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Crisi Ucraina & Crimea


Sergetto75

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Occhio a dire che "lo stato profondo" negli USA non esista. Senza scadere nel complottismo ovviamente.

Seppur la politica estera USA sia poi nel lungo periodo costante e abbastanza coerente e veda sempre nella Cina il principale antagonista... e la Russia a seguire

Ci sono 3 apparati principali negli USA: Dipartimento della Difesa, Dipartimento di Stato e le agenzie di intelligence che vedono il mondo e le minacce in modo diverso....ogni apparato è più o meno favorito dal periodo storico e può influire sulle politiche presidenziali. 

Ad esempio:

- il Dipartimento della Difesa vede nel dominio degli oceani e degli "stretti" l'obbiettivo principale della politica imperialista, soprattutto nel Pacifico...ecco perchè non "perdere" Taiwan è importante. Nei rapporti con la Russia vede un rivale con cui, ogni tanto, avere temporanee tregue nei teatri più difficile. La NATO rimane cardine per gestire la sfera d'influenza in Europa, mentre Trump voleva addirittura uscirne. Non vedono la Cina come un problema futuro...

- il Dipartimento di Stato, al contrario, vede ancora l'Europa (soprattutto l'Est Europa) come la regione prioritaria di influenza USA e giudica impossibile qualsiasi tregua con la Russia, per le sue mire espansionistiche. Vede nell'Ucraina un territorio da togliere definitivamente alla Russia.... 

Il principale antagonista è la Cina vista come una potenza in crescita in tutti i settori 

- Le intelligence, CIA in particolare, vede nella Cina una potenza in netta difficoltà ... 

 

 

Vi lascio un bell'articolo di LIMES a riguardo di 4 anni fa 

https://www.limesonline.com/cartaceo/il-mondo-degli-apparati-americani

Modificato da Bruste
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1 ora fa, TT-1 Pinto ha scritto:

L'azione di strangolamento dell'Ucraina continua ...

... rid.it ... https://www.rid.it/shownews/4803 ...

Non credo si possa dire che le cose si stiano mettendo benissimo per l' Ucraina, l' unica "buona notizia" essendo il mancato intervento delle forze bielorusse negli scontri. 

 Quanto a noi, gli effetti del caro- energia e del caro-carburanti si stanno facendo sentire e già diverse aziende, soprattutto nel ramo metallurgico e della ceramica,  hanno dovuto fermare la produzione. Non penso che le sanzioni, sostanzialmente ininfluenti per gli USA, molto dannose per noi italiani, possano essere mantenute a lungo, e per questi motivi  la strategia di Biden di fiaccare la Federazione Russa con sanzioni prolungate nel tempo, anni più che mesi, è troppo dannosa per noi e il Governo italiano dovrebbe farsi sentire nelle sedi opportune, al fine di cambiare questa strategia perniciosa.

A mio parere, è necessario intensificare le misure di supporto all' Ucraina in modo che le sorti del conflitto si decidano in tempi relativamente brevi, ciò comporta inevitabilmente dei rischi, ma è sempre meglio "una guerra vera che una pace finta"

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13 minuti fa, Bruste ha scritto:

Occhio a dire che "lo stato profondo" negli USA non esista. Senza scadere nel complottismo ovviamente.

 

 

 

Vi lascio un bell'articolo di LIMES a riguardo di 4 anni fa 

https://www.limesonline.com/cartaceo/il-mondo-degli-apparati-americani

Parlare di Deep State è già di sé fare complottismo. DoD, DoS e le varie agenzie di intelligence sono da sempre in disaccordo quasi su tutto. Limes lo lascerei proprio perdere, ho avuto modo di leggerlo gratis per anni, e non ricordo ne abbia azzeccata una che sia una.

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12 minuti fa, Basil ha scritto:

Parlare di Deep State è già di sé fare complottismo. DoD, DoS e le varie agenzie di intelligence sono da sempre in disaccordo quasi su tutto. Limes lo lascerei proprio perdere, ho avuto modo di leggerlo gratis per anni, e non ricordo ne abbia azzeccata una che sia una.

