marchi che nella realtà l'arma aveva a fine anni 1870s, ma mi sa seriamente che sarà impossibile accedere

a dettagli come questi, effettivamente un pò insignificanti.

Dal 1890 alcuni marchi sono cambiati; quell'anno il 'Cavallino Rampante' simbolo della Colt (il sostantivo 'colt' in Inglese vuol dire semplicemente 'puledro') ha cominciato ad essere presente sul telaio a sinistra, subito sotto il tamburo.

 

Questa della foto ce l'ha, e comunque dovrebbe risalire almeno ai primissimi anni del '900.

 

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