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Crisi Ucraina & Crimea


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As an intergovernmental organisation mandated to develop and implement space programmes in full respect with European values, we deeply deplore the human casualties and tragic consequences of the aggression towards Ukraine. 
While recognising the impact on scientific exploration of space, ESA is fully aligned with the sanctions imposed on Russia by its Member States.

ExoMars

ESA’s ruling Council, meeting in Paris on 16-17 March, assessed the situation arising from the war in Ukraine regarding ExoMars, and unanimously:

- acknowledged the present impossibility of carrying out the ongoing cooperation with Roscosmos on the ExoMars rover mission with a launch in 2022, and mandated the ESA Director General to take appropriate steps to suspend the cooperation activities accordingly;
- authorised the ESA Director General to carry out a fast-track industrial study to better define the available options for a way forward to implement the ExoMars rover mission.

 

... esa.int/Newsroom ... https://www.esa.int/Newsroom/Press_Releases/ExoMars_suspended ...

🇪🇺

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15 ore fa, Ale9 ha scritto:

https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/l-agonia-del-tank-russo-tra-i-palazzi-di-mariupol/410839/411544?ref=RHTP-BS-I339021822-P6-S2-T1&videorepmobile=1

Video di tank russo distrutto da più colpi. Ho sempre più la sensazione che i carri armati russi siano mandati allo sbaraglio, senza nessun supporto. Una carneficina

 

Questo è quello che normalmente succede quando un carro armato si addentra in ambiente urbano.
Non so di che natura fossero le armi che lo hanno ripetutamente colpito sino a provocarne la detonazione della riservetta delle munizioni e la conseguente catastrofica distruzione del mezzo, ma è facile capire come dalla finestra di un qualsiasi palazzo un semplice Panzerfaust possa distruggere anche un Abrams se lo colpisce nella parte laterale o posteriore.

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22 ore fa, nik978 ha scritto:

Anche questa dichiarazione. A mio parere un po' eccessiva o meglio evitabile adesso. Ovviamente siamo in democrazia e le audizioni sono pubbliche però vista la reazione del politico medio italiano alle cose militari, prevedo un utilizzo strumentale di queste dichiarazioni ...  

Sarò stato troppo in Cina dove le cose al popolo si dicono se è necessario. -_-

Screenshot_2022-03-16-23-13-34-836_it.qbit.televideo.jpg

Questa dichiarazione  avrebbe dovuto essere evitata perchè :

- è il governo che dispone uno spostamento di mezzi militari di questo genere ( o la NATO ) , non il generale ;

- la distanza da Costanza ( aeroporto ) al confine ucraino non è " meno di 20 miglia " , ma 102 km , cioè circa 63 miglia terrestri o 55 miglia marine . Sembra una bazzecola , ma anche l'allarmismo va trattato con criterio. 

Schermata 2022-03-17 alle 15.51.49.png

Modificato da engine
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Era il video presente anche nel post di Tom Cooper di stamattina.

I russi sono un pochino alla frutta: entrambi gli elicotteri cabrano e sparano razzi non guidati balisticamente per aumentarne la portata e tenersi lontani dai manpads. Della serie viva la precisione…

Comunque la campagna è disastrosa per i russi...che non avevano i numeri per prendere l'Ucraina e tanto meno gliene restano per tenerla.

https://www.repubblica.it/esteri/2022/03/17/news/ucraina_perdite_russe-341720217/?ref=RHTP-BH-I341183651-P3-S1-T1

Modificato da Flaggy
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Sono stime, ma parrebbero ragionevolmente plausibili, il che rende alquanto aleatoria la possibilità che le grandi città ucraine (o almeno una di esse) possano essere effettivamente conquistate prima e controllate poi.

Se Putin pensa di poter portare al tavolo delle trattative qualche bandierina di questo tipo, sarà il caso che si inventi qualcos'altro e pure in fretta.

Sarebbe peraltro interessante avere un'idea attendibile delle perdite anche da parte ucraina, per cercare di capire se il tempo possa giocare a favore di una parte o dall'altra.

