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Entrare in Marina Militare/Guardia Costiera - discussione ufficiale


IceSergei

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Ancora grazie a tutti!!!!!!!!!! :lol:

 

(X IceSergei) : si dall' interno si può accedere a tutti i vari reparti inclusi gli incursori e subacquei! Cmq per divenire Sottocapo, non prima dei 18 mesi. 15 se sei comune di 1°classe! e per esserlo ci vogliono 3 mesi!! ;)

 

(X Giovanni86) : vedi è normale ke la difficoltà aumenti!

Ti consiglio di prepararti bene per i concorsi, perché da esterno e more difficult riuscire ad entrare, specialmente come allievi marescialli ecc...!

 

Ciao a tutti! e ...:::Tanti AUGURI di Buona Pasqua!:::... :)

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Ancora grazie a tutti!!!!!!!!!! :lol:

 

(X IceSergei) : si dall' interno si può accedere a tutti i vari reparti inclusi gli incursori e subacquei! Cmq per divenire Sottocapo, non prima dei 18 mesi. 15 se sei comune di 1°classe! e per esserlo ci vogliono 3 mesi!! ;)

 

(X Giovanni86) : vedi è normale ke la difficoltà aumenti!

Ti consiglio di prepararti bene per i concorsi, perché da esterno e more difficult riuscire ad entrare, specialmente come allievi marescialli ecc...!

 

Ciao a tutti! e ...:::Tanti AUGURI di Buona Pasqua!:::... :)

grazie... anche a te (anche se ormai è passata)...

 

ciao bello, e buona fortuna... :adorazione:

 

bye :D

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  • 2 mesi dopo...
  • 7 mesi dopo...

evviva!!!

 

ho trovato 1 argomento a cui risponder e dove mettere il mio primo post!!!!!

 

cmnque.... il corso x i piloti della marina si svolge in america e fino ad un certo punto è identico sia per chi aspira a diventare pilota di aerei che di elicoteri... poi c'è la divisione del gruppo che frequenta quel determinato corso in base alle esigenze della marina e alle scelte degli AUPC

 

penso di aver detto tutto bene ;)

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Ti riporto un pezzo di un articolo di Analisi Difesa:

 

"Il riferimento alla condizione fisica non è fuori luogo anzi. Infatti appena arrivati negli States tutti gli allievi italiani devono obbligatoriamente superare una prova di sopravvivenza sulla terra ferma ed in mare sulla Naval Air Station di Pensacola, tra cui il famoso miglio di corsa e la vasca olimpionica entro un tempo ben prestabilito e se non si riesce a superare l’esame si torna senza appello di alcun genere in Patria. Superate queste prove i nostri allievi <americani> si spostano sulla NAS Whiting Field dove seguono, per un totale di 6 mesi, il corso cosiddetto <Primary> sul T-34C Turbomentor, dovendo fare i conti con tutte le particolari procedure in uso oltreoceano, compreso il particolare slang aeronautico. Completata questa fase (che ricordiamo è comune a tutti), gli allievi destinati alla linea AV-8 si staccano e si trasferiscono sulla NAS Meridian e qui proseguono il loro iter che li vedrà tornare in Italia direttamente al Grupaer, mentre tutti gli altri passano alla fase successiva definita <Intermediate> della durata di quattro settimane e che possiamo qualificare come un perfezionamento della precedente <Primary>. Completata anche quest'attività, tutti si spostano sulla NAS Corpus Christi, dove, in un periodo variabile dai 5 ai 6 mesi, si guadagnano le agognate <Wings of Gold> americane sul Beech T-44, il classico bimotore che la U.S. Navy impiega per l'addestramento avanzato ai plurimotori. Prese le ali gli allievi si dividono ulteriormente, con quelli destinati alla linea Atlantic che ritornano in Italia per il passaggio sul grosso bimotore antisom, mentre invece quelli destinati all'ala rotante tornano nuovamente a Whiting Field dove trascorrono ancora altri sei mesi a fare la conoscenza con le nuove macchine. Qui viene compiuto nuovamente il medesimo iter già percorso sul Turbomentor e si parte quindi dalle manovre basiche per acquisire la capacità di condurre un elicottero (nel nostro caso il TH-57), per poi passare a missioni di difficoltà sempre crescente, apprendendo le tecniche di navigazione e di volo strumentale. Tutta l’attività si svolge tanto sulla terra ferma che sul mare, dove i nostri allievi apprendono anche le tecniche di appontaggio e l’ABC molto basico delle tattiche operative tanto per le missioni ASW che S.A.R..

