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Crisi Ucraina & Crimea


Sergetto75

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Episodio di alcuni giorni fa su cui si era detto di tutto: inizialmente era stata diffusa solo l’ultima parte con la ripresa da lontano e si era persino detto che i soldati fossero russi, poi che lo fosse il carro. Purtroppo erano entrambi ucraini.

Quanto al numero dei generali russi... suvvia, bastava fare un minimo di ricerca per scoprire che ne possono perdere a pacchi…

https://it.wikipedia.org/wiki/Forze_terrestri_russe

 

Un articolo incentrato sull’aeroporto regionale polacco di Rzeszow, che pur continuando la sua funzione civile, è diventato un hub logistico internazionale dove arrivano ogni giorno almeno una dozzina di aerei cargo che trasferiscono il loro carico su camion ucraini che poi attraversano il vicino valico di confine di Krakovets oppure direttamente su aerei di Kiev come gli An-12. Il tutto sotto lo sguardo vigile dei radar delle batterie Patriot, mentre aerocisterne e Awacs sopra la Polonia lasciano immaginare cos’altro svolazzi da quelle parti.

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“If you imagine a situation [where] Ukraine were to lose this war, that would be very dangerous for us and for all of NATO because in that case, Russia would be closer,” Nowak said.

E qui non possiamo fare a meno di osservare come le legittime preoccupazioni del generale Ireneusz Nowak siano sostanzialmente identiche a quelle espresse dal Cremlino riguardo l'avvicinamento della NATO alle frontiere russe. E se è logico e comprensibile - come lo è a tutti gli effetti - che in Polonia ci si preoccupi della scomoda vicinanza con la Russia, allora lo è altrettanto per i russi nel momento in cui si prende atto dell'ingresso nella NATO di praticamente tutti i paesi ex patto di Varsavia e sullo sfondo resta l'opzione sempre più realistica dell'ingresso nell'Alleanza Atlantica di paesi finora rimasti neutrali come Svezia e Finlandia.

Se non si considera comprensibile anche il punto di vista russo, sarà ben difficile calmare le acque. Fermo restando - ovviamente - che questo non può in alcun modo essere considerato un motivo valido per mettere a ferro e fuoco l'Ucraina come ha invece fatto Mosca.

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19 minuti fa, Athens ha scritto:

E qui non possiamo fare a meno di osservare come le legittime preoccupazioni del generale Ireneusz Nowak siano sostanzialmente identiche a quelle espresse dal Cremlino riguardo l'avvicinamento della NATO alle frontiere russe. E se è logico e comprensibile - come lo è a tutti gli effetti - che in Polonia ci si preoccupi della scomoda vicinanza con la Russia, allora lo è altrettanto per i russi nel momento in cui si prende atto dell'ingresso nella NATO di praticamente tutti i paesi ex patto di Varsavia e sullo sfondo resta l'opzione sempre più realistica dell'ingresso nell'Alleanza Atlantica di paesi finora rimasti neutrali come Svezia e Finlandia.

Se non si considera comprensibile anche il punto di vista russo, sarà ben difficile calmare le acque. Fermo restando - ovviamente - che questo non può in alcun modo essere considerato un motivo valido per mettere a ferro e fuoco l'Ucraina come ha invece fatto Mosca.

Mi pare ti sfugga che i Paesi dell'est europeo, e ora anche quelli scandinavi, chuiedono di entrare nella NATO preoccupati da un dittatura crimibnale e genocida che ieri ha preso la Crimea, domani potrebbe volere il mondo. Odiavo l'URSS, ma i comunisti erano pacifisti gandiani vicino al criminale che oggi occupa il Cremlino

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25 minutes ago, Athens said:

Se non si considera comprensibile anche il punto di vista russo, sarà ben difficile calmare le acque. Fermo restando - ovviamente - che questo non può in alcun modo essere considerato un motivo valido per mettere a ferro e fuoco l'Ucraina come ha invece fatto Mosca.

Hai ragione, ma l'ucraina non era in procinto di entrare nella nato. E' successo anzi l'esatto opposto. La NATO votò contro l'ingresso di georgia e ucraina nel 2008. Next thing you know, la georgia viene invasa e l'ucraina a seguire, non appena è stato chiaro il fallimento del tentativo russo di strapparla all'occidente "con le buone". Comunque si, prima o poi si dovrà capire il loro punto di vista, o non se ne esce.