A sfavore dei russi giocano le conseguenze economiche delle sanzioni, i costi economici della guerra, la necessità di richiamare in campo (se le hanno) unità la cui presenza non era stata inizialmente prevista, la sempre maggiore difficoltà di tener nascosto all'opinione pubblica di casa il disastro, e la complessità delle condizioni meteo quando arriverà il disgelo.

A sfavore degli ucraini gioca il fatto che per loro appare più difficile ripianare perdite umane e materiali.

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3 ore fa, amartya ha scritto:

Purtroppo le sanzioni economiche non stanno avendo L effetto sperato. Sappiamo che gas e petrolio non sono interessati dalle sanzioni e ai prezzi attuali stanno versando nelle casse russe qualcosa come 3 mld al giorno. Una cifra ENORME.  Qui un articolo del NYT che spiega bene cosa accade davvero. Altro che sanzioni. Una montagna di soldi con cui i russi stanno comprando e/o finanziando apparati militari.

https://www.nytimes.com/2022/03/16/climate/chevron-tanker-russia-oil-ukraine.html

per me ciò che può sconfiggere i russi è il morale delle truppe. Sembra che i soldati sappiano che questa non è una guerra giusta. Insomma combattono malamente perché non motivati.

Beh, le sanzioni economiche non riguardano soltanto la vendita di gas e petrolio, ma sono anche di carattere finanziario e di altra natura. In ogni caso, non ci possiamo aspettare che impattino in tempi rapidi in maniera significativa, serve tempo.
Riguardo l'ineffabile signor Oleg Ustenko, attendiamo che provveda lui di persona a fornire all'Europa il gas e il petrolio che al momento il nostro continente importa dalla Russia. O in alternativa, il signor Ustenko potrebbe adoperarsi presso la Casa Bianca per convincerla a esportare in Europa a prezzi calmierati il gas e il petrolio americano in sostituzione di quello russo. 😄

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L Italia potrebbe in tempi brevi usare le riserve di gas naturale sotto il fondale dell' adriatico, se solo di sbloccassero le prospezioni già in programma. Quanto al petrolio , gli stati uniti producono molto shale oil agli schisti bituminosi e potrebbero esportarne molto , poi vi sono le riserve messicane e venezuelane che potrebbero essere utilizzate. Questi sono discorsi di massima ma che appaiono in linea di principio ragionevoli anche se l applicazione pratica non è immediata. Piuttosto, bisognerebbe prestare maggiore ascolto alle richieste di aiuto di Zelensky e non farsi intimorire da certi metodi mafiosi che si usano al Cremlino, occorre che le truppe russe subiscano almeno un rovescio e siano costrette a ritirarsi In almeno un teatro di battaglia , anche un cessate il fuoco temporaneo con la situazione attuale sarebbe una sconfitta per la nato . Questo perché è impossibile mantenere in atto le sanzioni a lungo, e necessario che Ucraina e nato risolvano la contesa in tempi brevi.

 

 

 

Modificato da Simone
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11 ore fa, amartya ha scritto:

I numeri non li avevano e secondo me non li hanno e non li avranno. Tuttavia se guardiamo alla guerra russo Ucraina solo dal punto di vista tattico osserviamo che i russi hanno da settimane forse già dopo i primi 4/5 giorni cambiato appunto la tattica. Non potendo prendere L Ucraina tramite una guerra lampo la stanno radendo al suolo. Stile Siria o Cecenia.

In particolare stanno radendo al suolo le città nel vero senso della parola.

si stima che a Mariupol città da 400.000 abitanti tra L 80% ed il 90% degli edifici sia stato distrutto o danneggiato.

https://www.bbc.com/news/world-europe-60776929

https://www.theguardian.com/world/2022/mar/17/mariupol-theatre-ukraine-civilians-russia-war

stesso tipo di trattamento viene riservato a Kharkiv e Chernihiv.

la strategia è chiara far crollare la densità demografica tramite esodo, saturare di bombe ciò che rimane, eliminare i combattenti rimanenti.

se è vero che secondo l intelligence americana I caduti russi sono stati intorno ai 7.000 sino ad oggi allora vuole dire che il rateo di perdite si sta abbassando atteso che nei primi giorni si arrivo a contarne 4/5000.

a vedere le immagini che circolano circa il livello di distruzione le perdite tra civili e militari ucraini saranno ingenti. Certamente multipli di quelle russe.