Stato Profondo o deep state è la stessa cosa, non mi pare un articolo complottista. Quello che preme sottolineare è che certe politiche vengono portate avanti con o senza il presidente di turno. 

Non so cosa debbano "azzeccare", nessuno ha la sfera di cristallo.

Comunque l'unica "rivista" specializzata in geopolitica che, in parte, si è avvicinata ad una possibile evoluzione della crisi Ucraina è Ce. S.I.

 

Modificato da Bruste
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20 minuti fa, Bruste ha scritto:

Stato Profondo o deep state è la stessa cosa, non mi pare un articolo complottista. Quello che preme sottolineare è che certe politiche vengono portate avanti con o senza il presidente di turno. 

Non so cosa debbano "azzeccare", nessuno ha la sfera di cristallo.

Comunque l'unica "rivista" specializzata in geopolitica che, in parte, si è avvicinata ad una possibile evoluzione della crisi Ucraina è Ce. S.I.

 

Lo so benissimo che sono la stessa cosa, e appartengono alle cosiddette teorie della cospirazione, puoi girare la frittata come ti pare. Il Cesi è Andrea Margelletti, in pratica, e non mi pare ne azzecchi molte neppure lui, a prescindere la mia personale, e profonda antipatia, per la persona in sé (l'ho conosciuto di persona diversi anni fa, scriveva su RID ancora). In assoluto non era difficile prevedere che l'Ucraina fosse motivo di attrito con la neo Unione Sovietica, quello che nessuno ha previsto è che un pazzo criminale scatenasse una guerra.

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32 minuti fa, amartya ha scritto:

La Russia è per gli USA la comfort zone, sanno come pensano, sanno come si muovono, sanno come si comportano, il vecchio caro orso sovietico un po’ irascibile ma certamente non in grado di impensierire il domino americano.

La Cina è la Sfida numero uno. Innanzitutto perché L economia cinese è già la prima economia del mondo e sappiamo benissimo che una volta che raggiungi il primato economico gli altri primati seguiranno a breve

 

 

 

La Russia non impensierisce gli americani al punto che sta per scoppiare una guerra mondiale. Per l'economia cinese, a prescindere che nessuno, tu per primo, può prevedere il futuro, quindi non sai cosa faranno a Pechino in futuro, la prima economia mondiale è ancora quella americana

 

Gli Stati Uniti hanno la più grande economia del mondo con un PIL nominale di $ 20.4 trilioni secondo l'International Money Fund. Questo numero rappresenta circa un quarto dell'economia globale. La Cina occupa il secondo posto con un PIL nominale di 14 trilioni di dollari.

 

 

Modificato da Basil
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Credo che occorra aiutare i difensori senza limitarsi a inviare armi lasciando che siano gli ucraini a sbrigarsela da soli , ma fornendo anche sistemi antiaerei che non siano solo portatili . Abbiamo visto oggi che i manpads non possono difendere , almeno non dalla minaccia portata dai Kalibr o similari  , le vitali basi ucraine in cui si fa logistica e inquadramento dei volontari stranieri, ma queste basi devono essere difese.  La strategia che pare essere seguita dall' amministrazione Biden - mantenere le gravose sanzioni a tempo indefinito- non può essere sostenuta a lungo dall' Italia, e del resto la vittoria russa in Ucraina sarebbe un fatto gravissimo e gravido di conseguenze per l' Europa libera.  Dato che gli Ucraini da soli non hanno la possibilità di respingere le forze russe al di fuori del territorio nazionale , occorre che l' impegno NATO in Ucraina sia più incisivo, senza porre preclusioni ideologiche ad un intervento diretto.

Modificato da Simone
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Simone,

qui l'unica preclusione che vedo da giorni è la tua a spiegarci il tuo brillante piano per evitare la Terza Guerra Mondiale a suon di bombe nucleari, ogni volta che te ne inventi una per scatenarla...

Detto ciò, non ci sarà alcuna vittoria russa in Ucraina: PUC ha già perso...

https://www.facebook.com/keksifarm.hayday/posts/3101148346822390

Deve solo capirlo prima che muoiano a milioni...