 

Quote

Odiavo l'URSS, ma i comunisti erano pacifisti gandiani vicino al criminale che oggi occupa il Cremlino

Prendo mezzo Krushev per dieci Putin

Modificato da PJ83
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Secondo me non è solo una questione di sicurezza. Probabilmente Putin non avrebbe fatto nulla se per esempio la Finlandia avesse voluto entrare nella NATO prima dell'aggressione all'Ucraina. Invece per orgoglio non accetterebbe mai che un membro dell'ex URSS così importante e legato culturalmente alla Russia entri a far parte di un'alleanza nemica. 

Modificato da Ale9
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7 minuti fa, Ale9 ha scritto:

Secondo me non è solo una questione di sicurezza. Probabilmente Putin non avrebbe fatto nulla se per esempio la Finlandia avesse voluto entrare nella NATO prima dell'aggressione all'Ucraina. Invece non accetterebbe mai che un membro dell'ex URSS così importante e legato culturalmente alla Russia entri a far parte di un'alleanza nemica. 

Secondo te, appunto. Se ripassi un attimo di vecchie notizie, scoprirai come il criminale si sia epsresso duramente e più volte contro l'adesione alla NATO, già ventilata in passato, di Svezia e Finlandia

 

 

@PJ83

Secondo te si doveva capire anche il punto di vista di Hitler?

Modificato da Basil
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Eviterei di comparare le paure polacche o quelle finlandesi (e svedesi) con quelle russe... La Russia i vicini li invade (fosse il primo l'Ucraina), mentre la NATO è un'alleanza difensiva in cui si fionda chi ha avuto a che fare con 'ingombrante presenza "sovietica" ai confini.

Le paure russe di essere invasi sono ridicole e l'unica ragione per cui PUC e soci non vogliono la NATO ai confini è perché vedrebbero ridursi ciò che da quelle parti considerano il giardino di casa, buono solo per governi fantoccio come quello del leccapiedi bielorusso.

L'allargamento ad est della NATO è conseguenza dell'imperialismo sovietico e delle odierne follie di PUC, non il contrario.

Modificato da Flaggy
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Non credo che a Mosca qualcuno pensi realmente che esista il pericolo di un'invasione NATO della Russia. Diciamo piuttosto che gli equilibri geopolitici non possono non tener conto della geografia, e un conto è avere missili balistici a 1000 km (dico una cifra a caso) dai propri confini e ben altro conto è averceli a ridosso. Per fare un esempio, atomica a parte, se la Corea del Nord ha continuato a esistere fino a oggi è essenzialmente per due ragioni: la prima è che in caso di guerra con prevedibile sconfitta del falso magro e conseguente inevitabile crollo del suo regime, la Cina si troverebbe invasa da milioni di profughi nordcoreani affamati, roba che al confronto i profughi ucraini sono una comitiva di vacanzieri; la seconda è che la stessa Seoul si troverebbe sotto il tiro diretto e massiccio di artiglierie e missili nordcoreani. E queste due ragioni sono entrambe di tipo prettamente geografico.
Per la Russia vale lo stesso discorso: Mosca dista meno di 400 km dai confini ucraini e quasi 1000 da quelli polacchi. Per quanto mi riguarda, se fossi un russo qualsiasi, considererei con molto favore l'esistenza di "paesi cuscinetto" come Bielorussia e Ucraina, per non parlare di Estonia, Lituania, Lettonia (già membri NATO, peraltro) e Finlandia. Basta guardare la mappa dell'Europa per rendersene conto. Ma anche se fossi un polacco, uno slovacco, un rumeno o un ungherese, la penserei esattamente nello stesso modo.
E se pensiamo alla Svezia, un conto è essere paese formalmente neutrale anche se ovviamente vicino all'Occidente, e un conto è pensarlo nella NATO, cosa che dal punto di vista strategico trasformerebbe immediatamente in inutile ferraglia tutta la flotta russa del Baltico, che sarebbe definitivamente impossibilitata ad accedere al mare del Nord.