Se La strategia è chiara la tattica segue e sta seguendo. Una volta appurato lo sbaglio iniziale, i russi tentano di congiungere L asse a sud di Kharkiv con Dnipro e raggiungere Dnipro da Sud, magari aggirando la stessa città di Dnipro. In quella sacca le forze ucraine verrebbero tagliate fuori da ogni rifornimento e annientate agevolmente. Liberati molti battagliani si procederebbe con la stessa tattica su Kharkiv e così città dopo città.

Qui un update dei vari fronti e linee d attacco russe del Financial Times.

https://www.ft.com/content/4351d5b0-0888-4b47-9368-6bc4dfbccbf5

 

consideriamo che la linea del fronte è più di 2000 km, mentre L area occupata a giudicare dalla mappa è superiore ai 100.000 kmq, 1/3 dell Italia.

Se per densità demografica che sta crollando intendiamo donne e bambini che se ne vanno (solo in parte) e gli uomini che restano a combattere, sai che risultato... PUC, più che per svuotare, bombarda per terrorizzare e fiaccare la resistenza dei civili, ma sta ottenendo il risultato opposto sulle operazioni militari.

Così ammazzi solo gente inerme, ma non annienti il nemico. Per farlo devi entrare in un cumulo di macerie fumanti, mentre ti sparano addosso da dietro ogni muro diroccato di qualunque villaggio, paese o città. Buona fortuna...

Il fronte non avanza affatto: è praticamente inchiodato e di agevole per i russi ormai non ci sarà più nulla: ogni avanzata (fango permettendo...) si traduce in linee di rifornimento che si allungano e vengono colpite, in contrattacchi continui che impediscono alle truppe di Mosca di concentrarsi: altro che battaglioni liberati...

A terra i russi hanno la superiorità dei mezzi (a decine ogni giorno distrutti o abbandonati), ma non quella numerica. In aria hanno uno strumento che, per come sono messe le cose, fa più danni (voluti) ai civili che distruggere capacità militari.

https://www.facebook.com/keksifarm.hayday/posts/3104610309809527

Il problema di Mosca sono migliaia di uomini a piedi dotati di missili e razzi anticarro (che continuano e continueranno ad arrivare), rispetto ai quali sono addirittura in inferiorità numerica in un fronte immenso, non controllabile per quanto riguarda movimenti di truppe appiedate e permeabile ai loro rifornimenti. Non parliamo poi del morale...con corollario di generali uccisi e destituiti.

PUC insomma non sta prendendo l’Ucraina: fallita la spallata della guerra lampo e con le sanzioni che stanno schiantando un’economia che è velleitario pensare possa reggersi a lungo sull’export di gas e petrolio, sta solo cercando di arrivare al tavolo negoziale barattando cumuli di macerie (su cui fa pure pulizia etnica con deportazioni) per concessioni. Il problema è che nemmeno questo gioco può durare a lungo, perchè le perdite russe sono ingenti: non mi baserei su stime ballerine per dire che stanno rallentando...non fosse altro perchè pure i risultati conseguiti rallentano. Quelle ucraine le sapremo a fine guerra, perchè bisognerà entrare nelle città per capire il livello dei crimini perpetrati dal Cremlino, ma non sarei sicuro possano esserne multipli per quanto riguarda quelle militari: la tattica russa ammazza i civili, ma bombardare alla membro di segugio i centri urbani contro militari che non ti attaccano frontalmente, che sono determinati e appoggiati dalla popolazione, è perdente già ora, figuriamoci nel lungo periodo.

Insomma, una volta appurato lo sbaglio iniziale, probabilmente i russi ne stanno solo facendo di nuovi per conseguire a una vittoria di Pirro...