 

4 ore fa, Ale9 ha scritto:

Sembra che negli ultimi giorni ci sia un calo di perdite di mezzi russi, almeno per quanto riguarda gli aerei. Qualcuno sa se sia merito di un cambio di strategia russa oppure semplicemente non vengono riportate le notizie?

Non saprei se si possa parlare di calo...I russi non hanno mai perso decine di velivoli al giorno, ciononostante continuano a tirarglieli giù...

Modificato da Flaggy
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Bene: generalmente lo faccio in privato, ma visto che i provvedimenti sono più di uno, lo faccio in modo pubblico.

 

@amartya: nonostante tu sia stato invitato da un moderatore a non parlare di cose quali Deep State ecc non hai colto l’invito e continuato a scrivere tali cose. Tu non conosci la storia del forum, ma sicuro conosci un motore di ricerca e sai come avviene l’indicizzazione dei risultati. E siccome non sono incline a subirmi orde di novelli complottisti vieni sottoposto ad approvazione dei contenuti per giorni 7 + due punti di penalità. 
 

@Simone mezzo forum (io compreso) ti ha invitato ad analizzare meglio le cose che leggi e soprattutto ad alzare la qualità dei contenuti lasciando da parte toni allarmistici e da scatenamento della 3WW. Ti viene dato un punto di penalità. Ciò che scrivi, spesso senza riscontri oggettivi, agita parecchio gli animi e io voglio una discussione serena. 
 

@Basil Non vieni punito, ma vieni attenzionato. Cerca di smorzare i toni al fine di mantenere la discussione quanto più serena possibile. 

Vi rammento che i punti di penalità possono essere annullati per buona condotta. 
 

Vi rammento che l’operato dei moderatori è insindacabile. Qualsiasi rimostranza, pubblica o privata venga posta circa l’operato dello staff comporterà il ban immediato senza nemmeno risposta. 
 

La discussione viene riaperta. Mo sta a voi. 

Modificato da fabio-22raptor
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5 ore fa, amartya ha scritto:

Sembra che i russi abbiano assestato un duro colpo alle forze militari ucraine lanciando decine di cruise che hanno colpito una base militare vicino a Leopoli. Base che a quanto pare fungeva da centro di smistamento dei foreign fighters. Si contano almeno 35 morti ed oltre 100 feriti.

oltre ovviamente alla perdita di armi e logistica.

Notizia importante perché segnala:

1) impiego di intelligence,

2) impiego massivo di armi sofisticate

Beh, se la notizia è da considerare importante perché i russi sono riusciti a condurre un attacco contro un obiettivo militare utilizzando risorse di intelligence e vettori sofisticati in quantità massiva, non direi che questo debba essere interpretato come un punto a loro favore: da parte di una forza armata che in teoria dovrebbe essere considerata fra le top al mondo, azioni del genere dovrebbero essere la normalità e non dovrebbero affatto fare notizia. Mi chiedo piuttosto se l'obiettivo fosse sufficientemente pagante per valer la pena di "spendere" per colpirlo vettori missilistici ciascuno dei quali costa cifre allucinanti. E questo ci riporta alle perplessità riguardo ai costi della guerra in Ucraina da parte russa, perché possiamo essere ragionevolmente certi che a Mosca nessuno prevedesse sviluppi di questo tipo e le loro conseguenze economiche in una nazione che non ha né il PIL degli USA e nemmeno quello della Cina.
Perdere un singolo T-80 vuol dire letteralmente mandare in fumo milioni di dollari in pochi secondi, perdere un Mi-24 immagino lo sia ancora di più, perdere un Su-27 non ne parliamo nemmeno. E si tratta di "giocattoli" che non puoi sostituire né gratuitamente né rapidamente. Per costruire un T-80 serve tempo, e per fare un Su-27 serve ancora più tempo, e i costi sono quelli che sono. Non si tratta di "pezzi di ferro" producibili a decine di migliaia e a bassi costi in catena di montaggio come furono i T-34 e gli Sturmovik nella WWII.

