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Ottiche negli eserciti moderni


Don Zauker

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Salve a tutti, con un mio gruppo di amici stiamo facendo un "accesa discussione" sulla diffusione di ottiche nei reparti degli eserciti moderni, Mi spiego, le ottiche come i red dot o Acog vengono fornite nei moderni eserciti a tutti i fucilieri o sono riservate solo a alcuni ruoli o in particolari operazioni?

Grazie a tutti quelli che mi potranno dare una mano a risolvere il quesito.

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  • 2 settimane dopo...

Mah a quel che vedo dalle immagini dei teatri bellici, gli occidentali usano tutti delle ottiche a piccolo ingrandimento o dei RedDot per massimizzare l'efficacia del 5,56.

Probabilmente le truppe seconda linea o di supporto logistico, che non sono le punte di diamante, hanno solo le mire metalliche, ma la piattaforma AR come si chiama adesso è fatta per l'utilizzo di svariati congegni ottici e le forze speciali le usano in gran quantità.

Non so se nel nostro esercito funzioni così, ma dalle immagini che vedo in giro pochi non hanno l'ottica o il punto rosso.

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  • 3 settimane dopo...

ciao ^_^ praticando softair ho una certa conoscenza sull'uso delle ottiche. dunque innanzi tutto faccio un distinguo delle varie cose da te elencate (giusto per chiarire un po'). Si dica ottica, quel dispositivo di puntamento dotato di zoom: può essere quindi ottica una Swarovski o una Leupold 24x, ma anche un ACOG (l'ACOG in particolare dispone di collimatore laser, un ibrido quindi tra il red dot e un ottica di zoom massimo 4x). i red dot si dividono in due tipi: collimatore laser e collimatore olografico. il primo ha un vetrino in cui, attraverso un proiettore interno, viene riflesso un punto laser regolabile; il secondo è circa uguale, se non che i vetrini sono distanziati e schermati ( in modo da scongiurare l'errore di parallasse), il puntino laser è sostituito da una vera e propria sagoma circolare e non è suscettibile all'appannamento o al'immersione.

Detto questo, si può definire quindi che ogni ottica o collimatore è a discrezione d'uso dell'operatore, indipendentemente dalla nazionalità o dalla mansione. Dipende quindi dall'ambiente operativo in cui si va ad operare (magie della modularità dei RIS :okok: ).

esempio: ambiente urbano non necessita di nessun zoom e il fucile non è mai stabile, ergo si necessita del collimatore olografico (collimatore laser se in ambienti chiusi). ecc...

Se poi andiamo a vedere le forze armate, i Marines per esempio hanno una lunga tradizione di fucilieri (ricordo, diversi dai tiratori), quindi vedrai spesso degli ACOG sopra le armi lunghe. Per la SWAT in irruzione, un ACOG è parecchio d'intralcio e necessitano di una grande visione periferica, quindi si opta per un collimatore laser e così via.

Ricordo comunque che non esiste una regola basica, ma che l'alternanza di più collimatori/ottiche dipende sempre dall'esperienza del soldato, che comunque ne porta sempre via due con se per ogni evenienza.

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figurati ^_^ Per quanto riguarda le tacche di mira (flip up) esse sono l'estrema risorsa delle armi da fuoco. Esse vanno usate solamente in sessioni di training al poligono o se tutte le mire opto-elettroniche vengono danneggiate per motivi "X", generalmente vedi fucili usare solo mire metalliche ma ciò non implica che l'operatore non ne sia dotato o non ne sia consentito l'uso; semplicemente le opto-elettroniche costano spesso il triplo del fucile, ergo per non danneggiarle in lavori di normale routine come sorveglianza o presidio, i militari le staccano e le integrano all'equipaggiamento.

infine, come magari avrai avuto modo di vedere in alcuni videogame, sta prendendo piede l'uso dei famosi "mirini ibridi": composti da un collimatore olografico verso la canna, e subito dietro da un ingranditore a tubo 3x con supporto ad eiezione laterale. Combinano l'alternanza tra ottica elettronica e puro collimatore. Questa configurazione garantisce notevole elasticità di impiego (utilizzato soprattutto dalle forze speciali) ma va a gravare sensibilmente sul peso dell'arma causandone talvolta lo sbilanciamento.

altri eserciti (come quello tedesco e austriaco) utilizzano ottiche integrate (vedasi g36 o Steyr AUG A1) uguali per tutta la linea di fanteria, ad esclusione delle forze speciali e dei tiratori ovviamente.

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  • 2 mesi dopo...

Esite anche un prodotto francese della Elcan che combina le due possibilità 1 x - 4 x sempre con reticolo illuminato con possibilità di passare istantaneamente da una modalità all'altra.

Penso costi una cifra da capogiro tipo 2000 €.....ma per i corpi speciali si fa di tutto...

http://www.raytheon.com/capabilities/rtnwcm/groups/gallery/documents/content/specterdr_1-4x_specs.pdf

Modificato da HPBT
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Io non ho avuto la tua fortuna, ma l'ho incontrata in un interessante articolo della rivista Cibles che era una monografia sullo sniping in generale ed in particolare dello "sniping di quarta generazione" o come lo descrivevano loro con l'acronimo S4G.

Sintetizzando molto si proponeva una dottrina dove tutti dovrebbero avere un'ottica a basso ingrandimento per potere ingaggiare bersagli sino a 350-450 metri.

Non si propugna un reticolo a stadia ma un'unico punto di mira che pertanto va adattato alle distanze con mira all'inguine da vicino e alto torace - testa alle massime.

Questo perche si perderebbe tempo a cercare la stadia giusta in rapporto alla distanza e alla fine probabilmente non si sparerebbe. Fanno anche vedere come grossolanamente compensare il vento laterale anticipando il reticolo lateralmente .

Inoltre se viene mancato il bersaglio introducono il il tiro celere mirato con 4-5 colpi in 2- 2,5 secondi per aumentare la probabilità di attingere il bersaglio.

Interessante proposta.

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Sempre in riferimento al S4G ritengo che sia un modo di vedere diversamente l'utilizzo del fuciliere esaltando le capacità di colpire a diverse distanze con poca spesa e tanta resa... In pratica oltre ad un elite di sniper in grado di fare cose di alto livello a lunghe distanze si vuole allargare la possibilità del tiratore scelto espendendolo in pratica a tutti.

Nell'articolo si analizza anche il basso costo dell'addestramento perchè non necessita di conoscenze accurate e di lungo tempo di apprendimento come appunto per il "cecchino" vero e proprio.

Ecco perchè l'utilizzo di un'ottica ad ingrandimento fisso ( basso ) o variabile 1-4x che rimuove tutti i problemi di click..mil..drop...

Ovviamente si devono utilizzare i fucili standard delle dotazioni occidentali in calibro 556 che mostrano un traiettoria piuttosto tesa in grado di centrare la sagoma uomo a diverse distanze con poca variazione del punto di mira.

Anch'io nel mio piccolo con il mio clone M4 ho potuto testare il fatto che con ottica tarata a 25 mt ( che risulta tarata anche ai 300 mt ) se si mira al tronco alla sagoma a 100 mt si colpisce la testa, quindi se come dicono loro si mirasse all'inguine si prenderebbe il tronco.

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