Degna di nota la condizione dei piloti italiani, che a dispetto di tutti gli altri allievi (americani, tedeschi e di altri paesi occidentali) che dopo il <primary> sono passati direttamente agli elicotteri e quindi non hanno ancora le ali, dicevamo i piloti italiani sono gli unici che hanno già raggiunto l'obbiettivo del brevetto di pilota militare, prima ancora di passare all’ala rotante. Finita la parte americana (dal momento dell’arrivo sul suolo statunitense sono passati dai 18 ai 24 mesi) i nostri neopiloti ritornano in Italia e si congiungono con i loro colleghi che hanno fatto le scuole nel nostro paese presso i reparti dell'Aeronautica Militare, passando attraverso la selezione sul Siai SF-260 a Latina, il raggiungimento del BPM (Brevetto Pilota Militare) a Lecce ed infine per chi è destinato agli elicotteri, l'ulteriore passo del passaggio a Frosinone presso la Scuola Volo elicotteri (per gli araldici 72° Stormo), anche se in questi ultimi anni per vari motivi e complice anche la non elevata recettività delle scuole italiane, si preferisce mandare il più possibile gli allievi negli Stati Uniti. Arrivati a questo punto, i due differenti iter formativi si ricongiungono a Maristaeli Catania presso il 2° Gruppo Elicotteri, che poi è il protagonista del nostro articolo, anche se per essere sinceri alcuni di loro ed in particolare quelli destinati alla linea SH-3D finiscono all'altro Gruppo siciliano, il 3°. Il 2° Grupelicot è il reparto dell’Aviazione Navale destinato alla conversione operativa di tutti i piloti destinati agli elicotteri, anzi, se proprio vogliamo guardare bene, esso è quasi alla stessa stregua di un O.C.U. (Operational Conversion Unit), in quanto gli allievi oltre ad acquisire il passaggio macchina, effettuano tutto quell’addestramento necessario a qualificarli Limited Combat Ready. Qui al 2° Gruppo tutti cominciano con 5 settimane di training a terra per conoscere i sistemi e gli impianti dell'AB-212 e del Sea King, con un esame di controllo al termine dei 35 giorni. Subito dopo si ritorna a volare ed inizia infatti il corso che si snoda attraverso 16 missioni di volo basico a vista per la conduzione della macchina e 17 di volo basico strumentale che costituiscono la prima fase addestrativa e prevedono una missione di controllo al termine di ognuna delle due attività.

Con la seconda fase si continuano ad approfondire diversi aspetti del volo con il 212 come ad esempio quello con pesi al gancio baricentrico ed in montagna, quest’ultimo dalle caratteristiche molto peculiari e sicuramente mai affrontate prima e quindi sconosciute dai piloti della Marina, sia che essi provengano dalle scuole italiane che soprattutto da quelle Statunitensi. Ma è con la terza fase che si comincia ad operare sul mare, per apprendere i fondamenti di quello che sarà il bagaglio di conoscenze classiche di un pilota di elicottero della Marina e che costituisce un momento particolarmente importante dell’addestramento. Difatti fino a questo momento i piloti brevettati in Italia presso le scuole dell’Aeronautica non hanno mai effettuato missioni sul mare, mentre quelli <americani> le hanno svolte in misura minima e comunque secondo gli standard americani, alquanto differenti dai nostri. In questo contesto si svolgono un totale di 24 missioni delle quali 4 tattiche, alternando navigazioni, voli a bassa quota, avvicinamenti sul mare in automatico ed in manuale con il cavo del sonar filato in acqua, etc. Tutto questo consente il raggiungimento dell'abilitazione al volo sul mare con il 212, sempre dopo l’onnipresente check di controllo al termine della fase. A questo punto da Catania tutti gli allievi si spostano a Taranto presso MariCentAddAs dove avviene lo studio delle varie tattiche operative nel ruolo Antisom ed Antinave, compresa la necessaria terminologia standard da utilizzare. Le cinque settimane di questi studi sono propedeutici all'ultima fase operativa che si svolge nuovamente a Catania presso il 2° Gruppo elicotteri.