Insomma, a me sembra molto difficile che la Russia riesca economicamente e industrialmente a far fronte alla guerra in Ucraina se la questione non si risolve rapidamente. A meno che non venga in aiuto in qualche modo l'ingombrantissimo vicino cinese... che probabilmente non aspetta altro. Altra ragione che, in prospettiva, rappresenta un motivo in più perché anche l'Occidente (UE e USA) di sbrighi a mettere in campo tutte le opzioni diplomatiche disponibili per mediare fra le parti e far cessare questo scempio il più rapidamente possibile.

Dal punto di vista prettamente militare, invece, continuo a provare la sensazione che i russi si stiano muovendo a casaccio senza avere una strategia ben definita. Troppi obiettivi diversificati e troppa dispersione delle truppe in un territorio vasto come l'Ucraina. Mi sembra un comportamento dilettantesco, poi magari sono io che non capisco. Staremo a vedere.

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Cita

 

The Economist

 

 

March 13th 2022 ...

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The Economist today ...
A Sunday edition of our daily newsletter

Hello from springlike London,
 
We carry on our scrutiny of the news tea leaves, asking which stories will keep our journalists busy in the coming week. 
In our saucer today:
English breakfast

Fighting in Ukraine grinds on, with Russia’s armed forces making gradual gains, especially in the south, but failing to achieve any dramatic success. 
The number of displaced people is sure to grow - expect the total of refugees (those who cross an international border) to approach 3m. 
This is set to be the biggest refugee exodus Europe has seen since the second world war. 
That’s no accident. 
One of Vladimir Putin’s goals is to make life so awful for ordinary Ukrainians that their leaders will sue for peace.

So far, however, Ukrainians have shown remarkable resilience and bravery. 
That must infuriate Mr Putin. 
Could he next order the use of chemical weapons, while pretending someone else is responsible? 
It is sadly plausible. 
Russia has done this before, most notably in Syria. 
His forces will use ever more shelling, the targeting of civilians who flee via humanitarian corridors and the use of vacuum bombs, hoping to torment civilians to breaking-point. 
As for Kyiv, at some point the approaching Russian forces will encircle the Ukrainian capital, though it’s unlikely they will dare to try to enter the city yet.

In Russia, the economic effects of sanctions will grow more obvious as ever more foreign companies pull out. 
Repression will also intensify. 
We’ve written that the Stalinisation of Russia is under way, as the country is dragged back in time and Mr Putin’s rule grows more dictatorial. 
A cornered Mr Putin might calculate that escalation of the conflict -attempts to attack supply lines to Ukraine, or even a direct war with NATO itself - is a rational next step.

We will keep writing about the prospects for some sort of peace talks, and the ways that other countries - China, India, Iran, Venezuela, and more - are influenced by the continuing war. 
And we’ll keep up our coverage of how the financial system, commodities markets and other parts of the world economy are affected. 
On the face of it, globalisation is in retreat. 
One intriguing question is what part crypto-currencies might play as financial sanctions bite. 
Are digital currencies a safe haven, or perhaps a means of evading sanctions, in a time of global instability? 

Last, and still war-related, we’ll pay close attention to global inflation. 
How high will it get in the coming months? 
Surging prices of oil, gas, wheat and other commodities have only made it harder for central banks to tame it. 
The Fed funds target rate will almost certainly be nudged up by a quarter of a percentage points midweek, the first such rise since December 2018. 
Will the Fed give any hint of how many more increases to expect this year? 
Much depends on how long the war drags on. 
Central banks in Britain, Japan and elsewhere face similar decisions this week.

Thanks again for your many messages. 
Once more we’ve created an article with a selection of these, as we did last week. 
Werner Salinger, who was posted in Germany as the cold war began, denies that the steady eastwards expansion of NATO excuses Mr Putin’s invasion, but says it “does explain why he feels the way he does”. 
Peter MacDonald calls Russia Today a nasty and tedious television channel but regrets that, by taking it off the air, various Western countries have given Russia a propaganda victory. 
I agree, Peter. 
Oksana Dembitska strongly opposes our refusal to countenance a no-fly zone in Ukraine, saying it’s needed to defend all democracies.

I wish you a safe week ahead. 
Keep sending your feedback (and please include mention of your city or town), by writing to me at  economisttoday@economist.com. 
And you’re welcome to follow me on Twitter, at @ARobertsjourno.