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33 minuti fa, amartya ha scritto:

Mariupol: Primo breaktrough della Guerra e primo punto di caduta della pace.

Osservando il punto della situazione fornito dall'ISW Russian Offensive Campaign Assessment, March 17 | Institute for the Study of War (understandingwar.org) possiamo ipotizzare che la presa e caduta di Mariupol (vedere mappa dettagliata) è vicina. Gli ucraini sarebbero ormai confinati in pochi kmq. Circondati da ogni parte e dal mare le probabilità di uscirne fuori sono bassissime. (per come è messa la situazione in quella città sta avvenendo una mattanza). La conquista di Mariupol potrebbe rappresentare al contempo il primo obiettivo strategico, sebbene non primario, raggiunto da Mosca e, visto come sta andando la situazione per l'esercito russo, una possibile via di uscita per Putin che potrebbe cessare le ostilità ed "accontentarsi" di aver collegato le repubbliche separatiste con la Crimea.

Per farlo diventare un punto di caduta quanto meno per una tregua bisogna che Putin capisca che la presa di Kharkiv avrà un costo molto ma molto più alto.

Dopo Mariupol ci sono due opzioni probabili:

1) Tregua. Putin offre il cessate il fuoco e la guerra finisce almeno momentaneamente in attesa di un trattato di pace. Sarà costata tante vite agli ucraini ed ai russi ma nessuno vince clamorosamente e nessuno perde la faccia clamorosamente (più i russi in ogni caso ma non al punto da mettere in dubbio la leadership di Putin) e certamente si è evitata una escalation paurosa;

2) Perseguimento dell'obiettivo di Kharkiv ovvero di Odessa. In tal caso i russi potrebbero non raggiungere l'obiettivo trasformando la campagna di Ucraina in una disfatta.

Una domanda: lo studio in oggetto prende veramente soltanto le informazioni dai link dei social che sono elencati in calce? Perché se è così, l'attendibilità è pari a zero....

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Anche la Slovacchia si dice disponibile a cedere i suoi Mig-29 e la sua (unica) batteria di S-300 a fronte di una sostituzione con F-16, che però è prevista a partire dal 2023, ma notizia va presa per quello che è...

Bisogna in effetti chiarire che pochi obsoleti Mig possono poco contro le forze russe. La stessa tanto richiesta no-fly-zone non fermerebbe i lanci di missili che avvengono in gran parte da oltre i confini ucraini (a dire il vero finché ne hanno…) oltre ovviamente i tiri di artiglieria e per essere imposta richiederebbe la distruzione di batterie anti aeree a lungo raggio che si trovano sul suolo russo e bielorusso… E se non è Terza Guerra Mondiale questa… Insomma, al di là dei proclami di chi la sostiene, oltre che pericolosa per le conseguenze, la no-fly-zone rischia di essere poco utile a fermare le stragi.

Se proprio bisogna fornire qualcosa che vola, meglio quindi rastrellare dove possibile sistemi antiaerei compatibili con l’addestramento degli ucraini per dare un minimo di protezione dai missili russi (diversi abbattuti dagli S-300) e soprattutto contestare il cielo ai velivoli che entrano nello spazio aereo ucraino a sganciare ordigni stupidi e a ridotta portata (cosa che potrebbe aumentare con l’esaurimento dei missili balistici e da crociera) e continuare a fornire UCAV e loitering munitions, che fanno molti più danni alle truppe russe a terra che, come visto sul campo, avanzano con difficoltà e subiscono localmente anche dei contrattacchi.

https://www.airforcemag.com/a-no-fly-zone-isnt-an-umbrella-its-war-former-northern-watch-commander-says/

https://www.airforcemag.com/slovakia-ready-to-provide-s-300s-and-mig-29s-to-ukraine-pending-new-replacements/

 

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4 minuti fa, Ale9 ha scritto:

Come mai i russi non tagliano le linee elettriche alle città assediate? E perché non bombardano obiettivi simbolici come i palazzi presidenziali?