Qui si sviluppano i primi briefing operativi e si formano degli equipaggi misti comprendenti allievi e personale anziano e già pronto al combattimento, i quali insieme effettuano diverse missioni operative tra le quali menzioniamo il lancio del siluro e le cooperazioni aeronavali con i pattugliatori Atlantic ed i sommergibili che per l'occasione si rischierano da Taranto sulla base siciliana di Augusta, il tutto scandito da cicli operativi a difficoltà sempre crescente. A questo punto i piloti sono diventati L.C.R., ovvero Limited Combat Ready e vengono avviati verso i reparti di Luni, Grottaglie o Catania stessa (dove svolgeranno il cosiddetto ciclo chiuso, diventando a loro volta istruttori), proseguendo l’addestramento per diventare pienamente Combat Ready con la particolare l’abilitazione cosiddetta <Bravo> che abilita ai decolli ed appontaggi diurni e notturni su unità navali. Ovviamente tutto questo impegno assorbe l'attività del 2° Gruppo quasi per intero, attestandosi ben oltre il 65% delle ore volate in un anno. A titolo di curiosità, chi viene abilitato all'AB-212 può in seguito transitare sul più grosso Sea King (ed EH-101 in prospettiva futura), mentre invece (a parte rare eccezioni e comunque sempre presenti) non è possibile di massima il contrario. Ma a bordo degli elicotteri non esiste soltanto il pilota. L’equipaggio è infatti formato anche da quello che viene chiamato comunemente l’operatore di volo e che vedremo in effetti è anche qualcosa di più. Con lo sviluppo infatti delle nuove tecnologie nel campo degli apparati di ricerca (grossomodo a partire dalle sperimentazioni sugli AB-47J dei primi anni ’60), fu possibile in maniera graduale installare a bordo degli elicotteri della Marina Militare apparecchiature quali il Sonar ed il Radar. (....)"

 

L'articolo poi continua ma penso sia questo quello che ti interessa.

 

ps. non ho citato il link dell'articolo perchè ho le pagine salvate sul pc, quindi ho fatto copia-incolla.

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  • 8 mesi dopo...
Ospite iceman

CIAO...un mio ex compagno di classe è entrato nell'accademia di Venezia e l'altra domenica l'ho trovato in giro per Oderzo...gli ho chiesto come va in accademia e, visto che era di fretta, mi ha detto solo che ci sono delle regole molto severe...

Qualcuno mi saprebbe dire di più su queste regole????

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eheh ci sono regole per tutto....mangiare, dormire, vestirsi, ecc...

 

elencarle tutte è un pò difficile...vabbè ti posso fare qualche esempio pratico che ho vissuto al tirocinio x la scuola militare aeronautica...

 

regole sul vestirsi (bisogna indossare quello che ti dicono, anche se ovviamente il tuo amico se è in accademia avrà l'uniforme)

 

si ha un orario per tutto, e questa è la cosa + dura forse...tutta la giornata è scandita dalle regole, in cui devi fare determinate cose...

 

negli spostamenti, quando si è inquadrati, bisogna rispettare le file al millimetro, e tenere il passo degli altri (proprio lo stesso piede ), oltre a tutti i comandi per le varie posizioni/esecuzioni, come "fianco dest" oppure "segnare il passo", "rompete le righe" (il + bello in assoluto!!!! :P )...così come da fermi bisogna assumere una determinata posizione...."attenti" "riposo" (con le braccia che formano un determinato angolo, un mano che stringe esattamente l'altro polso, e la mano chiusa ecc.... (e se si hanno armi in mano è ancora + complicato, "presentat arm" ecc... )