Adam Roberts
Digital editor

 

 

 

Inoltre ... notizie contradditorie ...

... reuters.com ... https://www.reuters.com/world/russia-seeks-military-equipment-china-after-ukraine-invasion-reports-2022-03-13/ ...

... reuters.com ... https://www.reuters.com/world/chinese-embassy-says-has-never-heard-russian-requests-ukraine-help-2022-03-13/ ...

:scratch:

Modificato da TT-1 Pinto
***
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1 ora fa, TT-1 Pinto ha scritto:

In realtà non c'è nulla di strano nella contraddittorietà delle notizie. Premesso che è tutto non troppo credibile perché, nonostante le perdite russe di veicoli che complessivamente a oggi ammonta a un numero leggermente superiore a 1000 (fra cui circa 300 carri), per adesso sappiamo che il loro arsenale ha ancora in riserva materiali ed equipaggiamenti sufficienti a cui attingere per ripianare queste perdite senza bisogno di andarle a chiedere ad altri. Che poi esista per loro la oggettiva difficoltà logistica di trasferire tali assetti nei luoghi in cui servono, questo è un altro discorso ed è una rogna che si devono grattare a Mosca.
Altra considerazione da fare è che, se la richiesta di materiali alla Cina fosse vera, è logico presumere che sarebbe stata inviata tramite canali di massima riservatezza per evitare di fare una bruttissima figura di fronte all'opinione pubblica mondiale la quale non potrebbe non dedurre che la guerra del gigante russo contro la formica ucraina è stata condotta dalla Russia finora con dilettantesca incompetenza (e dico poco).
E per quanto riguarda le brutte figure, la notizia (*) della morte al fronte di ben tre generali russi (Gerasimov, Sukhovetsky e Kolesnikov) ci fa porre quesiti alquanto inquietanti sulla necessità per gli alti ufficiali di rimanere il più possibile in contatto diretto con le truppe sulla linea del fronte (con i conseguenti rischi), il che vuol dire che l'organizzazione C4I delle forze armate russe è del tutto inadeguata.

(*) fonte: https://www.ilgiorno.it/cronaca/morto-andrey-kolesnikov-1.7453897

Modificato da Athens
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Salve. Seguo la discussione. Mi sento inadeguato (e un po' troppo angosciato) per intervenire seriamente in questo momento, ma la butto sul leggero. Pubblicità di 30 anni fa circa per l'atalante De Agostini. All'epoca faceva ridere molto. Alcuni di voi non erano ancora nati. Qualcuno - in Russia - invece era già nato ma non ne ha mai preso atto, anzi si incazzò come una serpe e ha ancora il dente avvelenato da allora. Proprio per questo! 

 

 

Modificato da Scagnetti
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I cinesi da sempre, in contrapposizione con gli USA, ripetono il mantra di non interessarsi di conflitti in giro per il mondo. E di curare solo interessi nazionali. Esempio la base di Gibuti ufficialmente in funzione anti pirateria e supporto shipping cinese. Mantra utilizzato molto anche a livello di consenso interno. Se affrontate discussioni sul tema con molti cinesi, vi diranno che loro non hanno avuto un Iraq o Afghanistan etc. (però in Iraq son arrivati civilmente assieme agli americani e il petrolio iracheno lo pagavano meno di loro... Come le miniere in Afghanistan e tutta la politica africana iniziata negli anni 70)

Però ricordiamoci che:

According to SIPRI, China's five biggest arms manufacturers outpaced overall growth in arms sales by the world's 100 biggest arms firms last year. Their combined sales rose 1.3 per cent to US$531 billion in 2020 from 2019.

Non credo sia un cambiamento di politica vendere armi ai russi. Ma è decisamente una notizia importante perché sarebbe la prima volta che una nazione con una propria industria militare, acquista da loro. Di norma il mercato degli armamenti cinesi è basato su stati africani, o comunque nazioni che non hanno una industria militare nazionale.  E non è assolutamente un bel segnale per la Russia essere costretti a fare questa mossa. Anche perché negli ultimi tempi c'è stato un grosso marketing mediatico atto a dipingere gli armamenti russi come invincibili.  (farà sorridere ma su tiktok si muovono molto..)