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12 minuti fa, Athens ha scritto:

Non credo che a Mosca qualcuno pensi realmente che esista il pericolo di un'invasione NATO della Russia. Diciamo piuttosto che gli equilibri geopolitici non possono non tener conto della geografia, e un conto è avere missili balistici a 1000 km (dico una cifra a caso) dai propri confini e ben altro conto è averceli a ridosso. Per fare un esempio, atomica a parte, se la Corea del Nord ha continuato a esistere fino a oggi è essenzialmente per due ragioni: la prima è che in caso di guerra con prevedibile sconfitta del falso magro e conseguente inevitabile crollo del suo regime, la Cina si troverebbe invasa da milioni di profughi nordcoreani affamati, roba che al confronto i profughi ucraini sono una comitiva di vacanzieri; la seconda è che la stessa Seoul si troverebbe sotto il tiro diretto e massiccio di artiglierie e missili nordcoreani. E queste due ragioni sono entrambe di tipo prettamente geografico.
Per la Russia vale lo stesso discorso: Mosca dista meno di 400 km dai confini ucraini e quasi 1000 da quelli polacchi. Per quanto mi riguarda, se fossi un russo qualsiasi, considererei con molto favore l'esistenza di "paesi cuscinetto" come Bielorussia e Ucraina, per non parlare di Estonia, Lituania, Lettonia (già membri NATO, peraltro) e Finlandia. Basta guardare la mappa dell'Europa per rendersene conto. Ma anche se fossi un polacco, uno slovacco, un rumeno o un ungherese, la penserei esattamente nello stesso modo.
E se pensiamo alla Svezia, un conto è essere paese formalmente neutrale anche se ovviamente vicino all'Occidente, e un conto è pensarlo nella NATO, cosa che dal punto di vista strategico trasformerebbe immediatamente in inutile ferraglia tutta la flotta russa del Baltico, che sarebbe definitivamente impossibilitata ad accedere al mare del Nord.

Tu non sei un russo, quindi non sai cosa gli può frullare nel cervello, Il discorso dei missili è ridicolo, un qualsiasi Ohio può incenerire Mosca standosene al sicuro nelle acque americane, mentre i missili piazzati in Europa, che non mi risulta abbiano testate nucleari, hanno comunque funzione tattica, servono cioè a fermare le orde di barbari provenienti dalla steppa (e visto cosa stanno combinando in Ucraina, chiamarli barbari è un complimento). Inoltre il Baltico verrebbe bloccato in caso di guerra, forse ti sfugge nel tuo furore antiamericano di un certa sinistra alla Pagliarulo. Se il criminale di mosca vuole scatenare altre guerre, ben venga quel blocco.

Modificato da Basil
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1 hour ago, FrancescoBaracca said:

Non ho trovato nulla a riguardo, che esercitazione era?

Siamo mostruosamente off topic

C'è stato un insieme di "leak" addirittura di slide ufficiali in cinese, a mio parere non casuali, e tempistiche concomitanti. Casuali nemmeno quelle.

I risultati di falcon strike 2015 uscirono fuori nel 2019, anno in cui mandarono in j-10c e non i vecchi su27SK.   

E a fine articolo la voce proprio del risultato 2019, è citata.

https://thediplomat.com/2020/04/flankers-vs-gripens-what-happened-at-the-falcon-strike-2015-exercise/

Per stare in topic, lo stesso Putin ha sminuito forse involontariamente la funzione di avere paesi nato a fianco nell'era delle armi moderne e in futuro ipersoniche. Non trovo La dichiarazione, ma suonava così :"un missile tipo A può raggiungere Mosca in tot minuti, tipo B  in tot minuti (meno) e missile ipersonico in tot minuti (molto meno)."

Il nemico alle porte non è più una scusa valida. Visto che si parla di differenza di minuti tra un paese sul confine e uno più in là. 

Modificato da nik978
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Comunque, se proprio vogliamo accusare qualcuno di mettere i missili sotto la porta di casa al vicino, allora diamo a Cesare quel che è di Cesare: sono i russi che in violazione del trattato INF che eliminava i missili a corto (fino a 500km) e medio raggio (fino a 5500) hanno prodotto il missile da crociera SSC-8 e da allora vanno blaterando che abbia una gittata di 480 chilometri (un affare lungo 8 metri??!!) invece di (almeno) 2500…

Quindi, dire che i russi invadono i paesi vicini per paura di missili che esistono nel proprio arsenale, ma non ancora in quello NATO, è un pochino surreale...