Poco fa, sul TG di Canale 5, l'inviato Fausto Biloslavo (se lo beccano i Russi ...) sosteneva che alcuni missili abbattuti erano proprio destinati al Palazzo Presidenziale ...

🇺🇦

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3 minuti fa, TT-1 Pinto ha scritto:

Poco fa, sul TG di Canale 5, l'inviato Fausto Biloslavo (se lo beccano i Russi ...) sosteneva che alcuni missili abbattuti erano proprio destinati al Palazzo Presidenziale ...

🇺🇦

Si infatti,il dubbio era venuto proprio dopo aver sentito la tv. Ma non penso che i russi non riescano a colpire in quasi un mese il palazzo presidenziale. Penso che sia stato proprio risparmiato.

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1 ora fa, Ale9 ha scritto:

Si infatti,il dubbio era venuto proprio dopo aver sentito la tv. Ma non penso che i russi non riescano a colpire in quasi un mese il palazzo presidenziale. Penso che sia stato proprio risparmiato.

Infatti, i russi hanno bisogno di un riferimento in sede di trattativa diplomatica. Secondo logica, dopo aver preso atto che è fallita la "guerra lampo" e che quindi il governo ucraino non si è sciolto come neve al sole, l'eliminazione fisica di Zelenskij non dovrebbe più essere in agenda perché è necessario che dall'altra parte vi sia un soggetto riconosciuto e rappresentativo con cui trattare (e a cui eventualmente imporre condizioni il più possibile severe).
Anche il fatto di bombardare edifici politicamente rappresentativi (ma vuoti) rappresenta un atto inutile e propagandisticamente persino controproducente perché lo Zelenskij della situazione sbucherebbe fuori in video da qualche rifugio segreto facendo cucù allo zio Vladimir e prendendosi gioco dell'esercito russo.

Ricordiamo cosa successe con il caro Osama Bin Laden, tutte le volte che gli USA hanno cercato di colpirlo senza riuscirci.

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10 ore fa, amartya ha scritto:

Dopo Mariupol ci sono due opzioni probabili:

1) Tregua. Putin offre il cessate il fuoco e la guerra finisce almeno momentaneamente in attesa di un trattato di pace. Sarà costata tante vite agli ucraini ed ai russi ma nessuno vince clamorosamente e nessuno perde la faccia clamorosamente (più i russi in ogni caso ma non al punto da mettere in dubbio la leadership di Putin) e certamente si è evitata una escalation paurosa;

2) Perseguimento dell'obiettivo di Kharkiv ovvero di Odessa. In tal caso i russi potrebbero non raggiungere l'obiettivo trasformando la campagna di Ucraina in una disfatta.

L'opzione 1 è quella che umanamente mi auguro si verifichi, per far cessare una buona volta questa orribile mattanza.

L'opzione 2 a mio avviso sarebbe il vero e proprio obiettivo strategico primario dell'invasione, poiché avrebbe conseguenze politiche di enorme portata. Prendere Odessa vorrebbe dire prima di tutto chiudere lo sbocco al mare dell'Ucraina e strangolarla economicamente impedendole de facto il commercio estero (ricordiamo in termini generali che la stragrande maggioranza percentuale delle merci viaggia via mare), il che è di per sé una cosa che l'Ucraina non permetterebbe a nessun costo.

Ma vi sono anche altri elementi da considerare: se cade Odessa, si aprono le porte a riunire la Crimea con la Transnistria moldava, e questo metterebbe sotto diretta e immediata minaccia missilistica sia tutto il territorio occidentale della stessa Ucraina e sia, soprattutto, la base NATO rumena di Costanza. Non è un caso, del resto, che una delle prime mosse compiute dai russi è stata occupare l'isola dei Serpenti: basta guardarne la localizzazione, per capire il motivo.

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Dopo il caso del misterioso drone precipitato giorni fa nella zona di Zagabria e le successive critiche rivolte alla NATO ... l'Air Force ha deciso di schierare in Croazia un paio di F-16 ...

... airforcemag.com ... https://www.airforcemag.com/aviano-f-16-fighters-deploy-to-croatia-after-drone-crash/ ...