Vedremo.......

Modificato da nik978
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La Cina, pur non avendo aderito e anzi criticato le sanzioni, ha già bloccato il trasferimento di ben più innocui pezzi di ricambio per gli aerei civili di Mosca (in gran parte di fabbricazione occidentale). Tutto è possibile con le follie della guerra, ma mi piace credere che ora non si metterà a dare armi alla Russia (che non so fino a che punto ne abbia bisogno perché gli servono (??) o perché se fossero cinesi sarebbe un segnale politico di un’alleanza di fatto…). Dall’altro lato gli USA fanno capire alla Cina che appoggiare PUC (noto autocrate liberticida che fa rapidamente carriera come criminale, genocida e da oggi pulitore etnico…), avrebbe conseguenze che la politica cinese non so fino a che punto apprezzerebbe.

La Cina, che da un lato da la colpa alla NATO e dall’altro non aiuta apertamente la Russia, probabilmente non avrebbe da guadagnare né dalla prosecuzione sine die di una guerra che sta destabilizzando gli equilibri del commercio mondiale, né da un’escalation che la coinvolga. Magari queste sparate, da una parte e dall’altra, nascondano dei movimenti politici atti a spingere la Cina a prendere una posizione di mediatrice.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/03/13/gli-stati-uniti-coinvolgono-la-cina-nei-negoziati-vertice-a-roma_dc3ae6f9-0c26-43a8-87dc-25bad6d04db8.html

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5 ore fa, amartya ha scritto:

Fosse così chi si sentirebbe più di sfidare la seconda e terza potenza militare  combinate?

Io non mi affretterei a correre così velocemente in soccorso del vincitore, che è comunque ancora di là da venire. I sovietici non hanno certo bisogno di carri armnati o di cannoni, nemmeno di jet. E, comunque, le armi moderne richiedono addestramento ad hoc per esser usate, non è più il tempo degli Sherman che li mettevi in moto e cominciavi a sparare.

 

Piuttosto una notizia che, se fosse vera, sarebbe preoccpante, è questa

 

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2022/03/13/news/plenkovi-drone-caduto-a-zagabria-la-nato-spieghi-perche-non-ha-reagito-1.41296736

 

Il teleguidfato caduto alla periferia di Zagabria, per ora, ufficialmente, nessuno sa di dove venisse, né cosa fosse. Si è parlato di un Tupolev Tu-143/243, ma il Reis era un ricognitore disarmato, qui pare ci fossero degli ordigni esplosivi di qualche genere. Comprensibile la rabbia slovena, se quel coso viene dal teatro di guerra, ha sorvolato mezza NATO prima di cascare a Zagabria. Perché nessuno se ne è accorto?

Modificato da Basil
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Non lo so, con l'apparato militare in stato di allerta, come può un drone partire dalle zone di guerra, attraversare mezza europa e cadere li senza che nessuno se ne accorga, a me pare molto inverosimile.

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23 minuti fa, aviatore_gilles ha scritto:

Non lo so, con l'apparato militare in stato di allerta, come può un drone partire dalle zone di guerra, attraversare mezza europa e cadere li senza che nessuno se ne accorga, a me pare molto inverosimile.

La storia è strana, però... mai sentito parlare di Mathias Rust?

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8 ore fa, Flaggy ha scritto:

La Cina, che da un lato da la colpa alla NATO e dall’altro non aiuta apertamente la Russia, probabilmente non avrebbe da guadagnare né dalla prosecuzione sine die di una guerra che sta destabilizzando gli equilibri del commercio mondiale, né da un’escalation che la coinvolga. Magari queste sparate, da una parte e dall’altra, nascondano dei movimenti politici atti a spingere la Cina a prendere una posizione di mediatrice.

Plausibile.