Modificato da Flaggy
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5 ore fa, Flaggy ha scritto:

Un articolo incentrato sull’aeroporto regionale polacco di Rzeszow, che pur continuando la sua funzione civile, è diventato un hub logistico internazionale dove arrivano ogni giorno almeno una dozzina di aerei cargo che trasferiscono il loro carico su camion ucraini che poi attraversano il vicino valico di confine di Krakovets oppure direttamente su aerei di Kiev come gli An-12. Il tutto sotto lo sguardo vigile dei radar delle batterie Patriot, mentre aerocisterne e Awacs sopra la Polonia lasciano immaginare cos’altro svolazzi da quelle parti.

C'è anche da tenere conto che, in Polonia, è in fase di completamento una base "AEGIS Ashore" ... come evidenziato nel seguente comunicato che risale a cinque mesi fa ...

... defense.gov/News ... https://www.defense.gov/News/News-Stories/Article/Article/2849023/aegis-ashore-in-poland-on-target-for-2022/ ...

E in questo articolo ...

... defensenews.com ... https://www.defensenews.com/pentagon/2022/03/09/construction-of-aegis-ashore-in-poland-nearing-completion/ ...

Modificato da TT-1 Pinto
***
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Anche se non sembra un' opinione diffusa, personalmente ho motivo di pensare che un ruolo importante in questo conflitto l abbia il dittatore bielorusso Lukhashenko, questo perché

a) dal territorio bielorusso opera una vasta proporzione delle forze russe, di terra e dell' Aeronautica e l' apporto bielorusso è fondamentale per il sostentamento, la logistica - per quanto tutt' altro che perfetta- e la sanità militare russe e la Bielorussa è di fatto la retrovia russa del conflitto in Ucraina.

b) la minaccia di un intervento diretto bielorusso in Ucraina, nei giorni scorsi data per imminente, ma ad oggi non concretizzatasi, di fatto costituisce un serio grattacapo ai comandi ucraini, perché ragionevolmente sposterebbe gli equilibri della guerra. Non so quanti siano i militari bielorussi e quali siano le loro effettive capacità belliche, ma mi aspetto che non siano trascurabili e, cosa non da poco, si tratterebbe di "truppe fresche", non logorate dai combattimenti. 

 c) è pacifico che senza l' appoggio di Lukhashenko, Putin non avrebbe mai iniziato l' aggressione all' Ucraina.

 Credo quindi che la fine della guerra passi per il "mettere pressione" al dittatore bielorusso affinché si dissoci dall' iniziativa russa o, dato che questo appare inverosimile, da un cambio di regime a Minsk. D'altronde, a prescindere dai risvolti morali, se Lukhashenko restasse vittima di un tragico incidente, e il suo successore terminasse il supporto bielorusso all' offensiva che cosa potrebbe fare, materialmente, Putin? Credo niente se non stare a guardare 

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Non è in un vicolo cieco solo lui,ma tutto il Cremlino che conta è questa è una speranza..

 

Leggevo ora questa notizia militare.

La Russia per il conflitto si fa dare sistemi contraerei dall' Iran,come son messi male,altro che 20mila carri armati in naftalina pronti ad essere inviati in Dombass,ma soprattutto,altro che gioielli di famiglia ancora da spendere,qua vanno a raschiare il fondo del barile altrui..

 

https://www.armyrecognition.com/defense_news_april_2022_global_security_army_industry/russia_would_have_received_bavar_373_air_defense_missile_system_from_iran.amp.html

 

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12 hours ago, Basil said:

@PJ83

Secondo te si doveva capire anche il punto di vista di Hitler?

Beh se Hitler avesse avuto 1500 bombe atomiche puntate contro di noi si, avremmo dovuto almeno un po' capirlo. D'altra parte pensiamo a cosa succederebbe ad una Russia senza Putin, magari dopo che ha perso la faccia e una considerevole parte delle forze armate nella guerra contro l'Ucraina. Credi magicamente si trasformerebbe in una democrazia scandinava? Verrebbe un altro dittatore a cavalcare l'onda di risentimento, che un secolo di propaganda ha rivolto contro l'occidente. Tempo vent'anni e siamo punto a capo. Oppure peggio, la Russia va in pezzi stile Libia post Gheddafi, solo con 7000 testate nucleari che si perdono fra signorotti della guerra e gruppi terroristici.