Anche qui ... usafe.af.mil ... https://www.usafe.af.mil/News/Press-Releases/Article/2967593/aviano-f-16s-deploy-to-croatia/ ...

🇺🇸 & 🇭🇷

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Ci sono elementi che mi fanno pensare che, sia pure in mezzo a molte difficoltà, la Russia non rinuncerà a proseguire le operazioni fino a quando non avrà raggiunto i suoi obiettivi, quali che siano e credo che sia illusorio pensare che le sole sanzioni possano far finire il conflitto. Più in generale, vedo che da parte dei Paesi occidentali e degli Stati Uiti su tutti, si stia portando avanti una politica di "mezze misure": appoggiare l' Ucraina, ma senza irritare troppo la Russia. Io, e altri, pensiamo che le mezze misure non portino alla lunga risultati: se vi è la prospettiva di un conflitto, vi sono due possibilità. O si cede alle richieste dell' avversario, oppure si combatte, mettendo in atto tutto ciò che è necessario per vincere

Zelensky ha ragione quando dice https://www.thetimes.co.uk/article/ukraine-crisis-world-war-three-may-have-already-started-warns-zelensky-f5fs72vq5 che la terza guerra mondiale può essere di fatto già iniziata, perché, fornendo armi a una delle parti e imponendo sanzioni all' altra, la NATO e la UE sono di fatto alleati dell' Ucraina e se l' Ucraina sarà sconfitta "sul Campo", anche la NATO lo sarà. Bisogna entrare nell' ottica che l' occupazione dell' Ucraina e l' instaurazione di un governo filo russo sarebbe un duro colpo per la UE e la NATO, perché significherebbe che Putin è uscito vincitore e di fatto è egemone in Europa. Il vincitore non è chi subisce meno perdite, ma chi raggiunge i suoi obiettivi: la Russia è un Paese dalle grandi risorse, umane e materiali. Cosa sono 230 tanks e 7000 soldati, stime delle perdite subite dall' inizio del conflitto? Umanamente, un prezzo alto, all' atto pratico, un infinitesimo del potenziale. 

 Ho motovo di pensare che nelle prossime settimane si renderà concreta la possibilità della sconfitta sul campo delle forze armate Ucraine e noi Occidente avremo due alternative: o riconoscere la sconfitta, oppure aumentare l' aiuto ai difensori; una possibilità potrebbe essere l' intervento di un contingente "di pace" da parte dei Paesi confinanti, come Polonia e Romania, che avrebbero tutto da perdere da una vittoria di Putin e che già hanno caldeggiato tale opzione. 

 

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Ma infinitesimo de che se le perdite sono a oltre il 10% delle forze impiegate e PUC va a raccattare tagliagole in Siria e Cecenia? Egemone de che? La Russia si sta schiantando e l'influenza politica del regime di PUC presso le cancellerie europee ormai ha il valore della della carta igienica usata durante un attacco di dissenteria! Adesso siamo alla missione di "pace" con contingenti Polacchi e Rumeni? Un pezzo di NATO così facciamo scoppiare un pezzo di Terza Guerra Mondiale? Ti sei chiesto se ai Polacchi e ai Rumeni sta bene di andare da soli? E al resto della NATO sta bene?

Commenti che non trovano riscontri nella realtà sul campo e partecipazione alla discussione che si limita a buttarla là come se gli altri non esistessero. E' bizzarro che queste siano qualità apprezzate anche nei negoziatori di PUC...

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9 ore fa, Ale9 ha scritto:

Interessante.

Beh, in fin dei conti c'era da aspettarsi che i russi non si sarebbero fatta sfuggire l'occasione di provare anche quest'arma sul campo. Si tratta molto probabilmente di un test per valutarne l'efficacia complessiva poiché è presumibile che, sia per lo scarso numero di esemplari disponibili e sia per il costo altissimo di ciascuno di essi, questi ordigni siano destinati ad essere utilizzati essenzialmente contro obiettivi particolarmente paganti in uno scenario operativo al alta intensità.

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