E ammesso (e non concesso) che la richiesta russa di forniture cinesi sia vera e che sia effettivamente stata inoltrata tramite canali riservati, potrebbe anche darsi che siano stati gli stessi cinesi a far filtrare la notizia ai media o alle diplomazie occidentali (che è lo stesso) facendo così implicitamente capire a Mosca che non è il caso di tirare troppo la corda con la guerra in Ucraina e che i russi non devono considerare scontato il loro appoggio solo perché la Cina si è astenuta nella mozione di condanna della Russia al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

 

11 ore fa, amartya ha scritto:

Una delle preoccupazioni più grandi è un accordo Russia-Cina per prendersi la prima L Ucraina la seconda Taiwan.

Fosse così chi si sentirebbe più di sfidare la seconda e terza potenza militare  combinate?

La NATO, ovviamente, nel caso che la Russia pensi di poter mettere le mani sulle repubbliche baltiche, e gli Stati Uniti in prima persona se la Cina provasse a invadere Taiwan.

In termini esclusivamente militari la classifica lascia il tempo che trova poiché - a parte il possesso di armi nucleari, che è un altro discorso - non contano solo gli assetti ma anche la capacità di proporli su scala planetaria ovunque serva e per tutto il tempo necessario, e in questo Cina e Russia non stanno certamente meglio di qualsiasi altra nazione a eccezione degli USA che a oggi sono di fatto gli unici dotati di una reale e permanente capacità di proiezione globale e di una economia capace di sostenere questo sforzo.

In buona sostanza, a livello convenzionale Cina e soprattutto Russia sono tigri di carta. La Cina al momento non è ancora in grado di invadere Taiwan, mentre la Russia può fare la voce grossa con staterelli messi peggio di lei come l'Ucraina ma le prenderebbe di santa ragione anche dalla Turchia o da una semplice alleanza Svezia-Finlandia. Poi è chiaro che il vantaggio strategico di Russia e Cina consiste nel fatto di essere nazioni così vaste che è sostanzialmente impossibile per chiunque pensare di invaderle e di sconfiggerle, ma questo in fin dei conti è irrilevante perché nessuno è talmente pazzo da ipotizzare una cosa del genere. 

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Però la Cina fra 10 anni sarà in grado di prendersela Taiwan, a meno di un intervento diretto americano, che a tutt'oggi è obbligatorio, che sapete bene che conseguenze avrebbe.  

Il tempo vola. Mi sembra ieri quando qui sopra io venivo matto a mandarvi le notizie fresche sul j-20,spesso sbagliando link 😅. Ed più o meno erano 10 anni fa....

Ma sono of topic. condivido però l'opzione di Cina mediatrice. La Wolf diplomacy ora con Xi è molto in voga, ma la Cina piaciona di qualche anno fa ogni tanto torna fuori e comprendo i vantaggi di un ruolo del genere.

 

4 ore fa, aviatore_gilles ha scritto:

Non lo so, con l'apparato militare in stato di allerta, come può un drone partire dalle zone di guerra, attraversare mezza europa e cadere li senza che nessuno se ne accorga, a me pare molto inverosimile.

C'è stato un evento con due f104 AMI finiti sul lago Balaton..

Fece saltare qualche testa nei paesi sorvolati. Si trova su Google agevolmente.

Anche fosse stato un caso di un drone fuori controllo, comunque ci sarebbe stato uno scramble. Storia da approfondire..

Modificato da nik978
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La crisi in Ucraina sembra far venire tutti i nodi al pettine.

Intanto oggi Stati Uniti e Cina si "incontrano": da una parte il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, dall'altra il direttore dell'Ufficio per gli affari esteri del partito comunista Yang Jiechi.

Luogo? Roma...non a caso. 

Sempre più evidente e palese che la politica estera, sotto questa presidenza, sia diretta dal Dipartimento di Stato. Per fortuna direi. 

Diplomazia con la Cina per evitare un conflitto armato a Taiwan, o forse solo per rimandarlo. Isolamento quasi totale della Russia, per cercare di evitare un conflitto militare su vasta scala... che travolgerebbe l'Europa e quindi noi.

 

https://www.limesonline.com/notizie-mondo-oggi-14-marzo-ucraina-colloqui-roma-usa-cina-yavoriv-attacco-mariupol/127151

 

Modificato da Bruste
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