 

mangiare è 1 incubo!!! si può pure dire addio alla "scarpetta" :rotfl: ...vabbè in ogni caso bisogna seguire delle regole ben precise, per esempio il pane che va spezzato con le mani, si può mangiare solo il pane (quindi niente panini imbottiti :( ), e il pezzo che si ha in mano deve andare tutto in bocca, non puoi semplicemente morsicarlo da un pezzo + grande....la frutta quasi tutta con le posate, senza poterla toccare con le mani...non vi dico che casino per la banana, la mela, il kiwi ecc...!!! :lol:

 

regole per dormire, ovviamente a un determinato orario, tutto spento, e quando suona il "silenzio" non ci si può muovere per almeno mezz'ora (cosi come mezz'ora prima della "sveglia" al mattino ;) )... ovviamente il letto va rifatto ogni sera e disfatto ogni mattina (niente lenzuola elasticizzate...), e vanno riposte in un determinato modo, piegate e allineate perfettamente una sopra all'altra (roba che si controlla col righello!! ), a formare il famoso "cubo" (se trovo la foto del mio la posto), riposto poi verso la finestra o il muro coi lembi in una determinata posizione...così come il cuscino...

e il tempo per lavarsi...pochissimo!!! avevamop 5 minuti per fare la doccia, asciugarci, cambiarci, e andare di sotto a inquadrarci, in 50 persone con 8 docce...!! :blink:

 

Per lo svago si hanno solo alcuni momenti, che vanno necessariamente trascorsi nelle aree apposite, e in determinati orari (guai a sgarrare di un minuto...le punizioni possono essere molto cattive... :P )

 

insomma non è di certo una vita semplice e comoda...e conta che ci sono stato solo pochi giorni....ma questa vita così rigida e fermamente regolata, ha dopotutto il suo "fascino" e se ci si impegna, dopo un paio di giorni già ci si è abituati... :)

 

sono veramente troppe le cose da dire, così come i regolamenti...se hai qualche curiosità in particolare chiedi pure...ho scritto le prime che mi sono venute in mente ;)

 

bye

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Comunque non è un'Accademia... l'Accademia della Marina è a Livorno,ed è equivalente all'Università(però a carattere militare) mentre la Morosini è un Liceo.

 

Anche se devo dire che dall'accurata descrizione di Mike,le regole sono più o meno uguali a quelle dell'Accademia.

 

 

http://www.marina.difesa.it/morosini/index.htm

 

http://www.assomorosini.it/home.htm

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mi era sembrato di capire che il post dell'utente mike facesse riferimento ad un tirocinio in vero ambiente militare e non a regole di un liceo sia pure ad indirizzo militare.

Ho dato una occhiata ai link proposti nel post precedente. Non immaginavo che le scuole militari avessero questo tipo di disciplina e sopratutto non sapevo che si arrivasse a indossare le stellette...

Modificato da upatri
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mi era sembrato di capire che il post dell'utente mike facesse riferimento ad un tirocinio in vero ambiente militare e non  a regole di un liceo sia pure ad indirizzo militare.

Mike ha fatto il tirocinio per il liceo militare aeronautico..le regole di un liceo militare sono molto simili a quelle dell'Accademia.

Una volta chi usciva dal liceo militare aveva quasi la certezza di continuare in Accademia,ora non è più così. Anche per chi proviene da scuole militari è diventata dura... su un altro forum ho conosciuto un ragazzo uscito dal Morosini che ha provato le Accademie ma alla fine ha dovuto accontentarsi dell'arruolamento di truppa :o

Invece il mio amico che è ora al quinto anno del Morosini,fino a pochi mesi era straconvinto di tentare per l'Accademia di Livorno ruolo sanitario.. ma mi ha detto che lascerà perdere e tornerà alla vita civile...

 

Comunque se vi interessa vedere qualcosa dei "cugini" del Morosini... qui trovate video su Nunziatella e Teuliè (i due licei dell'Esercito,rispettivamente a Napoli e Milano)

 

http://www.youtube.com/watch?v=9hxIh_owGXU

 

 

Guardateli che cariniiiiiii :wub: hanno dai 15 ai 19 anni e sono già tutti così impostatiiiii :wub:

Modificato da Taigete
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