Dobbiamo tenerci Putin, e dobbiamo almeno un po' assecondarlo.

 

 

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In effetti a leggere certa roba (non la definirei in altro modo...) si va sulle montagne (non a caso) russe della disinformazia.

Prendiamo però alcune perle...

2 ore fa, amartya ha scritto:

I russi hanno preso a piene mani dalla dottrina USA sull air dominance e la stanno adesso impiegando nella seconda fase. Quindi bombardamenti aerei su postazioni nemiche per tanti giorni quindi operazioni a terra.

"A piene mani"...Sei commovente... Come ti è stato già ribattuto (ti illudi ancora di intortare qualcuno qui con queste sciocchezze?), i russi non sanno manco dove stia di casa l’air dominance: nonostante l’attività elicotteristica e aerea sia in aumento, sono incapaci di eseguire operazioni aeree complesse e stanno solo facendo una marea di danni e massacrando i civili, mentre per il resto è tanta artiglieria che spara dove capita. I link che butti nei tuoi post come se non ci fosse un domani non dipingono un quadro diverso...

Cita

sanzioni che invece nei primi 60 giorni di guerra porteranno alle casse russe qualcosa come 120 mld di $ , 4 volte il budget della difesa russo annuale. Se pensiamo che agli ucraini forniamo armamenti nell ordine delle centinaia di milioni di dollari diventa evidente che non c’è partita, almeno sul piano degli armamenti.

Sai bene che queste sono fregnacce da disinformazia di bassa lega: l’Occidente fornisce armi all’Ucraina, mentre alla Russia fornisce soldi e quei soldi non diventano armi all'istante e nemmeno garantiscono all’economia di funzionare. Le sanzioni non sono solo soldi che entrano o non entrano in un paese...

Cita

I russi hanno sempre avuto un approccio essenziale vuoi per necessità vuoi per filosofia. Un esempio che citerò su tutti è il vettore spaziale Sojuz che oggi è sostanzialmente quello di Yuri Gagarin di contro la NASA ha avuto dall Atlas al Saturn allo Schuttle al programma futuro Orion progetti molto più avanzati della Sojuz che presentavano vantaggi rispetto a quest ultimo ma anche maggiore complessità. Complessità che per ovvie ragioni implica maggiori probabilità di failure (vedi Schuttle), molte più risorse logistiche, maggiore difficoltà nella produzione in serie. Si può sintetizzare che la maggiore complessità è inversamente proporzionale alla maggiore capacità intesa come necessità di produzione large scale.

Ecco, ci manca solo che ci parli della penna americana e della matita russa e hai fatto bingo con le sciocchezze e i luoghi comuni sulla corsa allo spazio…

E poi cos'è sto pippone? Cantiamo le lodi dell'approccio russo alla semplicità e l'affidabilità? Proprio mentre i catorci russi saltano in aria come birilli a ritmi ben superiori a quelli ai quali qualunque fabbrica potrebbe rimpiazzarli o rimangono fermi per i più svariati motivi, trasformando la Russia in uno dei più generosi fornitori di armi degli Ucraini?

Cita

La imminente caduta di Mariupol che avevo già sottolineato settimane addietro come turning point ci impone a noi Occidente delle scelte.

Infine da sottolineare L eroica resistenza di Mariupol.

Io invece sottolineo che l’imminente caduta di Mariupol per te era imminente settimane fa... Per decenza evita di sottolineare l'eroica resistenza di questa città: dopo i tuoi squallidi interventi da troll, ti ci vedo di più ad aprire una bottiglia di vodka quando gli ultimi difensori cadranno, dopo che PUC avrà finito di radere al suolo la città e fatto sparire nei forni crematori migliaia di suoi soldati morti per raggiungere il brillante risultato.

1 ora fa, maxiss ha scritto:

Leggevo ora questa notizia militare.

La Russia per il conflitto si fa dare sistemi contraerei dall' Iran,come son messi male,altro che 20mila carri armati..

Opinabile che i russi si facciano dare armi dagli iraniani

https://www.facebook.com/keksifarm.hayday/posts/3123931857877372

Modificato da Flaggy
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